Critica Sociale - Anno XXV - n. 16 - 16-31 agosto 1915

264 CRITICASOCIAL2 cilit alo il c òmpilo di litigare. Ma non bisogna ge– ne1 •aiizza.re. Contro 'l'asserzione che gli .a1ti nib.ass,i coin cidono c on i progetti sbagliali sla, se non altro, il fa.tto, che i ribassi elevati si verificano di p1~fe– renza ~n d·eLermiÌnate regioni. Dalle statistiche rac– colte dal Ministero dei Livori Pubblici J}er il Lrien– nio, 1910-912 si rileva che, sopra 717 ribassi supc– rio,ri al 20 p,er cento offerti nelle g,are pubbliche le- • nulc in trntla !talli.a per conto di quel MinisLer.o, ben 579 so-no stati offerti nell'Italia meridionale, dei quali 236 fra il 20 e il 25 per c,enlo, 186 tra il 25 e il 30 per cento, 100 Lra il 30 e il 35, 32 tra il 35 e il 40, 12 Ira il 1.0 e il 45, 7 tra il 45 e il 50, 6 superiori al 50 per ccnl,o. E, Lra le regio,ni meridionali, la Campa,nia ha cllalo, da sola, 295 ribassi superiori al 20 per cento, cli cui 87 Ira il 20 e il 25, 103 l,ra il 25 e il 30, 60 tra :il 30 e il 35, 22 t.ra il 35 .,e il 1.0, 11 tm il 40 e il 45, 12 dal 45 in su. Di fronte a qùesti risultatti, bisogn,erebbe venire a\l,a co11dusione, accettando la tesi cli.anzi ·riferita, che i progclli malamente compiliaLi cla:ll'J\mmi1ùslm~ 1.i-onc ,siano- quasi esclusivamonle quelli che si rifc– risco·n,o:,ad appalti clel -Mezzogiorno, o che quasi csdus-ivam,cnlc nel Meuogiorno vi siano impresari capaci cli scorgerne i difctt.i e deliberati ab· initio n valerscn,c,. La verità è qiv,ersa. I ribassi elevati sono di regola il portalo naturale della libera con– col'l'onza sp.in.ta agli ultimi estremi:· ove tra gli of– fcrc-nl.i . alle .aste manca qualsiasi -0ffi.aLamenloe, di– casi pure, qualsiasi disciplina, ivi spesso· te off.ertc l'iscnlorno delle• passioni, degli anlagon~smi •che gli ,d:Lualisistemi. cli gara suscitano quando si esplicano se1,i.amenLe,e ivi anche le imprese oneste· sono- spinte ad affermm"Si sulle allre con offerte esorbitanti. « J3i– sog·na lavorare ad .ogni costo!» dicono esse,- e so– y,c,nlc fa-r1J1,o .a fìctanza in buona fede sulle proprie fo1"LC, ·sui lavori suppletivi, sulle varianti, ccc. Quello clic in ogni moclo è certo ò che i ribassi clc:va:Li sono• cbi-regola- dannosi, o per il privalo con– LraenLcO·pcr I' Amminis.lr.azione. Dannosi pe-r il pric– va•l.oc.onlra,eule quand'egli non sia espertissimo- nel– l'a-ssicLb1'.a1's.i oon. qualsiasi espediente i mezzi clii lu– cro; dannos,i per l' J\mminislmzione quand'essa si - trovi cli fro-nl.cad -app.altatori senza scrupoli e senza coscienza.. Nè il pericolo unico o m.aggi9re è quello che può clorivarc dalle liti. Se la decisione. del ma– gis:Lrato,o degli .arb itii è giusta-, le liti non fruU,ano agli .appaltaLori p.iù di quello che J.oro spcbla. I dati lii faLLo dimostr ano• come la risoluzi-one cl-elle ver- 1.cnzc sollevale cl-0gli impl'osar1 non cleLcrmini, cli consuelo, quci risultati cliimslrosi per I' AmminisLr-0- ,.ionc che molli credono. Se-conc1ole statistiche so– pra cifaitc:; il Minist.ero dei Lav ori Pu bblici· avrebbe pagalo, dal 1895 al Hlll, per m.ag •giori com.pensi a-ccord.ati dlai collegi arbitrali, L. l l.9 33.299 su lire 58.470.710 richieste dagli impresarì, cifra I.a prima che corrisponcl,e al 20,41 per cent0 rispetto• alLa •se– concla. Se: si confronilano poi i maggio,ri compensi accordia.Licon gli importi degli appalti a base-. cli li– quicLaijone (L. 105.793.840),· si ha la perce'ILtuale di 11,28, la, qualie .a.scende a 13,29 .aggiungendo il lodo pronunziato il 18 aprile 1907 per il Pa1azzo di Giu– stizi.a,; lodo che per la sua eccèzional,e gravità ha de– terminato, l'err-onea ·opinione che tutti gli arbitrati costituiscano• un salasso per l'erario. Invece, se si Licn conto che la medi.a de.i ribassi ·offerti dal1e Im– prese, sempre secondn le citale statistiche, oscilla tra il 13 e il 15 per cento nell'Italia meridionale, cioè nella parbe del Regno ove più si litiga (le statistiche giudiziarie, oom'è noto, dànno, da Roma in giù, il m:aggior numero di procedimenti ·contenziosi), è lo– g.i cà la. dedluzi.011Je che molto spesso gli .arbitrati ren– d·o ,n.oa fatica alle Imprese quello che esse hanoo BibliotecaGino Bianco dovul.o rifiutare in prinCJpIO, e non rervono quindi che acl elide.re l'enfrtà dei ribassi elevati. Il grave perieoo Lo cli que st'ultimi non st:a dunque nella pos– sibilit.