Critica Sociale - anno XXVI - n.3 - 1-15 febbraio 1916
CRI'JJCA SOClf\LE, come è in Inghilterra e come è in Francia, dove la prima tribuna parlamentare fu il palco della ghi– gliottina giustiziera d,el passato? O che sia invece perchè veramente dieci anni di politica coraggiosa– mente democratica - quella politica democratica che o~gi si vuol strozzare ad ogni c0sto· - nelle grandi linee ma attuata attraverso miseri ·espedi,en,Li olcttorali e parlamentari hanno de,comp.osto e quasi polverizzato il Parlamento? che è così composto di cinquecento deputati m.a non è una unanimità na– zionale, d1e è oompostò di partiti e di gruppi ma tut.t.o ciò solo nella topografia e sulla carta, che esist,e ma non c'è, che esiste ma non funziona e non ritrova- il più vero se stesso che quand·o, invece di radunarsi, si sparpaglia nei cinquecentootto .capo– luoghi cli Collegio a far la raccolta e la semina degli interessi e deUe questioni locali? Il fatto è che, quan~ do più il Paese vuol sentir la voce del Parlamento, proprio allora il Parlamento non ha fiato da, far sentire, e corre a precipizio a rassegnare i s,UJoi poteri nelle mani della• prima. dittatura che si trova sotto man0. . E· le spiegazioni e le giustificazioni che si portano non hanno senso comune : sòno povere foglie di fico c·rivellabili dalle· critiche le più evidenti. Di tlove è mai venuta fuori l'idea che, a guerra aperta, non si· possa, provocare una crrsi di Governo? Che· lo vada dicendo la stampa assoldata al Governo che c'è, si •capisc!! benissimo, e si spiega co-1v,ec– chissimo prov;erbio del tirar l'acqua al proprio mu– lino; ma negli altri, in quelli che hànno in mente soltanto delle considerazioni patriottiche e nazionali, è una evirazione assolutamente inespli-cabìLè. In– nanzi tutto è una specie di masochismo parlamen~ Lare, tutto e solo italiano: l'Inghiltrmra, la· Francia, la Russia, la Bulgaria, ecc., ecc., no'n si sono peri– _ta:t_e, ~ guer_~apendente o imminente, d.i roves~ia,~e der M11usterr e non per questo ne è nata· la liqui– dazione nazionale. E poi, ogni qualvolta' una mag- 15ioranza abbia sull'andamento della politica estera idee -opposte a quelle praticate dal Governo e veda il Paese messo P'er una china che essa giudica esi~ zialoe,essa ha il sa•crosanto diritto, di dire il suo: no, e il categorico dovere di assumersi tutte le respon– sabilità del caso. Sarebbe miserabile rovesciare il Governo cli Salanclra, anche se si pensa che esso sia l'ottimo o almeno il meno peggi-0, solo perchè Sa– landr.a è- Sala,n<lra e non nè. Tedesco, o Ferri, o Gioli.tti; ma è allrettahiò miserabiJ.e la·sciarlo in piedi, ~'lnche quando- si cred,e che faccia male e del male, sqlo per-ehè, se la via adotta,ta è sbagliata e porta alla rovina, in questa rovina· sarà travolto .anch'esso, ora e per sempre. · Sotto il 'Casto-aspetto della clisciplina e della con– cordia nazionale questo è un vero e proprio tra'– dimento fatto .alla nazione. Certamente nessun- Go– verno al mondo, éhe· non si sia messo in mente di « sabotare·» la Camera, ha il diritto di presentarsi continuamente ad essa coi fatti oòmpiuti e irmfor– mabili: e bisogna onestamente •riconoscere che il povero. Parla-mento italiano, ·se non clissèi,a 1 maggi.o, niente di quello che aveva in corpo e se, nion ha . detto; a d1oembre, ancora niente, ha una fortiSJ– _sima attenuante: è stato preso- di forza, alla spr-ov– vista, senza aver il tempo di· pPendere respiro, di ·articolare intellettualmente una idea, e, sopratutto, .di organizzarla politicamente· e attivamente·. Sta bene: ma resta sèmpre, e può aver peso. per il• futuro prossimo,. ,che, se .questa idea• differente c'è, •&e c'è questa opposi,iione di-vedute, essa ha il dovere - il dovere - d'i venir fuori e. di farsi valere,. e se non lo ·farà, i timidi e i coda,rdi che tengonò· bor– done oggi ·sa•rann~ clliamat~. ~e~p.onsa?il.i_~0•1:1.a,ni esattamente come 1 temeraru 1111ziaton d1 1en; e