Critica Sociale - Anno XXV - n. 10 - 16-31 maggio 1915
148 CHITICA SOCIALE ufficiali cines.i si {l:,;sicuru che fu proprio il dottor Arrig{I quello'chc consigliò Yuan a emanare la not~ in, cui la Cina dichiarava d,1 cancellare la zona d1 gu1erra.... · La cosa, s.e f.osse vera - com'è de,l resto _pr_obabile - non, man,cherebbc di un certo lato umor1shoo. · L',a,nedd-01to,del resto, serve a dimostrare· la ootur'l e I'effìcacioa di cotesti « fidu,ci,airi » (aclvisers) ohe 1-e Potenz,e, e,sle,re hanno presa la c0t11-s.uetudine di im– por)'e agli Stati _più _deboli _p-er consigliarli ..._. si capisce nell'Ln-leresse· d1 chi! In Cma ce ne son-0 g.1à parr,eoch1 di questi 0011.siglieri, e di l>en·e non ne fanno pll.l!Il 1 bo. Ailmeno che si ve-eia. G. BossoN1. lA rnfRrnlA DIun ~~[IAUUA INJERVfUTIUA In qu~st'arlicolo, industri-oso e sottile, il profes– sor llicchicri difende la sua coerenza, da 1101 non messa affatto in discussione nel cappello che im– ponemmo al suo scrillo nello scorso numero, as– sum,endo che, avendo egli nel settembre scorso so– stenuto l'idea di una lega dei neutri, di tuUi i neutri - dalla Spagna agli Stati Unit.i, daU.a Bal– cania alla Scandinavi.a, dall'Italia alla Svizzera per tè,n,tare e, al caso, imporre con la forza ai belli– creranti la mcdi.uzione per I.a pace e le eque con– dizion.i della pace, giusto è che egli -Ora, d'accordo con tulle l,e specie di interventisti - per idealismo, per irr,e,clentismo e .... perchè no, ~l mpmento che non si possono soovera-rc? per 1mperrn1Ismo -, segua la dotrin-a dell'intervento della sola Italia, sollo la bandiera d,ella libertà e dell'indipendenza di 1-ulti i popoli, tenuta in alto dalla Triplioe In– tesa, che si puntella sul Giappone che rica,tt.a il protettorato sulla Cina e sulla Russia, che lavo-ra wsi lodcvolmcnle .a russijicare La Galizia, espel– lendo polacchi ccl ebrei ed .applicando ai superstiti la legge russa, cioè di .abolizione dei cliritt.i politici, civili e semplicemente umani, .cioè l'abolizione delle guarentigie fond.ament.ali d,ella vita, del domicilio, dl()I possesso! ... Noi che, al modo ipotetico e al– quanto uto-pistico dell'intervento, sia pure per la guerra, cli lutti i neutri ci senliamo interventisti quan~o il prof. Hiochieri .e, invece, m ancand o tal C:on<lizionc ed essendovene anzi tante alt.re essen- · zialmcnte contrarie, siamo neutralisti, n oi non di– fenderemo• certo la nostra cocrem.a cli fronle a quella dell'egregio prof. Ricchieri. Caro Treves, Hai voluto riprodurre quasi interamente un mio scritto del settembre scorso sulba « Missione dell'Itia– lia » di fronte alla guerra uLluale, e mi con<0edi di rispondere, se voglio, al tuo cappello in verità ass,ai benevolo rispetto alle .... piacevolezze dedicatemi gii:I clall;org:rno quotidiano d-el Partilo sociçlisl{I uffici.aie. li momento è lale, che ogni discussione sul tema d0ll'intervent-o appare ormai aooodemia biz.antina, luni.o più inopportuna se impostala sopra un fai.lo personale. Se approfìllo de,lla tua concessione per .a,ITermar·e che, nella mia mente non c'è confusione d'idee nè triste incoerenza lra il mio scritto del sel– temure e il successirn aHeggiamenlo, compresa la pari.e che posso aver avuto nel promuov-er-e quelle ohe tu chiami corweqticolc inlcrvenlisle, compreso I mio discorso d'un mese fa, che lan.to ha s·con.cerlalo i nervi e le facollà mentali di quralèhe ufficiale, è perchè giova non solo per il' presente, ma anche pèr il futuro dell'idea socialista chiarire alcuni punti. , BibliotecaGino Bianco· Inmrnzi tutto, a proposito delle