Critica Sociale - anno XXVI - n.10 - 16-31 maggio 1916

Criti ca 'Social e . NIVIST .Il QUINDICIN./ 1.LE DEL SOC/.1/LJSMO Nel Regno.: Anno L. 8 -.Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestre .L. 5,50 DIREZIONE: Milano...: Portici Galleria,23 - AMMINISTRAZIONE: Via Dante, 3 (Hegozio Ralli). - Milan~: Anno XXVI - N. 10 Il Numero separato Cent. 40 Il_ Milano, 16-31 maggio 191'6 '· SOMMARIO Politlca ed Attualità. La g1<e1·,·ae lt capltaUsmo (CLAUDIO TREVES). La cl'lsl della soclalàemoc,·az,a tedesca, I. DlscipUmt; II. SU1ta.ztone cMa,·lta,f (Dott. GUSTAvo 1SACERDOTE), ' ' ' u,. lmperato,·e nell'imbarazzo: lettera. da. Canton /Dott. G. BossoN1). Studi eccnomici e sociologici. Mazzlnlanismo e sociausmo, II. Le .divergenze (Pror. ALESSANDRO LEVI). Economia • l'olittca (FRANZ ·WEISS) Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. Pe,• vlaggLal'e dentro le mut·a stando a tavoUno (***). I LAGUERRA E ILGAPITALISMO ; minuscolo, la fine, c10e, di cotesta orrenda ·con– flagrazione avverrà un po' prima e, noi dobbiamo, lavorare con questa illusione, e; in fatto, da Zimmerwald a Kienthal e in tutti i Parlamenti ad opera delle minoranze· sociaÌiste, e- in mezzo a tutti i proletariati del mondo per effetto della azione socialista, si lavora. a tal fine come se non fosse un'illusione. E le forze proletarie socialiste ed altre che si sprigionano :nella stessa direziçme sotto la spinta di ,alcuni ~nteressi borghesi conti– nueranno, dopo la pace,. a lavorare per il sug più luiJ.go mantenimento, sempre con la decisione che dà il convirniimento di lavorare per una realtà e non per una "illusione n anche quando non si ignora la possanza delle forze nemiche e la possi– bilità che una volta ci abbiano da sopraffare. La– vorando per questa pace, per il più lungo spa– ziarsi di una guerra dall'altra, per ,lo stimolo delle forze diverse, ma cospiranti nello interesse di ridurre gli armamenti e d~ allargare i gradi Fra i compagni reduci da Kienthal si continua dell'associazionismo umano mediante più ampie una discussione colà impegnata circa· il fine e la federazioni politiche, in qui autonomia e coope– fine della guerra; di questa e di ogni guerra. Al- razione, libertà e disciplina si diano. la mano, i cuno sente il dovere di mettere in guardia il pro- socialisti fanno cer.t0 un bi~o.n lavoro, idealista e letariato contro ogni illusione del pacificismo: la I pratico, che non può temere delusioni se essi non, pace, il disarmo, gli Stati Uniti di Europa. Tutto si dànno alla paradoss.ale illusione di arnivare iJ?– ciò sarà, ma dopo l'avvento del socialismo; tutto · paradiso in carrozza, ma si propongono qi oprare, ciò non sarà - fuorchè nelle chiacchiere della con fede, critica, ogni giorno,. noB. arr~st~:np.osi ideologia 'borghese - fino a tanto_ che dura. il• mai, non incrociando mai le •bracci,a_:q.ella_·mi– danno e la vergogna del ç:api 1 talism0, a cui è in- stica attesa del miracolo che ad ~na .dat/L fissa separabilmente inviscerata la guerrà. Altri re- le porte di inferno si _chiudano e si i!,prano quelle siste: Piano! - dicè - ; tutto dò, la pacè,' il di- del p_aradiso sociale,. offrendoci tutto in una volta., sarmo, gli Stati Uniti di Europa sono ri(rwme: in blocco, e il socialismo, e la pace, ·e la libertà, riforme nel piano dell'evoh:izione capitalistica bor- · e la giustizia .e, quel che forse è 'più, l'animp ghese, come nel piano deU'evoluzione capitalistica adatto a godere ed a conseryare tanta grazia. borghese era la sparizione della guerra, da Co- La ragione del metodo per noi è quella antic~, mune a Comune; mediante la fol'_mazione di vasti quella che ,·segue la natura, quella che semina per Stati nazionali o federativi, dal .cui mezzo la raccog1iere; che rispetta e seconda la vicenda guerra esulava. Ben si può pertanto intravvedere delle stagioni, che non chiede ai ghiacciai la che l'economia borghese abbisogni di territorii flora dei. ve1'zieri, che ha. esperimentato dolorosa– politicamente più vasti degli Stati nazionalj, e, mente nel ,tempo cOme siano tanto propizie le quindi, ben si può concepire come, di federazione cause lente alla edificazione, quanto le cause im_– in federazione, l'economia borghese unifichi l'Eu- provvise e violente alla rovina ed alla distruzione .... ropa. Proprio, capitalisticamente - in anticipa- Il nostro metodo di osservazione positivo ci fa zione, e, magari, in intenzione opposta del socia- assai proclivi a ritenere che le due tesi degli amici Iismo ! Ora, rispetto a queste riforme, il Partito .nostri reduci da Kienthal abbiano un.a grande, pro– socialista si deve diport:are come sempre ha fatto babilità di essere vere entrambe. Con G. E. Modi– di fronte alle riforme: promuoverle, incalzarle, e gliani noi crediamo alle ragioni à.a lui dette per non identificarsi mai in esse, e non confpndersi giudicare giusta la prqspettiva della eliminazione mai coi partiti borghesi che le fìCrivono sulle_loro , progressiva della gue_rra nei rapporti internazio– bandiere, anche quando si debba sostenere cotesti nali per il crescere del movimento federatiyo degli partiti, per concorso incidente di vedute, contrò Stati e per il maturars.i della esperienza che la altri partiti bo;rghesi più 'retrivi. guerra, ai fii;i.idella politiçia estera, è la pessjma · Si può immaginare un dibattito più vivo, più delle speculazioni borghesi, in quanto nella guerra suggestivo dt questo? Ma ad approfondirlo occor- moderna - come già prevedeva nella sua opera rerebbe avere franco il pensiero e franca la pa- monum.entale il-Block - non è più probabile la rola assai più cl}e i tempi non permettano. Provia- vittoria decisiva, dittatoria di una parte bellige-, moci tuttavia a dire coi dovuti riguardi. rante. In un articolo, che comparve cucinato Certo, se la Pace, col p maiuscolo, in concetto tutto .... in bianoo n.el numero scorso della Critica astratto e asspluto, non sarà possibile (e ancora!) Sociale, ed in un dtscorso detto da noi a Bologna _che dopo l'aYVento del. socialismo, la pace, col p .il Primo, Maggio, sostenemmo la infecondità rad,i- liotec~ Gino· Bian~o

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