Critica Sociale - anno XXVI - n. 8 - 16-30 aprile 1916

124 CRITICA SOCIALE in.tcl-lettuale dei vi,cini, nè -temon-0 cli compromette:mè con ciò la dignità ed il gr.ado! Ec-co, ad esemp-io, un contemporaneo, Emilio· Verhaeren, il gran. Belga, che Yidc chiaro nel destin-0 comune dei popoli .civili, che si com.pia-eque di 1-endere a ,ei.as -cuno la sua p.arte nel retaggio di cultura di cui tutti vivi.amo, e a cui la visione dell'avvenir-e, resagli fadle cl.al progresso soci.al •e del suo Paese, ,e I.a conoscenza .art.istic.a d,el proletari,ato, internazionale cl,e,11,e grandi città, ape•r– ~ero gli oochi sov11alutti i problemi che le frontiere nazionali, le dinastie cl 'impo.rl, àzione, i co-l-0,ridelle uniformi congiurano a ottene•br.are. La verità clell'u.n.ilà ·cleHa cui turai come di u.n com– ple-sso in cui tulle le forze vive della storia si in– -c-0ntrano, s'incroci.aoo, si p-enetra11~e si vivificano a vicenda, cre.ando ,dei val-0ri -che non .appartengono ad alcun.a nazi-one in pl'-Oprio non potendo mai essere il prodotto di sforzi isol.ati - questa v-erilà è così semplioe ehe - ·prima della guel'ra - sai-ebbe parsa invulnerabile e, 1etragon.a .ad ogn,i obbiezione.... Ma ecco ehe- -romb.a il -e.annone, ed essa è posta nel di– menticatoi-O. I do.Lti'e i ,poeti tede's-chi - i famosi 1 « novanfatre ll - inv·ocano dal miliLarism-0 lu tutela cleHe,lo,ro ope-i,e,,-d•elle lor-o invenzi-oni, dei loro p-0e– mi eon,tro I.a ,cultura .... armata d'un p-0,po-Lo, che non era' aff,atto stnaniel'o ai pr,odigi del genio e del la– l'OI'O tedesco. La guerro infuri,a ,e gli odii si esa– sperano. Dalle due rive del Reno si giu-ra di non las ,ci.ar più penetrare i pr-0dotti « made in Gc,·many » o « made in Frane/i », di non las-ciarsi mai più se– durre dai poeti « docadeinti » o <laHa musica « bar– bara ». Il ven:erando S.aint-Saens pone al bando la musi-ca di Wiagner. L'audace Harden aUribuJ.see ai lati,ni uno ,stato di -decadenza irrepa,r.abile. Gli ideo– logi_ tedeschi esprimono ,jJ loro dispre-z.zo per tu.U~ eiò che sa di spirito francese, aocusato di leg,ge– r,ezza, di vanità, di vuotaggine - q,ueHo stes-so s-pirito francese che Goethe oon.fe.ss.ava ave-rgli insegnato liarnte oose .... I vari-i· Ugo Oj,etti e P,a,olo Or.ano• giu- , rano sul-la ,cultura i,ta.Ji.ana, o~ile, dai seco.Ji dei se– coli, alla cui-tura te<lesca. PuJ .lu.J.an -0 da ogni lato l,e più stromb.e leggende. 0Nt è la guerra deHe f,orme fin.e, delle• linee cesel– late, contro -I.adeformità ed il ,c.aos. Ora è il catto– licismo Ialino, che tien testa al -protestantesimo ale– manno. O la fede che guerreggia oontro I.a ragione, o In ragione ,che comba,tte fo. fede. È una gara folle di preconcetti e di assurdi. Qu-esta sing-0la•re,i1noomprensione fra n.azioni civi,li· fù rivelata. in tutta la- suà ·mostruosità dalla 'preseriie guerr:a. Ma esìsteva p.rima .ali-O• ,stato' fate.nte. Esisteva, doveva ,esistere, nei dominii de-ll'inconsapevole. _M.ess.a in pi,~n.a:luce-, ,coinvolgerebbe la revi-si,on-edei pr.o– bl,emi èt,e,]]oStato nazi,onale, de.U'intes.a so-ciale e p,o– liti,ca dei popoli, del vero equiHl:>rio ,europ,eo, in-com– p::ttibile coi vigenti re,gimi•. Qui si svela la .esse-nzial~ e fond,amenliale contraddizi•one dell'imperialism-0 mon– diale. Dopo .aver creato i mezzi più possenti· pi in– tesa e .cli ,penetr.azione, dopo aiver dischiuse tutte le vie, infrante tutte le l:>a,rriere, spinto ovUJnque i suoi ten,tacol-i di -conquistatore, -unive!'sale, l'imperialismc !,ascia al temp-0 stesso sussistere tutte le, forme sociali ataviche, col loro -c-011-se·rviantismo egoista, -coi loro idioti-.,mi locali, C-On kt loro cultura pa•rlico],are do– rniMta, cl.alle frontie-re dinastiche .... Più ess-0 è « ri– voluzionnri,o », e più <liv,enta «conservatore». In an– tagonismo allo ·spirito di Goethe, esso vuole sempre BibliotecaGino Bianco il bene (c/as Gute wi/1) e non sa creare che il mate (das Bose schiiflt). Unive.rsa.Jizza I.a scienza e l'arte, p1-epara la loro fusione, come la fusione sociale e po– litica; non v'è avvenimento letterario -che non .abbia immec:liate ri·percussioni, che non si proj,etti lontano con la 1,apidità ed i.I vigore che g.Ji assicurano la tec– nica e la mooc.anica dell'epoca nost.ra . Ma, affermimdo g·li Stati nazionali, eo-1 lroro p,atriottis,mo, locale esso su.sciLa ,al te-inpo stes-so ogni sorta di osta-coli ,a•liasua propria •espansione, esso, :perpetua gli odii piiì me– schi•ni, -esso· prote,gge le dottrine più reazioniarie, in contrasto colle sue, proprie idee fondam-entali. Ciò spiega abbastanza come avve.ng.a che, proprio quando tu'llo tende .all'unità e all'unive•rsalità ed è -c-0sì _diffieile delimitare, in ogni even-to scientifi-c-0, in ogni nuova idea, le regiqni nazi-0nali, e, le medesime dot– trine• na-scono simul-taneamenle, con. identici indi– rizzi, nei 'Paesi più diversi (si pensi, ad esem,pi-0, al pragmatismo); gl,i intellettuali, europei .ap,pari•scano gli uni ·agli uRri armali fino ai dooili, sog,nino di circon– dare i lo,ro Paesi di trincee e di -rp,uraglie cinesi, mi– naccin-0 di creare uno s·taLo• di .spi.riti simile a,l),os·Lato commer-ciale ,chiuso di Fi,chte, ,e mostrino di non eom– pren ,d.é.re ,affatto e la 1,o,rostessa opera, è,_ J.a !O•fO' mis– sione,, e J,e•prospettive gene,raH della cultura. Ma tali prop,osili - analo,ghi ai disegni degli agra– rii ,e -degli industria-li, -che vagheggi.ano uno Zo/lverei11 degli Imperi cenlraili · o una « unione commerciale n dei Paesi oocidenta.Ji -contro i Tede.sohi, ed altret– tanto utopistici - sono deslin ,a.ti al.J.apiù vergognosa delle b.anoherotte. Il i:ineulo delle idee precorrerà an– cor.a ·\IIM. volta il salto rivoluzionario. La povera co– sc.ienza umana rassomiglia, ahimè, ancora al sa,ggio uccello <li Hegel,. che non voi.a se non, nel.la notte! fo non so c·he due oasi nella storia moderna, in cui una forza soci,aie abbi.a preso nettamente cosde-nzn d-ell'irn,ternàzionalità d,el pein.siero e della~ ,cultm:a e ne abb.i.a fatto• su.aime,ta. La Ghi,esa ,ca,ttolic.a, prima, che, in'teI'po111endosi f.x,an,a,zioni bar-bare come la s-o.Jafo,rza di unificazi-one europ-ea, riesce .a mantenere l'.intern,a– zio~lità e l'univer.sa1'ità d-ell'oiper.a -&ua. Sotto forma alquartt-0 grottesca, noi troviamo .anoor oggi una Ion– La•naeco di cotesto ·irutemazionalismo, nell'equilibri-o di pensiero del Pontefice r-omano, e .nella diagnosi che della cri-si fanno i ,preti, qu,a,n<lor,avvisano neJ.ln · guerra un flagello inflitt-0 a tutta l 'u.ma •nit.à- non n questa o a _guena n.azione - in es,piazione dei suoi peccati innai;izi a Dio. Più tardi, ~ iJ ,socialismo i-n'tern.aziona·leche ha ri– preso e fatta p:rop,ri·a:l'idea <lell'univel\Salità della cul– tUil'.aumana. È e,s,so. ,che si prova a riedifi,c.are, sui rot– tami del-le eultul'e nazi-on.ali, ·1a società universale. t ess-o-che ·si -rende pieno ,corntòdell'.un.i,tàd.e.U,a eosciien1La urnan.a, e vuol,e,- mal,grad,o •tufto - restare su cotesto terreno. È esso ehe o,ggi <lHende,i diritti della ~u.ltura co-ntro le «barbarie» degli i1111tellettua.li . .L a sua -0pem s'infran,g,e -0ggi contro il mostro che vomita il s.a-pgue ed il fuoco. Nessun <lubbio, tuttavia, che essa sarà ri– presa domani, ,più graindiosa, più profonda, perchè onusta di esperienze dolorose, avva.lorota da p-rove crudeli e da disinganni fecondi. È ,l'aurora del <lomani, ehe si projetta laggiù, nel .v.astoorizzonte dell-'um.anità. EUGENIO CIARSKI.

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