Critica Sociale - Anno XXV - n. 5 - 1-15 marzo 1915

74 GIUTICA SOCIALE nessun altro modo Si possono p1"oc-iware ( ed ecco l'utUità per la collettività nazionale), eUminando così la necessità- di dover, ricorrere ,a quelle in– fornate, a .quelle affretta,te· improvvisll,zioni di migliaia di ufficiali, che caratterizzano la nostra miope politica militare. Si otte.rrebbe sopra.tutto il risultato, ancor .più bello dal punto di vista democratico-sociale, di introdurre nei. qu.adri del– l'esercito fresche correnti i:innovatrici di intelli– genze moderne e di idee democratiche, di elimi– nare .lo spirito di casta militare, di trasformare l'ufficialità da una carrier·a in una mi:ssione. Come si identifica il soldato col cittadino in ge– nere, si deve identificare l'ufficiale colla persona colta. Ciò avviene in magnifico modo in Germania, dove tutti i cittadini di una certa coltura sono ufficiali di complemento. Viva.la Germania? E qni è opportuna una parèntesi, a parare l'ac– cusa di germanofilia. Io. faccio voti che il tenta– tivo criminoso austro-tedesco, che diede origine all'attuale guerra, sia sventato irrimediabilmente e punito ,a dovere, e in questo senso sono fautore dP.ll'ifrtèrvento d'Italia e sarei lieto di · cooperare colla mia vita a tale opera di difesa umana. Ma da ciò, credo, non consegue la legittimità di con– dannare, o peggio, di disprezzare tutti i prodotti della magnifica organizzazione tedesca, o pèggio di esaltare i decrepiti prodotti di quell'individua– lismo cinico e borghese, che anima le cosiddette democrazie inglese e francese. Alla luce dél pen- . siero socialista, per noi, è certo assai meno vitu– perevole e anzi più lodevole quel sistema " ger– manico ,, che i nostri liberali e ·affini chiamano militarista, burocratico, ecc., che non il sistema inglese dell'esercito mercenario, vergognosa so– pravvivenza del più turpe sfruttamento borghese, speculazione cinica sulla miseria, e disinteressa– mento gretto· delle classi dirigenti. . Gli ammira– tori della civiltà inglese sono ben a ragione i sostenitori di quei deputati liberali che vogliono l'esonero dal servizio militare per gli studenti borghesi! Fa bene la borghesia italiana a negare la civiltà germanica, giacchè è troppo scottante l'esempio della borghesia tedesca, che impone a se stessa, per coprire le spese militari, quell'imposta straor– dinm•ia sul patl'imonio, ch·e alla Camera italiana è sta~a serwellita con indignazione da tutti i de- , putat1 borgh:es1 .(?ompari, ahimè, i democratici); d1 quella borghes1a ·tedesca che co:i:re a immolarsi sui campi di battaglia in' misura' proporz1ohal- ' mente maggiore del proletariato, nìentre la bor– gliesia inglese .... fa i suoi affari. I battaglioni volontari. Tali le riforme che dovevano essere attuate in t~IJ?-PO, nella nostra organizzazione militare. Non s! e_f~tto nulla di tutto ciò, pure rivelandosi, con ti_m1d1provv~d1menti, la tendenza a quest'opera di democratizzazione dell'esercito, che è poi la tendenza verso la nazione armata e che domina in .tutti i paesi civili. Ma al ~isoneismo alla ignoranza e al quietismo inetto delle sfere o'.over– native ha supplito una bella iniziativa privata . che solo gli ignoranti considerano " militarista ' mentre anzi è profondamente democratica e co;: duce alla nazione armata; l'istituzione dei batta– glioni volontm•i. Quando noi vediamo cittadini di età e posizione rispettabile - che secondo le nostre ~eggi ingiuste e improvvide, n~n sarebbero soggetti al servizio militare - o studenti - che in virtù di quel tale _privilegi~·.... made in E11- BibliotecaGirio Bianco gland potrebbe:i;o ritardavlo·-c" accorrere volonta– riamente. alle a.rm- i,·se:µza ·verun vantaggio, s.enza, paga, dovendo anzi, pagare .,essi stessi, non pos– siamo che provare. e dal punto,di vista. nazionale e da quello. democratico e social.e, .una viva com– piacenza. Questi volont;1,ri ,mostrano' di sentire la coscienza. del loro obbligo m0rale,· anche se· la inettitudine e. l'egoismo borghese del patrio legi– slatore non ha volato tradurlo in un ·obbligo giuridico! , Tanto più bella .