Critica Sociale - XXIV - n. 23 - 1-15 dicembre 1914
358 Cl\l'i'ICA SòClAl..E stabiJi.rs'Ì a tutte le o,rgainizzazioni che sono sulJ,a di– retti'Va della Iobta di classe >>. In altri termini, sanciva che il Gomrnne· non desse sussidio ad alouna o lo oonoedesse a tutte le organiz- 21azi-onioip,eraie che sono sulla ct:iretti<vadella lotta di classe,. Ora l'Amministrazione socialista di Milano vuole re– s>tare fedele, corri,e dev,e, ,al voto della Sezi,one mila– nesei che è parte integrale del programma con <:-uisi presentò al suffragio universale. Ghe dev,e far-e? Aiu– tare tutte le forme di organizzazione, con sussidii in danaro e c·on la conce·ssione di una s,ed•e e J'ela,tivi servizi? Ciò vuol dire rioonosoere e mette-re ,alla pari la Camera del Lavoro e l'Unione Sindacale - per oggi! E domani? Chi può esclm;lere ohe domiaìii non so,rg,a una teirza, UJniaquarta org,anizzazione ope-raia, r,epubbliican,a o anarchi,oa o apolihca? La st.e,ssa Le.ga del Lavo-ro, se pur è confess-ionale •e, polihcamente•, vo,Lape.r ·i clerico-moderati, e,oonomi•c.amente, non ,es– sendo unia Lega mista di padroni e di operai, può, con c,e.11ta ,Itirghezza di interpretazi,o:nie, ritene;rsi una or– ganizza~ione di classe,, d,ella class,e dei lavo-ratori cle– rFoali! Il Comune, riconoscerà e soocor>rerà impairz.ial– mente- tlµ:tt,a, questa r-oba? Qui non solo fa osta.co.Jo. j,J p,rinoipi.o socialista de.Jl'unità proletaria, già (ahimè!) tan,to.spensi•eribamente sacri,fi.cato•ri-ell'Ordine del gior– no della Sezione socialista di Mi,Iano, ma fa osbaco-lo la s·Lessa ma,te,riale, imipo,ssibilirtà di. far fronte a tante domanide·, di oui n:essuno può dire dove si arreste– rebbe la moltiphcazion,e! Oppul"e l'Amministrazione sooiaHS:ta dovrà, austeramente, non aiutarne alcuna? Ma è egli p,oss-ibile, che que.Jl'abolizione del s,uss·idio ana Oamera de.J Là,voro, s,egre,to sosp:iro di ogni bel ciu:o-recii c].erico"mode,ra,to, non mai osato tentare per . terNJJ'e deiJ.e busse, sia p-e.r e.ss ,e,re attu,ata dai.... s:o– cial,isti.? E ché, ,così, la mass.a op,eraia e la massa bo,r– ghese, da op,p.o,sti sentimenti moss•e, co'llv,engano a gridar,e: Quod non fecerunt Barbari, fecerunt Bar– berini? Alcuno, nella ,angustia d.eJ decidere ha creduto di trova,~è una via elegante di u·scita. E-cc>01'a qrua: se il Gomune ignora Ia Camera de•! Lavo:r,o, non ignora oerli s·erviz,i deJ.la Camer,a del Lavo.ro o <li ,alcune Federazioni della Camera del La– voro: 1e Casse di malattia, di disocoupazione, l'Ufficio di collocamento, la consulenz,a medico~I,egaJ,e. Il.. Co– mune sussidierà quindi questi s-ervizi, darà ad essi più di quan,to d1ava prima alla Camera de,! Lav ,o.ro , eso– rte,ran,do la Game,ra deJ Lavio,ro dal oonliribuirvi. Co,sì il Comune so.éialista v,e,rrà a diare per J,a class·e lavo– Datrioe assài più di quello che dav,a il Comune 1:mir– ghese. Con ciò il Comun•e s-oci,alista avrà fatto il suio dov,e-re,·restando ligio a,J suo progromma. Ma, ahimè! chie oon tial,e modus vivendi il Comune sodalista avrà de•btoche J.eintegrazioni dei sus.sidii sociali al malato, al disoocrnp,ato, o ti collocamento di costui, o l'assi– stenza medi-co•l<eg.ale a qualche colpito d'infortunio so– no fatti d'inte11esse generale, !pentr-e il buon ar,ruola– m,ento dei lavorotori nell'ese,rcito della organizzazione è un, f,a1Jtodi inte-ress:e particolare! Urua bestemmia! Daochè tra un fatto e l'altro è la distanza che passa tro i•l singolo• lavoratore e la dasse, rt-ra·l'assistenza, la pr,evide,nza, e.oc ., •e il sociialismo! Certo, tutta la filantropia libe.ral,e si concilierà con questo modo « so– cialista» dj i,n,tenderr,e l'interesse generale e ruon po– trà C'!heapplaudi,re a cos1 illuminato patronato. Ma i socialisti della buona scuola non poss!