Critica Sociale - anno XXVI - n.14 - 16-31 luglio 1916

• • I ' I GHITICA SOCIALE rnu ' ' U focoso deputato di-Castrogio~ 1 anni dime'nticava persino, che la Francia è in guerra con la Germania_; 1 e che d'altra parte anche in Austria una piccola, ardita minorai:iza soci:alista, gi~ da molto tempo•, ·separò le sue responsabilità da quelle di quei so– cialisl-i che si misero al seguito del Governo. È notevole, se pur non confortante .a vedersi, co– me nella· più alta rappresentanza nazionale-_si por– tino le (orme cl.ellapassione e i metodi· della pole– mi-ca quali si deplorano nel piccolo ambiente, dove si spiegano att,rilìuendoli .alla ristretta vita pr0'vin.– ciale che immeschin'isce e infanciullisc-e anche le lotte politiche. . · O.a quand'è scoppiai.a la guerra europea, il ritmo de-Uabattaglia tra partit.i si svolge di questo modo. Agli. uni, ~gni o~casione, _-o~nipretesto_~ buono per mamfestazio111 d1 un pat1'10hsmo identif icato con la guerra,· e che diventa 'fa.~ilmente -..:..·appuri.to per questo - voluta provocazione e dispetto, .ao·Ji. a ltl'i: a coloro, che intorno. all'inter-uento -ebbero 0 diverso giudizio·, o che (come è più esatto) ponendo in se– conda linea la questione cfell'intervento dell'Italia I nella guerra europea, guardano ora al fatto storico nel suo· complesso, e -sentono il dovere e .I.a"nobiltà di rappresentare, in Itali.a -come i'n oo-ni altra na– zione, la eontrocorrente cieli.aciviltà 'e '"'c1ell'uman'ità per l'oggi e per il domani, per circoscrivere !'in~ cendio, per moderarne il furore, per abbreviarne la durata, per salvarne i germi del futuro, per prepa– rare quelle' intese degli I animi -che, come possono or.a ~ffrettare d\ qual~he poco I.a pace, possono. do– m~m farla stabile e si-cura, pernhè fondata n_elleco– sc1enze e nella internazionale volontà di non far. -più guerre. .1 • A -9~storo - _anoi - non vi_ è dispetto ché sia ri– sparmiato dagli avversari, patrioti e fautori •della concordia nazionale e dell'unione ,sacra: non v'è circostanza in cui non si cerchi porre il laccio di una proposta, gi una richiesta, dove l'adesione .ali.a guerra sia abbinata ed involta enko un'altra cosa qualsiasi - un augurio di vittoria·, un premio in ono11edei caduti, una manifestazi-one . .ai soldati, un • omaggio ai feriti - sièchè il nostro clinieg-0 o la nostra astensione, mentre .riguarclà la guerr:a, possa. essere presentata e sfrutCnta come rigtiard.anle la patria, -o, ancor più, come riguardante i sentimenti· umani più delicati e più sacri. · E quando, p,er 'non «aderire_» alla tesi pol itie.a della guerra, noi ci rifiuti.amo anche fl.ll' altra fa.cc eia della proposta, allora'. il diluviò delle ingiurie ai tedeschi, traditori, venduti, iene senza ·cuore, privi cli pi-età persino p'ci nostri soklali, J~ei morti, pro– rompe e dilaga sul!.e gazzeltucole di• provin-0ia.... Orbene: il Parlamento italiap.o, oggi almeno, non è più alto della piccola vita J'laesana, nbn super.a 'il Consiglio Comunale di X o il Comitato -civile di Z. ln questo senso egli è v-er.amente espressione della vita nazionale;· m~ segna• anche, -e rappresenta, l'e– n6rrne e ridicolo imbroglio con cui una •delle parti tenta truffar l'.altr.a, e ingam1a sè e il Paese, e dnn– ne~gia -effettivamente e sabotta la guerra e la patria. vu.anclo invero, per speculazione d'odio politico, una parte -cerca mettere l'àltra in luce.... tedesca; .attribuirle sentimenti e propositi parricidi, o (comé , si diceva una ·volta) herveisfi; dipingerla come «,ne– mica interna ».; torcerne e esagerarne, a fi.ni p.arti– oolari, ogn-i abto, -ogni parola, ,ogni pensiero; tut– tociò g,i_ova- per quel tanto -che ~;tov.ano,simili cose - allo str,aniero; gli servono p-er raffigurare l'Italia come divisa e in<lebolita da una discordia nell'azione, che va assai più a fondo, per gli effetti pratici, del dissenso polìti-co, , Quando, ai soldati che sono al fronte, si cer-ca far credere, attraverso la stampa .patriotica, che v'è in 'I · Pari.amento un partito,· un i?Puppo, il q_uale costan- I . BibHotécaGin0 Bianco tement,e si astiene dalle man,ifestazioni cli.saluto; di gratitu,dine, cli .attgurio ai combattenti; e. se ne astie– ne, non già perchè quelle manifestazioni sono ·me– scolate ad altri concetti politici per cui è impossi– bile .associar-visi.... per d~vision,e: ma proprio per– chè è indifferente; non pur. al!.a vittoria o alla scon- . fitta, ma alla so-rte stessa, .ali~ salute, alla vita di co~ 'loro che sono '.alla fronte; non -si demoralizzai.o e n-oh si indieboli-scono oos'.