Critica Sociale - anno XXVI - n.2 - 16-31 gennaio 1916

CRITICA SOCIALE 27 CIUFFELLI, Minislro dei Lavol'i Pubblici. Devo ritenere chre ciò non ,si,a es,atto. TURA TI. M-aritorno -a quei oo.,Ji posteleg.rafici. Essi dovevano diwutere di a,J,cuni p,l'oblem.i di d.ass,e, tra cui, quello delle paghe di una oe-rta catego,ria in reo– lazione ool caroviveri. Div-ieto iasso.Juto. Si foanno_pra– tiche presso iJ Prefetto, ed egl-i permetl/e la riunione pur-chè si p,airli solo di p,aghe e non anche di· caro– viverL Si ad un.a ques-ta -br,av-agente e appre,n.d,e che, fìnchè si dor-rà che i soldi sono pod1i, po,trà par– lare, m-a se s-i spingerà a giudic.a,re che il prezzo dei f,a,giuoli si 1 a troppo -a,lto, la discu.ssi,one dov-rà es– sere troncata. Quei convenuti sen,tirono che n.o,nc'era dign-ità ad .accetta,re c,oa,rtazioni così buffe e r-inu·n– zia-rono ali.a l'iunione. RICCIO, Ministro delle Poste e dei Telegrafi. Non è così. La verità è che, ess-endo 45 in tutto, pen,sarono che era m.egl,io rinunzia-re alla ritl'n~one. TURATI. Ciò dimos,trer-ebbe intanbo qu.anto que,J·– l'adunanza fosse per ico.Jos,a men·te•rivoluzionaria! Ma tutto questo è il lato ber.ne!,Co dè)le cose, e non amo iinsi-stervi, poichè quooto non è -momeon.toda raooo-nti aUegri. Gli è - ques-to è i,l·l.ato s-erio _:_che La,poliziia è di– ventata, come in tempi ormai d-imentkiati, p,a,drona, degl•i uomini e delle cos,e,, u:n. potere occuLto, inoon– lrolla,to ed i•n,controllabile. Non c'è deputato, ,non c'è anima viva, che poss,a neppure con.oooere le ragioni per cui si arrestano, si trattein.gono, si mandano in esilio o a domi-c,iLiocoatto dei galantuomini. Cose simili avvengono ,anche nell'eserci-to-. fo ho udito, dai vantatori della concordia ad o,ltvanz.a, che l'Italia dà· un bello spettaicolo di sè, sopratutto per– chè non ci sono più partiti di fronte al nemioo, e, gli stoosi « s-ovver,s,i,vi » si baitono come gH -altri, e me– glio degli altri. Se qu esto è, ciò può essere beHo e nobile. Diceva,. bene il min.is, tro Brian<l a11a Camera franoos-e: c'è una concordi'<! p-iù meritoria di tutte le altre, quella di coloro che non vo1J.e,rola gueT>ra,che non hanno interes-se all<a guerra, e che pu11e s·i sa– crifìc,ano in silenzio sull'altare dell'unità. Ma i-n p,ra– tica che oos.a accade? Io ho inte•ressato pochi giorni fa il Ministro de.Jl.a Guerra .ad un caso tipico. Un soldato del'la Sanità, Umberto Mincigrucci, un bel giorno viene a.:rrestatio, non, si s-a p,er.chè. Nessuno riesce ad ottenere sp.ie– gazi•oni. Quel soldato è trattenuto in .arresti per set– timane e s-ettimane. Ln epoca anteri,ore a!La g,u,e.rra egli era un dichi:iir,ato neut:rali&ta. (Mormorii - Com– menti). Dom,a,n<liamo spieg,azioni aHe au tol'ità mili– tari. Ci ris-pondo:ruoche pos-sono garan.ti,re, ncm trat– tarsi di persecuzione politka; e-ss-erv•iin coroo unia procedura gi,u,d.izi,ar,ia. Ne chiediamo 011 Tribu,n,aJ.e p,e,ruale,a.J Tr.ibu,naJ.e mil,ita-rre .. Non fa minima tra,ccia . di procedimento•. Chi ha ordinato I'a.r11esto?Impos,si– biLe v,enirne in chiaro! ,Debbo aggiungere, per la veri·tà, c-he, non appena mi rivol.si al Ministro della Guena, dimo,str.a.i.dogÌi tutta l'indecem,a mo·raJ.e di fatti di questo g-enere, fu provveduto. alta s-caroer.azi-one. Ma quanbi oasi an.a– Joghi · vi saranno, che non '.trovano il deputato che possa riferirne al Ministro, il quale evidentemiente ignora che si compiano? Simili enormità si connettono con l'esis,tenz.a della Censura politi,ca,. Ess-e sono p,o..ssibili uni,camente, perehè non si possono pubblioa.mente denunziare. E un vecchio J,ati,n,etto che 1a libertà di st.am,pa è la iblibtecaGino Bianco madre e La custode di tutte le altre li-bertà. L,a, Poiù p,arte deUe persecuzioni, dei'le vendette, degl•i abusi: che si