Critica Sociale - XXIV - n. 24 - 16-31 dicembre 1914

378 CRlttcA soctAt.tt sviluppo storico interno, durante il quale, anche nei momenti delle più aspre contese civili, ogni parte fu sempre preoccupata di essere d'accordo colla legge, o coi precedenti; e, conformemente a questo spirito, da µiù d'un secolo a questa parte non ha mai abusato della sua potenza navale per . colpire alcun'altra Potenza, nemmeno la Germania, pel solo fatto che questa aspirassfl a mettersi allo stesso suo livello: in altri termini essa agì sempre consapevole del fatto eh.e la sua supremazia navale sarebbe stata tanto più lunga e sicura quanto meno abusata e se usata solo per fini ovviamente difen– sivi nella luce della SL1ainsula.rità. Indubbiamente, come si disse, essa è a ciò por– tata dal suo sviluppo storico e dalla sua posizione geografica; ma su queste basi si è sviluppato uno spirito pubblico che opera in questa direzione :spesso· anche dove non esiste alcun diretto inte– resse. Così è che essa concorse a garantire la neu– tralità svizzera nel 1814, a salvaguardare l'indipen– denza svizzera nel 1847, a stabilire il Regno di Grecia nel 1827, a garantire l'integrità della Svezia e Norvègia nel 1855·. E nel 1863-64 solo l'impossi– bilità di trovare un'alleata la trattenne dal far più che una sterile protesta contro l'invasione prussiana della Danimarca violante il trattato del 1852. E, in ogni caso, sarebbe non da deplo– rj:l,re, ma da augurarsi anzi, che esistano Stati in cui l'interesse e l'idealismo morale si associano nel generare un indirizzo politico, che nel mondo promuove la libertà e l'aumento dei motivi di mutua fiducia e cooperazione tra i popoli. Ora tutte queste peculiarità dello sviluppo sto– rico, sì della Gran Brettagna, che del"suo Impero, sono sfuggite per intero al Treitschke e al Ber– nhardi, generando la colossale illusione di cui sopra. Ma la possibilità stessa di questa illusione e di questa ignoranza riposa a sua volta su. pro– fonde differenze nei due caratteri nazionali. In genere i tedeschi - e non solo essi, ma anche, per mia esperienza personale, molti· italiani, sviz– zeri e francesi - avevano, prima della guerra 1 una povera opinione del soldato inglese. Dicevano che ama troppo, come tutti gli inglesi, il comfort; che canta canzoni stupide ii;ivece di inni patriot– tici solenni; che è un 111ercenario; che i suoi uf– ficiali, come lui, s'intendono più di /bot-ball e di crichet, che di fucili e cannoni; che sono frivoli, senza spirito marziale, ecc., ecc. In genere l'In– ghilterra tutta quanta era dipinta come un popolo decadente, immerso nei meri clivertimenti e nel lusso, che non si curava d'aver un esercito pro– porzionale alle sue necessità, che non aveva alcuno scrupolo a giocare -al tennis con indiani o con negri, ecc., ecc. · E' probabile che a quest'ora l'esercito profes– sionale inglese si sia a postel'io1•i dimostrato sotto molti riguardi, uomo -per uomo, in qualità e ca– pacità, assai superiore al tedesco; ma come si originò un tale concetto su di esso? Gli è che all'estero il servizio militare è un obbligo per tutti; quindi è riguardato, specie in paesi, come la Prussia, tradizionalmente militaristi, C0il_].e qual– cosa di solenne cui occorre m,ontcirsi; diventar soldati vuol dire, in detti paesi, cessar d'essere cittadini; combattere vuol dire cessar d'esser uo– mini, diventar macchine che non conoscono se non la gioia della distruzione; coltivare attitudini mentali opposte alle pacifiche; essere duri, crudeli, spietati, temuti, intensamente serii, arcigni, pre– potenti, intenti. al nemico: la guerra è il più alto dovere, l'atteggiamento militare il più solenne. In Inghilterra, a cagione della situazione insulare, l'esercito ha sempre avuto una .posizione secon– dari.a rispetto alla flotta e sempre subordinata Bibliou:::ca ,no 01anco rispetto al potere civile, almeno da due secoli in qua; non vi sono quindi-classi socialmente preva– lenti solo perchè e in quanto militari; non esiste il culto della divisa. - Per di più l'esercito è di volontari:: è una forma di spoi·t che si ag– giunge alle altre, che è goduta come le altre. 