anzi p,iù' di loro, poichè, in più cli loro, av1,1anno ibliotecaGino Bianco la mala · fede· ,-per ,cui hanno osato sperimen,ta,r,e;. sulla. pelle .ciel Paese, la ..politica criminosa del: pera Sansone con tutti i Filistei, ,e·si sono, infischia-ti di tutto purchè il nemi,co di parte se ne andasse al'la rovina. Tra chi diee: voglio andare al p'ote·re per: essel'ci io, e· chi dice: voglio che tu resoti ..a,l potere pe.rchè ti ei. impigli tu, non c'è proprio nessuna, nessunissima differe nza: è semp re la ragi•one cli parte che pr,end'e il sor:ir.avvento sulla ragione- na– zionale: è l'ambizio ne !)artigiana in un cas-o-e la vendetta ·partigiana ne l'altro. Arcad_es ambo: e quando gli storici prossiini futuri _giuclichera1mo come ha funzionat_o il Parlamento su questo· o-rio tragico ·cli avvenimenti nazionali, troverà che esso è stato al dlisotlo ciel · triinimum cli· decorò tol– lerabile in una pubblica assemblea; e no,n gli rim– provererà I~ .conìgliesch,e abortite. sedizierni 9-i cor– ricloi o·, ma le conclamate abdicazioni .cJ.i · volontà fai.te nell'aula. Ma si dirà: e di. chi parlate voi? con.chi v~ la prendete·? La vos-tra discorsa 'si rif.eris,ce. ia una maggioranza, può_forse riferirsi alla «maggioranza» antonomastica che è giolittiana, ma in ·tutto quel che voi dite la democrazia radicale non c'entra per niente : non de ea fabula narratur: essa voleva la guerra e la ·ha a,vtita, voleva la guerra non solo n.azional,e e ha avuto il Patto di Londra, voleva la guerra h.Jla Germania e il Governo è sulla china buona:• il suo ideale è .•diviso,in• tre tappe, e in tre tempi, ma si raggiunge, si raggiungerà fatalmente, inevitabilmente. . · ·. Benissimo, e così sia e meniamo per buono, tutto questo: ma resta pur sempre molta altra roba che·, democr.aticamente, ha il suo buon peso: resta tutta quanta la poJiti•ca interna. Si cl,evetacere anche qui? Anche questa è materia tabù? Questa lo do-vrebbe esS"eredavvero, e niente sarebbe veramente più sa– crosanto che la unione e la concordi.a se ·essa fosse egualmente rispettala, amata e voluta· dalle parti chscordanti; se non vi fosse ,chi, valendosi del pre– stigio di obiettività ,che appartiene al Governo s•o.Jo perchè è il Governo, non si adoperasse •con tenaàa rabbiosa a: sopprimere col vilipendio, con là calun– nia e co,ll'intimidazione . gl:i avversarii p'olitici; se non si fosse ·data la ca,ccia al fanto-ccio grottesco e comodo del « nemico iriterno »; se non si tentaisse quotidianamente cli far regnare, con: la Censura par– tigiana e oo,i Comitati di salute pubblica, la con- cordia di Varsavia. . Eppure è .così: pat.en' i.emenle., clamoros.amen~e così. E ìl vizio è à. lle rad ici (1). Non ·siam:q mica degli imbeci'lli che piatisèono• intorno· ali.a,. libertà come se fòss,e una astrazione religiosa immacòlabifo; si sa benissimo, che .Ja libertà è uno strumento• e un:a ,cond,izione; e, sebbene non siamo pebuasi- che, ·perché c'è. la, guerra dì fuori, ci p.ebba essere -d\ dentro un silenzio da anticamer.a di harem, tut_tav41 si mena per bu0no ,che,. a guerra aperta, -la .sfora di arbitrio del Governo, d~ve e può esse,re di pa~ rec-0hio più larga del solito. È indiscutibile : ma non può esser,e mai più larga, j1eanche -di un .miHime.tro, della necessità obiettiva e reale;• e· anche questo çl"O– ·vrebbe essere per tutti· i sinceri patriotti; all'opp•o,si– zione o al Governo, un dovere indiscutibile. L.'-0p– posizione infatti, o costituzionale o socia,lìsta o cat,.. tolica o ·anche so.Jo personale, ha . .avvertito questo dovere - e con tale una precipitazione anzi, çhe .anche la codardia• ci· entrava per qualchecòs.a -. e.davanti-al fatto, in. via di ,compi,mento,si .è taglia_ta la lingµa, le mani e :ìl... resto;· e l'origeniisrrw ,si.10 (1) Cfr. ln proposito 11rtlcoll miei In Nuova A11tologta·; Rivista Po• polare; Avanti I;_ Resto dti ca,·i-tno, eoo. eco.
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