à delle Liti; bensì si.a nei fastidi, nci ritardi, e s,opmttullo· neUe frodi a cui è spinto l'impresario che teme cli J.avoriare in perdita; frodi alle quali male si rimedia con la vigilanza, pcrchè la vigilanza falla bene è moHo costosa e perchè la frode in tani.o è frode in quan,t,o sa sfuggire ai controlli. È ,opinione molto diffusa che,. quale rimedio a que– sti incon.veni,e,nLi,bastor:cbbe l'us•o, nelle gàre, della scheda cli massimo ribasso, già in vigore -oggi per gli appalti da cioncedersi alle Cooperative e per quelli riguardanti lavori cli bonifica, cioè basterebbe che l'Amministrazione prefissasse il limite mas~mo a cui i -ooncorrenti po-sson.o giungere r:elle loro of– ferte, tenendo segreto tale limite fino .al mo1mmLo dell'aggiucl,icazionc. Il •sistema, se r-0pprcscnta qual– cosa meglio del niente, è grossolano ed assurd-0, per– chè, non. tcnoncl,o calcolo, nè potendo l.cnerfo•, ciel tornaconto individuale dei singoli concorrenti, il ri– basso ma ssimo può i'iuscirc per ciascuno cli loro, .a seconda cl.ci casi, o troppo 'limitato o troppo clc– vaLo. Noli .a prim a ipo·Lesi I' J\mrninistr.azi,one perde il cli più che avrcbb.c guadagnarlo senza fos.tndi';· nel scconcl:o non evita il pe-ricolo che deriva dai ribassi eccessivi, mui lo .aggrava giustificando con il suo .ribasso il ribasso arrischialo offerto dall'aggiudica~ Lario. All..r:ogravissimo inoonvenientc doelsistema di– pende dalla sua segretezza, che ingenero continui sospett.i Lra i co,nco-rrcnt.i e a carico dei funzionati e che nella pra'tica ha cl-0toluogo più volte a scancla– J.osi t,fYnLati v di frode e cli corruzione. Il mezzo più adatto per, cvil-0 rc i ribassi cccesisiv•i si può ottenere, ollrc che e.on l'appaltare i lavori meclianLo concorso ili prog cLlii o mediante· offerta di prezzi, con il da1,e· all'Amminislr,azione facoltà di dichiar.are n ulle le o fferte arrischi.a-1:ee di tener va'- . licie le altre, meni.re .altualmcnte, per le norme di confabi.lità, ove l'Am ministrazione 1~con.osca ccce&– siva la maggior offerta, dcv© annul1arc tutto, il pro– ceclimc11Lod'asta ,e ricominciar da capo, col peri– colo che nella gara sucçessiva, come so~re,nteavvie~ ne, siano offerti riba.ssi più elevati cl.i quelli prece– denti. Il metodo di annullare non 1o gare ma le of- . forte inammissibili è seguito clall'Aust.ria, dalla Ger– mani.a e dal Belgio. In questi paesi l' Amm,in.istrazione non è tenuta ad agg.iuclicare gli appalti ai concor– renti che ::\·bbiano·,presentato le offorlc più. c1evatc. Noi Belgio il Ministero h.a la scelta tra le offerte prese1:1ta·Lo; in· Austria sono açldiriLLura consJdena~c nulle le ,offerte J.cquali conLenfl'.a-no proposte cli prezzi. evicl~rntemenle sproporzionati ulla fo_rnitura -0 .al– l'op,era da esieguire, cl-i modo che, in base a tali prp– posle, non ·si possa attendere una buona ·eser:uzion,c dell'.app.alto•; ·e solo si fa eccezione per le offerte eccess,iv,e pres,entate dà persona nota per capacità · ed ones1.à, quand'essa d'ia spiegazioni sodèlisfa.centi in m erito ai prezzi richiesti. Pure in German ia l a p.iù hassa richies-ta di prezw non deve, come t.al, c, in . alcun modo ritemérsi· d·ecisiva nell'aggiudicaz ione degli app a1ti: l'aggiudicazione _è p~()n.Um,iata · sc:la: mente m ba.se all'offerta amm1ss,1b1le sotto tutti 1 rapporti, che d ia garanzia di una buona ci puntuale esecuzi<?'ne dell'~pJ?alitO. • _ . Un Sistema S1m1le potrebbe essere adottalo, con le opportune garanzie, anche da noi. Nè dovrebbe spaventare l'ampiezza c1ellà facoltà acoord.ata aJ.l'Am– min.i.str.azione. Questa ha già -oggi la facoltà .insiin~ dac.abile di escludere dalLe ,aste qualunque Impresa, quand'anche siano regolari per la forma e per la sostanza i documenti da essa pre&enlati. Tale f.aeoltà, se téoric.arrrente è stata d:a 1aluno oritic.ata, ha trova_to

RkJQdWJsaXNoZXIy