Critica Sociale - anno XXVI - n.14 - 16-31 luglio 1916

196 CRITICA SOCIALE ABOLIAMO LACENSURA POLITICA Jl prof. N. Massimo Fovel, brillante e pugnace sol– dato di una democrazia liberale, di cui temiamo sia l'unico campione, manda al direttore della Critka Sociale questa vivace « lettera politica», cui ci af– frettiamo a far posto, per amor di discussione. Le ri– serve nostre sono superflue; per i nbstri lettori sal'– teranno fuori daU'im•plicito di quell'eccesso di valore dato dal Fovel alle «persone», sia per la sfiduci:a che per la fiducia, che è proprio del p•ensiero radi– cale in confronto di quello nostro. (n. d. r.). egregio Direttore, lo non s,o se Lei vorrà p-e-rmettermi di prendere la · par-o.Jia sulla s·ua rassegna, che· ha avuto, volta· .a volta, per me delle ,squisiteto-spitalità e quaJ.chel.o_,ma:r,arampd~ gna. Ma -s-e,Lei me, lo consentisse vorrei a,pprofittarne p,er battere e ribattere sulla ,libera incudine della Critica Sociale, che è come una r,ara oa<si refri-ge– rante nel resto della stampa italiana scaldata ,a,bian~o al gran f.ornello -della rettorica, una pi,ccola landa ·in favore di una idea libe-rale, p-er la quale· v-oi so,cialisti vi, sie-te già battuti e impegnati e che riscuote l'intimo suffragio· di tutti gli •Spiriti sani e civili: voglio dire pe-r l'abolizione della, Censura p,:,.litka. Me Io con– sentite? lo sono e voglio reputarmene certo, ed ec– comi ,col mio maglietto modesto a picchiar i primi colpi misur.ati ,e sobrii, quali Ii vuol,e J'o,ra che è grave e Monna Anastasia che è isterica. E non comi'nòerò ,col dir ,inal-e- dell'on. Salandra. Da quindi,ci giomi a questa parte· par diventato un dovere patriottico· tirar il calcio dell'asino contro• que– sto pover-0, grand'uomo, livido, ,e bistorto, per il qu:a,J,e· sembrava che l'anno ,s-corso· il Campidoglio ste,ss-0 fo.sse·-un plinto troppo modesto. Fino a ieri egli ei:a' - il bocJcale d'acqua ;s,anta a ,cui tutti si segnavano, e oggi è diventato, la sputaochi,er.a, i•! paravento, e \a •te– sta di turco dei suo,i sozii e corresponsabili di ieri. Ma questi vo.Jtafaoeia noti della ,ood,ardia mi repugnano fin nel pr.of.ondo deU'anima; e io .sarei quasi ,ten– tato di esattarn,e adesso in mezzo ai pretoriani fug– gias,chi I quel non so• che di dUro•, di fie-ro -e di sprez,. zante che era nella sua persona, nel suo cipiglio e nei suoi atti, se non f.osse che lo squal:lido des,erto che si è lìatto intorno, a -questo truculento mani,chin-0, è ,la prova miglior.e ,che neffuorno e ,nel suo !l'egime v'erano ,dei difetti profondi, intimi, alle radi,oi, ,e che · quando il ·tempo li ha me-ssi a nudo tutti si son ri– tr-atti, ~on sdegno e con disgusto, come· dinan,zi a uno · spettacolo ammorbante. E chi ha avuto il coraggio di parlare, a proposito di questo fuggi fuggi parlamen– tar.e, di crisi di politica ,estera? e -di vacillante fede· nell'azione del Governo? e, peggio, di cro.Jlata fiducia neJ.la nostr,a guerra? Oh! sì, il ba:r:baglio è stato dato e, polvere, negli .o,cchi .si è tentato di gettarne· a p;a– J:ate; ma il Corriere della Sera co,i •suoi oc.chi anneb– biati ,dalla biÌ,e ha ·ben visto giusto, ha denunciato la erisi come una sollevazione contro l'uomo del suo euore, del suo P 1 eHoux, e ha apertamente invocato, il bis delle gi,ornate, di maggio per il salvataggi,o, di Salandra -e,della patria, in lu,i, naturalmente, consu– stanziata .... Fiat lux, e la luoe· è fatta. Sarebbe ridi– colo e obbrobrioso immaginare. che un Parlamento, a guerra aperta, metta in crisi un Governo per la sua BibliotecaGino Bianco condotta di p.o,litica estera, e poi non si senta una v,ooè, un,a vo,ce sola, ehe, accenni agli