Critica Sociale - Anno XXV - n. 16 - 16-31 agosto 1915
CRITICA SOCIALE 253 mediante .assunzione di operai ed .acquisto di mate- 11ialie mezzi d'opera. La t,endlenzamoderna è pure favorevo_leal sistema della concessione di lavori ad Enti pubblici o a pri– vati; sistema che da noi .assume figure giuridiche • diverse, e talvolta, come nella cosidetta concessione di costruzioni ferroviarie, non diversifica intrinseca– mente dall'appalt-o; ma il motivo del favore cresoonte sta nell'alleviamento d·el peso finanziario che lo Stato momentaneamente ottiene impegnandosi a p.agam,e,nti rateali, o, per essere ·sinceri, consiste nella possi– bilità di far debiti che, sfuggendo all'abtenzione el pubblico, sono approvati senza difficoltà. Un sistema misto che può consid,erarsi una ridu– zione del precedente e che 'pme serve ad eliminare parte d,egli inconvenienti che originano d~Ua imper– fezione dei prog,etti, come pure giova per un.a più cauta selezione degli impres,arl, è quello cI,ell'ol[erta di prezzi, quasi sconosciuto da noi, e praticato, in Francia, Austria, Germania, Inghilterra. Secondo questo sistema, l'Amministrazione redige il progetto Lasciando in bianco l'el,enc-o dei prezzi, che dey'es– sere comple:tato- a cura dei concorrenti .all'appalto. In tal modo, ogni concorrente deve studiare con un.a oerba serietà il progetto· e non può, a lavoro .assunto, sollevare ag,evolmente questioni in ordine .all.a re– muner.atività dei prezzi. In tal modo si evit Jano pu re con più facilità le offerte es;orbitanti, che cos.ti ~ui– soono I.a preoccupazione continua cieli'Am ministr a– zione. Perchè uno dei difetti più gr.avi dei vigenti sistemi d 1 .aggiudicazione in materi.a eh opere pub– bliche è dato appunto dall,a nessuna possibilità di frena•re i ribassi eccessivi. · Il sistema dell'appalto rimane tuttavia il sistema tjpico e sarà difficile abbandonarlo, nonostante i st:,oi difetti. Tr.attas,i di un sis:tema che oscilla da noi tra il forfait e il vero contratto a misura, e che non delinea nettamente la responsabilità deH'lmp.resa e quella dell'Ufficio governativo in ordine ali.a d'ire– zione tecnica dei lavori, m~ o,rmai è divenuto tradi– ziorual,ee oocorrerà procedere con molta cautela nella sua revisione, che pur s'impone da lungo temp-o. • Per la buona riuscita di un appalto, tre elementi tutt'alt,ro che semplici sono essenziali: 1 ° un buon progetto; 2° un buon impresario; 3° un buon oon– tratto. Secondo le norme vigenti, i progetti veng-ono redatti di regola dal!' Amministrazione; in qualche casu ',j'.>ecialc,nuando, soprattutto, si è trattato di op,ere arehitet.toniche, se n'è .affidata I.a compila– zione a professionisti privati. I progetti dell' Ammi– nistrazione non vanno purtroppo esenti da critiche, data La. scarsezza numerica del personale tecnico che deve •redigerli, il suo difetto di speci:alizzaiforue e l'assoluta mancanza di responsabilità individuale nel c01npilatore .(]). Di qui buon.a parte, dei gravi incon– veni.enti lamentati più volte; di qui soprattutto la soroporzione tra spesfl prevista e spesa effettiva, che fa nascere i sospetti di dilapidazione del denaro pubblico, di corruzione et similia. Rimedio .a ciò non può essere, come qu.alcunio ha suggerito, un largo ricors'o ai professionisti privati, poichè, o il professionista privato s'incarica .anche dell'esecuzio– ne del suo progetto. e allora so-rgono inevitabili dua– lismi col Genio Civile che pur de ve controllare e vigilare l':-mpalto; o l'autore d.el orogetto rimane estrnne o al i.a sua esecu1.i-one ,e si v ien meno .a auel– l'unità .f.ra Io studio e la oratica che sol.a dà .affidln– ment>o di u tili risultati. Sistema invece che può d!are buoni frutti è quello di affidare la comoilazione d'ei progetti alle stesse Imorese, come da qualche tem1:>,o v.a esperimentando il Ministero clei Lavori Pnbblici. Il sist.ema,· largamente usato in Franci.a per i lavori norfuali e per auelli in genere che possano richie– diePevarie so·l117.ioni, present.a i seguenti non