Critica Sociale - anno XXVI - n. 6 - 16-31 marzo 1916

) 84 CRITICA SOCIALE rimprovera -così lungamente alla modernità e ai Te– deschi - e dalla quale non so ve,ramente quale età ,o,popolo per un v,erso o ,per L'.altr-0• siano stati esenti. Chi non la ricorda la cagione, da lui co.Jla, della su– periorità, da lui asse·rita, d,elle razz,e, germaniche? Era I.a maggior oap,acità di lavoro metodico. E qu~.Je la cagione di tai,e ma,ggiore capacità? La freddezza amorosa e, la castità. « O benedetto sia tu da Dio! come bene hai f,atto,! » diceva il buon frate· a . s·e•r èia.pp ,eHetto che gl,i aveva conf.es.sato -in fin_di vi·ta: << io son ,co-sì ve,rgine come io uscii dal corpo d ,e.JI ,a mamma mia». Ma Iasciam-0 andare e v,eni,amo a,i casi d'oggidì, che non sono ,pochi nè -pioco.Ji: qual è la ca,gione, della conflagrazione, europea,? È tutto quel che on– deggia <la un capo all'':altro del p-iù recente liobro: « La Guerra Europea»; « la causa ultima di tanta ca– tastrorfe è stato proprio l'orgoglio, di un popolo, eque– sto orgo,glio è· proprio un f.rutlo del l?eco,lo in cui viviam-0 » (pag. 102) - la guerra. è stata di,chiarata pe-rchè J,a Germania « è ,go,vernat.a da un'~ristocra,zia e•monarohia militare» (pag. 146) - la guern è scop– pi,ata pe,rohè i Te ,d.es ,c,hinon yole·vano invano, « aver spes-0 tanto, denaro, per acquistar,e, armi » (pa,g. 155) · - Ja gue.rra è nata almeno in parte, da « un dis·qu( librio ,polibco » tr,a la Francia e, l 1 'In.ghilterra da una pa-rte e La Germania da.Jl'altra { 'p.ag . 142) - la vera causa della guerra deve oerearsi nello « squilibrio tra ,fa disciplina intellettuale e 1,adisciplina politica della Germania » (pag. 88), ecc. Vero ma,1di mare· intellettuale, come dioev.a il con– siglio del libraio. Se n-0n che, alla fine, un'al.tra ca– gione ha colta. con le mani esercitate: sissignori, una del'le cause deHa guerra europea è.... i·I Partito so– cialista italiano. Il quale, .se ha coscienza., deve sen– •tirs·ene -r,esponsabile (Il Secolo, 18 dicembre 1915). La cosa è più chiara del ,sole e si spi,ega per que– sto, modo: Giolitti gittò de-~tro alle, bramo•S•e• canne de-i .so,cialisti il gross-0, boccone de,! ·suffragio, univ,e,r– sale: in, line,a di compenso• egli do·v,ette, concede,re alle ,classi •alte •la guerra di Tripoli; con che, « ha appiccato ,il,fuoco a una vasta regione deU'Afrjca s•et– tentrionale; donde il vento trasportò ia,lcune faville nella ,p,enisok1 balcanica, attizzando un fuoe-0 più gi;ande e violento; dal -quale un tizzone arden 1 te, è volato sin nel cuore dell''Europa. I socialisti otten– nero senza fati.ca il suffragio universale; ma l'Europa è and'ata in fiamme». La catena causale è S•enza dub– bio tutta d'un pezzo e non fa una pie,ga: ed anche la si può ia,ll'un de,' capi aHungare pensando che J'on. Bissolati ebbe a dire una vo.Jt~ che, se•egli .fosse~ andato al po·LeT<e, a Tripo~i non ,oi si andava; e al potere non era anda:t-0 p,er fo· celebre questione deH,a gi,ac,oa. Siochè aJ.l,e origini della guerra emo·pea si ,può, volendo, tro·vare la giacca dell'on. Bisso.J.ati, ,la quale, nella sto·ria umana ,conterebbe an,ohe· ,più del naso di Cleopatra .... Ultimamente abbiam-0 un giorn-0 (mi -pare il 22 fob– bro.io ) aperto iL Secolo e vi abbiamo letto, al so·lito, un articolo ohe vola ,gittando all'aria periodi son– tuosi, alcun.o deii quali Tende i1 suono della sinfonia d'4pertura delle Storie di Tacito. Ivi Ferrero oo,glie un'altra cagione: sapete perchè il Belgio ha ri,sposto a quel mod-0,ia.Jliaprepotenzia tedesca? « Per,chè era un .'GoveTno, vecchio retto d,a vecchie ,classi, in cui i tempi non ave·vano spento inte·:ramente quella fierezza ' cavall,e,resca, romantica o retorica che dir si