Critica Sociale - XXVI - n. 17 - 1-15 settembre 1916

\ - 234 CilITICA SOCIALE forza, essere Lè,nto a penetrare nei Parlamenti, a I diventare, cioè, ·di movimento popolare, movimento parlamentare, .e, più ancor:.a, intérparlamentare. ''1:a~ movimento soffre necessanamente della stessa crisi cli cui soffre il Parlamento, come la pa1te soffre del male di tutto- l'organismo. _Noi stes~i, _eh~ su q~est~ pagine non abbiamo lesrn.ato gh mcitamenb .ai, parlamentari soci.alist~ d~ studi3:re e sollecitare m~– tue intese sulle quest10m che più ardentemente agi– tano e dividono i popoli (non solo ·quelli in gµerra, ma pur quelli tfa cui è alleanza·: .vedi, per _es ..: i rapporti italo-se!·bi_ per la egemoma dell Ad_natico) e quelle intes"'., 1~s1e~e ~13:bor.ate,pro:Porre m con– formi figur.az1om, all op!n10n~ :pubbl!c~ pop?lare? prima, parlamentare, poi, dei rispettiv_1 P:aes1; 1101 stess,i non sapremmo, s·enza grande ,es1taz1one, de– ciderci a ritenere l'azione interparlamentare dei so– cialisti pronta e maturà a prendere il tratto innanzi all'azione generale di propaganda tra le_m~soo,. non diciamo poi a sostituirla. Con la quale d1cl11ar.az10ne, mentre non intendiamo affatto (e chi potl'ebbe so– spettarlo in noi?) a svalutare l'opera. dei Parlamenti,. miriamo semplioemente a conformare l'alto valore idealistico e pratico del movimento zimmerwaldiano, come .antidoto alla politica, alla morale, .alla e<;te– tica e alla pedagogia della guen;a, di :eui si fa <:osi grande eii appassionata propagancl.a tra 1e masse. D,el resto, la sensazione -di una specifica -relativa im– potenza parlamentare socialista, riflesso della ge- . nerica ed assoluta impotenza parlamentare di, fronte alla guerra, s,embra assai diffusa e, in uno alle per– secuzioni dei Governi, bene spiega le difficoltà che l'.izione interparlamentare trova a mettersi in pieno movimentd. Essa - è ,chiaro - ha ancora bisogno di essere riscaldata dall'azione popolare; essa - non è meno chiaro - è conscia che, se la guerra non è destinata ad esaurirsi in se stessa, la sua fine non sarà tanto imposta ai Governi dai Parlamenti, , quanto dalle masse. Il che non esclude, anzi im– plica il dovere· dei parlamentari: a) di essere co~ stantemente tra le masse; b) di ,concertare,. quanto si.a pnssibile, le definizioni che i socialisti interna– zio,nalisti riguardano come Lemeno disformi dai loro - id,eali nelle questioni soUevate dalla guerra. Anche le figurazioni concrete delle sohizioni socialiste pose sono diventare alimento efficacissimo a nutrire un.a san.a propaganda general<e idealistica, di classe, in quanto alle speculazioni ,dell'odio, della cupidigia, della• malizia dei Governi opponga i termini sem– plici e ·sani della ricostituzione della pace; con giu– stizia e con libertà - quali, l'etica e la politica. del - socialism·o, li può ricavare ed indicare, anche nel-. !'-orrida confusione che la guerra;. ha,secato., . CLAUDIO TREVES, L' ''ESTATE DI S. MARTINO,, DEI CONSERVATOR·I I giornali -si ,sono••occupati diffusame.nte, in queste ultime settimane, di taluni :atteggiamenti dell'ex-Pre– _.sidente del Consiglio e di alcune conoomitanti ini– ziative della moderateria lombarda, per dedurne che l'on. S.ala-ndr-a lavora con· i suoi amici pe,r Ja Restau- . razione, ,se non proprio di un regime; delle sue deca– dute fortune ministeriali. ·L'on. Salandra non riesce mai a separare; in ogni su.a iniziativa, l'audacia {!egli ,obi,etth;i dalla _.grosso– lana goffagginè dei mezzi impiegati per effettuarli; e, quindi, i suoi oonati varesini ·hanno avuto per prin– cipale ,risµltato una fioritura di ironie a sue spese e BipliotecaGino Bianco la fine: piuttosfio preooce della sua villeggiatura