ì le nostre truppe, -ci-oèla nostra guerra?' .' , Ouando si -chiiama.- come. fa il Lavoro · di Ge– nova -. !'.Avanti! << l'organo cli Kar!Ò-Marko », non si abbassa ·la forza e il valor m-or.ale 'dell'Italia di froffte alle alt1,e nazioni, belligeranti o neutre c_h'esse siano? ' · E non ci si abbassa, prima di tutto, in solido, un po' tutti Boi stessi? Fingere <li ignorare, per eseln– pio, -dopo -due anni di guerr-a euro1pe.a,che il socia– lism'.o tedesco fu divisd, 1 fin dall'inizio, in maggio– ranza e in minoranza; -che la maggioranza ricevette sempre, pr-esso il socialismo- itali.ano, l'accoglienza -ch'ebbe, Sudekum; 'c!1ei nostri rapporti furono -con la minor-a11rL-a, l quale .a.poco- a poco, .andò diven– L.ando·maggioranza; -insistere .a cliping,erci -come ial- .. ·Jleati dei « socialisti del K,aiser >>, non è cosa che -+- prim1a ,anoora di ,offender n0•i· ;-· rim.piccio!Ìs-ce. la nostra vi,ta politi,ca ricluèendola .al livello di una lite da bambini? · E', quando· alcùn-0,auspica la pace, gridargli ch'e– gli vuo.J la pace germani-ca, col dir:e che è la ·Ger– mania. che ha urgenza -di p.aoè, ora, perchè _è -oggidì vittoriosa,, ora, perchè è oggima'i a mal partito, non è '.alquanto umi!idnte per la comune. mentàlità di italiani? ' No.n .addentriamoci .a parlare di quf)I che .ayviene quando- c'è di mezzo il sentimento•, o si •cerca s'pe– cularci s 1 o·pra e d'intorno. La maggioranza dell' As– semblea è .cii' una puerilità che ja riconduce allo ' stato morale adamitico del selvaggio, il quale di– stingue il bene dal male -col puro criterio dell'io e del tu. Bene è, che io ma.i;igite: mare, che tu mangi me. Il gio-rno stesso in àu, ,conforme a ,non so quali -comunicati o bollettini o n-0-tizi-e di giornali, si pro– testava indig,nati contro il bai'.baro impiego dei gas asfissianti fatto dagli .austriaci contro i nostri so,l– clati, i telegrammi annunci.avano il brillante inizi.o, dell'.av.anzata dei nostri' .alleati inglesi; compiutosi mercè poteùte sforzo ,di 'artiglieria e un I.argo e ben organizzato• « servizio-» cli chimièa guerresca: Orsù: là' guerra deve toglierci la 'dignità del giu– dizio, la 1:irobità del razi0cinio - ch:e di,co << razi-o- · cinio? >l, la 1 pura e semplice facoltà del leggere, m,a- 1.crialmente, con. i médesimi occhi. dne .,notizie di fatto medesime? :v[a purtroppo è ct·uo-po dconoscern· che, se g-li eventi straordinari, sovreccitanti, hanno esasperato questa tendenza a falsare il vero e ·.a mutare il me– tro del giudizio secondo la còmodità polemica e l'utilità politica, vi è però, _pro-fonda e irreclucibile, nella mentalità dei nostri avversari (che son pure, .aimè!, in mancaina di megl,io, le classi cosidette di'... rigenti del. Paese) la c onsuetudine del nascond·ere agli altri e so-prattut.to a sè la verità, con ful'l).idi rett0rica di ,quella che una volta si usava chi.ainare spagnola. Ogni cjual volta, con corredo cli fatti, cli osserna– zioni, .di C]'itiche, di proposte, i deputati s·ocialisti clrnnr;ci.ano dei mali, espongono dei rimedii, la Ca– mer.a manifesta il malessere di chi è, con vista de– bole, messo in faccia' alla luce; non tutta la Camera per ·verità; ·ma l a parte c he la domina, e a cui l'al– ~ra parte non sa reagi.re , giacché per confessare ·che ascolt.are le verita, anche se dure e do.Jorose, è· som- ,. '. I

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