Critica Sociale - anno XXVI - n.10 - 16-31 maggio 1916

ClltttcA 'SbctALE Reiehslag. Come Haase·, cosi arltri deputati della mi– noranza. L'onda de!Fopposizione andava ing.rossando. E intanto andava, continuamente, vigorosamente cr-e– s-cendo la pressione, che essa ese-rdtava sui capi. Fino dal 9 giugno 1915, per iniziativa dell'ala esl.r,e- , ma della minoranza - il oosidetto, Gruppo dellia « In– terna,zi-onal,e», che ha i ,suoi più autorevo.Ji r.appre– sentanti in Clara Zetkin, R,osa Luxeqiburg e Franz Mehring - ben 900 funzionari del Partito (si badi, funzionari; non semplici -compagni) di ogni parte della Germania mandarono ai!La:Direzione e al Gruppo par– ,larnentare quell'indirizw, che fo Censur,a, vi-etò di pubbli•car,e, ma che ebbe larga eco in tutto, il pr-ole– tariato internazionale, ese-rcitando specialme~te p-ro– f.onda im,pressi,one in Germania. E ce,r.tamente 'SÌ d,eve a -tale sprone il ma-nif.esto « Il dovere def.l'ora », che venne poi pubbli.cato da Bernstein, Haase e Kautsky, e che fu La.prima, aperta, oo-r,aggiosa, efficaoe m.an-i– f.esl.azione <;,le!J.a minoranza. La Direzione e .Ja Commissione d•el-Partito però, e ,con esse -la maggioranz.a. d,el G1mp1pop,arJ.amenfare, non si lasciarono commuovere nè smuovere. , Gli è ohe anch'esse sapevano di avere dietro a sè forre· enormi. E precisamente dalla co·scienza de!J.e·p-roprie forze, come dalla sicurezza ohe era vigo,rosissimo ne– gli altri il senso di disciplina, ess-e attinsero semp:re l'energia e il coraggi-o, per imporr.e la pr-o pria v ,o– lontà alfa minoranza, per impedire che quest,a fa.oe~se .la menoma. opposizione ape-rta, per vietar-e ohe por– .Lass-ealla tribuna parlamentare il p,roprio pensi-ero, _il quale era condanna d~ll.a. guerra, condanna della politi-ca imperiale, condanna delfa. Latti-caseguita fino all,ora dal Grupp•o socialista. A non pa!'lare del contromanifesto, che ess-e opp'o- . sero subilo 0, quel.io di Bernstein, H.aase e I<.autsky, compil.àrono poi, nell'ag-o-sto 1915, le famos-e tesi, che dovevano essere il lor,o definitivo programma politico. N-on solo incolumità della Germania ,chied-ev,ano, ma anche dell'Austria-Ungheria, 1 anche· de.JLaTul'chia; e respingevano le .tesi di Bern&te-in, che non erano poi tali da sconvolgere i,! -mondo, ma contenevano un ar- ticolo in favore del Belgio. ·' • Non è qui il momento di ritorna-re sul primo er– ro;e del 4 agosto• 1914, p,er il quale s-i possono tro– va,re, a vantaggio de!J.a, .socialdemocra.zia tedes-ca, va– lide attenuanti. Ma, col s-ucoeders~ <leJ.lecruenti setti– mane di guerra, la maggioranza de-I,Gruppo andava. sempre più ing-0.Jfan<losjne•! minis·terialismo, a cui s-i er.a già data corpo e anima. I ,più noti .capi della socialdemocrazia invooavano la ipaoe, ma 1Si e,rano V!)ta.tiaH'irnperialismo; ·e, certò, non esagerava Haa;,e qu.ando, recentemente, scriveva eh-e gran p,a:rte del proletariato, be;n conoscendo il prof,ondo contrasto tra le vedute borghesi e quelle soci,aliste, non sapeva più che cosa pensare dei suoi duci. Come se ciò' non• bastass-e, la maggi,o,ranza --rendeva sempre più rigorosi, sempre più dittatoriali i suoi metodi contro la minoranza. Era un vero sabotaggio. Pe,rsino il mite Bernstein si ,!,a,gnavaviva-cemente che la Direzione del Gruppo parlamenta-re non l'avesse più chiamato a far p,a-rte di Commissioni, nelle quali egli av,eva prestatol_la sua opera per anni ed, anni. La necessità di sollevarsi, di ribella,rsi, di fare il proprio dovere di sodalisti, di internazi,onalisti, an– che a scapito delladiscip•lina .polili-ca, si andava quindi se1;n,pre più imponendo. Non vi è forse·, al di sopra d~lla discip,lina regolamentar-e, la· disciplina verso i ibliotecaGino Bianco principii