Critica Sociale - Anno XXV - n. 3 - 1-15 febbraio 1915

CRITICA SOCIALE Or come attendere il necess-ario rirnno·vamento cLa coùesti indu4•iti oustodi di sepolcri imbiancati? Come non es~re pessimisti sull'avvenire del soci.al :Ìlsmo, quando è facHe prev,edel'e che, per l'i'nt1,eccio di m,o,lte circostanze fatali, il tramonto degli idoli falsi e bu– giairdi non è, p·urtrop·po, ancora vicino, sì che il so– cialismo -- il quale avrebbe bisogno di unia v•esie nuova - do•vrà ancora p.er pm,ecchio tem.p,o andar vestito di quei vecchi straooi? Ma tiriamo vi:a e ve– ni.amo all'.arg,ome-nto p,rincipale della pòlemioa. Secondo Turarti, dunque, la presente confia.grazione europea è un cataclisma :eminenLeIDente b.orghese, è la bancarotta del capit.alismo, è un ciclone oausato dag.\i anta.gonismi dri classe tra capitalisti e salari.ali. · Lo stesso concetto venne ribadito nell'ordine del giorno votato a· FiTenw il 18 gennaio e compilato pui·e da Turati: « la guerra fu scatenata ed è sor– retta da conflitti cli interessi capitalisti,ci ». Qui occo,rre intenderci chi.aromente, perchè è uno dei punti folndamentali della questi,one. A mio mod-0 di vedere, l'odierno confl.itto internazion.ale non si.può ,a!Ta,tto ridul'l·e a,lla mero causai,e economica. DaHo svoilgersi degli avvenimenti e dalla lettura di molte pubbli.cazioni succedutesi in questi ultimi mési, ho aoquis,tato la pie41,a e incrollabile convinzi,one che l'am.tagonismo degli interessi di classe è del tutto inadeguato a spiegare la oomplessissima e intrica,ti<s– sima rea.ltà. È un gro,viglio immane e aooecante di fruttori interdipend,enti - etnici, antropoJ.ogici, psi,oo– logki, sentiment.ali, idealistici, politici, economici, mi– litari, eòc. - ch,e, anche presi tutti assieme, 1asciian,o un reliquato extrarazion,ale. Come una luoo abba– gli,an:!,e e misteriosa, che rischiari d'un co,lp,o tutta una situazione e sveli panorami ignorati, la cc gir.ande guerra» ha messo, per mi•o oonto, in evidenza le manchevolezze, l'unil.ateralità, i difetti insana,b.ili del oosidetto materi,alismo storico o determinismo eoono– mico. Codesfa dottrina - che, come insegn,ava An– toniò Labrio1a, forma una delle pielr•e ,angolari de'1 marxismo e del socialismo tradizionale - n,on p,os– si.ede proprio le chiavi dell'enigm,a. La st01ria p-olilioa, la storia dei conflitti tra quegli agigruppamen1ii org,a– nici ·ohe si chiam,ano le rnazioni, non si erg,e semp.\i– mente su,! sostrato di attriti e,oonomici. Come di,c.e l'Einaudi in uno studio magistrale ~nserito nella Ri– forma Sociale, il materialismo storico è solo UIIl.... modo di scrive,re lo storia div•erso dai consueti. <f L'essenza deJ.liasocietà contèmporanea non si ridu·ce a una cronaca grottesca deUe g,esta del capitalismo a.sserragli,ato neJ.le Banche e nelle Borse ,a danno del– l'umanità». E, senza and:are in casa altrui, Angelo .Crespi; nella serie di artiooli ultiT.I,J,amentest.amp,ati su queste colonne, con copia di argomenti si è del pmi sforzato di provare che le cause profonde deNa ·guerra non sono quelle economiche. · Con d,abi contenuti nell'Economist di Londra., sa– rebbe f,aoile mostrare che· l'Inghilterra. non avrebbe avuto alcUJl'linteresse economko a scag1iarsi cootro la Germania, la G•ermani,a contro l'Inghill,eTra. L'Ima pero coloniale inglese era aperto ai Tedeschi, e la ascensi.one economica ge,rm,anica non a,v,eva to,l,to agli Ingl-esi .a:lcun mCTcato, anzi ne aveva aggiunto, uno, quello tedesco appunto, prima povero ed oggi c,r,e– scenle di r.icchez:z.a. Quanto all',antagon.i,sm,o franco– tediesico, esso è - ben a!Terma il prof. Miohels - di ordine ~ntimentale e no,r:ieconomico. Gli in.teTessi de-Ila Francia e della German-ia si tTo,v,ano,d'aoco-rdo i,n tutte le cinque parli del mondo, e