eompion,o, sotto gli auspid de1 Governo, ool pretes.to de.Ila gue·rr.a, d,eU,a·oo,n,oo,rdia, della pa-tri,a, non avverrebbero· s,e si p·ote,sse,r.opubb!,ì,ca,re. . La Censura ha per eff,etto di autoriizza,r-equalunque i,ri.foamia, as·skura:ndo l'impunità ·ai suoi autori. Com.e il Governo prom_uove I' « unione sacra»- I fa_sti della Ce:nsura politica. · Io ricord,o·, on.. Salandra, che·, nei gi-orn~ che se– guir-ono La seduta del 20 magg.i•o, n.el' ia·quale ebbi 1'-0- no!'e di dichiara,re, -a nome del Pa,l'lbi,to socialista, che - poichè non -ci er.a ,ri-escito di de•preca,re l'i.n,ter– venrto - era no,stro fermo propo,sito - pur mante– nendo tutte J.e ragioni teo-r-i,che,della no-stra o·ppo=-Ì- zione per i, giudizi del poi - coo ,non:'oolo da pa-rte d,eii,nostri amici e deHe ma,s.s,eche ci a&oolitanonon doves-se ,oompi,e,rs·ialcun a-t-to d-i << •s.abo,taggio >> d,ell,a guerra, ma che i socialisti fo-ss-e,ro i primi, in tutti i campi, an,che ~I sacrificio·; ;i;icor<loche ebb·i allora con Lei un wrtese colloquio, insieme ai colleghi Merloni e Prampolini, nel qual,e mi ingegna.i di spi,e– garl,e come noi - in s.eguito, a q~-eHe dfohiairia,: zi-oni.,che er.a.no d'altr-o,nde oocettate completamente d.agli a~tri -organi .rappr,es-enta,tivii del mostro P,ar– tito - oi p;I"o,pon,essimodi dare opera perchè Ia guerra del'l'Itali.a non avesse nemici, nel momento in· ·"1.l'i si -comb.atte,va, in aku-na dell-e,nostre schier,e; ma come, a questo effetto, f.oss,e .i,ndisp,ensabile che il Governo, da parte sua, v-eni,ss,e• i1noontro,aU'o,pera no– stra, te,ness:e conto. d,e!,Iiadiffiooltà pe.r le masse di mo,difì,care da un dì all'altro il ],0110, atteggiame,n-to in r,a,pporto alla mutata ,situ,azi,one. Come pe,rciò fo..s.s.e ne,c,oosario- las-ciia.rci !,a maggi-ore libel'tà d,i discus– sione e di propaganda, spocialme-n,te suHe finalità e su i · possib.il- ieffetti della guerra e de.Ha vitboria. Per-· chè, s,e ruo,i.non, oredevamo, ,i,n mod,o, a-ss,ol,u 1 to ai -pre-– tes.i prodigi d,ella guerra di lihemzi,one, potevamo, riconos-ce-!'e che un esito-, il qua1e ri:ntuzz.asse certe• egen'l-0nie mil.itarewhe, ·ag,evolass-eil !l'icostituirsi, delle nazionalità e f,a.vo.ris,se il pl'Ogresso in Europa de,gli ·el,ementi di, demo,crazia, presenter,ebbe d,e·i·vantaggi ~mche per .il pl'oletariato, e a ,c,iò av,r,ebb-e• effi,caoe– mente oontribu.ito l'intervento attivo e oo,nsa,p,e,vol,e, -delle mass.e· i,nte11essate. Ma p er quesito bisognava trattare queste mass-e, e i p.al 'titi che J.e l'a-p,p,resen– tano, in mo,do,civil,e. Che ,co-sa è iin.v,eoe.avv:e,nu.to-?Mi, el'o ,i-Hus,oehe, !'on. Saland:ro ,co,ns-entiss.econ no,i..in que.s'ti così ovvi concetti. J.nv- ece, tosi.o r.itorna,to a MiLan-o, il p,ri,mo s-egno de\.la concordi.a .auspicala fu !,a,soppressi,one, nella, Critica Sociale, d,el di•sco-rs-6ohe av,e,vop,ronun-– zia,to in qurest',au,la ,a no me· d,e, ! Grup,p-0 so,ci;a.J,i-s,ta, e– di rnn .artiool,o•<li.politi-ca,este.ra, ·ne•!qual, e, co n mo-lta– finezza, si oomin.ciav-a a .p ,rep, a,rall'e .J,ame, ntali.tà delle– mass,e a intend,e11e l'imp,o, r.ta, nq,a,p,e,r la demooraziia avv,en.iM, di una- vitto-ria d,e,Ua,Qul'!druplic;e .. AHe mi,e p-ro,te,ste!'on: S.alandra. risp·ose che se ne– lavava le mani, volendo ri,sp,eUare la res-p-ons,abili,tà dei Prefetti, la quale non. s,i sia che- cosa si,a, se non sia l'esponsabi.lità innanzi tutto v-e-rs-o il, Minisrtro de– gli Interni! Ma il fotto , e.ra, chiia,ro•come sintomo•. P 1 0100- di poi, queJ.J,o& I.es- so dis,oor.s·ovenne racoo 1 lto 1 insieme– a tutti gli altri <li que1Laseduta, in un-a pubbli-cazi,one– storica dei Fl'atelli Tre,ve-s: « I quaderni della g_uer- 1 ra »; e a'!lche- Il fu s,opp,re-ssod,a,lla Censu.ra.

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