voglia, BibliotecaGino Bianco pÙ la quale la rov-ina e la morte paiono, •migliori· e:he I.a viltà e il disonore». « Vengono i brividi - seguita l'eloquente scr.ittore - a ,peris,a,re quel che sarebber successo, ,se ia.nche il Be-lgio·fosse stato retto da un Governo di avvocati di provincia, dJ professo,·i intedescati», ecc. ·Eppure, .guardate, pene quel che si nas-co,nd,esotto• l'oro ful,gente di qu6ste freccie av– ve.Jenate, e tr-overete I<;>· stesso metallo di cattiva ·1e,ga [la stessa gr.av -ità •O I.a stessa, a,vv,enta,tezza] di.cui è maLe•riato, il lombrosiano nesso caiusa1e tra lo .studio ,c],e,latino e la monumen,tomania, o quello· f.erre,riano tra la supe,riorità delle razze germanfohe e, !,a castità. E, come Carducci ,sfata.va il pre,su,ntuosò errore della suddetta causal-it~ osservando sempli,oemente: io ho studia,to latino, ep,pure ho· sempre comoo.ttuta la ma– ·n,ia de' ;monumenti, così albri potrebbe osse·rvare'_ohe l'assemblea costituente romana del '49 ero ,compost.a, fra gli altri, di 10 principi, conti o marchesi, 28 me– di,ci •O farmia·cisti, 11 professori, 69 avvocati o notai, eppure rispose ia, un'altrettale vfolenza con altl'ettanta fie.rezza, fino al supremo. olocausto; •*• Qu.an,to ai pl'of es sori intedesco;ii, !Ìa è un'alt!a que- ' stione ohe andr,e,bbe t-rat~ata in se,pa.rata sede, pe,r– chè s,arebbe' ornai tempo di finirla di eccibare il disprezzo contl'o uomin,i, · i quali, se, a s_uo tem1p,osi adope,r,a,rono a far conos,cere agli Italiani quel ohe si p.roduceva, in Germat1ia, non re.cero altro· che il lor-o dovere. Ma io mi credeva che la pia,rola « inte– des:eamento » ardesse un ,poco•le JaibbTa•all'autore del– l'Europa Giovane e che egli dovesse andare un po' rattenuto ad inveire contro i p•r-0,fesso,riintedescati. Non capisce o non ricordà :più che è stato pr,op·rio lui a intedescarci tutti, venti ianni fo, con que•l .suo hbro? « Questi savi, questi sa.vi _.; d-iceva 1 J,a fl..~ooia al.·fiiJ ,oso.fo , de,J•Ja, .storia Ni,ccolò Ma.ohiav,e!J.i - io non ,so ,dove si stanno a '¼asa. ». Ma ben lo so, e me ne ricordo io. Che ,ne,1sape.vamo d'i Germania no,i, pov,eri diia.vo• l•i)' s·ervi ·çleHa ,gleba, ~he B-on' po-temmo spfocar,ci mai da'lle poizang,he-re• dei nosfri bo,rg,hi ,p•utrid:i\' M,a noi leggevamo nel' libro cano•ro di uno d·e' nostri ~roi: - « La Germania, se noJ1 ha deposto ancora ,la p·e– sante armatura di cui la vestì Bisma:r-ck, ha per 'lo meno _rinfoder..ata con gran pù1cere la spada e non la sguainerà s1' non costretta da inevitabtli even[i ». ·(Europa Giovane, ,pa,g. 116). [È qu~J ohe dioe anche Guglielmo II] .. - «.... Il popolo tedesco, così p•ie– forico di vita che fornisce da,Ue sue vene il sangue rigenerato-re a t.utti i po,poli deboli nella fanciullezza dei-lo sviluppo o nella vecchiaia a.ella de-cadenza» (,pag 120). [Profes,so,I1e ostetri,co, Luigi Maria Bossi, corre.te , ,co,n,-gli attre_zzi deJ.l'arte, a interro~p,e,I1e ,la rigener.azionei!] -;-- pag. 118: « La Germania, que1ita madre antica di popoli, comp,irà in avvenire, se lo svi-luppo del mondo non si arresta, quello che è stato sempre - la sua funzione storica: di fornire il cemento, molle e r.esistente ad un tempo, del suo elemento etnico a tutte le grandi formazioni umane. Il Tede– sco, in tutte le combinazioni più diverse di popoli e di razze che il sole dei secqli futuri -vedrà sulla faccia della terra, sarà · un efomento prezioso che, sparendo in' una comipiuta fusione ent,:o la massa totale, le comunichera, pur senza lasciar traccia vi– sibile di s~, una miracolosa virtù coesiva». [Vo!m un p.an ,germanesimo più ·péne-trante e .infil,trainte di q,uesto?] pag. 119 :' « ...• la' G·ermania fornirà lo

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