è quest'opera, se si ·pensa che il .misoneismo dei nostri Governi non ha mai vo– luto accordare, o ha accordato in misura irrisoria, a quest'opera di preparazione i mezzi necessari e .che, anzi, nelle sfere militariste si è sempre sorriso o si ha tenuto in sospetto questa opera, che ha, avuto il plauso e la eooperazione degli ufficiali più. intelligenti e democratici. Quell'uomo tenace e mirabile che, è il colonnello M. P. Ne– grotto,· organizzatore dell'istituzione in Italia, sa per dolorosa esperienza quante resistenze si siano dovute e si debbaho tuttora vincere per realizzare. questo ideale, di cui solo ora· (oserei dire in arli– citlo morti:s) si riconosce ufficia,lmente l'importanza, Il serviziomilitare e la donna. Per completare il quadro della effettiva e pro– porzionale partecipazione dei cittadini all'opera di difesa della collettività nazionale, bisogna accennare anche a un ultimo punto: la parteci, pazione della donna. Per chi, come me, è fem– minista convinto e crede all'avvent0 di una saggia legislazione che risolva la questione femminile, .nel senso non di una meccanica eguagli.anza, ma di una ponderata equivalenza dei due sessi, e cioè' protezione della donna da un lato e concessione– dall'altro della piena capacità di es_plicazione della sua per~onalità, è logico e necessario che· anche la donna abbia· a :~ervil'e la collettività quanto la serve l'uomo, sebbene in misura d,i-yersa. Si affidino cioè· alla donna tutti qu~i servizi complementari ai quali essa è adatta e in cui. ora vengono impiegati dei soldati, con graudé scapito della nazione e grande offesa della giustizia so;– ciale: infermerie, cucine, Uffici, sussistenza, eccr Non solo: si imponga: a Cooperative femminili la somininistrazio'ne di materiale, per·il quale .ora. lo Stato è tributario di esosi fornitori. Anch~ su. questi due punti, alla deficienza delle nostre leggi ha cercato di supplire la iniziativa. prfvata, e le donne di buona ,società si sono offerte per la Croce Rossa e' si -sono messe tranquillamente a confezionare ihdumenti per t soldati. •Ma lo Stato deve organizzare queste iniziative, ad evitar~ dispendio di ell'ergie e a reali~;1:1J,reuna più equa division~ del lavoro .. E non si deve nemmeno trascurare· di impartire a molte donne uria som– maria istruzione di tiro al bersao-lio. Con certi eventuali nemici, anche le ambul:nze e le scuole possono veni:re assai ite, o . in nòme di Allah o della Santissima. Trinità! Ma, oltre a queste due forme di servizio mili– tare, sulla .cui reallzzazione prat\ca e sopratuttc, immediata qualcuno potrebbe discutere, la dopna. pµò éontribuire alla preparazione e l:!-lla:i;esiste.~za della nazione con un servizio cicile di a,ltissima importanza, e cioè sostitue:i ;i.do nelle vàrie fun– zioni della vita economica e amministrativa l'uomo chiamato alle armi. È q:uesta 01·ganizzazzòne del lavoro femminile, che si delinea oggi anche in Italia, merita certo il ·plauso vivissimo di chi si. interessa della preparazione nazionale ad ogni evento e di chi considera la difosà ·délla nazions • da un punto di vista democraticq~soèiale. . ..,

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