Critica Sociale - anno XXVI - n.16 - 16-31 agosto 1916

224 CRITICA SOCIALE nia, si· v-ede ,che il bacino di ,ciò -che essi ,chi.amano la << minette >>,eioè il mineral,e oolitico della Lorena, fornisce lo,ro (indipendentemente dai P-a-esi inv-asi) dai tre quarti ai quattro, quinti -del loro bisogno: qu-as,i la stessa proporzione de-Ila produzione nena parte· francese, .sopra un tot.al -e, per J.a Francia, un po' minore. Si -capisce, -quindi l'imp_o:rtanza che ha per i Ted,e– s-chi la Lor,ena, quando dagli altri loro Distr-etti pro– ducono po_co ·più di 5 milioni di tonnellate e l,a Monar-chia Austro-Ungari-ca ne ·produce,·.a1t1i 5 milioni -che bastano, appunto per le officine locali, e si spi,ega la frase ,contenuta nel manifesto- delle· sei grandi associ.azioni industriali ,ed agri-col-e della Ge,r– m.ania apparso nel settembre 1915: « Se kt produ~ zione della mine/le lor-enese fo-ss-eturbata, la guerra sar,ebbe quasi pe-1,duta >>. _ La fame di minerali di ferro 0 -della_G·-ermani,a è in– fatti insaziabile. La sua produzione· di ferro d.a fu– sione, Iie.J p,eriodo decennale- 1900-1910, ,era raddop– piata, come que.Jla de-gli Sta.ti Vn\ti, é sup-erava: que\lià, della Gr,an. Brettagna, rimasta quasi stazionaria. In ci.fre, tonde le produzioni del 1912 ,sommavano: per gli Stati Uniti a 30 milioni di tonnellate; per la Germania .a 16; per la Gr-an Brettagna ,a 9 (meno che nel 1908); per la Francia a 5 milioni di tonne.Jl.ate-; o I.a proporzione era quasi la stessa per J',a,cci,aio. Nel 1913 J.a Germania superava· 19 milioni di tonnel– late. Ciò spiega· come, mentre nel 1907 la Germani.a esportav,a ,anco-r-a,in ,compl,esso, 600.000 toimel!ate di minerale di ferro in Francia, er.a .arrivata nel 1913 a importarne dalla Francia 3 milioni di tonnellate, e 9 miliohi di tonnellate dagli ,altri Paesi. Riguardo all'avvenire si è calcolato ,che la Lorena tedesca disponga di 1830 milioni di tonnellate, che, c-ompr,esi 270 milioni p!)r il Luss-emburgo, .fanno 2100 milio,ni di tonnellate ,contro 700 milioni per il resto– cle!la Ge-rmania, e, come si è .detto, J.a Lorena fran– cese si cakola disponga di 3000 milioni. Ma, di fronte, a queste -cifre, vi-en fatto di doma.n– cl::H'si: coi lor-o 21 milioni di tonnelfate estr.atte -ogni anno in Lorena,· coi loro 2100 milioni di -tonnell.ate– rli riserve che .assi-curano- loro un s-ecolo· d'estr:azi,one nl tasso pres-en.te, ,che bisogno av-evano i Tedeschi rii invader-e- ,e occupare le miniere della Lorena fran– cese? Se avevano bisogno di minerale, ,non potevano procurarsi quello fra,n:c-ese? · Si os~erv.a -che, quando- si parla di minerale di .f.erro, non -è solo alla quantità ,che si dev,e• badare, ma an– •che alla qualità. Ora, tutti i mine,rali t,ed,es,chi,e quelli che si possono far venire dalla Sv-ezia o dalla Nor– vegia, sono sili,cei ,e !'.aggiunta di minerali ,caJ.care,i lorenesi, -come, quelli di Briey, è -per -essi una ne– cessità. Oltre a ciò, se !-a Germania continua .ad estrarre- dalla Lorena_ ted,es-ca minerali nella pro-gr,es– sione segnata da un trentennio a q-uesta parte (3 mi– lioni di tonnellate nel 1880, 4,5 nel 1890, 7,5 nel 1900, 14,8 nel 1910, 21 nel 1913), v-erso il 1950 o 1960 essa avrebbe esaurite 1e-sue ,mini-e-re. E,cco quindi - se,condo il D-e Launay - La neces– sità per la Francia di riparare .alla. « uwstruosità >> commessa nel 1871, <li riconquistare l'Alsazia-Lo-rena, di togli_,ere alla Germania_ -tutte J.e mi•niere de-Ila Lo– rena ora: tedes,ca, .di arr,estare quindi I.a sua indu– stria metallurgica, « sopprimen<lo inoltr~ il suo -com– mercio di esportazione e paralizzando e str.ang-olando le sue qualità off,ens-ive, imp,ede:ndol,e