Critica Sociale - Anno XXV - n. 13 - 1-15 luglio 1915

:;:202 CRITICASOCIALE loro numero aumentava a 125.000 ed è poi. andato s-empre cr-escendo. Inoltr.e i tedeschi hanno adibito -:ilkt confezione.di munizioni molte fabbriche del Bel– gio. Invece l'Inghillerra, la Francia e la Russia sono staie colte assolutamente alla sprovvista da· questa necessità impreveduta, determinatasi in tutta quanta la 3ua impellenza in seguito allo svolgersi delle varie fasi della lotta. E mentre l'Inghilierra e la Froncia hanno potuto rapidamenie organizzarsi in modo- da tener lesta G:ll'avve•rsario, la Russia, p,er speciali cir– costanze dipendenti, in primo luogo, dallo svilupp-o delle sue industrie, e, secondariamente, dalla costi 0 tuzione e dal genern di vita delle sue popolazioni, è stata meno agile nell'orientarsi verso il movimento che la p,orti alla soddisfazione delle nuove esigenze. In Inghilterra infatti si è iniziato un vero e pro– prio movimeruto nazionale affinchè tutte J,e energi-e del paese, che già non s·ono impegnate nel conflitto, poss,ano efficacemente contribuir-e alla produzione delle -munizioni. Come si sa, sJ è creato un ap-posilio Ministero delle munizioni, alla Lesta del quale è Lloyd George, e dappertutto saranno aperte o, già funzi·onano nuove officine e verranno utilizzate per quanto è possibile le risorse industriali di Manche– ster, Leeds, Birmingham, Cardiff e financo Londra. E, affinchè questa produzione sia larga, incessante e sopratutto ropida, si reclutano operai in tutte loeclassi sociali (vi sono perfino ingegneri ed, altri professio– nisti) e vengono ordinate squadre che si succedono in turni successivi; e a lutto questo movimento de-Ha metropoli partecipano largamente le colonie·. Anche in Francia si è fatto qualche cosa d-i simile, in proporzi,oni minori però, per una quantità di ra– gioni, specialmente dipendenti dalle relazioni che in– tercedono fra l'Inghilterra e i suoi alleat_L E la Fron– cia si è subito messa in condizione di intensificare e di rendere ràpida la fabbricazione delle munizioni, non solo, ma anche di perfezionarla. Così si annunzia -che f.abbri-ca ora un nuo-vo proiettile per il cannone da 75, formalo di un solo blocco di metallo e, ohe ha una grande superiorità su quelli prncedentemente– adoperati; e che attualmente si fabbricano nelle olli– cine della. Rep-ubblica centomila pro-iettili al giorno. E pu.re si ricono.s,ce ohe ciò non b.a-sta ancoro e si vanno da), Governo coordinando gli sforzi per fare di più. Quanto alla Russia nulla si s,a di preciso. E stato an•nunziato soltanto che .anch'essa si mette in condi– zi,one di provvedere alla nuovissima contingenza e che ben presto. si rileveranno al fronte russo gli efTelli d-ell'organizzazione compiuta. In quanto agli Imperi centrali, oltre le cifre degli operai che lavora'Ilo neJJ.e officine Krupp, date di so– pm, nessun altro particolar-e è nolo. Ma il' fatto che specialmente contro i russi vengono continuamente scara.ventati nembi e valanghe di acciaio dimostra chiaramente che anche essi si. sono messi in condi– dizione di. tener testa agli avversarii. E così ora si tratterà di vedere quale degli avversarii riescirà a superare l'altro in questa gara vertiginosa, deJ.la quale, a· parere di tutti i competenti, è premio la vittoria finale. •*• P.er dare un'idea di quello che è cotesto movimento v ertigi noso ohe trascina in questo momento quasi tutta l'Europa, basterà un piccolo esempio con poche cifre riferite dai giornali in questi giorni. Un'a•l'mata BibliotecaGino Bianco francese a tre corpi d'armata, consumando tutto il suo approvvigionamento per cannon.i da 705 mm., senza contare dunque i pozzi di medio e grosso calibro, &para con 360 pezzi 252.360 proiettili; ogni colpo pesa in media 8 chilogrammi e mezzo : sono 2.145.000 chilogrammi di acci,aio, di piombo, di esp1o– sivi, di ottone per il bossolo. E si tratta di appena 701 coLpi per pezzo, quanti non bastarro per il con– sumo di u'Ila intensa giornata di battaglia. Si pensi ·ora al consumo delle altl'e artiglierie che un'a-rmata adopera, oltre quelle delle quali abbiamo riferito i dati; si tenga conto che ciò che si dice di un com– battente vale anche per l'altro; si consideri ohe que– s·ta lotta accanita a base di metano arroventalo da scoppi tremendi si combatte a•ccanitamente in varii estesi scacchi-eri; si tenga conto della durata della guerra e si verrà all-a conolusione che occorro-no mi– lioni e milioni -non di chilogrammi, ma di tonnelliate di ferro, di acciaio, di ghisa, di piombo, di ottone e di espJ.osivi. Nè ciò è tutto. È necessario non trascurare un altro importantissimo fatto. L'esperienza ha già dimo.sLrato che i cannoni, come del resto tutte le macC'hine, v,anno. con l'uso soggetti ad un de~erioram.ento con– tinuo, tal-chè ogni pezzo, come si dice, dopo aver lirato un certo numero di coJpi di·venta assoluta– mente inservibile. Questo numero di colpi varia se- • con<lo il calibro dell'arma e, se mal non mi appongo, esso varia in ragion.e i.nversa della potenza dei" pezzo, e cioè è tanto· mino-re il numero di colpi che ogni cannone può tir.are, quanto più grande è il suo c,a-· libro, quanto, maggiore è quindi J,a su,a potenza. Nessun dubbio ohe in quèsta guerra questo limite per le d,iverse artigli-erie si vada man mano supe– rando: da ciò la necessità per tutti i combattenti non sodo di aocr-escere la J.oro artiglieria, m,a anche di rinnovarla e quindi la .necessità di maggior quantit:'l di metallo; che se è vero che per 1-eartiglierie nuove è utilizza-bile ancora il metallo di quelle rese inser– vibili, non è però meno vero ohe attraverso le varie fusioni e trosformazi◊-ni vi sono delle perdite ed an– che notev.oli. Data la quantità enorme di meta,JJo occorrente vien fatto di domandarsi: potrà continuare per un terrupo · molto lrung-oquesta guerra? O non avrà anch'essa un limite? Gia-ochè questa g-uerra ci ha rivebato l'esistenza di limiti che no,n si erano menomamente manifestati nelle guel're del passato. Si pari.a già del ·Jimi.te d.el rifornimento di uomini, oltre quello del riforni– mento dei viveri, i:J quale veramente· esisteva a'llche nelle guerre delle epoche trascors,e, ma che in quella attuale è oertamente divenuto incomparabilmente p:faì elevato; si è visto che le varie sezioni .dei fronti di combattimento impongono un limite al numero dei combattenti, di cui non è possibile, senza preg.iudi– care le operazioni, orescere in esse il numero a pia– cimento. Potrebbe dunque anche darsi che, un bel momento, si manifesti l'impossibi,lità del rifornimento dei me– ta!Li occorrenti alla fabbricazione dei proiettili, al rin– novamento dell'artigllieria. E allora naturalmente ri– marrà sconfitto queJ.lo dei combattenti che avrà pri– ma degli altri toccato questo limite. A ·parte ·però tutte le varie fasi di questa guerra e le circostanze in cui esse si vanno svolgendo, tutti

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