dell'Internazionale? E fortunata-mente que– stà convinzione cominciò, a poco a poco, a farsi strada anche nelle masse, che presero, ess,e s-tesse, a eser– citare,' forte pressione sui capi. Il G ruppo della « In– ternazionale» distribuì fra: g.Ji o.pe- rai di Berlino pa– ,recchi fogli volanti, che invitavano à comh,attere, senza riguardo akuno, certe deboJ.ezze, certe esita– ·zioni della minoram.a-: -e quei foglietti p-r,oduss-er-o profondà impr,essione. Altro pung-olo acutissimo fu– !'ono, nelle mass-e ·operaie, le « Lettere di Spartaco)), , di cui parleremo in \Seguito. Coloro,. poi, che diri– gono, da Berlino il rnovimento d'opposizione, f-eoero distribuire un proclama •che - calmo nella forma, ma risoluto nella s-ostanza - invitava alla• lotta tenace, 'spietata, contro la maggioranza del. Grupp-o parla- - mentar-e. Questo pr-oclia:maera anzi tanto- più impor– tanLe, in quanto f.u redatto da funzi onar! del Parti-lo, ,che v,edono·, in ,certo qual modo, il J.or,o duce in l'.e– debour. S-ovratutto era tanto- pii;i_ impo.rtante, iri quanto i suoi autori e fautori so-no indis-cutibdmente attac- • ca.ti ,all'u~ità del, Prutito, superiori al sospetto. e giac: ,chè .anche questo fu -lanciato - di lavorare di pro– posito per la •scissura del Partito. ' · Sotto tali insistenze, la mino!'anza non poteva più piegare il ,capo davanti all,a ma,ggiorànza e restare in -una inerzia dannosa. Da quelle insistenze le ve-niv.a la forz-a mor,aJ.e, per affrontare, ne\li'~demp_imen.todel proprio dovere ·soci.alista, anche la pe-ricolosa par– venza dell'infrazione• della disciplina di partilo. E quel -dovere essa compiè firnaimenLe per bocca_ di Ha.use. « Si credeva - narr,a a questo proposito la Bremer Biirgerzeilung - eh-e la s-cissur.a dovess-e ,avven:ire in occasione dei dibattili sulle- ,nuove impo– ste. Invece, av-venne prima» . _Anche noi ,av•re-mmo• preferito che l'alzala di scudi f.o,ss-e stata accompagnata da a-ltI'e cil'costanz-e. E me– glio sarebbe fors-e stato I-oscegliere un a,ltro mo-ve,nte imm edi,ato, ,che no-n quello del bilancio <l'urgenza, Ma , son-o-ques.ti, oni secondari,e. Quel ch,e, importava ed urgeva, era eh-e, fr.a ,le -orgie di 1Sang.ue· d-ell'imp,erja– ·lismo internazionale, si levass,e anche dal Pa~lamento g,ermanico una voce-,.che andasse nuovamente, a oer– care i cuo•ri dei proletari di lutto il mondo. Quella voce venne, e quei cuori_ esultarono. Tutto questo vale bene una indis-ciplinatezza, un pronunciamènto. Perciò è· anche in<liffer,ente su chi cada- ora la re– sponsabilità della, conseguente s-cissura dèl (',ruppo parlamentar-e sociali,sta, Dall'una parte sta la m.aggi-or.anza del Gruppo, che d,i,chiara:non voler più collaborare oon .Ja, mino,ranza, e la mette• al bando, e la procI,ama decaduta dai di– ritti derivanti dall'ap:partenenza al 'Gruppo: il che val quanto dire ,che quei deputa-ti .non ve_rranno più de• legati nelle Commissioni, nè designati a parlare ;n seduta plenaria. Tutto ciò contro uomini che, come Bock e Geyer e B-ernstein 1 e Schwartz e Sto.Jl.e., stanno da. più di 40 anni in prima fìla nel Partito; e tutto ,ciò tradotto ,subito in atto con una sollecitudine, pos– siamo dir-e, tanto brutal·e, che il nome di Ha.a:sevenne immedi.atf).mente•canceJ.lalo dalla lista dei rappres-en– tanti il Partito nella Commissione del Bilancio. Da:ll'a:J.tr.aparte ci ,sono d,eputati, i quali n on vo– glio-no eiss-ere r.appresentanti muti e inerti d'un pro.fe– tari.ato, tanto pieno di vita, tanto desiow di far s-entire -le~propri-e ragioni .. f: indiscjplinatezza, è ribellione il cer-care un mezzo, che metta in grado di porta-re libe– ramente alfa tr-ihuna parlamentar~ quelle ro~ioni, ui:i,.

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