tale accordo è dovuto alla perfetta· di,sparilà de.i g•ene1,i di espo,r– lazion.e, escludente a priori ogni attrito. Nè la Germania h,a motivi di antagonismo ,econo– mico co.Ua Russia, ne.JJ.aqwal,e trova anzi un 1llilgni– fico campo di sfruttamen.to ,e di impi,ego di c,api,tali. L'antagonismo russo-germ.anico è piuttosto oailimentato da inestinguibile odio di r,azza, i Tedeschi co,nsiide– rando i Russ,i come un.a razza inferior,c ,ed ess•enz.ial– menle barbara. A questa fun-esla concezi,one sto•r1cu - sia detto incident.almenbe - contribuirono non poco taluni scriilti di J\Ìl,arx e mo.Jti opusicoli d,elfa Socialdemocrazia tedesca. M.arx, in.falli, faceva la Russia r,esponsabile della reazione ovunque si v,eri– fìcass•e. Egli opinav,a che l'o•rdinarnernlo milila,risti-oo prussiano• non fosse che l'.arnnguarclia della .autocra– zia russa. SÌJIDi,leconvinzione divenne po.i un domma n,ell.a Socialdemocrazia, e fÙ propagato con oenti.naia di pamphlets tra gli ad,epti; donde l'entusiasmo dei soci-alisti ·tedeschi quando, il lor,o Kaiser impartì l'ol'– d·ine di mobi'litazione ,contro la « barb.arie mo.s ·covi.ta > >. Stori,cam,ente, invece, pa,l'ecchi germi dell'autocra– zia furono inoculati alla Russia dall'oligal'chiia prus– siana. Non son pochi in Russia gli slori,o,grafi i qu,ali inco,lpan.o il « prussianismo » di ess,e•re sta,to, uno de•i ca.efficienti deHo za·rismo. M-entre il popolo slavo è di n,atura profondam,ente d,emocr.atica e ha istituzioni democratiche di i,emota tradizione, la bur,o,crozia ,ci– viJ.e ,e m,i.lilare russa fu organizzala - fin dai tempi ùi Pietro il Grande - dalla burocr.azia pruss.ia.na , ohe pla,smò la sua genitura a p,rop-ria Ì!Illruagi,ne e somi.gli.anza. Lo stiUi'cidi,o burocratico dalla Pruss·ia a.Ila Russia co,nti.nuò per mollo temp,o, e il pl'Ussi.a– nismo è, in un certo senso,, iI h:.atello ma,gig,io,red,ello zarismo. Le diff.ere,nze ambi,ental.i malamie,nte ne dis– simu1Lano l'identiJlà forn:J.amentale . Comunque sia di ciò, è certo che l'atlri:buire l'at– tuale conflaogr,azi'On:eai soli antagonismi economici i,nsiti nel capitalismo è a•ssai spicciati•vo e gratuito. Noii, appairleinenti .a.Ilegenerazfoni ,cresciute dopo l'ul– tima guerra europea del 1870, in un.a fase comples– sivamente . p,acifistioo dei pop.oli ooci,dienrtali, fl.lJIIlJilJO portati a soprav,alutare certi fattori sto11ico-po11:iti,ci app,arisc:lenti e tangibil.i, ,e a sottovalutarne altri, oscu,ri, impall'p,ab.ili, ma ugualmente effìòenti.. L'urto gig,antesco dell'estate 1914, che ci scosse ed eleblrizzò fì,n negli· intimi precordi, temprò nel dolore le no– stre menti ed a,rricchì il nostro animo cli un,a eispe– ri,en,za incanoellabi.le. Cadde qual-cuno d•e.i velli ri,oo– prenti qu1ella divinità mali·arda· -0he è la Sto,ria, •e vedernllilo che ,essa è bensl un dramma, ma non u,n dr,amm,a <la a,i,ena diuma, un duello eoon,omico tra sfruttati •e sfrutLUJto.ri,tra salariati e cap.italisti. Dopo una simile esperienza v,issuta, si ha bene il diritto di esse·r•e «inquieti» intorno aUe s,o,rti del d,etermi– ni,smo economico, una delle cofonne cl•el oociahsmo quale fino,ra ven.ne teoriz:z.ato . Prosegue Tur.ali: cc Noi, come socialisti, .no,n do,b– bi,a:m,oaffi'iggerci del ciclone scatena-Lo dal capitalism,o, Il sodalismo è ,ai suo.i .primi passi .. Abbi.amo appena cominci,ato a r,iv,e.Jarea.Jlie•classi lavo,rat1:ici la J,otta di ctas•s•eche, l,e opp.r,ime. Chi p.r.omis,e, chi si illuse ohe l'organi'zzazio1ne p,olitica d,eJ proletariato avesse già r.agg,iunto la sald,ezza e l'unità nazionale e· interna– zionale suffici,enti a e,vi.tai-c il disastro o a influire notevolmente su di esso? ». Chi p,romise? chi si illus,e? È ,as,sai scabroso par,lare

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