Critica Sociale - anno XXVI - n. 7 - 1-15 aprile 1916

ClUTICA SOCIALE iruziativ.a, ossi.a del tempo della p,aoo », e si rica– drebbe così nell'antico come oopr.a. · Orb ene, io c redo che, senza negare il valore di queste ponder.at, e,.osservazioni deU'on. Treves e senza abb.an don,arci .a d eccessivi lirismi sul probabile esito di quella pr-0cedura, è non.dimeruo innegabile che essa, anche se presenta. gravi <l'iffiooltà, è pur tut– tavia d'i .assaii più facile, effettuazione che non !',antico si-stema. Mentre, infatti, nel vecchio - modo di pre– parazione della pace era necessari.ai la iniziativa po– sitiva e diretta dei si ng, o,JiGoverni, che invi.avano i– « frduci.arì », in questa prooodu.ra n,on si chiederebbe ai v.arì Governi che il nihil obsta t quominus, il ~on– senso ci-oè negatiV'O ed acquiescente· a che un Pa.r– J.amento, o un gruppo di p.arl.amenlari, o un solo .autorevole va-rlamenta•re, prendesse l'iniziativa della cos&. Tali iniziative potrebbe<ro sorgere, contempo– raneamente -0 quasi, in diversi Paesi e, ad ogni modo, <lata la dive,r sa n.atur.a di q uesta istituzione clw non ~oinvolge la. responsabili.là dei Poteri esecuti,vi, se anche un Par lamento di u n Paese dovesse essere il primo, .... non. per questo il Govern-0 di quel Paese ne sa·rebbe impegnato: · . Non solo: ma- non potrebbe questa iniziativa par– tii,e da terzi estranei, uomini di buon.a, v,olorntà a cui lo s·pettacolo deHa diuturna •carn,efkina non su– scit.a precisamente le s,a<lisbiche compiacenze drei vari n.azi-0nalisti? Per ,esempio, autore-voli parlamen~ tari svizzeri o .americani o scandinavi o spagnuoli. La proposi.a potrebbe anche essere studiata da. sin– goli parlamenta,ri di Pae$,i betlliger.anti e neutrali e venire poi presentata simultaneamente .ai varii Par– lamenti iru maniera che nessun-0 di questi potesse fare la figura· di essere il primo (gi.acchè, seooi;i.-do· la, d'om.in.ante mentalità iridividualista-nazi-0nalist.a, l'assumere l'iniziativa di deporre le armi, anzichè lodevole ..atto di umana ,resipi,scenza, è considerato segno, di d·ebol,e,zza). · · Non, solo. lo non sono cattolico; ma non mi sc.an – da.Jizzerei, .a-nzibatterei fervorosamente le ma ni, se l'iniziativa fosse assunt,a dal Pontefice, l'.opera · del qua•le credo· sarà feconda di v,era parce umana se, come· mi .auguro, potrà inlerve,nire al Congresso. -Noi, giovani ed osèuri• studiosi, ci limitia:mo a lanci.are l'idea. Ma, se essa venisse esaminata. e· studiata e maturai.a (.abbi.amo a ncora mo lto tempo·, dkono i henpensan,ti, prima di arriva.re alla pace, ed io non voglio contraddirli!) d a uomini .autorevoli, per esempio dai deput.ati propo-rzi·on.alisti e dagli altri parlamentari, ita.Jiani o stranie-ri, di buona volontà, credo che qualche cosa si potrebbe- ,ottenere. Mllanu, 19 marzo. Avv. -CESARE SEASSARO .. I LAVORATORI E LAGUERRA nella Gran Brettagna · III. L'organizzazione dell'industria per- la guerra. . La già acoennat..ascarsità di mano d'opera quali– ficat..a,dopo i primi mesi di guer.ra, nelle i-ndustrie meccaniche, ,preocoupò gli ir udustri.a li, i quali in di– oomhre avanzarono alle Unioni operaie proposte tendenti .ad ,aocelerar-e la prod·uzione e relative al lavoro a:Hemaoohine, .alfa distinzione del lavoro tra' i singoli mestieri, all'impiego degli operai, non ·or– g.anizroti e delle donne, alla limitazione deJ.1.eore straooo,inarie. Gl,i· industria-li domandavano sostan– zi,almente, mano libera nella organizzazione deH'in– dustria _,con deroghe tem,por.anee aHe nol'mè e con- BibliotecaGino Bianco sùetudini delle Trade Unions, pur dièhi.a,oondosi dis-· posti a dare rerte garanzie oirea