Critica Sociale - anno XXVI - n.10 - 16-31 maggio 1916
,' C1HT1CA sòctAL~ desco si compon, di due Grupp'! pri,n,ci.pali•. · L'uno è ,rappresentato da quello, ,che •si suol chiamare. il Centro; ed esso ha in Kautsky, H suo teoreta, in Haase e Ledebour i suo•i princiip,aii r,appresentanti par.J.amen– tari, nelLa Neue Zeit i,l .suo o.rgano scienti,fìco•; · nel Vorwiirts e nella leipziger Volk'szeitung i, suoi gior– niali quotidiani: Il se•condo Gruppo è quello del co– sidetto « ,radicaJi.smo di sini•stra », degli intransigenti, diremo noi per evitare .J.'e,p:iteto radioa,le, che po·tl'ebbe ,produrre equivoci; e .ad ,esso ap·parteng,ono i tre · GI'up,pi, che no,minammo sopra. Per l'esposizione del suo :pensiero teoretico questo Grupp·o si serve dei Lichtstra'hlen; suoi organi quotidiani sono la 'Burge1'– zeitung· di Bremen e il Volksfreund di Elrauns,chweig. Orbenè, quali ,sono le divergen2ie f.ondame~tàli tra questi due Grupipi principali dell'Opposizione? Mehring stesso, par.Jando del G·ruppo della « Inter– nationale », scrive• ess,e,r,esuo sco·po •i),ritorno ai p·rin– cipii di Marx, Enge.Js è Lassa11e, e 1a re,sistenza con– tro quella che egli chi,ama 1a « politica sociaJ.patrio– tica ». Ma sono davvero delineati così precisamente i principii di Marx ed Engels e Lassane in fatto di guerra? Noi non vogliamo addentrarci ora in tale La– birinto di questi-0ni; non bisogna tuttavi.a dimenti– care che anche quei della maggioranza vog.Ji.ono ~ e ,possono ~ tr:ovare in Marx ed Engels e Lassa.Ile, e anche in Liebknecht e Bebel, un rnond,o di ragioni a sostegno della J.oro politica. Rico,rdo poi con· quale ,energi.a e indi,g nazione B erns tein c ombattesse J.acon– ?uetudine, ora invai.sa, di fa.re del « socialpatrioti; ,smo ». un capo d'accuoo.. E, del resto, a Berlino mi avevano assicurato - e lo vidi anche confermato re– ,oentemente in un, giornale socialista' del1a mag,g:io– ranza - che·, quando al 3 luglio 1914 si discuteva in seno al Gruppo se si dovesse o non dare voto favo– revole ai crediti di guerra - lo stesso Ledehou r di– chi.arò che avrebbe votato ·contr:o, ma ,non « per q.ue– ,sÙone di principio». Su che si 'fonda adunque· ,il dis,– ,sidio, che divide l'uno daU'altr.o i due G·mppi della minoranza? ' Molti sono i punti di divergenza: il grado· deU'at– tuale ·situazione economi<:,a nella evoluzione· econo– mcioo gener.a,le, il carattere delL'im,periaJi,smo, la que– stion,e del disarmo, l'opportunità delJ.e azioni in m.aissa, il modo· della rkostituzione dell'InternazionaJ.e, ecc. Uno di questi Gruppi, quello deU'estrema ala di si-' nistr.a, ha .pubblicato e, anche presentato ad un Con– veg,no di sociali,sti il suo p,rogramma ,in akune «,tesi)), che oollevar.ono moltè obbiezioni e clie, almeno in parte, vennero dallo stesso I;edebour dichi.arate i•niac– cettabili. Un deputato riv-0.Ju:iionario, p,oi, che non vuole nemmeno aderire al Gruppo dei 18, perchè an- · che costoro sono ,per lui tMppo malv•osi, va pubb.J.i. cando delle « Lettere di Spartaco», :in cui quel pro– gramma viene svolto e illustrato ,anche con episodi tratti dalla vita socialista: e ·nemmeno queste letter{' incontr~no sempre i,I consenso dell'Opposizione, che fa capo a Haase e Ledebour. No•i dobbiamo riman– dare ad altra voJta l'esame di que.sto ,p•r:o,gram,ma.Già · fin d'.oggi ttittav.i,a po.s~i.amo rie.avare dalle « LeUere di- Spartaco » un particolare che contribuirà a chia- rire quel éiissidi-0. • « Ledebour e .Adolf Hoffmann - narra Liebknecht, pardon, Spartaco, netl'ultima .lettera Cile!9 marzo - · si erano opposti a che si assumesse già fin d'ora un atteggiamento cb'i.aro e dedso di fronte al problema della difesa deHa patria, che è poi iii punto, cardinale I iblioteca·Gino