Critica Sociale - anno XXVI - n. 1 - 1-15 gennaio 1916
6 CRITICA SOCIALE reso più di 50 milioni (1). La modificazione venn~ più tardi adottala, e così pur.e l'altr~ propo~ta d1 portare al 20 ¼ la imposta sulla rend1½1;ma m".eo~ il l?rezw del sale che, secondo la tanff_a M.agl<iam 25 novembre- 1885, era di 35 centes. al chilogrammo, ora ascende a centesimi 50, confermando sempre me– glio quanto scriveva l'Alessio (Sistema tributario in It alia, vol. li, pag. 40 e segg.): «Il. prezzo del sa.le in Ital ia è e levatissimo ed m JilllSura certo sµpe riore a quel.la adottata dai popoli più civili». * ** A giustificazi.one di ciò s_iè. detto: il sale è sem– plioemente un aroma, qurn?-I un c~nsumo v:olut– tu.ari,o, che può essere colpito a giusta ragione, come le droghe, il caffè, l'alcool. . . Senza dubbio il sale è anche un alimento aro– matico a:nzi il solo alimento aromatico, oltre l'aglio e le ,clpolltc, che sia concc.sso. ai nostri contadirui, i quali non possono certo acqmstare le costose spe– zierie. Che l e sostanze aromatiche siano per se stesse 11.ec, essarieall'organismo·, risulta ben dimo– strato dall'es perienza, la quale stabilisce che la sa– pidità dei cibi è una contlizione importante per la normale digestione, sopratutto quando •si tratti di cibi v•egetali, talchè non può esistere .una preva– lente alimentazione vegetale senza cloruro di sodio; e, siccome i vegetali costituiscono• il cibo del pro– letariato, l'ingiustizia dell'imposta sul sale app&re sempre più evidente. Essa è per ecc·ellenza imposta progressiva a ro-vescio e, secondo le parole cli Li,e– big, lt1 più odio-sa, I.a più insensata fra, tutte le imposizioni. L'impo,rtanza, fisiologica d-el sale è stata, m que– sti ultimi anni, più largamente dimost.rata. Compo– nente ,costante e indispensabile del sa•ngue, questo lo trattiene ,con est.rema tenacia quando ne sia so– spesa. l'introduzione; esso dà l'acido cloridrico diel succo gastri-co,e facilita, colla sua st,essa presenza, le trasformazioni digestiv,e; esso è il veicolo indi– spensabile per gli scambi e per La circolazione dei succhi, e costituisce l'ambi,ente megli.o· adatto a mantenere la vita dei tessuti. L'.origine ·marina dle– g_li?rg~niismi vivsenli fa giù supporre che le so,lu– z10n1 eh cloruro di sodio siano propizie al1a vita elci tess~ti. _Si sa che i globuli rossi ciel sangue, mentre s1 sruolgono pront.amente e muoiono s,e trat– tati con acqua, invece si con-servano· b.ene in una soluzione cli cloruro cli sodio cli determinata con– ce!ltrazione (0,70-0,90 "/.). Questa soluzi,one è cono– sciuta sotto 11nome di sol~t7ione fisiologica, e se,rve or.a largamente per ristabilire la massa. liquicl'a eir- (1) La tariffa allora proposta era la seguente: TassaTassa thesipropone p rogni 100 lire Trasrertmentl per causa dl mor• vigente ~·g -= a»c::;, a,c::;, ~g ~~ g~ g~g~ te della. proprtetà, dell'uso. per ogni d5: g~g~ ~g ~s ii frutto e dell'uso del beni di 100 lire _,:.g -N :!": ~.: = qualunque natura, che ab- N - N o!!:• .i; o ~i~~ ~ blano luogo In linea retta o~ ~~'~j ctoò fra ascendenti e dlscen~ = denti, tanto ob Lu testato quan- to per testamento . . . . 1,4-& esan- • ; 6 7 8 Le medestme trasmissioni fra "'' 10 oonlugl S,90 6 7 8 9 10 li !S Le medeotme a favore d'Isll- tull di beneficenza 6,50 - - - - Le medesime trasmtsslonl tra - - - rralelll e sorelle 6,50 10 Il 12 13 14 Le stesse trasmissioni. ,;a ~u; lf> 17 nipoti, prozll, pronipoti . . 7,80 lf> 16 17 18 19 20 22 Le stesse trasmissioni fra cu• gin! germani, ossia flgll di fratelli e di sorelle . 10,40 20 21 22 23 24 Quelle ohe seguono fra p~rèntÌ 2, 27 e couaterall ftno al 10• grado inclusivamente . . . . . 