}no far a meno di osserw),re che anteporre i servizi delle orgaruizza- Bib1iotecaGino Bianco zioni aUe organizzazioni è un ripeteTe in qualohe mo– dio l'eir11oredei cleri,co-moderati quando contro le Ca– m,eire,di Lavoro tentavano diar vita a quegli Uffici mu– nicipari del Lav:oiroche abortirono nell'abbomfoazi-0ne g,en,eira.Je,, i quaili Uffic:i pure si proponevano di p.ro– IIllUOVffl'e e dare increme,n,to agli stessi servizi (o gi.ù di H) ◊he l'Amrmin.istrazione milanese si ridurrebbe a sussidiare. Si dirà che detti servizi nel nostro c,a,so sono ,emanazione de.Jl'or<ganizzazione di e.lasse, mentre nel oaso degli Uffici municipali erano espres-si·on,e de.J... Muni:cip,io padronale. Ve['iss:imo. Ma solo i,n appa.re9- m - poichè i servizi dell'Organizzazione suss,idiati,• senxa che. sussidia,tai si-a l'Organ-iz.zazione, sono in re,altà se,rviizi mantenuti da,! Comune ... Cioè si casoo nella s,te,ssa figura s·ostanziale degli Uffici, IIllUnidpali. Con questo di più, ohe lo s;tes,so bene.ficio materiale non è ri·senitito dalla Organizzazione (-0 J.o è in mi– suraJ molto modesta) in quanto che, come è rjsaputo, la CaJme,ra de,! ,La,voro,di· Jl4-ilanop,e•r dett:i servizi ha già vantaggiose i,n:tes-eoon la benemeri.ta Società Uma– nitaria, 1a quale, p,e,r tal modo, verrebbe a tro,varsi un po' come· suTrog,ata· dal Gomune e pe·rciò potre,bpe senti['si tentata di vo.lg ,ere ad altri còmp,iti sociali le ri,swse ohe oggi des•tinia ai servizi deHa Org,anizza– zione sulla di-rettiva ste,ssa drei sus,s:idii mll'.ni>CipaiJ.i ... Ma almien,o il s-is,t~a c;li sussidiare i servizi e non l'Organizza21ion•e•eHmi·na le difficoltà dip,end,enrti dal– l 'obbli.go di rioo,no,scere, l'Organi.zmzione? Ma, no! Al oontmri.o·: le aumenta. È infatti fin tropp.o, s-emplicie immaginare- ohe basterà mo.Jti,pJicare, da parte delle più nuo•ve, e svariate. Organ'izzazioni, J,e iniziative di speci,ali servizi per far.e obbliig.o al Comune impa·r– zial,e di aiutarle tubrte, -secondo lo spirito del p,r,ecetto ' d,e.Jl'ordtine del gioirno de.Jla Sezione sociali'sta. Ora ciò non :r:e~herà nessun male· finchè s,i tratteirà di in– tegrare, n,el fine di aiutare i. lavpratori alla p,re-vi– , denza, -i sussidii di disoccupazion,e, di malatti,a, ,ecc. Ma una molti,p.Ji,ciazionedi 'Uffici di 001lo.camen:to, p,er . modo, ·di. esempio, che, ·si facessero, tra loiro ·oon,co,r– renza, sarebbe di una· pericolosità ,evidente, e il Go7 : mune p.otr,ebbe p,ure essere oostre'tto a dire alla fme qual,e, Uffido di. -collocam-ento, ossia di quale organiz– __ zazione, esso, esclusivamente, rkonos.ca ed aiuti. Os– , s·i:asi to,rnerà .Jà donde il sano istinto e la _pura dot- trina -socialista avr-ebbe,ro dovuto impedire c:hè,si fuor– . viasse mai, cioè aH,a oonsidernzione dell'organizza– . zione unica, eh~ è la so.Ja la quale renda sensihilimente ; l'idea e il fatto dell'unitq del1a classe lavoratrioo i,n , lotta per resiste.J'e al1o sfruttamento economico ed ·al– ' l'oppmessi-one p.oli.ti -oaesercitate dalla classe capitali- s,tka. AJ,Joro, se a qu,esta idea ed a questo fatto, d01p-0 : tanto ,erra.re di amb-a•gidiplomatiohe, bi,sogna pur seirn– ' p,r-e tornare•, p,eTchè, perchè dipartirsene? P,erchè, , p,erohè non p•rodamare che p,er il Pa11tito s,oc,ia,Ii,sta . non c'è ohe una Organizz,azione economi.ca del p1r-0J.e- bariato, quella che, per esser-e aperta a tutti, ha semp,re · ' la maggioranza virtuale, mentre intanto ha sicura la ; maggioranza effettiva del proJ.e>tariato; quella che na- ziorualmenite, si raggruppa nella Confede.razi.orue del · Lavoro e, locai-mente, ne,lla Carruera del Lav-oro? Pea-– . chè, p,e11chè il Comune soci:alista no~ ardirà proda– : mare sè essere genitura della Organizzazione p,role– : taria? Perchè non -0-se.ràpiù afferÌnare che l'Organiz– . 21azi 1 01ne p,roleta:ria è il •più alto, il più va,sto _di tutti i poss,ibili interessi generali di cui il Comune de;bba . investi.rsi,, J.a pietro angolare deJ.l'edifizio della sooi,età , futura, lo &forzo supremo di· contenimento dell'ingi.u– . stizi,a nella soci.,età pre.sente? Per~h.è rinnegherà tutto I I
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