Critica Sociale - Anno XXV - n. 19 - 1-15 ottobre 1915
296 CRITICA· SOCIALE 13. - Sistemazione dei rapporti coi Comuni limi– trofi, sopratutto per estendere, sviluppare e miglio- rare i servizii cittadini municipa.Jizz.ati; · 14. - Presidio alla. class,e, lavor.atrk,e ne,i suoi or– ganismi di di.f.esa contro la diso,ocupazione e di ele– vamento deHe condizioni economiche e intellettuali del proletariato, e collaborazione coll'Ispettorato de,! Lavoro per la reale applicazi,one delle leggi protettive della vita dei la:vo.ratori, istituendo un ,apposito Uf– ficio e uno spe.cial,eAssessorato. I quattordici mesi. Appena costituita, nel luglio 1914, la Giunta so– cia lista ,qnnunciava .alla popolazione milanese il suo programma con queste parole: « la situazione impone di fare provvedimenti che valgano, pe-r quanto è cons,entito· ad un.a amministrazione muni-. ,cipale, a rimuovere o, per lo meno, a temperare il disagio che pesa su quasi tutte le classi soci-0.li , ma specialmente sulla classe operaia più numerosa e meno difesa». Il pr'oposito di questa azione, che erà allora sugge– ritG cla'lla crisi economica incombente e perdurante, sembra oggi profetico, in quanto, un niese dopo, per lo scoppiare della guerra, doveva diventare, quella, l'azione preminente e assorbente tutte le energie della amministrazione. Non dimeno, essa non valse a distrarla interamen– te ·dallo studiare e dal cominciare a tradurre in · atto il suo programma specifico di riforma dell'or– ganismo municipale, nel s,enso di ,estenderne il go– dimento dei servizii anche alle classi lavo,ratri,ci, e di trasferirne il costo sopratutto sulle classi agiate. Di questa azione svolta nel periodo di quattordici mesi diamo qui un conto sommario, segnando le linee essenziali e lo spirito del lavoro compiuto. Lavoro. Prima cura fu quella di mettere in valore i pro– blemi del lavoro, creando nell' Ujficio del Lavoro, r-etto eia un Ass,ess,ore, un organismo che osservi, registri e studi con metodo e con indirizzo conti– nuativo i f,enomeni della vita economica, li metta in · luce davanti alla cittadinanza e proponga soluzioni sulla base delLe osservazioni compiute, coordini l'o– pera cli vigilanza sull'applicazione delle norme pro– tetti ve della vita dei lavoratori e la faccia più intensa. · Fu così rinnovato il Bollettino statistico mensile, arricchendolo dei dati · riguardanti i molteplici aspetti della vita di una. città di lavoro come Mila– no, premetten_dovi una parte storica ed illustrativa non solo di tali fenomeni, ma di tutta la svariata attività d.el Comune e delle principali Istituzioni cittaclin,e. In tal modo il Bolléttino viene ad essere un vero « specchio, quanto più possibile ampio e fedele, d,ella vita di Milauo nei suoi molteplici aspetti; demo– grafico, economico e sociale». La sua utilità è dimostrata dal fatto .che la tira– tura da 1500 è salita :a 10.000 copie vendute, che copiosa - pur in un periodo di così grave stasi dei traffici - vi è la pubblicità a_pagamento, ,e che già altre città come Como, Bergamo, Bologna e Firenze lo hanno imitato. Con gli stessi criterii si stanno trasformando i « Dati statistici», pubblicati ogni anno a corredo del Bilancio, in un compiuto « Annuàrio storico e sla– tistico della Città di Milano >> ora in corso cli stampa. S_i sono compiute alcune inchie-ste suUa compo– sizione delle· famiglie dei dipendenti dal Comune e c\ell,e famiglie inscritte nell'elenco dei poveri, per proporre provvedimenti adeguati, ai quali si ac- BibliotecaGino Bianco cenna in seguito; e, ogni tre mesi, si eseguisce un'inchiesta sulle condizioni di occupazione nelle industrie e nei commercio