Critica Sociale - Anno XXV - n. 15 - 1-15 agosto 1915
CRITICA SOCIALE 237 a-v.anzando e rinculando su una linèa. immensa, si cannoneggiano a vi<ienda da lontano, finchè manchino a entrambi le munizioni per un· colpo decisivo». La realtà ha smentì,to tutto ciò, Zuscima non s-i è ripetuta n~i mari d'occidente .. · Le squadre tedesca, inglese, austriaca sì tengono gelosamente chiuse ·nei loro porti e sguinzagliano le navi leggiere, giusta il metodo accennato nell'opera: La guerra navale. di domani. . . « La g,uerra industriale ha le sue regole pre-cise, •costanti ed assolute i attaccare i\ più debole senza pietà, fuggirè senza falsa vergogna davanti al pÌù forte. ,Le nostre torpediniere o i nostri incrocial.ori, tosto che scorgano da !unge un.a squadra ·o anche solo una nave nemica, anche più debole di loro, ma capace di opporre loro qualche resistenza, dovranno nascondersi immediatamente» (1). Cos,ì è.· Solo, scambio di torpediniere, sono in gioco t'sottomarini, di cui già nel 1890 si tentava la co 0 . strÙzione e si intravvedeva La efficienza, lakhè « molli iRr,it~~:i s~im;ivan~ &'ett~ti _via) ·m~li~n~ imP,iegati a costrmre 1 ooloss1 corazzati » (2). Generale era, quindi, « il convincimento che la· guer– ra marittima sarebbe una guerra industriale, una guerra spietata di incrociatori e di corsa, à dispetto di t-utti i trattati o le convenzioni.. .. ». E le· gesta dell'Emd~n lo dimostrarono abbastanza. Ma anche l'affondamento del Lusitania era, in qual– che modo, pr.evisto. Il De Bloch cita, dalla Nouvelle Revue, questa ipotesi form_ulata da un u~ciale di marina a riposo: « Una torpediniera ha scorto una nave commer– ciale, più ricca di carico di una galera spagnuola. L'equipaggio ed i passeggeri ammontano a. più oenti- i naia. Deve la torpediniera ·segnalarsi al capitano e prevenirlo che sta per colarlo a pk,co? Il capitano risponderebbe con obici che la affonderebbero insie– me all'eroico comandante. « La torpe-diniera seguirà dunque da !unge e, nella notte, affonderà il bastimento col ricco carico, con l'equipaggio e coi passeggeri; poi andrà in traccia di altre navi. Tutti i punti d•ell'ooeano vedranno bar– barie siffatte .... Molla gente protesterà .... Noi, inv~è, salutiamo, in q;uesti incrociatori, i rappresentanti più alti della legge, cui noi crediamo, de l progre sso, ohe condurrà aUa distruzione· della stessa guer.ra ». Sostituite all'incrociatore notturno l'invisibile sotto- · marino, e avrete l'episodio del Lusitania. Ma questo « brigantaggi-o marittimo » - osservava 'allora· il Dè. Bloch -~e « un "ritorno diretto ai' Mstu- ' mi·. dei tempi . barbarici ». Ciò non. impedl che ne,! secolo XX i nostri occhi. l'abbian·o veduto. Rimane intanto che i miliardi, spesi dai divers_i paesi per ingrandire e perfezionare le ·flotte, bilan– ciano siffaltamente le forze navali, che queste non ardiscono mfsurarsi i-n mare aperto, e sono, come reciprocamente neutralizzate nei loro elementi infini– tamente grandi. Operano invece maleficamente, come nella natura, gli infinitamente piccoli, e alla guer.ra guerreggiata si sostituisce la guerra di corsa, ..ora limitata al Mare del Nord e allo sbocco della Ma– nie~ neLl'Atlantico. Negli altri mari la -pò-lizia eser- · citata dalla flotta inglese ha assicµrato il libero transito delle navi neutre, diminuendo i rischi delle merci e quindi la misura del loro rincaro. (1) Dli BLOCII,op. clt., vol. :VI, pag •. 