erro-ri, ai ri– medii ,e, alle )'luove vie; e ipoi toUeri di riavere di– nanzi a sè, nella pe:r:sona di Sonnino, l'autore e il re– ·Sponsabile della politica incriminata, che rioeve i suoi ordini dall'alto ma dai suoi oolleghi non a,c,cetta nè un contl'ollo, nè un OOllsiglio•, nè unlJ. parola.... Sa– .rebbe ,enorme, non è possibile; e poiehè !'on: Bose.Jli ha dichiarato che I.a politi.ca di guerra del Gove!"no resta immutata, non può essere una vagheggiata mu– tazione .di essa che ha determinato la culbute <lell'dno– revole S.alandra; no, ,no; Ìa ragione è un~altra: ed è acl hominem,' e il, grand'uomo,, del Maggio· storico s•co_:nta l,e su-e, proprio .J.e· sue peccata. Oggi abbiamo nelle mani la p-rova e J.a controprova. L'anno s•cors-o tutti i conse-rvato,ri d'Italia ,che, erano stati o fior di neutrahsti o interventisti mesti e taci– turni si miser-o subito IJ•el ,codazzo di SaJ.andra, quando, \loidero ehe· il ·primo a andar <li mezzo.. nel trionfo pu– gliese ,sarebbe stato' il_ yfo,Jitti del.Jaolibertà opera-i.a, del suff.ragio universale, ,e,cc., :e,oc., e gridarono su. tutti i toni ,che, erano per Salandra ,perchè Sal,andra ,e·ra - so.Jo lui? solo lui? - J.a p,atriil, la sf;ori,a, la guerra, e-oc., e,oc. E ,stai bene. I falsi in fede p,o.Jitica n-0n si perizi.ano eome i fialsi in atto· pubbli,co, e pe,r dodi·ci mesi ci è toocato .di rimanere sotto il pe•s•odi questa. bassa, fazi,osa e f.als,issima identirficazi,one. Ma oggi, no: oggi la maschera è ,caduta e le earte, sono scoperte. App,ena S.alandra è stato ro-vesciato il Cor– riere della Sera, ,che ,si è v-eduto scappar di mano .il mestoJ.o, non si è tenuto più,, ha perduto la pazienza, il civismo e· persi.no i1 sens0, della legalità ed ha a.pe· r– tamente invocato nena ,su.a vi.a Solfe,rino il nuovo epice-ntro· di ,un nuovo terremoto -salandriano. E per- 0chè questo? ,pe-rchrè? Galba era, sì, .aUe porte·, ma qù-este erano ben sprangate, e oggi -ltovedi,amo :e ne gioiamo lutti. Il neutralismo ~ comodo questo di– versivo! ridkol•o questo fanto,ccfo,! - non e,ra i,n ag– guato·, ma gar-eggiavà di ,oper,e come tutti gli altri italiani e· taoeva in un silenzio .-senza insole.nza e senza insidi.a.· Che. cosa allo-ra? -Che ,cosa? È ,chiaro, e lo ha detto Giaoomo• Fer-ri al!,a Camera: con S.alandra, non ,e·i:ala patria o ,la stori,a ,o la guerra, ben .altre• e, più aJ.te ,cose di lui!, che· andavano a r,o,to.Ji,ma era semipJ.i- . oem·enbe il, più gretto e duro• ,cons,erv.atorismo dta– liano che tramçntava forse pei!' sernprf, era il rieordo deL i898 temerariamente, ,ev,ocato ana -scellia ,e ,che er.a Ti ,caccia.to nella ,sua tana, ,era il tentativo· di-· seppellire quindici anni di .avviamento dem-0,c~aii-co che era aspramente rintuzzato e profligato in pié.na fa.ocia. E ,non siamo noi, ma è J,a v,otazionti stessa c~,e ha detto questo. Quando si è giunti al dunque -!'on. -SalandFa,.autore della guerra, sì, ma anehe deJ.le .affermazi-oni ,antidemo,cratiche di Milano ,e deUe, Fi– v,endicazi-oni mode!'ate di T'o,rino, -si è trovato d'at– tor'no · non - già i piÌ!_ audaci interv€ntisti ma i più protesi oodi.ni _della ·pol,itiea italiana: Ja democrazia gu-e-rriera ha votato contro di lui .insie-me colla de– mocrazia socialista e, anche, ,colla dem,ocr.azia gio- . littiana, e a, favore di lui hanno votato i più bei lucumoni del :bell'itaJ.o •regno, la pattugli.a catto,lka, .notoriamente ebbra di belliei furori, e -i generi.ci 18.do – ratori di og.ni fo~a di statu quo. Ex amicis tuis jrtd'ico te e il .senso de!.I.a e-risi è {:OSÌ bello e .giu'dieato. Niella erisi no~ si è colpito il Governo ma si è, \

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