poli• tioa a ·Campo di Fiori. Tuttavia si ba torto di abban– donare 'alla òronaca dei péttegolezzi estivi tuttociò ,che c,oncerne il lavorìo di restaur.azi-0ne,dell'on. Sa– landra e della sua famosa « fa-liange » moderata, e di ·ravvisarvi soltanto l'agitarsi inoomposto di talune per- - so11ali ambizioni tormentose. La ,re,altà ohe s'i va svolgendo, in questo campo, e lo spirito che la ~sprime e l_;,l orienta, consentono, a.) contraTio,. constatazioni poÙtJ.che di cara.ttere ol;>iet– tivo e assai più i1;nporta,nti dei valori, pers,on,ali di ·quegli u.·omini, i quali ,sono, a lor-o volta, piuttosto strumenti che artefici della realtà cui ci riferiamo e ,che può, ormai, così enunciarsi. ~ ba· gue,rra, che do– veva servire a fonde-re i partiti, almeno quèlli -cosi– detti « di Go•verno », nel crogiuolo ardente di tutte .le passioni patriottiche, e che doveva plasmare in que– sta niateria incandescente il novus ordo- politico, Jll.d origine e simigLianza dei moventi ·e degli obiettivi democ-ratioi-,,assegnati,•alla guerra ·!,\fossa;rkostitui-sce e incide, al contrario, più nettamente le· sorpassate differenzfazioni ··politi.che ,e-parlamentari. fra liberali democratici e oonserv,atori c1ericali e restitu-isce a co– storo il vigore e, l'audada in gran par.te perduti in questo uJ.timo quindicennio. Tuttociò diviene, in parte per un disegno e per il risultato degli -sforzi impiegati ad _a.ttuarlo;•in parte per una necessità obiettiva, ·,concretata daUo stess·o stato· di guerra. Vi sono, cioè, gruppi ed uomini pi:r– Utid, i quali' hanno perÒepito la poosibilità di· de– durre <lai fatti e dagli insegnamenti della gue,rra un'o– riem~zione, deHo spirito pubbli,co in senso ,c,onserva– to~ e <li·,aocreditar•e ta,14' direttive come le· soJ.e atte a salvaguardare la· indiv 0 idualità e Je funzioni della Patria, <l.a,ess.i identificate nell'organismo ,e nelle fun– zioni dello Stato;' ma vi è anche, ,in questa di-rezi-one stessa, una confluenza di grandi interessi, · i quali ravvisano un.f!rassi-c,urante guarentigia .e una condi-,, zione di stabi!'ità.·e di ,suooe-sso,s.oltamtoin una .siste– mazione oonservatri-ce dello Stato·, cr-eduta tanto-più agevolmente. praticabiÌe in quest'ora ·nella quale .è a&sorbente Lafu,nzi,one• inilitare dell,',orgarnismostatale. Due• settimane or s-ono,..a P.aHanza, il mi,nistr-o Ar– iotta, conversando con un giornalista into·Fjlo alla si– -tu.azione politica interna dell'Ita.Jia, si espresse nei se– guenti· termini: - « Il nostro Paese avrà bisogno, ·C(}SÌ durante lé lunghe trattative di pace oome d-opo, di un Gov-erno,forte, capaoo <li,consolidare all'interno l'prdine, nec,esst1ri0 ,per la restaurazi,one della nostra vita ,eoon'omicae per-la ripres,a feoonda delta vita nor– maJ.e, e capace di fronteggiare con successo le ine- · vitabili rivendì,cazioni e le conseguenti arroganoo dei soci,ali·sti. Un ,siffatto, Governo francamentè conser– vatore •avrà bisogno 'd-eHaesplicita coopèrazione del partito cattolico, ,che vi dovrà avere una parte ade– guata, in proporzi-one <le11asua forza ragguardevole; ed è evidente che i cattolici non presterebbero ta.le lor,o cooperazione se non. ad un, Gabinetto nettamente conservatore». Propositi e .r.agi,onamenti di questo genere avv.iene di udirli ogni giorno dagli· uomini di parte moderata e di leggerli nei giorn,ali che militauo in tale campo. Nè intorno a questa ori-entazione si è solò stabilita una perfetta ooncor<lia di pensi-ero fra la « falangè » salandri:n,a e un certo nume-ro di Ministri, attualmente in carica (Arlotta, De Nava, Meda;, Ruffini, Sonnino): si lavora, .altresì, dall'interno del Gabinetto, da que•

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