Critica Sociale - Anno XXV - n.4 - 16-28 febbraio 1915
52 CRITICA SOCIALE 11 0 11 ha t·on e,-;sa alcu11 1-rgame, alcun srntimenlo. aku11 inl<·resse. . .. 1, degno di 11olacomt• 1·aslraz10ue assu1:da d_rll !ll- lell1•ILual1•, d1c ,·i1·<1 in una sfera di_ scl1en11e _d1con– l'•·lli lugil'.i p11ri, ('Oinciclaeol rnono1de!SlllOrniope ecl irnsu d<·Iprol<'lario, _eh<•ueg~1la pa~na per un ra11- ,·on· 111a1<-rial,•, sauz1onalo rla una formula 1~1;11 d1- !.!·p,-;ia. t ·.,uriP11 pt•rò ricono,-;1.:l·rcal proletano un:, ~tqH'riuritù; la l'ra11t:l1eà.a. S'è udito_ qualche_ lavu– rnlo111· clir br11lal111c11le: Se venanno I ll'dL'.sclu,vcn– l!a110: io mc n'infischio! - Gli inlclleUualt, co n l'A– ;.,111/i! alla le,-;La,11011 hanno il_t:Oraggio delle c.on– i;lu,-;io11i .. \I mome11t.obuono, v1 scappano di mano, dicC'ndo che la quesLio11r ... non è all'or_dinc- dl'I µ-ior– no, <' che il discuterne è un'accademw. -l'. ()ul':-la slr(1na oonfusionè fra poi.ria e classe, fra a111Òr di palria e lolla di classe, è uno elci seg;111 piÌI 1ipic:i11011 ,-olo della scarsa colt_ura, ma cieli~ 1mma– lura psiehr; socialista. Denota rn non pocl~1 (e non ,-;olt.;11tlo prnlc·larì, purtroppo!) u11a conccz1one pre– ,-;oL:ialisla.11110 ,;iadio cli s1·ntime11t.ahtùfilantropica - ci<•è profondamenle ant.iclassisla. l'hC' '--'questo piagnucolarr sull'ingrata palri~ eh~ 11,011 ha pane pc·r i suoi fìgli, questo lament,are cli cn1i01ranliramincrhi - dove il corruccio o l'odio non l' ('l~c la masché~·a d'un alla('carncnlo perfino ecces – sivo d'11n amore persino puerile al proprio n.id -o·t .\la 1 e!J.e 1·azza di ;:;oc-ialismo (e rivoluzionari o pe r 0 ·iun.La)è quest.o, che concepisce la 11.U1,ioncom<' ~Il i,-Lil11Lo di l'Ueinc el'Onomiche, dove i lavoraLori devono Lr·ovarc pane e lavoro benignamente, senzn ,-forzo, senza ball.ag lia: onde nega e odia la nazion-c quando è cosi roi.to 'a emigra1·c... e logicamente l'u– n1rrù quando vi anù buona mercede e occup:u,io1w sil'llra ? l'lw pasliccio è q uesto, fra l'ent,o «nazione» t·.<> m<· fai.lo ,el11ir.o-s.t.ol 'ico <' come unità cli conviventj, r la d11ra l olla di classe mercè la quale i soggeLli tlt•,·uno essi cmanL:i parsi, drvono• essi crearsi vi,a vi.,ì la palria entro la patria? La i11 fanL ditùsocialista si pale&i in ciò m.agµ-ior– mo11•l.c: e.ho i 11eyalori int.omazi,onalisti sono, vic,c- 1'1'l'S1:1, in rapa L:i di ,·ednc e comprender<' lo !"fruir lanH·nto bo1·gl1cscquale fallo internazionale. Si<·co– mc lo prornno sopraLLulloin patria (all'Estero hanno paghe n1iglio1·ie non si sentono addosso cosi dirrl– lamrnlt· La borghesia, non la «conoscono», come 11(•! lete-rì-lète r nel corpo a corpo cl.ella piecola vii.a <' dPlla lotta paesana). cosi pare ~1 loro che so/o l'll;tlia sia l>orohese. E, al pensiero cli un.a invasi,ono str·ani<Ta, accal'czw110 l'il111sionoch'essa &irebbc ... 1111:1 i 1c,ndazionPdel ~ilo, feconda d'avvenire. \_)ui nnlra 1111 po' di qucll'es:agerata .amrniraziop.e l"'r I,· nazioni stranie1,c, clic è in tutti gli ilalim1i, e ehi· l'iase11i1aclasse appliea o intende a modo s~10. P1·r 1·ari!"l.otrazia, esse sono più chic: por la bor– ~-11(•,-;in. ~on<> più industriali;· per il proldari.alo, sono 1,i(1<< sucialisle ». .\la 11ell'i11g,N111a menlalitù op,craia c'è, in confuso, il t·orH;Pllot:lw i (;rnussen lcdeschi o i com.pagno11s l'ra11r<•,-i. calando in Italia. dist1·11!H!Crebbrro le Ban– "h,·,, i pala7.t.i <' le c;1llcdrali, 0 n1a rispdlerebbern lt· Ctt:-<' ciel i"'flu/r, t' lé 11111ili d more. « Pace, JICLCe 111 luourin del povern - dinamite ai palrizzi e alle d1ie ·e... i>. P,-irologia pri111_ili 1·a, otlimista , beata. l'olpa no– ,-;ir;1,th<• 11011 ;1hb1amo abbast.an :w educalo ;i rao-io- 11.u·t•,. òl _vedere freddam onlc il Y Cro. Colpa nostra, !'lll' u S(am_o!"ompre curati poco cli .affrontare certi prnblc1111p111. delic,ali ,e spinosi, sui quali si Lcmo d! t·onfond!'rs1 eon altri p:irliLi. di essere fraintc'si, dr L·o11t·t•clPn· lruppo all'a1Tt·r&1rio o di suscitare di– ,.;,·11!',-io11i, d s:-1'nsi. rcazio11inel 11~slroc.ampo. Quc– :;,ial'acL:e1Hla della « pat.ria e socialismo i> non fu mai. BibfiotecaGino Bianco p_resa arclitamenle por le corna. Imlivid~·lme,n,Le-, eia;;cuno pensava e qualche \'Olta parlm·a (p1u ~pesso t.accva, c(mrn più comodo) pc!