Critica Sociale - Anno XXV - n. 15 - 1-15 agosto 1915
230 CRITICASOCIALE parole che la proposta inglese è eccellente, ma per oombinazione ·o per fatà)ità - giunge in ritardo, qùando ~i \ono dovùté già adottare deile coniromi– sure alla mobilitazione russa. E in ritardo è giunta : anche a Vienna la risposta serba, la quale acoetta quasi tutto l'u/limalum -: persino i poliziotti au– striaci, giudici· islJ'uUori a· Belgrado - e si rimette all'arbitrato eur.opeo per tutto il resto. Ah,' i servizi postali! Nel 1870 la guerra è resa inevitabile dall'ar– rivo del telegramma di Ems; nel 1914, è un doppio disguido postaJ.e che la provoca .... Frattanto, l'Internazionale SociaJ,ista è accors.a,' è in mòto con i secchi 'd'acqua intorno all'incendio: · per estinguerlo nei suoi primi focolai, nella ipotesi più disperata per cirooscrive,rlo e per isolarlo. Mano alle pompe! Le quali eritno · state sipprestate, nel Congresso di B.àsilea, accettate_ 'e collaudate da tutti, anche dai tedeschi (il povero Bebel vi aveva pro– nunziato il suo canto del cigno). Da Berlino, da Pa– rigi, da Londra, da Vienna, da Pietrob<urgo accor– rono il 2'.l .luglio a Bruxelles i delegati del socialismo internazionale: essi non avvertono neppure il biso– gno di discutere molto per trovarsi d'accordo nel proposito espresso da Jau'rès di « tutto osare oontro la minaccia della guena ». I social'isti tedeschi sembrano fermi e audaci, non meno d·ei fr.ancesi, n-~ll'attuazione del comune poo– po'sito: tra il 27 .luglio e il 2 agosto in tutta la Germania si convocano Comizii imponentissimi per ·ia difesa della Pace. Nella sola Berlino si tengono cinque grandi Comizii il 29 e undici il 1° e· 2 ago– sto. E dopo poch.e ore c'era la guerra! · · Da Parigi l'Humanilé il' 29 luglio lancia il mani– f-esto eloquentissimo e minaccioso contro il rimescolio chauvin delle passioni; ·ma anche il Vorwarts, il 30, parla nettamente· e sbarra la via dei ripieghi (per la q.uale poi si sarebbero messi molti socialisti tedeschi, per ·dar pace alla loro coscienza in pena!) alla marcia deJ.l'imperialismo verso la guerra: - « Fortunatamente l'Inghilterra ha preso l'iniziativa per la conservazione della pace. 1 quattro Stati neutri faranno da mediatori. È una proposta equa per tutti. Ma l'Inghilterra premette a questa proposta la sua opinione ·che l'Imperatore di Germania può, scuo– tendo la sua toga,· fare uscire dalle sue pieghe la paoo o la guerra. E_l'Inghilterra ha ragione. Al' punto iri cui siamo, la decisione dipende d? Guglielmo»_. Ma Guglielmo non· ha scosso la toga; ha messo già la·. mano sull'elsa, ed ha grillato che la guerra sarà con,t:r.o lo czarismo. . ,,,il Vo'rwarts (siamo già al 2 agosto) si pone di h'orite, cosi: « Si cerca di persuadere il Partito so– cfa.Hsta·che k1 gue•rra oggi imminente è in realtà ùna antica rivendicazione socialista: la guerra contro la Russia; contro lo czarismo senza fede (da qualche giorno è chiamato così nella stampa· finora entusia– sta dello knut .... ), non è stata una rivendioozione socialista, sempre? Ma il còmpito di aboottere lo c:i:arismo spetta al popolo russo, che si vuol disto– glier-e çon la guerra dallia l-0tta contro il despotismo. Eccitare all'odio contro la Russia sarebbe, dunque, fare il giuoco dei roozionarii russi ». , Ma, quella stessa notte, i primi reggimenti russi pltrepassavano la frontiera prussiana e i primi reg– gimenti tedeschi bussavano col calcio dei fucili alle porte del Belgio. La