la transitorietà di queste del'og,he e il, pagamento in ba,ri 1 tTa:degli operai ohe f,ossero temporane·amente assunti a coprire i po– si.i ,abitualmente occupati da operai quàlifkati. Gli operai, da parte -lorò, pur essendo, di-sposti a trat– tare, er.a,no p,reoccu1palidel fatt~ che le ga,ranzie con– tro J.e deroghe non a\(evano valore 'c 1 he per gH, in– dustriali org,an.izza,ti., ·mentre è sopr.atwttr) ne-gli sta– bilimenti dei ,pad,l'oni non foderati che le organizza– zioni operaie sono ·più deboli e c;he è più diffi.oi, ie far rispettare J.e sudate conquiste; d'altro oonto, te– meva,no ohe la richiesta dei padroni di mettere 'al-le macchine, attu.a,lmem-témonopolio .degli operai qu.a– •lificati., opera.i -semiqualificati o non quali.ficati, p~ parasse, ,per dopo la guerra, un gl'ande aumento di operai concorrenti alla maestoo.n:z.a qualificata, con pericolo di, una riduzione dei sala,ri, non soltanto delle ari,stocl'azie op,eTaie 'lna, 1pe,r,· 1 contra!Qoo,lpo, di tutt-e le categorie, e coJ.1,aminaccia di veder sacri– fioate tutte le conq,u.iste ottenute in un mezzo secolo di aspre lotte. Gli operai op-po.sero altre proposte tendenti a ripa– OO.-l'e aHa defi.oenza di mano d'ope,i,a, senza intaccare i diritti e le pre,r,og.ativedeille,organizzazioni operaie. Dwoonte lo sciopero degli operai. della Glyde, 'I Gove•rno, come si è detto, si i ndu sse, intanto a in– terveni.r-e nell'.òrganiz:,,a,zi-onede ,J.le i,ridus-trie più ne– cessarie .alla guerra, e il 4 febil:>raio-nominò una « Commissione per la produzione negli stabilimenti meccanici e nei• can,t.i,erinavali », che seg,na l'inizio di' un te,ntati,vo de-liber.a.to di prganizzare la nazilQne per la ·produzione· deHe m.unizi-oni,essendosi il capi– talismo privato dimoBtrato impari ,a.l còmpito. !,, a Commissione aveva il mandato di ·studiare e ri.fe ,rir-e,·consù.J.tati i ra,pprese-nta.nti degli industriali e de gli op,e,Iia,i,, ,circa Je :misul'e pe,r a,ssicur.are 11,mas– simo ,rendi,mento degli ope•rai occupati ne,gli ·stabi– li.mentì 1meeca 1 ni-ci e nei cantied navali che lavorano per il Governo. In una seri,e•di Ra:p-porti (1) la, Com– missione si è oocupata degli ,stessi problemi già stati ,oggetto •di -tra-ttative tra le .parti interessate:'.. prov– vedime,ntLper. ovviare alla irl'egolari,tà de,i· lavoro nei cantieri nava,).j; sospensione temporanea, per la du- , rata della guerr.a, delle norme relative al massimo di pr-Oduzione e alla distinzione dei .me.stieri·, con facoltà dii, ooc-upal'e donne e ,@pe·raisemiqualifìcati e non ·qualifioati quando difettasse la mano, d'opera q_ualifioa,t..a. · Mentre l,a Commissione-. si. ,pronunci.ava per queste deroghe, alle norme e consuetudini delle · Trade Unions, chiedeva pe·rò che, ~a ,parte loro, gli industriaJ.L,.a ·salvaguardia de.Jla ,posizione di quelle e degli operai interessati, si imp,egmassel'o a garantir loro che .le deroghe .a:lleclausole oontrattuali sul la– voro negli stabilimenti si limiterebbe-ro al, periodo . della guerra, non pre,gi-Ùdkhereober-o la condizione degli operai e de,lle or.ganizzazioni quanto al ripri– sti·namento delle norane e consuetudini ,vigenti prima del·la guerra; e che, neigli eventuali rimaneggiamenti del per$on.ale dopo la guerra, ve:r,rebbe data la •pre– cedenza agli operai ocoupati prima della ,gue,rra e .arruolatisi o a quelli attualmente occupati, ne.Jlo sta– bi-limento. La Commissi·one inoltre. « allo scopo di prevenire ' (1) Pubblicati dalla Boa,·a of Tr11<1e Labou,· <Ja:eette del marzo 1916 e rlaSBuntl nella citata pubblicazione: L'Uman,tarla e la sua opera ner 1111.· ·

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