· ('Onto suo: ma_ il _Par– iilo non aveva una sua Icona, un.a sua « d1cluara– zionr cli· pr.incipio », in materia. Onde, al ~n~ment.o in cui pralicame-nt.e occorreva avrrn.e una, c1 SI tro\'ù diyisi, incerti, gli uni lusingando il o omplieism-0 dd p1·olt'l.ari,atoche nega senza saper c.iò the neg..1; così, 1wr sf.ogo d'ira delle sue misrrir; gli altri reagendo <·011 at:l'..enti troppo nuovi e i1111sali jWI' 110n cl,esl.t1r mc1·a1 iglia e servire <lei equirnl'i reali' o voluti; altri - i pi(1 -- slinrnndo ottima tatlil'a machia l'ellica ri– marwr 1H'lla roticenw o passarr prr hen;eisli (n to- 1.alebeneficio cli chi ha interesse a infamarei o ..1 sva- 1utare la nostra ..izionc falsando il noslrn pensiero) per paura di indulgere alla borghesi.a riconoscendo la pritria. Come so nel modo di riconosc,erla non vi fosse abbastanza per distinguerci .. e scparnrci, rn– wufondibilrnesntc, irrcducibilmrnU', da essa! E anche questa paura cli andar confusi eol rn·– rnic:.o, non è che un indico di dobolezrn ,di imma– t.uritù: come il ribrezzo dei conl,atl-i, la fobi.;.1diel!P <f l,ransazi.011~ », l'orrore cli accostar l'avvensario, pcl'– ehè non ci c.ont.arnini, non ci seduca, non ci cor– rompa. È doveroso confessar~ però che, sotto dei malin– l.<'&i g-rossol,ani, dègli equivoci talora grolt<'st:hi, cui la situazione anormale, agitala, ct:cit.anl,r dà luogo, n,ei dibalbili iuLerni del Pari.il o (com e -- consolia– mol:i! - nelle discussioni di lui.la !.a politica it.a– li,a,11a) una ragione permanent- c di d issidio vi è. Lo due t.endrnze, o (se si preferisee) le due a111imc, ei sono sempre, e r,isorgono. Possono sopirsi; possono - cl.achi lo I.rovi utile - negarsi, ,o dichiararsi se– p,o.Jt.c: ma esse vivono e r-esusc.itano qu.and:o· gli <·reni.i chiamano gli animi al cim.ont.o dcll'esmne. 11 modo cli conoopire la loti.a di cla~s<'; l'i11terpre- 1azi,ooo di questa espressione, ossia la esall,a visione dei ra·pporli fra le classi, onde distinguere cluve e'(• lot.La, ,r dove non c'è; si riflel lr rmine11L<•mrnlciu quest.a disputa sulla patria. I c.ataslro.fìci o teo1ogici c.oncopiscono i I prol,et.1- l'Ìalo rl,cl t.utLo fuori delle realtù .-1tluali. li !'\U•0 mon– do, r il mondo borghese, sono distinLi in tut.l,o_e di– V-t'l'Si ,ccl avversi. La guerra? 1:; affare d-clla borghe– sia: n-011 riguar da i l prolelariulo. Un'invusion,c? Toc- . ca la patria di J.or signori: il popolo non ha paLri.a, prrchè nulla h a da clifenclerc. Di recent.o not.av -0 su questo. pagine una identica mentalità, ris pello a llo sciopero generale di prol,esta. con cui il proletariato sii argornenl,'1 l' si illude di far gr.air clanf\O l11a bdrghfaia, •C non s'acoorge cli ferire assai p iù gravementr SP stesso, p-rrchè no11 v-cclee n.on . vuol vedere gli infìuiLi legami comuni che, ne lla so cietà moderna, avvincono ambe le classi all'ambiente, e, inclireltamento, le c)ass.i tra esse. Quesla m.ioµia, qucsla passio-110doll'assoluLo, quo– ,;ta smnnia dell'ccoesso, s'era poi inn,egabilmcnlc sviluppala, nc)!li ultimi tempi prima d:r'lla guerra, con la prrclicazione mussoliniana. L'<'x cl:in•Ll.01·c del- 1'. lvrmti! ha tort,o di inveil'c contro quc•i proldad·i elio ncga110 la patria o contro quei tali el1P insulta- 11011,0 i Yolonlari garibaldi11i. Es~i son<) suoi figli na– turali ... P l,cgillirni. Si sono abbrverali ;1 quol!P sue font.i, dond<' S)!0rgava la veritù assol11la, recisa, per brrvi capitoli, senza cccczi,oni o rnriazioni o riserTe. Si son.o allenali alle concla1111P S<>mma-l'i<', ai giudizi in~ppclLabili, alle senl<•nzc simili al fìlo d'u11a 1111an– na1a. Corur ,-,ou suoi figli - e fiitli, 1m 'po', di tulto il Partito di qucst.i ullimi anni - <fll<"i !"<·11Li11w11ti (!X ra– soriali>'Li <' prr-socialisli, l'i1-r,•de11fo,mo,il lati11i~ smo, il fraucofilismo, tullo il bagaglio «!ella Demv-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy