Critica Sociale - XXVI n.18-19 - 16 set.-15 ott. 1916

244 CRITICA SOCIALE nimità, col mandato ai rappresentanti di seguire i propositi già espressi dai socialisti inglesi di chie– dere la integr:azione preliminare del Congresso per– ,chè sia pi,ena la sua qualità di « Int.ernazionale ». Ben.e è. N•oi non possiam,o .andare incontro alla ri– costruzione dell' « Inrternazionale » con preconcetti di ostracism-o contraddicenti all'idea stesisa della « Internazionale·». E ,con ciò avremm,o finito questa rapida rassegna se non ,ci piacesse· stabilire che pier la prossima riu– nione abbiam•o ipotecato un numero pe r riproporre uoo nostr.a idea contro la qual 1e già v.al 'Ser,o,più ,che le ragioni, i preooncetti contro il J 1uov o, le preven– zioni delle frazioni e i m1c1lintesidella -stampa. Allo scoppio della gue·rra, invano dep-recata, noi, intuendo i nuovi doveri e i nuovi pericoli che· s1i sa– rebbero ammassati sul Partito, invocamm.o. che, senz.a badare tanto a.i preconcetti, e, magari,· ai privil,egi delle frazioni del Partito, al fine di m an– tenere l'armonia, l'intesa costante, per ovvi.af !e alle possibili es.ager.azionit,?, ,deviazioni i n ogni s enso dei vari organi con ,cu(' si esplica la vita soci.alista– proletari.a, e· cioè, la Direzione del P. S., il Gruppo parlam·entare, I.a Dire.zione dell'organo- centrale, il G,onsiglio della Conf eder.azione del Lavoro, lei Am– m~nis.trazioni dei Grandi Comuni so.ci.a.listi, ecc., tutti questi enti si ooncentrass,ero, in rappresentanze equamente proporzionali per dar vita ·ad un largo, snodato, m,obilissimo e f.ortissim.o Comitato di .azione socialista per il tempo della 1 guerra, il quale avrebbe avuto per mandato di dare unità e solidarietà di vita e tonalità arm,onica esteriore a tutti, indistin– tam,ente, gli atteggiamenti del Partito nell:a propa– ganda orale, in ql)ella scritta, in Parlamento, nella gestione degli enti locali, nelle ,organizzazioni eco– nomiche, negli, scioperi, eicc., eoc. Senza ricercare com.e per respingere tale idea si dovette snaturarla (la si gabellò persino come pronuba di una nuova « unione dei partiti popolari » !), sarà pur perm,esso,. dopo 16 m€si di es.perienza del Partito in te·mpo di guerra, constatare che gli •organi della vita socia– lista approfitt arono largamente della autonornia che si volle loro 1.as ,ciare inc•oncussa, fino a quasi non riconoscersi più t ra lo-rio. E il risultato fu quello che era prevedibile: enormi disparità di atteggia– menti, e, tal-or.a, contraddizioni imponenti, dal pa– triotlardismo .all'herveismo.; discrepanz,e sensibili pe– ri1colose fra Le Se.zioni del Partito, le r.appresentanze d 1 egli Enti locali, quelle delle organizz,azioni econo-' miche e le ma.nif€stazioni dello stesso ,organo• cen– tra.le, che, giustarµ.ente, in tanta autonomia di lavor-o, sosre n,ne l'autonomia del pro,pri,o, propugnando sem– pr.e tendenze estreme, senza riguardi, o con riguardi piuttosto, empirici che metodici, al ;lavoro ed alle. ·opportunità altrui. N.on: è poi a dire se i nostri avyer– sarì, ia 1oro v1olt a,,appr ofitta,r.01no larg.a:r;nente degli hiatus, delle so,luzioni di contatto tra gli org.arni s10- cialisti, opponendo artifiziosamente ora: i discorsi dei deputati agli articoli del giornale, ora i manifesti dei Comuni•1alle dichiarazioni della Direzione del Partito, ora gli atti della Confe<lierazione del Lavoro alle poSÌ– zioni di tutti, cercando naturalm,einte di seminare ziz– zania, attizzando· le srt.esse.sem.p1ici. differenze di tem– peramento, con una sobillazione indubbiamente abile, fatta per sorprendere gli stéssi spiriti più in– genui di me zzo all .e nostre file. Orh ene, l' .occ.as :ione delle annunziate nuove cro– cia.te contro• il Parti to• ci sembra propizi.a per doman– darci se tutta questa « libertà » non .somigli troppo .ad « anarchia », se non sia necessario stringere un poc♦o le nostre file di comb.attim,ento, ristabil.endo la co.esi,one più co-mp.atta in tutta l'azione sociali 5it.a, sotto tutti i suoi aspetti, -in tutti 1 ' i suoi organi, non foss'altr.o perchè la. perfidia degli avversari non possa-· più abusare del giuoco di