sopradetLQ conven– ;icof,e, e puoi ben aggiungere anche delle solenni .:dunanze e dimostrazioni promosse dal Consigli·) ìeclerale dei Comitali interven.tist.i, ti prego di os– .;erv.are che, se in qualche modo mi adoperai a strin– gere i vari i partiti e frazioni di p,;nlit.i orientali verso la democrazia intorno alla Lega Nazionale Lia– liana, ben,chè promossa da uomini ~ome l'Al'basini Scrosali, l'ing. Odoardo De Marchi, l'avv. Bertrand Beltr,;imelli ed altri noli in passalo come fi.eri av– v,ersari ciel socialismo, ciò fu in base all'articol•o dello sta Lu lo della Lega, ohe suona così: «· Essa ha lo scopo di propugnare un programma di politica estera diretto ad assicurare l'incliP'enclenza cli tulle /e nazioni eia q'ualsiasi predominio slraniel'o, e, nel presente momento politico, di fare ope>l\'Iperohè l'ILa– lia intervenga, a tempo opportuno, nel con11illo eu– ropeo per contribuire ad un assetto razionale del– l'Europa su1Ha base del principio di nazionalità, san– zi,onato dai plebisciti, e per compiere l'unità n,1,zio– nalc mediante la liberazione d•egli italiani soggetti all'Auslri,ar-Ungheria ». Io oredo che nessun socialista possa rifiutar-e un articolo, nel qu.a:le è così esp!iciLamente dichi.aralo il principio dei dirilli di tulle le nazioni e quello della sovranità popolare e,spressa drai plebisciti. li primo di cod-esti principi è la bnse, oos-ì ideale, co– me politica, indis,pensabil,e allo sviluppo di ogni si– stema· veramente sinoero e duraturo d'a.ocordi inter– n,azionali di qualunque specie; il seco·ndo - è i-nu-lile dirlo .. _ è la premessa di base anche allo sviluppo del socialismo. E l'Unione dei partili intervenli.sli, di cui il sopra cl-etto Consiglio IederaLe è l'organo esecutivo, si man– tenne così feclèle a cod,esti prim:ipi, che non ha vo– luto accogl-ie1'e nel proprio cerchio il partito pro– ·priamente nazionalisla, perchè questo, sfruLlaru:lo nel tilolo il sentimento nazionale, è in realtà semplice- m,e~le la negazione del principio li' ber.al, e e demo– cratico d,ei diritti di tulle le nazioni, proolamalo, insieme coi diritti di Lutti gli uomini, dalla Rivo– luzione francese e div,enlato stimolo e meta della nuova storia del mondo di c,ontro ral passalo, n,e,l quale gli ordinamenti politici e sociali poggiavano sui privilegi di casta e di razz.a, sul dominio e sull,a sopraffazione. Certamente, fra la mia corwezione della parte s·pet– lan,te all'Italia.' nel conflitto ,a,tluaJ.c, di quella che ho chiamato la sua Missione, e le ragioni per le qu{lli tanti appartenenti ad rallri partili si son-0 ag,i– lali e si agitano pèr il suo intervento armalo, esiste una di•fTerenza, rispetto a taluni assai forte. La mia concezione è d"ilaliano, ma anche di. socialisita; di socialista che non vuol•e la guerra pèr lia guerra, che anzi ha sempre avuto ed ha un supremo desi– derio: quello che possa finalmente ç,ostituirsi nel mondo un ordinamento politico e sociale, oru:le la pac,e, la giuslizÌ'a per Lutti, la grande umana soli– clarielà rabbiano modo di trionfare e durare. Ho messo in luoe nello scritto del settembre, ed anche nel discorso d'un mese fa, il desiderio, is.Lin– livo nel popolo italiano, della pace, come conse– guenza della sua storia e· civiltà, della -sua stessa posizione geografica, come bisogno crealo da.IL- esue condizioni demografiche ed economiche presenti. Ma ho fallo notare quanto la ferrea, spaventosa- realtà qel momento attuale, non voluta da noi, si trovi in corilrasto con codesto sentimento istintivo ed a
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