guerra era! BibliotecaGino Bianco Fra l'ariete tedesco e il rull,o russo. Ormai la storia si trasforisce anch'essa al gran qm1rtiere generale. Ogni capitolo non è che una battaglia. È scritto - permettete - col sangue di quelli che combattono, con le lagrime di quelli ri– masti a casa. . U 4 agosto è intimato al Belgio l'uWmatum, fra– tello siamese di quello inviato da Vienna· alla Serbia. Tutto il Belgio, n.eHe parole sobrie e fiere del suo re, risponde: no! e corre alle armi. Davide contro Golia. Cento quaranta mila soldati,· improvvisati- come il loro armamento, assalgono quattro armate, cioè •circa mezzo milione di tedeschi. I nazionalisti di tutti. i paesi' sghignazzano: - « Ah, la nazione armat1! .... vedete mo'?! ». M,a la « nazione armata » si batte eroioomente, con bravura e anche con abilità: uno contro sei! Salva -la Francia e oppone all'invasore una resistenza - in proporzione de.I numero - anche più valida di quella dell'esercito permanente francese. Ripiega, sempre, vinta e non mai disfatta, dalla frontiera a Bruxelles, indi con la Corte a Liegi, e poi a Namur, per chiudersi più tardi in Anversa, d'onde il Belg{o - a signi-ficazione dèlla sua non revocabilìe immorta– lità - si trasferirà più tardi, il 16 ottobre, in Fran– cia, all'Havre. Frattanto, 1'8 agosto, Betmann Hollweg ha giusti~ fioato con « la necessità che non oonosce legge» l'invasione brigantesca del Belgio: una giustifica– zione it cui impavido cinismo avrebbe potuto dispen– sari-o d·alla viltà della menzogna, secondo la q'll'ale già Inghilterra e Francia avevano preordinefo la vio- lazione della neutralità belga. · Mentre « l'ariete tedesco» sfond·a le porte de.I Bel– gio è si affretta verso la Francia, il « rullo russo » . scende verso la Posnania. Il 12 agosto da quella parte tutta la frontiera prussiana è · S'Uperata dai cosaochi di, Rennenkampf; ma ad essi è opposta sol– tanto la resistenza di truppe di copertura, perchè i tedeschi han fretta dall'altra parte e Guglielmo ha . ordinato per il 18 il pranzo a, Parigi, al Trocadero. I commens.ali, però, han trovato terribÌli inciampi lungo la scorciatoia belga: han perso dieci .giorni dinanzi a Liegi - l'eroica -; se ne vendicano rab– biosamente, riabilitando Attila a Liegi, a Malines, a Gand e contro i f,ranchi tiratori (tutto il Belgio è...• franco tiratore!), ·e già dal 10 agosto tentano affret– tarsi all'agape parigina, .gettando~i contro la fron– tiera dei- Vosgi. Ma Verdutl non 'è più « vile città di confettieri »: i-pasticceri della città stancano, l'uno dopo l'altro, il Kronprinz, il principe ereditario di Baviera, von Bolow e von Kluch. Dal 12 aL 16 ago– sto Manheim, antemurale contro l'invasione dei Vosgi, è presa e ripresa 22 volte: e i tedeschi vi lasciano 100 mila uomini tra morti, feriti e prigionieri. Al– l-0ra raddoppia la furia nel Belgio: bisogna passare di là, sebbene il pranzo a Parigi già si raffreddi. Il 18 agosto l'esercito francese è incontrato e bat– tuto a Lilla, il 19 e il 20 agosto riesce a riordinarsi e infligge uno scacco a von Falkenausen; ma i-123 e il 24 è oottuto su tutto il fronte e von BQlow mi– naccia aggirarlo all'ala sinistra ed aprirsi la via S'll Parigi. li generale Gallieni organizza in fretta intorno alla è.a.pitale il campo trincerato, di.fesa di Parigi e ap-· poggio d~ll'ese,rcito in ritirata; .il 26, da~la Somme et Oise, all'Aisne e verso la Marna, Joffre i~i;zie. fa
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