Critica Sociale - Anno XXV - n.21 - 1-15 novembre 1915

CRITICA SOCIALE 331 impone ai partiti com e agli ind·ividui, e se amebe vi contr-ibuì la niatu,r,ale rea.zi- one a. q,ueLle pr,edk.azi,o,ni morali che, _del concetto e del sentimento doe,ld-o,ve,re, inculç.ati alJie masse, si ,er~mo semp-re serv-it,e p,er m~m- . tenerle doci.Ji nel,l.a servitù, oerto è che finor.a la p,ro– paganda siociailista non po,rtò un sufficie,nte riflesso benefico nella 001Sa,ne!J.e a,bitudin~, llielJ.einclinazioni dei l.avoootori. Anche in quelle· plaghe dove la su.a azio,ne è più an-bi1c.a e .animata dai migliori intendi– menti nei pro:p.agandis ti, convien confessa•re - e lo · confessano essi pei primi - che minima fu la sua– inlluenza :nel'l'.animme. le masse della paission-e di istruirsi, di miglfora,rsi, per farsi- c.apooi di uoo vita più a:lta e, più .armoni-ca, cbe non sa.rebbe inconcilia– bile neppure ooll,e angustie del loro stato p-res-ente; che anzi affretterebbe in modo decisivo· il ra,ggiungi– mento anche di quei fin-i,che il soci-alismo si prop<l'ne di attuare, nei rapporti della vita economica. Probabilmente chi batteva 1-amoglie, non la batte di meno d,a che è ascritto a,Ha Lega, e sopratutto chi si avvelenava di alooa:l e di vino non ne bev,e un biochiere di meno da che frequenta- i ritr.ovi dei « com– pagni». A dire I.a verità schietta - e J,a v-eri,tà non deve dispiacere a nessuno - il socialismo ita:li-ano (i par– titi sociaili,sti dell'estero non merifa.no questo. rim– provero) condannò l'alcoolismo i n teo,ri-a, ma in poo– tica forse lo favorì. Anche questo si spi,ega e molte attenuanti possono invocarsi, ma non perciò iJ• fattto · è meno d•epl,orevo-lee tal,e da do-ver essere virilmente denunziiato e combattuto. Gli o·rg.aruzz-atori dei oosi– detti Circoli familiari. o vinicoli sono· d-ei soc-i,alisti, che hanno creduto· e credono ispirarsi a un principio di cooperazione praticato e difeso dal loro partito. Sono in p,ierm buona fede, s'intende-, ·e .a chi mette in duhbio l'utilità e J,a conv,enienm de.Jil'o,p,era -loro a,i fin.i del soci,aJismo, credonio opporre fio-r di- ragioni d'ordine economico, igi•enico e magari anche morale: il Ci,rco-1.o vinicolo, eJ.imin,ando l'intermedi.ari·o-, dimi– nuisce il prezzo ai un commestibile .... di, prima ne– cessità, con evidente.... vantaggio del consumatore (economia); i-1 Ci,r-oolo villii,co1'o,che fa de.g.li •op,erai o-rganizza-ti• i bettoli-eri di se stessi, non ha alcun interesse a sofisticare il prodotto genuino dell'uva, e - come è risaip.uto -· il vin,o schietto.... fa. bene più di, quello al-ltung,ato (igiene•); i,J Ciroo,Jo, vin.icolo, sopratutto, p-ermette di ac-climata·re i'P paesi ve,rgini ·1e prime forme- dell'organfaz,,azi-one-, i rudime-nti d,e!Ja , solid,ariietà.... di classe (morale). Tutto bene; non c'è che dir-e. Anzi, non vedo perchè l'enumera,zi-one d-ei benefici debba- fermarsi qui. Il Cir-ciofovi,n,icoLose.rve a i,nte-n-s-ificare i•!'consumo oon la mitezza dei prezzi in confronto ane bettole co– muni, con la miglior _qualità dei -pr-odo-tti ·che mette in ven•dit,a, co-n l'a,r.i,adi famiglia che spira nelle sue sa·le sempre affollate, dove ogni .sodo consumatore, sentendosi oome in casa prop,ria, ritorna p·iù spesso· e rimane più a ! un.go ; il CiTco,lo vinicolo, con l'a'lta grada.zio•ne a,lcooLi,c.a d-ei suo-i p,ro.do.tti, non vio1ata dia miscele .attenuanti, scalda gli sp,iriti geneirosi del pro:!etaTia>toe lo mantiene all,a temp-er.atura necessa– rì,a per CO!Jlbattwe con successo le sue, bat!Jaigli,e; il Circolo vi·ili-00-lo,cementando nei frate•rni, simp,o-s,ii l'unione oordi,a,Je dei l.avoratori, riedi.fica un.a più va– sta f.amig,J,i,a,suJle, rovine del focolare d 1 omestico, d·i– strutto dal presente 'regime; il Circolo, vi'llicoùo, in– fine, ve-rsando oblio a lunghi fiotti sul-le p-ene ·e su gli ingrati dove-ri' del lavoTatore, g1i