della città, per avere un indice della disoccupazione. Indagine questa tanto più interessante in questo periodo di così grave perturbamento economico. Anche, per segnare in modo continuativo il co– sto della vita, si formano, mensi. !men.te , sui prezzi al minuto delle derrate cli_consumo popolare, d,ei numeri indici con confronti con gli anni pre– cedenti. Le ispezioni alle fabbriche, ai laboratorii, ai risto– ranti, agli alberghi, sulle condizioni igi,eniche cli lavoro ,e sull'applicazione delle leggi. protettive del lavoro, si sono fatte più intense, e sono state negate tutte le deroghe domandate; ma per rendere, come si è detto, più organica questa azion,e,i si è predi– sposta la costituzione di un / spettorato municipale del lavoro, il quale sarebbe già in attività, se il Co– mitato superiore del lavoro, che deve approvare il Regolamento, non av,esse preteso di imporre im– pacci e vincoli, dettati da una inconsulta e parti– giana· clifesrr degli interessi padronali, the meno– mano la dignità e la autonomia del Comune e ai quali il Comune non intende soggiace:r,e. Intanto, perchè il buon esempio all'inc\Ustria lipe– ra, oltreochè dal Comune, in quanto esercita diret– tamente alcune industri-e, fosse dato anche da que– gli industri"ali imprenditori che assumono lavori e forniture ciel Comune, questo iinpos,e nei contratti d'appalto alcune clausole sociali p-er assicurare ai lavoratori orarii, salarii e condizioni, quali le leggi hanno stabiliti e le organizzazioni hanno conqui– stati, e per spingere ali.a previdenza i lavoratori ed i padroni, integrando lo sforzo dei primi, impo- nendo il contributo ai secòndi. · Al problema dell'abitaziòne, in questo periodo in cui più che di quantità si tratta di qualità, si è co– minciato .a pwvv,edere, innanzi tutto, col rendere I'Ut[icio dell'abitazione acc.essibile' al maggior nu– mero cli.cittadini che cerca.no casa, pubblicando tri– mestralmente un boll,ettino .« La Casa », il quale regi– stra tutti gli alloggi disponibili con notizie utili sulla ubicazione, sui servizii, sul prezzo, e coll'affi– dar,e ad una speciale .<vommis.sione lo studio del contratto d'affitto. E' stato così formulato un Con– tratto d'affitto di piccoli appartamenti nel quale i diritti dell'inquilino sono stati messi in luce a nor– ma delle leggi vigenti, mentre nei vecchi ·contratti in uso il proprietario di casa; profittando dell' « i– gnoranti.a l,egis » dell'inquilino, s,i faceva la p.arte ciel leone. Indltre è stata preordinata la costitu– zione di un Collegio dei probiviri della casa, per · dirimere le cliv,ergenie fra propriet'ar1 'e irlqliiliiil'. ' I presidii in difesa della classe lavoratrice hanno assunto un'ampiezza molto maggiore che nel pas- sato. · Innanzitutto, nelle organizzazioni professionali operaie che I).On abbiano carattere confessionale, palese o celato, il Comune apprezza -non l'opera specifica cli propaganda e di reclutamento, nella quale esse debbono rimanere libe:r,e da impacci e da sentimenti di..... ricon0soenza verso chicches– sia, ma i servizii che esse fomiscono alla classe lavoratrice. Tali servizi rivestono il carattere. cli servizio pubblico a difesa della classe lavoratrice e, perciò, spetterebbero al Comune se il Comune fosse -sempre l'espressione e la rappresentanza della classe lavoratrice medesima. Il Comune perciò sente il dovere di integrare con contributi quegli organi della organizzazione operaia eh.e compiono siffatti servizii, e di coadiu– vare congruamente gli sforzi dei lavoratòri previ- denti e consapevoli. . Così è che il Comune, in attesa di poter ospitare
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