188. · (I) Ibidem, pag. 121. ·1blfoteca Gino Bianco La perdita di vite umane. Una delle carotte,ris-tiche pÌù notevoli della guerra futura -:- prevedeva vent'anni or sono· il De Bl.och - sarà l'aumentò gravissimo· delle. perdite di vite umane, per una se:rie di causè. « Nelle guerre del passato le perdite causate dal fuoco di fucileria salivano al 18 % dell'effettivo to– t~1e. Nell'avvenire, per la rapidità del tiro·, per l'au– mento delle cartu,ccie e della fo.rza di penetrozione, pe,r fa velocità rotativa e la precisione d,ei proiettili, per la· protezione delle carluccie ,contro l'umidità e finalmente per i mezzi più perfetti di misurare 'le distanze, la percentuale delle pe,rdite cagionate dal fuoco di fucileria salirà probabilmente al 63 %- E, si-ccorne la potenza del fuoco dell'artiglieria è 25 volte più forte che. non fosse prima, !}er esprimere là ci– fra delle pe.cdite · dovute àgli effetti prolungati dei proiettili esplosivi, occorrerebbero numeri superiori all'effettivo stesso delle truppe nemiche». ·• « Una cosa, in ogni caso, che gli stessi ottimisti non,, po~sono .. neggr.e,. si ~ çhe. n_el puflto_, [le}.,,qµ_ale si concentrerà la potenza del fuoco, sarà impossi- . bile sopportarla a ·lungo,· senza esporsi a una di– struzione completa» (I). . .Le descrizioni e 1,e.fotografie· che i corrispondenti ci dànno dei punti trincerati presi di mira dai can– noni, dagli o,bici, dalle granate e dagli shrap,nells su– per.ano questa previsione: come nei grandi sconvol– gimenti tellurici la configurazione del suolo si muta, le colline scompaiono, si ·aprono pro.fonde escava– zioni nel terreno, e tutto ciò· che l'uomo aveva..co– struito rimane distrutto. Sotto questa tempesta di metallo ardente, le per– dile sono inevitabilmente gravissime. La fanteria russa, il cui pregio principale è saper resistere nella difesa, non ha potuto sostènere il bombarda– mento di 1500 cannoni iri Galizia ed ha do;,uto re– trocedere. La lunga portata e la precisione dei fucili ren– dono inefficaci le perlustrazioni della cavalleria, per-. chè qualche tiratore nascosto atterra facilmente i cavalieri. D'onde la necessità di una più .larga par– tecipazione della fanteria, per arrivare, strisciando, con accorgimenti, sino al nemico, senza farsi scor– g,ere, e scoprirne le posizioni e assal,irlo alla baio– netta, supe_rando rapidamente gli spiazzi liberi, senza essere colpiti dai coni di pallott_ole degli shrap-nells. « Ad aumentare le perdite influirà la costruzione, , P.iù f_rnque,nt~, ~h~ .non_lo sia, m'<li stata, di trincee. G li specialisti hanno emessa l'opinione che la gue-rra futura avrà il carattere di una Lotta per impadronirsi di posizioni. fortificate. Durante la campagna si ·in– nalzeranno, iri tutti i punti favorevoli, opere delle quali non sarà .facile impadronirsi d'un colpo e che, nel corso. di un lungo assedio, potranno ingrandire· sino ad assumere dimensioni terribili, come accadde a Pfewna » (2). Anche qui la previsione fu superata mille volte. Le trinoee in duplice e quadruplice fila, .stend,en– tisi per centinaia di chilometri, fortificate, blindiate, · protette da molteplici .reticolati di fili di forro spi– no-so, sono la caratteristica precipua di questa guer– ra su butti i fronti, e la trasformano in guerra di pos1Z1one, in guerra di assedio. Si aggiunga la man- · canza del fu.mo indicatore dei tiri, l'uso di bombe (1) DE BLOCII, ep. olt., voi. v, pag. 291. (2) Ibidem, pag. 265.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy