Critica Sociale - anno XXVI - n.10 - 16-31 maggio 1916
1,!8 CRITICA SOCIALE tutto ciò non si sia v-erifkalo prima. Il dissidio si er,a fatto or.amai banto pr-0.fo.ndo·,che molti socialisti tedeschi salutarono la scissura come un soJ.lievo, co– me una liberazi-one. cc Noi non ci .possiamo più ca– pire, n-oi non possiamo· più restar,e uniti», scriveva, akuni giorni avanti la scissione, )a, Bremer Biirg_er-. =eilung. Ma, quando col,oro, che più non si potevano -capir-e, si separaron-o, .allora furono molle altresì le strida e gli aHi lai p-er l'infrazione di quella disci– plina, che fìn-0ra era stata il vanto, l'orgoglio delle org.anizzazioni politi-che ed economiche del pvoJ.eta– riato tedesco. E ,certo è che, s-e-nzaun così profond-0 senso di di– sciplina, senza. I.a f.orte1vol-ontà di coe-si·one che sem– pre l'animò, la s-ocial<lemocr.azfa tecle&ca non av,1,ebbe potuto resistere alla b·ufera <li questi u:ltimi anni, non avr,e,bbe - durante questa stessa guerra - potuto procrastinare tanto fa scissura, che ora J,e gran<li masse, c·ertamente, ad unanimità deploran-0. P,ehs.ate· all,e giorna'te di Hannover, quando, 'pe,r la prima volta, fece ·la sua comparsa in pubblioo i•l re– Yisionismo elevato a sistema ,scientifie-0 ,n,e.Jl,e « Pre– messe» cli'Bernstein. Pensa,te al Congresso· di Dvesda, a quello di Magdeburgo, quando numer-0si oompagni - e non dei meno .autorevoli - uscirono dall'aula p-er la questi-on.e·dei bi•land. Ohe oosa p-otè ,allora riu– nire e ,cementare le sgominate file, che cos-a p-0tè -riba– di,re e rinsaldare -gli spezzati anelli della grande- ca– tena, se non i-1sentime-nto di disciplina, se, non la generale· oonvinzion,e che, senza di essa, è vana tutta la titanica lotta de•l prol,eta.ri.ato contro, il ca-pita,lismo? ..Ora invece si assiste' proprio a,Uo·spettacofo. di -una grande crepa in questa• compagine-, finora -tanto so-· lida. Ora si vede la Direzio_ne del Partito lanciare l'aniatema sul capo del suo• stess-o Presidente, sul capo di colui che, a Magdeburgo, era stato uno dei· più inesorabi,(j ,contro gli « indisciplina-ti » tipo Franck: tanto inesorabile, :che a Jena -ci v,oUe poi tutta l'au– lorilà di Bebel, per amm.ansa:re coloro che cred•evano ind~gno di succedere ,a Singer un ,-uomo inflessibile e po•co conciliante come Haase. Eppure, Hugo Haase, l'indisciplinato, l'anatemiz– zato di oggi, è precis,amente l'e,spressione viva, di quel f-orLes·enso di disdp,lina, così come egli p·e·rsonifica il grande conflitto di idee,_ ).a grande tragedia d'anime, che, tormenta ora gli uomini de.J.la s-ocialdemocrezia ted,esca. È -sba.todetto esservi al mondo tre figli di Ha.ase, nessuno d,ei quali tuttavia fu da lui geneTato. Ej J,esse, al 4 agosto 1914, ,]a famosa Di,chiarazjone, ma non eTa cosa sua; e'ra, anzi, contraria alle sue convinzioni. Ci son6 .J,esue dimissioni da Pre·sidente del Partito; ma non furono ,spontanee, bensì gli venner-0· imposte d,alla ma,ggi-oranza, ,che dkhiarò non volere più coUabo– rar,e con lui. Vi è la nuova « Unione Sodiali·sta del Lav-0ro »; ma· non fu .Jui, non -furono i suoi ami-ci ad uscire dal Gruppo parlamenta-re ufficiale. Fu I.a mag– gior.anza ohe li obbligò ad and,ar,&e,ne: che li ·« spre– mette>>·fuori, dis.se V,olf.ango Heine, il quale, a poco a oo,co, vorrebbe spr,emer,e fuori deL Partito- .anohe il. soda•lismo. Furon-0 tre alti di debolezza? Se uno <lei deputali della magg.ior.anza potè, r,ecen– temen.te, di,re -che, ei non vorrebbe più riviv,ere .J,e giornate anteriori al 4 agosto, quand-o nell'animo suo infieriva, accanita ed atr-0,ce, J.a ,],otta f.ra l'ideo-logia. internazionale e la patria germanfoa, "non fu certo BibliotecaGino Bianco meno terribile e fu p1u lunga ,ancora !,a.trag,edia- s·pi– rituale