Critica Sociale - anno XXVI - n. 6 - 16-31 marzo 1916

94 CRITICA SOCIALE · il carro, la vellura, il c.am.ion, la bi- e la motocicletta, . l'automobile oggi insolente, diventata anch'essa pro– letaria, che forse e11wlerà, che forse clestituirà la or– mai già vecchia ferro via - ma nella quale non v'è posto pei margini floriti - ma sulla quale canterà ben altra e più rude poesia che 11011 quella dei p{ccoli lembi sicperstiti cli .Colonia Cecilia - 1~ strada enor– me e molteplice che viola, modifica e doma la geo– grafia naturale, e diventa, a. seconda dei luoghi, via– clotlo, ponte, istmo, canale, f,e,rry-boat, aeropilano, e circonda · il globo terracqueo, e congiunge i conti– nenti e vince le longitudini e appropinqua i p'/Jli; . la st;acla che crea gli abitati, che trafora i monti, cÌze abolisce le valli, che supera i mari; la strada che vive e cammina .... U,topia, oggi, anche questa; ma i cui germi ·sono nell'oggi, ma il cui· vasto disegno sfiora la grande realtà ciel grande e/omani. / ; Di fronte a questa strada e/elle genti, la strada dalle siepi odorose cl( Giovanni Rossi ci appare tropp,0.... vicinale, per non appartenere al passato, al pensiero già superato e/alla realtà. Ep,pure la accogliamo, quest11 piccola strada fiorita, ne1/e nostre colonne, come accoglieremmo una strofe gentile, una nosta~gia, 1111 rimpianto. E, d'altronde, chi sa mai tutto quello che l'avvenire riserba alle ·strade e ai vial.ori ciel mondo? Multa venas.èentur. ;1nche l'impossibile, se v'è chi lo pensi, ha un cliritlo ideale a/la vita. Non si sono mutati i fedili cam.pi in boigie di trincee seminatrici cli stragi? Era più impossibile ancora questo suicidio dell'umanità, questo trionfo e/ella morte, meditato, vo- luto - e sup1·e1tzamenie inutile. . Almeno l'utopia cli Carclias (Garclias, significa cuore) anela a un trionfo cli v_ita, a un trionfo d'umanità ... ~ lLLE EGO. -completamente le erbe spontanee con le piantiçeHe coltivate; scelte e preferite ~condo J.econdizioni lo– cali di dima,, di suolo e di mercato•.. In un periodo ulteriore si potranno stabilire an– che del!~ siepi produttive, per esèmipio di rose per la di,stillazione, di lampon,i o di rovi .americani iner– mi; finalmente si potran,no pi.antaré anche dei filari di .alberi fruttiferi ad' a,lto•fusto. · Le Amministrazioni sociaListe dovrebbero affidare questa impresa a dei gruRpi costituiti fra giovani operai e •contaclin,iabitanti in vicinanza delle· stra.de cli •cui si propongono valorizzare i margini. È vero che i ragazzi prol,etari non hanno il tempo disponi– bile dei ragazzi borghesi, ma farebbero• quello che posson:o, e sarebbero· i « boy scouts » del popolo. A questi gruppi di ragazzi potrebb..ero unirs,i gli .adµlti volenterosi, àe simpatizzas,sero con l'inizi.a– tiva. Il Gomune ,od i p}iv.ati anticiperebbero i primi, po.chi denari ne-cessa,rii. · Un vivaio· inter,çomuna-le si occuperebbe di pre– p.ar.are l.e pi.aintine, i bulbi, gli alberelli nece•ssarii .all'impresa; in modo• da provvedere le v.a11ietàmi– gliori e più adatte .allo ,scopo ed alla località ,a.I J.11Ì,.. nor prezzo possibile. . · Credo di conos,cere già l'.obbi,ezione che· !