contrapporre gli BibliotecaGino Bianco uni agli altri, indebolendoci tutti! Anche le solida– rietà morali che si impongono si portano più alle– gramente quando' furono create dalla compartecipa– zione alJ'.opera. Ora l'iniziativa di ciascun gruppo impegna troppo- tutti, anche coloro. che l'avrebbez,o apertame,nte oppugnata. Il Partito dà l'idea di tanti partitini ra,ochiusi uno dentro l'altro, c,om,e certi giuocattoli cinesi. ·I Giovanili, i Comuni, le SezionlÌ~ le Leghe, ecc., ognuno fa « partito nel partito» e-on programmi che variano.... dall',os_pitalità al na– zionalismo all'ospitalità alla negazione· del dovere v,erso la patria .... La: ,confusionie,-.mani mano Sii andrà avanti, aumen– terà; in dottrina ,e in pratica. Si pensi soltanto che la guerra pene,tra in tutta la nostra ec.o-nomia pub– blica, ·mediante lo Stato ed è palese che ciò conti– nuerà .... dopo_ la guerra. Ci sono compagni che ac- · cettano francameinte l'intervento .d,ello Stato nella economi.a, anzi lo istigano, lo promuovono, sia pe·r dif enidierie· il pubblico dei c:0nsumaifiori, sia per pf(o- · muov,e•re la produzione ... , e ce ne sono altri che ver– sano in condizioni di spirito peirfettamente •Opposte, che hanno terrore di ,ogni in~remento del potere sta– tal,e, che <l'ivent.a tirannia e trascina i popoli alla gue.rra, e però sentono crescere· in sè un'avve·:r:s-i.01ne prof.onda ai ripieghi monopolistici che si annunziano , neoessa-rì per coprire i vuoti di cassa• lasciati dalla guerra. Tutte queste contraddizioni di tendenze. non si conciliano certamente con ordini .del giorno teo– retici, generali;. m:a si tiem.perano nella prudenza di una azion,e pratica di t:r:ans.izi,0 1 Ille, ispirarta, da una, di– rezione in ,c:ui siano ·equa.me.nte rappresentate1 non tanto le tendenze astratte, quante lae azioni già in via di pratico movimento. Confederazione· del Lavoro e Unioni di consium.a:tori socialisti d,ebhono, almeno in questo tempo·, far corpo. E così la Lega dei Co– muni socialisti non potrebbe ignorare le offese che il Governo facesse aUe libertà del proletariato e do– vrebbe, al caso, assistere la lotta specifica pollÌtica della Direzione del Partito e diel Gruppo parlamen– tare imponendosi al G.overno con la forza, sapien– temente fatta valere, promanante dai granai Comuni, a protesta ·contro lividei mina.ooe, a· v,endetta di p,o– litiohe ,offese·. Giustissimo è che uni Zanardi, un, Vergnanini prestino i loro consigli nella Commi&- _ sione g,overn~tiva degli approvvigion,a,1nenti, uno por– tar,-do il tr,ibuto della meraviglio-sa ,esperienza fatta a Bologna, l'altro quello, f.ormatosi alla direzion.e delle Cooperative; ma ciò non sarebbe più compren– sibile se lo stesso G.overno, perseguitasse per spirito di partigianeria Cooperative: socialiste- o Sezioni so– cialiste·. Tutti poi ,dovrebbero trovare nella· Com,mi&– sione di azione ·socialista, da noi designata p,e,r il tempo di guerr.a i ri,chiami ,necessari .alla ,1troppo · naturale inclinazione di ciascun ,organismo di rag– giung.er.e il proprio fine p~i,cJOlare sulla; linea di mi– nore resistenza, anche· col rischio di sacrificare un po' di quella disciplina. ideale che è fatta apposta pie·r .arrnonizzare. i fini · particolari coi fini generali del So1cia.lismi0 .. In sostanzà, più il vecchio mondo si sfascia nella guerra, tentarndo spasmodiche sa1lvazioni, rinn1egando se stessio ,ed aggrappa:nd:osi alle forme. organizzative · che .stanno al Socialismo come il tela-io al ricam.o, e più il Socialism,o deve portare ,ordine, chia-rezza, coerenza, nelle molteplici sue manifestazioni prat~– che per .smasche•rar,e tutte le contraffazioni ed aiu– tare tutti i rudim·enti sinceri di ricostruzione sopra la immane rovina. Eooo quello che oorc}liamo, e se .anoo-ra n on sarem -o intesi ciò non potrà essere che per quella fata.le inerzia gel-osaiche imperai in tutti i partiti, a n,che ill l quelli ,rivoluzionari, per la, quale, u_na vol ta che· sotto determinate condizioni, si sooo forma.ti certi prooedimenti, essi debbono rimanere immutat i e sacri, servendo il Partito ad essi anzichè

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