trascu– rabili vantaggi: a) ag,evola la ranida compilazione dei progetti. eliminando le formalità inerenti .all'.at– fività di aualsiasi Amministrazione oubblica; b) sup– plisce al difefto di snflciafo.1,a1.ione fomentato nel per– sona-le del Genio Civile: c) elimin11le nume-rose ver– tenze cui può dare o,rirrine ogni progetto, anche buono, non comnilato cl.alla stess.a nersonn che lo deve· es.e,iuire. e quelle che derivano dai;rli eccessivi ribassi: d) assic1m1 in mod,o r,oncrefo dell'iò-oneitil dei -eoncorrenf:i. Sarebbe ouinrli onoortuno che .an– che d::i n-0i g,Ji si d~sse una oi1i lfirg.a anolicazione e lo si disirinlin.asse con noem,e nrerise, che. f,ra l'al– tro. ne flt,:ibilissero J.a fiirnr,:i giuridica, ,poichè, men– t~ in Francia esso si esnlica semnre mediante con– corso ed è c,omnreso frn i sist,11mid'.a1;rgiudicazi·one nnbblica. da noi o·scilla tra la licitazione e J.atra:f.t.a– tiva privata. A priori non è facile giudicare se un daLo• r-ib.asso sia o I1JO prop,orzionato ai prezzi preventivati- dal– \'Amministrazione apnaltante: .nel c.akolo entrano elmnen·ti disp.arnti, dei quali alcuni cli carattere sog-– g-etiivo. Non c'è dubbio però che, quand-o i ribassi raggiungono -cifre molto elevale, denotano qualcosa di an•ormale, e precis;ament.e: o poca serietà in chi ha off.erto-il ribasso; o difetti temici dlel progetto·, che lasci,ano adito .a questioni di facile vitto-ria per ]'-impresario; o intenzione da parte di quest'ultimo di rivalersi con tutti i mezzi leciti ed illeciti, durante il corso dell'.app.a,lto,di quanto ha dovuto perdere in principio. Chi si pone esclusivamente dal punto di vista dell'Amministrazione propende a sostenere che i ribassi elevati si.ano per lo più il risultato, della poca seri;età o-dello spirito litigioso degli impresari; chi si pone dal punto di vista degli impresari t.ende ad' .add,ossare all' Amministrnzio-ne tutta ],a responsa- - bilità delle offerte elevat.e, anzi afferma che queste ultime non possono mai considerarsi .eccessive, tro– vando nei proget1i sbagliati la loro pien:a giustifica– zione (1). Ma è da osservare, in proposito, che l'im– presario, il quale pianta continue questioni, non cessa dall'essere 1-itigioso qu.ando le questioni tro– vino un oerto fondamento·. L'.appnll.11toreche pre– meditJa liti, speculando .al momento cl.iassumere la– vo,ri non sulle perfezioni, ma sulle imoerfezioni dei prog,efJtj,è un appaltatore che v.a dis'linto da quello che -assume i lavori in buo·na fede, contando di con– seguirn un equo guacl.agno•direttam-e.nt.econ la pre– slazione .della sua opera, e che poi, nel corso del- 1'.appalito, s,i trova nella necessità, quasi suo mal– grado, di tutelare i propri interess·i dinami .agli .ar– bitri o ai tribunali. Del resto, la perfer-ione non è· di questo mondo; ed il pretenderla nei progetti d'.ap– p.alto•, magari in ogni particolare, ché 1,orni .anche a picco.J.osvantaggio, salvo, benintes;o, tacere quan– do !'.imperfezione torni a vantaggio anche grande, costitursce un metodo cli condotta poco lodevole in un genere d'aff.ari così delical,o e complicato qual'è quello dej?li appalti d'opere. Certo, che .a determinare i ribassi eccessivi influi– scano i cattivi progetti e i contratti difettosi, nes;suno lo nega, e talflto più vi influisco-no auanto Più sono - gravjdi di clausole e di oneri a carico degli .appal– tatori. Un impresario fiorentino analfabeta, che ha fatto milioni, giudicava i capitolati a peso·, e. più erano pesanti," più elevava i ribassi, sicuro che le molte disposizioni del cap.itolato gli avrebbero• fa- (1) Vedasi a qnesto riguardo: Ing. ATTll,IO BELLESI: Governo, ap- (ll v. a questo proposito anohe l'articolo 11là citato den•on. PIETRO paitl, appaitatort (Conside,·aztot1i t,c11tche wlle cm,.. e delle ve,·tet1ze BJ:BTOLml au le Riforme nell' .A.mmit11stra,:1011e del lavori p11bbltci. 11eWesec11zto11e d l i«vo,·t pttbbltct e mezzt di p.-even-t,·Ze), Firenze, 190{. 1bi~oteca Gino Bianco
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