Critica Sociale - anno XXVI - n. 6 - 16-31 marzo 1916
-, ..,.,_ , I CRITICA SOCIALE 89 fo sono fra i pr{mi a ricon,oscere le alte virtù della nazione inglese. Sono r.ecenti gli eroismi del capitanò S0ott; - e il racconto detla sua gesta po– la·re,-e d-ella.mo ,rt,e stoica, prooeduta d:aill.asu.a fer– mezza nell'imporsi la calma d,i registrare le ultime' sue ansie· e gli sforzi pel ra,g·giungimento della meta,, ,basta a cara ,tterizza.re I.a nobiltà delle attitu– dini di un popolo che sa educare e ingenerare questi eroj.smi. È ,certo che le noSltre anime di moderni· si inchina,no davanti .a questi gesti -solenni, a ·cui fu· sfond,o la so.Jitudi-ne nev-osa polare - mentre esse non sa,nno, trovare eroico il gesto assassino del sol– dato Senegaiese, che, coi birevi coltellacci irro,i:n– pen,do nel1e trincee german~che, s,uscita,v,ail grido orrendo della povera ca.me macellata,, secondo il racconto ,così pieno di compiacimento de11a nostra stampa umanitaria. Tributaindo ad'lllllque ogni .ammirazione aU.e grandi virtù della stirpé anglo~sassone - · alle quali del resto· rispondono, cerl.lamente in altre genti attitudini e vi•rtù forse diverse, ma ,pure per a,ltri lati apprez– z;ù>ili - io. penso che il po,poio inglese non può essere gmto, ai vo1onterosi di ap.o.logie esage-r.ate che esso non può amare. . Perehè è ·sciocco il vo.ter rappresentare la poli– tica di un popofo. ,come un esemplare• del1'.altruisano. . Si tratta, di •CO[}Jcomitainze di inter,essi, forse: ma . alla b.ase <li ogni politic~ ·sta il vantaggio, propr10•. L'Inghilterra hai forse mostrato, maggiori accor– terne : 1 suoi uomini poli,tici hanno• avuto visio_ni più ampie, forse : - ed è già grande· -e1ogioquesto.· Ma è rid.icoLo,andare più o.\tre in una lode che, e.oce– dendo, si muta in saroa,smo. A p,.arte questo · Bianco <. IO ri– chiamo ora uno deì p,eriocl1 più importanti della politica inglese, che è s1)esso rievocato a riscontro , cl'ai giornalisti -odierni : intendo deJ.la·politica s·e– guìta contro la F•r.anci.arivoluzionaria. * ** Ho deLto clianzi che fome gli uomini politi,ci' in– glesi ebbero visioni più va.ste che quelli di altri popoli. E usai quella forma• dubitaiiv.a, perchè, seb– bene i resultati possano esse,re sta,ti feli-ci per chi guarda al successo, non è p,erò dietto,che, se una c9ntmria p·olit.icafosse· sba.t,_a seguìta, i resultati non .avrebbero potuto essere più felici · .anco,ra p.er Le so,r.t.idel mondo. Io mi rif.e.risco alle grandi loùte politich,e fra Willi'am Pjtt e Carlo Fox. In due peri.odi che si . succedette,ro a brevi inte,rv.alli, la situazione del– l'Europa presentò veramente gr,a,ndi .analogie con questa ,che ci ,cont.urba·ora. E il ri,chi.amo non sarà inutil.e. e senza inte11esse pei letto,ri. Alludo ai failti parlamentari e guerreschi che s.i svolse-ro nel 1794, e poi nel 1798. · All'inizio del 1794 la ,Franciai lottava vittoriosa– me,nte contro urua coalizione di tutte le Potenze di Euro,pa., .ali.a cui direzione-era, -con:r,e oggi, l'lnghil– te-rra.... Allorn - come -oggi nei riguardi çl'ella Ger-' mania - L'Inghilte,rra era •stata lungamente· in dub– bio, se c\:o,v,esse scende•re in guerm contro la Fran~ ci.a e ,co-ntro lia Rivoluzione. Fu il solo Stato, anzi, che a,ccofa.eun ambasciatore· accreditato dal Go,ver'no rivo1uzion.ari-o,.Ma, .allora precisamente come og·gi, si decise .alla gue•rra sol-tanto•dopo ,che vi-cLe i.r B-el– gio occupato, e )'Olanda minaociata clall'invasione. ·come si vede, no.n c'è nulla eh 11111ovo s tto il sole. Allora però - nell'Inghi1te,rra - un partito più .aperto alle idea.lità genero-se· d:elia Rivoluzjone fran– cese e .irunov.a,tore si era. -òpp.osto alla, guerra. Erano gli stessi che - -col Payne e col Fox - si ·e,rano accesi cli ,entusLasmi per la gio,van,e Repubblica Americana, in contrasto· (almeno immediato) cogli stessi. interessi inglesi. · La coalizione aveva spinti i suo-i esePci-ti contro tutt1e le frontier.e ,di Fra-nei.a,, nell' es.tate ·cl.e!1793: - e cioè Olanda, Austria e Inghilterra avam,avano neUe Fi,andPe, mentre Prus,siani e Austriaci avan– za,vano dal Reno, e il re di Sardegna, e il granduca cli Toscana minacci.avano la Pmv,e,n,za, e dai Pire– .nei tumultuav.ano Spagnuoli e Portoghesi, e Napoli attendeva per muoversi i ceinni inglesi. E, come ci 1 ò non baista,sse .ancora, la flotta, inglese dava su tutti i mari una ca,ocia spietata, .aUe forze navali' fr.anc,esi. · " - All'ora - u,n po' come oggi ~ s,i ,erano- leyate alte grida fra gli alleati, per I.a man,canza cli una coésione . I Corrieri della Sera del tempo invan,o• p11edicav.ano• l'unio 1 ne. disinte-Pessata e ,sin– cera, fra g,enti e- Sta.ti cl:i,cui ,ognuno av,ev.a le sue mire spec~aili a r:ui ~b~i,clir.e. I· resu_lt~ti, .all'inizi~ del 1794, erano• mfeh,c1 per I.a C-Olalmone. E tutti. gli Sta,t.i.alleati •cominciavano- .a pe,nisa-re,che forse era, meglio finida, e adattarsi a lasci.are in pace la Francia. - Fu .a questo punto che l'Inghilterr.à si pos-e decisamente alla testa dell'.atta,cco,: e -Guglielmo I . . '
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