11, 70 25 26 .27 28 29 so SI Le trasmissioni della stessa na- tura rra parenll oltre il 10• grado JS,- 26 27 28 29 so SI 82 BibliotecaGino Bianco colante in casi cli emorragie o di perdite copi-ore di liquid,i come nel cholera. Si inietta direttamente nei vas\, o $O.ttQ la pelle (ipodermoclisi) ed i-I suo impie~-o· og!!"i salva i no– stri feriti, esausti per emorragie o diarree. Tornando all'alimentazione, il sale è la sola so-• stanza minieraJe che venaa aggiunta in. natura ai nos.tri cibi, donde il grande pregjo in cui è tenuto e la riee,~a ch,e ne fanno alcuni popoli pI'~sso i quali servie anche quale moneta.·' La protesta del Partito socia~ista è quindi pie– namente giustificata, e l'adesione al suo, program– ma rappI'esenita una· nec-ess.ità della vita. PIETRO ALBERTONI. LAGUERRA E LARICCHEZZA Non c'è nulla di più aggrovigliato e meno l.j.m,p•ido, che quelle oose, che al compren<ll}l\io comune sem– brono J.e più ,p,iiane ed « evidenti di ,pèr sè ». Cosi, a· moltissi!Dla,gente, .che .p,arl,a. {'> sorive, .sembra più ohe certissimo, che questa guer.ra rappresenti una feno– menale di,struzio 1 ne, di ri,ochez :z.a f che peooiò l'ind-o-· mani ooonomico si J;tres·enti gra"ido di osoure mi– na,cce. C=e sarà, pens:i.no oostoro, ~rri,bile i[, ri-– sveg\io· dopo tanta ocgia di distruzione e di spe·r– pero!· Tuttavia non è oosì, o a~meno la cosa: non è· tanto .semplieie,come, appare a prima vi-sta. In:tanto, qoondo si pada di riochezz,a distrutta, s,a-• rebl:>e,bene, che si favorisse dire di quale specie di rioohezza si intende discorrere. Vi sono, infatti rie-• chezze. di vario genere. C'è •per esempio, la rioohezza, eh~ ha la sua.sede nell'agente eoonomJco stesso, come, la vita, la sani.tà fisi,cae· mo,ra-le,la gi·oventù, lia be-ltà, il b1,1on umore, l'orgoglit> -d,ell,a prop-ri,a su:perio•rità di cuore e di mente e così via. Ora, di• quell!a ric– chezza lì, che sovente, e non ,a torto•, s:i d,esigna co•l nome di vera ricohezz.a, la ,guerra, e questa guerra in ispecie, fa. ,certo il più vasto, orrendo, ed irrime– diabile scempio. P-erò di questa speci,e di ri,cchezza, J,a scienw.: eco-• nomi.ca, che è scienza .solo di cose, non, tiene conto .. Non oh e essa l'abbia in, isp,regio•. Tutt'a,ltro .. Ma è· chiaro ,che ,essa non può non ·astrarne, sotto p-ena di annasp,a,re perennemente nel vuo.to , nella verti-gi– nosa iinaffe-rrabil1t.à del relativo, . P.erch è essa possa, rivestire il aarottere, di sci-enza ed essere utile a qual– r-he cosa, l,eocco-rre,uri te•I'I'ell,o più f.e,rmosotto i p,i,e,d,i e •le d,eve essere p,er •esem,pi.o, consenti,to., pur oo•ll,a coscienz,a di violentare la piena realtà <le.Jlavita, di' oonsiderare e qualificare llJil individuo, eh.e,possiede, poniamo, una somma doppia, due volte più Tioco di ,eh~ ne ha solo metà, anoooohè il primo fosse vec– •ehio, rnafooncio, ooll'in,feirno· in c.asa, ,e, iJ secondo. giovane, aitante, ,amante e riamato. Resta dunque inteso ohe qui, come di solito in sede di economia politioo, si par1a esclusivamente· di· ric.chezw. di cose, non <li,riochezza in g,e,ner.e,,ma soltanto di quella su i generis, che è giustap,punto la· ricchezza economi.ca . Ma an:che di questa esistono due specie. Vi è cioè– da una parte la ricchezw. costituita dal1a capacità produttiva, e da.Jl'altoo la ricchezza costituita de.I già prodotto, dall,a « grazia di Dio » in quianto tale. Come– a dire, l'albero e i frutti. . O~a, eh~ quella ricchezza, che è ,oostituita, dai pro– dotti, vada distrutta, è vero.. Ma è vero anche; che-
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