òi. farà a que~ta. proposta: << Il popo,l,o non è ancor.a abituato a ri,spettare La,proprietà pubbli,ca; tutto, q\,\ello che pi.antas-simo lungo le' vie, sarebbe rubato o di- strutto. >>. • Ma· è appunto questa abitudine ·che bisogna fare; e se non sii c-om,inci.amai, ·neppure si arr,iverà mai. n popolo, che gjà,' più ,o meno•, si è abituato, a .ri,. spettare-la nettezza deJ.le vie, i vetri tielle finestre e quelli del1i) lampade elettriohe o dei lampioni a gas, , i s~àili e le piante eh.iigiardi.ni pubblici,· i monume,nti · delle piazze, ind·ipenden:temente dalla severità dei regolamenti municipali, si .abituerà col tempo a ri– spetta,re anche i fru1Jtred i fìori .pubblici sui ciglioni' delle ,s,trade. L'estensione dielliepianitagiioni, le cure culturaJ:i che i ragazzi prodighm-a!llno loro, e quindi l'abbonda1J1Zadei prodotti permetterà che questo ri- Molti .anni addietro - quasi un se-colo fa - En- spetto non sia fatto• di sa,crifìcio e di renuineia. Ci 1;ièo Bignami stampò « Un Comy,ne socialista»,· di · saranno- un giorno .abbastanza frutti .La empire t1l!ltte Cardias, che poi ero· io•.·Fu quello il primo• Gomune le tasche, ed abbaSltam,a'fiori da 0M11are t11tti i cor- socialista d'Italia, e si -chi.amavaPoggio al Mare. Era petti. · cartaèeo, quindi valeva poco o ·ni,ente; ma non aveva . I ragazzi proletarii; che s,i troveranno a gestire soltanto un elettorato ed una .amministrazione so- questi nastrn. di proprietà rurale col1e•b\,ivà, si ~pp.as– ,cialista; aveva a,nche la· proprietà coJLettiv.ae l',or- - sioneranno al mòvimeiritatò ufficio, forse più di ganizzazione coUettiva del lavoro. quanto. si ap,passio-nan~ al giuo,e,o del c.ak ~o ed aUa I Comuni ,socialisti d'oggi hanno tutti un embrione bici-eletta. I CiPcoli giov:anili avr.ann~ uno scopo fan.'. di proprietà collettiva, sull:a qual,e si potrebbe €0- o-ibile ed immédiato da ·raggiun,gere. L'intesa si ef- · struire un. embrione cbiorgan~zzazione co.munista. f.ettuerà in for.me diverse--;magari in forme Ì.1i1edite, L'impresa, ardua ma simpatica; potrebbe mirare' c'he poi' sarl'l. ut:ilé com 1 p.aI'are ne,i Jtoro:resu1tati.>, ,.. allo• scopo di volg.ar.izzare'il programma massimo, e . Sùper.ato, il periodlo incerto dei primi tel).tativi, i di .addestrare i giovanetti .proletari ;i.cl : effettuarlo, ra,gazzi si convi-ncer,anno·che l'organizzazione ·socia– più presto ch,e sapranno·. . . lista del lavoro• .agr~colo non è una utopia età riman- Questo embrione ·di proprietà rurale colle~tiva è dare .ai secoli -che verv.anno·;.sicuri de.Ha loro speri- - costituito d:a•imargini, ciglioni e scarpa tè -diellestrade. , mentata e di-mostrata capa,cità attuale, guarderall).no comunali. ' · oltre l,a s.ottile strisc'ia coUettiva aUa distesa della Son.o strisce più o meno larghe elfi terreno, che: proprietà individuale e preriareranno le forze che pr-oducono soltanto erba, e di cattiva qualità, Cal-_ devono- conquistarla. colate la lunghezza· delle reti straidali e moltiplica-; , Codognb, febbraio 1916. tela pe·r _una medi.a larghezza di due metri di mar-· gini; vedrete che ,sono a vostra disposizione _mi- gliaia di ettari di prò.prietà collettiva. .· . , Queste strisce di terreno poss,ono ,esser.e grande- , mente valorizzate. . . Si può -comi.nciare col!- l'apri_rvi d,ei fori, sparsi nella cotenna erbosa, e p1antarv1 delle frag-ole, delle violette, dei bulbi a fipre·, dei 'rizomi di menta o di altre piante aromatiche, adatte .alla distillazione dei profumi. • · ·. Poi, quando• i. prim.i resultati abbia,no .incorag– giato a svil1:1,p•pa-re l'iniziativa; s•ipot,ranno• sostituire •BibliotecaGino Bianco CAiRDIAS. << Collana Socialista >> N-. 1. FEDERICO ENGELS : I' fondamenti ftel Comu– nismo. - Scritto postumo edito da Edoardo Bernstein. Traduzione ita,liana e prefazione di Allgeliea Balabanoff Volume finemente rilegato in tela, I... 1,- Presso la Libreria àeu• Av9:nti!, ~a S~ D_amiano, 16, Mitlano:

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