Biànéo · dell'Internazionalismo e di tutta .J,apolitica durante la guerra ». E,cco ,già uno dei prindpii fondamentali, i;. torno a. ,cui è discordia fr,a, •J.edue ali della mino– ranza. Che cosa vaJ.e per noi, quale motto deve sta,re sulla bandiera .sod,alista? « Difesa del, proprio paese,? >> oppure « pro.Jetari senza p.atria? ». Andiamo avanti.' Or.a ,che' !,a guerra c'è, da chi ci si può aspettare la pace? Dai G.overni• o dalle masse? Possono i . primi ritirarsi, e possono questè ultim.e spi,egare un'azione. efficace? Noi non aff,ronteremo tali q•uesU.oni; e il lettore, ,certo, non se ne dorrà. Ma• non le· vollero affrontare nemmeno Lede,bour e ,compagni. E questo è l'impo·r– tante; ques-to ci mostra .in che oosa consista il dis– senso tattico• fra i due Gruppi de.Jla minoranza. Abbiamo scritto , sop.ra che, nei fogli volanti, distri– buiti dal Gruppo dell' « Intern.azionale » fa-a gli ope- 1,ai di Berlino per fare pr:essione sulla minoranza del Gruppo parlamentare, ,si incitavano gli op,erai a com– hatte·re J.edebo.Jezze, J.eesitazioni di quella minoranza. Tale di~sidio, intorno al,l'opp.ortunità di affrontal'e il p·l'oblema del,la difesa della patria - e questo non è ,che uno dei punti controv•ersi ·- basta da s•olo a s•pie– garci quelle parole·. Mentre· tutti convengono che non si può .sostenere l'attuale politic a del G overno, men– tre tutti consentono che urg,e riaff.er: mare il pen– siero internazionale ed .opporre una valida .resistenza contro fa po,liti,ca naiional,e della- Direzione del Par– tito, regna discordia intorno aHe vi,e di questa resi– stenza. Gli uni vorrebbero evitare tutte quelle que– stioni, ,che possano toooare certi sentimenti delle masse come, ad es.empio, la ,patri.a; gli altri mirano sol.tanto alla. lotta senza fanti riguardi. Gli uni .yJ. glion,o -'-- per dirla con Spartaco - a·r,rivare a11a chi,a– rezza attraverso I.amaggioranza; gli altri voglioiw ar– rivf!re alla maggioranza attraver.so la chiarezza. ,In, ,altre .parol,e, gli uni vogli,ono, pe,r mezzo di con– dis,cenden2ie, {ii concessi,oni, di -OOiIIlp•r:omessi, ore.arsi prima una maggi,oilànza e poi chiarire tutto: , eì.oè a dire, al prossimo Congress,o, con ,l'.apppg,io di questa maggioranza,. o•ra da .conquistarsi, mettere poi a po– ,sto gli attuali « s,o,cialisti ministeriali». Gli altri i·n– vece ve<l,ono·, in tale poJ.iti,c,adi condiooendenze, il p,e--. ri,co.J,odi Tendere ancora ·più ingarbugliata la situa– zi-0n,e; ,e,ssi vogliono quindi un'Op·posizione, che si batta subito con 'chiarezza, su un terreno. spogJi.o d'o~ gni equivoco, in una I.atta risoluta, « non mostrandosi troppo atta,ccati :--- come s,criveva .r,e,centemente, uno dei lo•r•ogiomali - ,nè aHe antiche ,tradizioni del Cen– tro del Partito, nè alle tra:dfaioni del parlamentari• · smo come mezzo per placare le masse». •· Il ,conflitto fra le dù,e mino.ranze è dunque g.rav-1} .as- 1 sai. La situazione generale inte•rna d,el Partito poi è ancora ·ben lungi dall'ess•e•re chi,arifa. Dall'una parte la maggioranza del Grup,po parlamentare, che si è volontariamente, pervic.aoomente .allontanata d.a1le vie . del so,cialismo; dal.l'altra pa,rte ,i duè Gruppi deHa mi– noranza, i quali si dibattono, ,ess,i pure, .in un oon– flitto, che potl'ebbe f.o.rmare per essi stessi una deho. J,ezza,nella lotta, che stanno combattendo per ricon- 1fo.rre La socialdemocrazia sulla via giusta. Marciam-0, noi veramente, come alcuni già .affor,• mano, verso I.a scissione de,l Partito, o il. proletaria-lo tedesco v,orrà e potrà, ancora una volta, e a ogni CO· sto, tenere salda e unita la sua enorme ma già mul,ti– toi:me .compagine? (Continua). GusTAVO SAcllilDOTll.
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