cli ri-conqui- Bibl"ioteça Gino Bianco stare il mercato mondiate ,co-llo schi.ac, ciamento ·della ,concorrenza delle, offi.dne kancesi deboli e saé– cheggiate, delle flotte diminuite• ed esaurite, e ·pri– ·vand-o.J.adel mezzo dì prepararsi un-a pronta Tivin- ,cita ». · La Francia, inv-e-ce ,possederà la totalità · dell'enor– me giacimento lorenese, ·e ,dispo-rrà di ferro per dei secoli .... Ma, -se la F-rancia avrebbe, del minerale di ferro in ,esuberanza, non ha .e non .avr-ebbe il ,carbone a suf– fì-cie-nza per fonderlo e' ridurlo metallo utilizzabile, Supposto· che tutta l'Alsazia-Lorena torni- alla Fran– cia e èhè quèsta possa· estrarre, 19,5 milioni di tbn- 11,e•l1;1te dalla parte frances-e, •e 21 dalla parte tedesca, ritornata franèese, in t.uttò 41 milioni di -tonnellate, e oakol.ando ,che ·ogni tonnellata <li minerale trat-· tato in Francia esiga, per arrivare _a prodotti finiti, cir-ca 1300 chilogrammi di ,carbone, 29 milioni di ton– nellate di minerale supplementari esigér'anno 37,7 mi-· I.ioni di tomièllate di .'-carbone. Amm-elWndo che sì. autorizzino le esportazion'i in. Belg'io- e.'i.h' FrrghilMrrii (5 mÙio.ni di tonnellate- di- minerali), o,cco-rr-e:ranno sèmpr-é 31,2 mi'lioni di -to-nn,e 1 llate <li ,ca·rbone i'r1 più. C>ra, al presente, I.a ·Francia produce 41 milio.ni di fonnellate di ,carbone (,çi.fr.a stazionari.a), -e ne ,con– suma 62 milioni. Il deficit, che, è gia di 21 milioni di tonnellate, salir,ebbe a ,circa 53. · Quand'anche se ne ri-cavasser-0- 17 milioni <li tonnellate d-rilla Sa,r-r,e· (un Distretto che òra è ted,e,sc,o.e -che si vorrebbe diventas.se francese), ,ne· rimarr-!Jbbero da trovare .36. Sui 21 milioni ,che si importav-ano· -prima· della guerra (in. vece cli 36), l'Inghilterra ne forniva 10 milioni, 0 il Belgio 4 milioni. Quasi 7 milioni venivano- dalla Germania con ùn rapido• ~-umento di ànno in anno, perchè I.a Francia trovava il ,suo torna-conto . .a pren– derli di là ,anzi.chè dagli Alleati, che- hanno già for– tissime· i,n<lustrie da alimentare, o dagli Stati Uniti, ,che, ·sono- troppo, lontani. ·. 1 Bisog,nerrebbe dunque -co·mprare: drh 22 milioni di tonnellate di ,carbone dalla Germania, « perchè ,essa so-I.a ha tal'i ri,whezze in carbone da. poterne v-endere-, sopratutto ·se- la sua siderurgia d1rnasse. Si vede .anche quanto .sia vana la •p-retes.a di rompere og,ni rapporto industri.aie ,coi Tedes-chi •:-ctopò la guerra>>. La. conclusione, .alla qual-e .arriv.a-il De· Launay sup– ponendo ,che• la' Francia ,possa disporre cl-ella Lorena tedesC'a, è quindi la seguente: -o -do-vrà vendere-rcj,eì minerali· aH'-estero; o 1 1 -compr.are",cl-e!\• ,carl%ne e-J'dìel coke, in Ge-rmania, rischiando, in p.aese, un.a crisi metallurgica di so-vrop-ro-duzione, o dovrà chiu<iere delle mini,er,e. Il ·partito più conv,eniente ·sarà <li esp-orta11e i-I mi– nerale all'estero, specialmente alla Gran Bretagna -che è ri,ooa di ,carbone ,e pov,e-r.adi fer·ro, -~_si,ccome nè essa nè. il Belgio potranno, assorbi-re tutto il prodotto esuberante, bis0gnerà, « nono-stante tutta la nostra o-stilità, v,endern-e alla Germani.a, non ne,! suo inte– r-ess-e, ma nel nostro. Sarà gius.to -e naturale <li non fari-o che in ,cambio di cavbone; in ,condizi-oni le ·basi de!J.e -quali sar.anno -state post-e cl-al -trattato di e,0~– mercio annesso al tr.attato di p.aye•, in modo da ri– serv-ar,ci dei v-antaggi analoghi a quelli. -che il -tr.at– tato -di Francoforte aveva assi,curati ai nostri v-inci– tori -contro· di noi ». Ma non subito· -conve-rrà venire a questi scambi, bensì a una ,certa scadenza, per evitar-e che la Ger-

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