di quelli che, nella lor-0 coscienza di socialisti, si sentivanQ ine,JuttabilmenLe poTtati a oompie-re un atto, di cù'i ,conoscevano I.a somma utilità e neces– sità ma di cui già sapevano a.Jtvesì che avrebbe ,avuto ,(a ;arvenza di 'infrazione del,Ladis-ciplip.a di partito, ie ,che come, tale sarebbe stato ·giudicato d-a gran- pa,rt,e delJ.e masse. Chi scrive, ,potè parlare, prima di l,a,sciare Berlino, nella primav·era scorsa, con al,cuni dei -capi di questo cosidetto movimento di indisciplina,teu,a, · Oltre a queHa di Liebknecht, non si era ancora avuta nes– suna aperta ribellione, O megli-o, nessuna ril>el,li,one attiva, Fino· dal 4 agosto 1914, però, vi era già s•Lato uno, - i-I d·eputalo Kunert, segreta-rio di redazione al Vorwarts, il quale avea s,cosso• da.Il.e sue spe.11,e- -che già ,conobbero il ·peso d-elle leggi e,ooeziorua1li ~ il giogo. della disciplina e protestato contro i cr,editi di guerra e ,cont.r-0·J,a,Dir•ezione del Partito, usoen<lo da.ll 'auil.apar),amentar-e, al momento ·-de,1,1,a .v.otazjono. Similmente, al 2 dioom-b-re, quando Liebknecht osò re6tar,e seduto mentre- quasi tutta •la Camera sorge·va in piedi a•ccl,amando, vi furono, ,con l{unert, al~ri Sf,i deputati, che uscirono daH'aula. Vi era il vecchio Ge•y,er, fra ess,i; queg,li ,c,he· fu .po-il'o,rato-r,e della mi- • no,r,anza. Ma non vi e·ra H.aas-e, e- nemmeno- Ledebouq• e _nemmeno Bernstein. Eppure, l.a tradizione del, Gruppo· parlamen.ta ·re .avrebbe dato loro i•l diritto di._ far-e- quell,a dimostrazi-one. Fu. s-empfle_,c,onsuetudine, diremo megli,o, fu sempre, pe,rmesso ai deputati deJ.La minoranz.a di uscire ,dall'aula, piutto-sLo che votar-e contrariamente alle proprie'. ,convinzion.f. E neppure tanto a-vevano osato i de,putati d'opposizione! Essi ,aveano· hensì vi,sto che o-rmai, do,v,evano abb.an– d-onar,e,la via, su cui si erano mes-si.,Oramai sapevano di non potere, di non dover più fare causa ,comune co,J Gov,erno, ,coi f.auto•ri·della guerra. Avev.an,oacqui– sito una chiara visione di quel ,che ,oooorress·e fare nell'interesse del prol,etariato,· di quel che urgess·e da-re all'Internazionale. Ma, per tradi.zione, p-e•r v,0, 1-ontà ,propria, per dis,p-0-sizione natura],e, dell'animo loro, per La loro stessa ,educazione socialista, a.ve .– vano mani e pi,edi avvinti dalle ,c,aLened,eJ.ladisciplina, E -,non ardiv,ano muoversi. ' Questa impr,essi,one avemm-0,nell,a p-rim,av,erasoo,rsa, discorre-odo con' ll,Jcun:i fra i più autorev,011i rriembri del 1 l'attua,J,e Opposizi-one. Dall'una pa.rte li stimolava i-1 dovere di socialisti, il sentimento de·ll'inteirn.aziona,lità; dalJ.'altr.a parte ~ì oppon,eva ,a),Ja.J,o,r,omar,cia, come· un a-r,gine, insorip-ontabile, il timo.re p,er l'unità del parli.Lo. « Sì, si, fiare,mo - mi dioova· un deputato, che·, pr-op-rio 'allora, era passato• d.alfa maggioranw all'opposizione - ma quando sarà il momento giu– sto? E quale ,potrà esser,e il m-0do? ». H 'modo- non ·potev,a, esse-r-e che uno; e il momento già a.Jlor.a·si sentiva, che, si .andava .avvi.ci.nando. , Non so.lo Haase ed amid si erano accorti che ur– geva ca·m,biare r-otta; ma, ,a poco a po·co, si and,avano convinoondo ch_e se ne el)élno a,c,corti ,anche n-0n pochi ,com.p,agni, non pi-ocioLaparte delle masse pr0l,e,tarie. A Berlino abbiamo ,assistito .aHora ad assemblee s-0- 1 cialiste, in cui l'opposizi-0ne 'era manifesta, diffusì,s. sima. Ha,ase stesso aveva -tenuto discorsi- nel,la Ger– mania settentri-ona.Je come in quell,a, meridìonaie, par– lando in Collegi, i cui deputati avevano dato, voto fa– v-0revole ai ,crediti di gue-rra: e gli elettori si erano s,chierati ,c,o,n, lui ,c,ontro il, prop,rio rappresenta,nte ar I •
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