antkip,a in certo ibhotecaGino Bianco modo un,a vaga s•ensazi,one de.Jl',esistenza forturnata e felice -che lo, attende•, dop-o 1l'immancabilie vittoria del soci1aiLismo. E si potr-ebbe continuare . Ah, ma come attraverso lo scherzo- sa,1-e l'ama,rq che trabocc.a! M,olti so,cia·listi, è v.e•ro·,condannamo in p,ri– vato qu,e;ste -escre-s-oenzefung,ose, nate non si sa com-e ai pi,ed 1 i de-I grande tronco del so-cia,l,ismiO; ma i·I•Piar– tiito nel suo i-nsiem.e-,nei suoi organi autorevoh, nelle sue- ma,ni,sfe-sbazi,01n,i uffici,a1'i,non seppe anco,ra, spfo– gare una re.azione energioa, un.'attivi,tà sii,stemaitica.– rnente combattiva contro il « nemico in.terno » rop– presenita-to, daJ1J;a i-ns,i<li,osaabitud~,n,e•che Lamentiamo. Si sa, il riparto vini costituisce i·l neTbo di molte Coop,er.ative di consumo, perchè è queJl,o, che lavora e• rende di p·iù all'azi,enda•. Co:me non cel'lcair,edi svi– luppa,rlo, -estendendo quant'è possi•bifo i,!cerchio d1e,LLa cli-enteJ,ai?La buvette costituisce qua&i semp,r,e !,a ma,g– giore risorsa del Circo-lo, che non può sbarcare i-Ilu- •nari,o 9011 !e sol-e quote d·ei, soci. E, dopo tutto, è ,anche un.'atbratti,va, per ooloro, cui non basta la sp,inta de.Jla fede·. O.e! resto, còme fa.rne -a memo, qua:nd-o si sa che gJ.i op,e,rai, andrebbero a bere I-o s-tesso ,ail'l-'o– steri,a? T,a,nt'è che lascino il !o,ro d,a,nia·roal Ciric,o:Jo, che almeno spenide p-e,r la causa. Ma è dunque concep:ibile che questa grand-e ca.usa, per accrescer-e il numero deii suo,i pros·eEti, abbia mai bisogno di indulgere ai I-or-o-vizi e quasi- di, col– tivarli? L'ind' ulg-en.za, la, connivenz,,a., ,an,zi, che l'a1coo1ismo avvel,enatore trovai in a.le.uni ambi,enti soci,alisti, fu palese, ,anche .Ìln un'ocicasione recente, quando ,a_ Mi– lano si cominciò a parlar-e della necessità di aprire, ne.i qua,rtieiri operai, luoghi di ritr.o,vo con, bi1bl·i,ote,p.a, saLa cti, l,ettuTa ,e di convers,a,ziion,e, qool,che gi•uoco leciito-e spaoci:o di bibite i,gieni-che·,con ,assoluta esolu– sione de.ll' aJJ.coo.J. Le prime obiezioni a questa p-ro– p-osba -· molto di1S·cretee molto caute, i1n,veTo•,c,ome avess,ero p,udo-re di mostrarsi - v,ennero prop,rioo d-a qual-che Cir,collo, timoroso di- un.a, concoTr,e,nza., che, ad ogni modo, :non poteva oerto danneggi-a-re j.l so– ci,alis-mo. Si, vide a.!10,racon sitUJp,o,re quiesto as-s')lt.l'do.: un'opera d~ cultura e di eduoozi-on,e proletaria, a-tLr,a;– versaita da ool-o,roche ,n,e dl01V<rebihe,:r,o essere i fautOTi più con,vinti. Ossérvàn,o a,kuni-: ma il socfa,l:ismo non è uoa dot– trina di ·r,edenzione morale, nè un'Armata de/la sal– vezza: iii so,ciia,Jism-o è un,a Jiotta di- in.tere·ss-i m~eri,a,ti e di riven<li 1 cazi·oJ1Ji economiche. Am-me-ttiaino che sia so.J,Lantoquesto: ma il sociia•lismo,che h,a,nel -sµo pro– gramm a !,a di.f.esa -e J'incr-eme:nto dei s,a,laTi,e vi im– piega tan.ta, p-arte delle sue forze, h,a mai, posto lia medesima solerzia nel ri-cerc.are come e dove vadia.n.o a finir-e· i sa,J,a,ridei lavoratori? Ha ma,i, cere.atto di sapere quale cos,picu,a. parte deHe, sue, mevoedi la e.lasse p,role,tari.a-s,o,ttr.agg,aai consumi produtti.vi, per prodigarl,a, in quell,i danno,si alla sua salute, fisica e morale? Il Pa,rtito sociali-sta,, che, taint-o fece per Ja, limitazione leg-ale de,11,a gi•ornata di, la,voro•,quanto in-– ve.ce si pTeco,ccupa, dell'uso che f,anm:i .Ja più pa,rte de– gli opera,i de,i più lunghi ri·po-si ri-v,e,ndi,catia!.lo·sfrut– taanen-to c.a-pita-!fa,ta,? Il so,c,iia!-ismo,. che si è giustamente preoccup,ato della salute del l,a,voratore, esigendo che il lavo,ro si svolga nel~-e f.abbriche i,n condizi-oni di :r,el,a,tiva -siJCu• rezza, ha esso valutato- abbastanza qual-i te-so•ri di. s.alute prole.tari;a vadano distrutti per effetto de-i tos– sici prop-inati n,ene osteri·e?

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