11 soldato inglese non prende la guerra come il su– premo dovere; ma come un rischio da fronteg– gia.re da buono spo1·tman, fermamente e di buon um ore; lo sport anzi lo aiuta a impedire l'esau– rimento e- l'eccitamento nervoso che altrimenti seguirebbe alla· intensa concentrazione nervosa di chi preoccupasi solo del proprio dovere, Q,uei soldati, che in un sottomarino temporaneamente sommerso passano il tempo giocando a bl'iilge; quei marinai, che, naufraghi, nuotano verso una. barca di salvataggio lontana, cantando It is a tonç1, long wciy to Tipper·ary; quei soldati· che, all'ar– rivo dei colossali proiettili dei ca.nnoni. da 32 cm. di Krupp, li salutano come casse di carbone o come bauli del Kuisel', non sono punto frivoli o decadenti, come un prussiano è inclinato a pen– sare; essi goiiono l'affare assai più di lui e banno i nervi assai più saldi dei suoi. Una nazione che, in poche settimane, senza coscrizione, crea un esercito di un milione di uomini che si addestrano da mattina a sera e vogliono pnwararsi ·al wm· business, seppellisce con ciò solo ogni pretesto a una agitazione per la coscrizione e manda al campo uomini che sanno perchè ci vanno e che ci vanno di tutto cuore, e che sono i più attratti a tale funzione. E sono uomini che, nello spoi:t della guerra, come in ogni altro, non cessano di essere nè cittadini nè uomini; se devono ammaz– zare i soldati nemici, non trovan) che sia neces– sario atterrire le popolazioni inermi e incrudelire contro i deboli; come in, ogni spo1·t, rispettano gli spettatori e gli estranei. E' incredibile quanto queste abitudini. cavalle– resche e sociali da spoi·tsmen contribuiscano alla stabilità dell'Impero britannico; tosto che una -popolazione è militarmente vinta, finito il gioco della guerra, gli Inglesi ·non credono punto di avvilirsi invitando i capi ostili d'ieri al thè, a partite di caccia, di tennis, di ci·ichet, consultan– doli. sul miglior modo di risolvere problemi pratici economici, agricoli, ecc.; così a poco a p·oco i vinti si sentono presi in considerazione, si sentono non estranei ed anzi partecipi. di fatto; anche prima e più che di nome, alla gestione della cosa pubblica. Così avviene che è forza e abilità da parte loro qu~l che ai dottori del prussianismo pare abdicazione e debolezza; così avviene che a tredici anni dalla guerra boera, essi hanno il cuo1·e dei Boeri, laddove, a centocinquant'anni di di– stanza, i Prussiani si sentono in terra altrui in Polonia. E, senza dubbio, a sua volta, questo fatto ha la sua radice ·nella circostanza storica che, laddove in Germania l'aristocr~zia è una nobiltà di sangue ed esclusiva e la -casta militare guarrla d'alto· in basso il resto della popolazione, in Inghilterra di buon'ora la nobiltà, del sangue perdette importanza di fronte all'aristocrazia in quanto classe di Governo, sì che nulla è più co– mune dei matrimoni tra membri dell'aristocrazia e persone d'altre classi sociali, anche .umilissime, siano esse inglesi o d'altre nazioni, e nulla è più difilqile a stabilirsi che il limite tra i governanti e i governati: la gerarchia e l'eguaglianza non escludono la mescolanza e l'ascensione, per via selettiva, dal basso in alto. . L'ex-cancelliere tedesco, il principe Bernardo von Biilow, nel suo libro sulla Gerlnania Impe– . rial'e ha enumerato alcune debolezze psicologiche del popolo tedesco, Qhe, a loro volta, non contano

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