Critica Sociale - XXIV - n. 23 - 1-15 dicembre 1914
CRITICA SOCIALÉ 365 vita nazionale-. L'Italia è in uno ·stato di crisi per– manente, tanto permanente da dovere ritenere il disagio come il suo stato normale. Sono dovuti in grande parte al protezionismo fenomeni che hanno conturbato e conturbano da anni la vita del paese, come l'emigrazione, la questione meridionale, la orisi edilizia, il caro-viveri.. Sono regioni intere come la Puglia, la Sardegna, la Calabria, che ·deb– bono sopratutto ·al protezionismo la loro disperata situazione odierna: tutta la molteplice tragedia della vita nazionale trova il suo motivo d'essere più visibile, se non . unico, nel sistema protezio– nista. Si comprende adunque come la classe borghese stessa, che è danneggiata in modo enorme dalla politica protezionista, sia, quanto e più del prole– tariato, interessata ad un cambiamento di rotta. Dico anzi, senza tema di smentita, che, se domani, per il risvegliarsi ipotetico e fulmineo in tutti gli italiani della coscienza di ·tale questione e delle perniciose conseguenze del protezionismo, essi fos– sero consapevoli dell'enortp.e spogliazione di cu{ sono da tanti anni vittime, noi avremmo in Italia una rivoluzione borghese, forse più grave di quella cui assistemmo nello scorso giugno. Rivoluzione poli– tica, perchè le classi dirigenti sono le più dirette responsabili del protezionismo, sono i suoi crea– tori. Il Governo italiano è stato sempre il manuten– golo più docile, più conciliante, più remissivo di tutti i saccheggi compiuti dai protezionisti dal 1887 in poi; man mano che cresceva l'appetito dei pro– tezionisti, cresceva la docilità del Governo. Questo è il responsabile vero del crimine protezionista, perchè ha sempre dimenticato, nel modo più as– solutQ, che, oltre i pochi interessi protetti, vi era una infinita -serie di altri interessi che erano col– piti a morte dai dazì. Il Governo non solo cedeva alle richieste dei protezionisti, ma favoriva l'ar– rembaggio col silenzio, colle tacite alleanze, col– l'evitare discussioni ed opposizioni alla Camera, coll'eliminare ogni accenno nei discorsi della Co– rona e nelle dichiarazioni ufficiali al_problema do– ganale, come se questo non esistesse. Al Parla– mento e nel Paese fu una gara dlignoranza e di malafede nell'ingannare la pubblica opinione e sfugg-ire al suo controllo sulla questione più grave di conseguenze all'avvenire stesso del Paese. E quando finalmente, ad opera della Lega, di alcuni deputati e specie del Giretti (1), del ~ Viti De Marco, del Chiesa, e in conseguenza sopratutto dell'atteggiamento antiprotezionista del Partito Socialista Italiano, il Governo fu costretto a dire quafoosa sul problema doganale, sentimmo dal Banco ministeriale i più inverosimili ed assurdi luoghi co– muni ripetuti come una verità dal Presidente del_ Consiglio on. Giolitti. Questi osò dire che il libero scambio è come il disarmo, che cioè . si possono abolire i dazì solo contemporaneamente a tutte le altre nazioni, ignorando non solo l'enorme eresia scientifica del concetto, ma ignorando · altresì (e questo è il più grave) che, proprio mentre egli esponeva tale faceta teoria, in una grande Nazione, negli Stati Uniti d'America, si procec;l.eva ad un radicale mutamento 'di politica commerciale, ad up.a vera ri;voluzione in senso liberista, senza pre– occuparsi affatto di ciò che facevano le altre na– zioni! (I) Degne di nota. sono le pubblicazioni del Giretti sul!" que– stione doganale : I t,·iveUato,·i della Nazione. (Libreria Ed. Moderna, Roma, L. 1) e Trattali di Commercio e Politica doga~ale (nella. colle– zione Italia d'oggi. Ed. Bontempelli, Roma, 1914). Queste pubblica– zioni sono racooma.nda.bili per la chiarezzu. dell'esposizione, la ricchezza dei dRti, e In convinzione che lo stile dell' A. tra.sfondo nei leggitori. BiblaotecaGino Bianco Si comprende facilmente la complessa significa– zione della lotta anti protezionista in Italia. Essa vuol dire: a) Contribuire alla determinazione di una po– sizione iniziale favorevole allo sviluppo del capi– talismo, specie dei riguardi del Mezzogiorno. b) Distruggere l'attuale plutocrazia dominante e sostituirvi forze nuove, spontanee e meno con– trastanti all'interesse generale del Paese. e) Alleviare la presente crisi economica· del caro-viveri e del caro 0 abitazioni, migliorando quindi la situazione delle classi non abbienti. · d) Risanare la vita pubblica dalle infiltrazioni affaristiche e monopolistiche che la inquinano e creare una coscienza economica più vigile e netta. La lotta antiprotezionista è quindi una lotta di rinnovamento morale, economico e politico del Paese, ed è comprensibile che raccolga il consenso di gente appartenenti dai diversi partiti. Essa ha ·per finalità di creare taluni presupposti indispen- sabili allo svolgimento di _tutti i programmi, è quindi l'unica vera e grande politica riformatrice che possa svolgersi nel 'nostro Paese nell'ora pre– sente. AGOSTINO LANZILLO. P. S. ·- Perchè quest'articolo possa avere qualche immediato effetto pratico, diamo notizia della Lega Antiprotezionista Italiana. Il Comitato Centrale della Lega è a Roma - a piazza Campo Marzio, n. 3, presso la Sede della Associazione Calabrese, e ne fanno parte dodici membri indicati· dal Convegno di Milano ed eletti dal Gruppo Antiprotezionista di ·Roma. Il programma della Lega si svolgerà massima– mente nella propaganda delle idee liberiste, nel– l'incoraggiare tutte le iniziative nazionali favore– voli ad un mutamento di regime ·doganale, n~l fornire dati, statistiche, notizie riguardanti il pro– blema stesso, e nel preparare una vasta agitazione popolare in senso antiprotezionista. .PER L.AC.AMPAGN.ANTIPDOTfZIONIST.A PUBBLICAZIONI D'ATTUALITÀ. Prof. ATTILIO CABIATI. Per· il pane quotidiano L. - 25 - Contro gli zuccherieri . . . . . . . :· ,, - 20 Prof. GrNo BoRGATTA. Che cos'è e cosa costa il p1·otezionismo in Italia . . . . . . . . ,, - 55 Dott. GIULIO CASALINI. Una riform!l. matura: Lo zucchero a buon mercato . . . . . . ,, - 20 GRAZIADEIA. Sul problema degli zuci:he1·i. - Interpellanza svolta alla Camera dei Depu - tati nella tornata del 18 maggio 1914 . . . ,, - 50 LUIGI EMERY. Camilla Cavoui· antip'l'otezionista ,, - 20 EDOARDOGIRETTI. I trivellatoi•i della nazione ,, 1 - Prof. U. G. MoNDOLFO. I dazi doganali e gli interessi dei lavoratori ( efficacissimo per la propaganda). . . . . . . . . . . . . ,, - 10 (Per 50 copie L. 3,50 - 100 copie L. 6 - 500 -copie L. 25). FILIPPO TURATI. Il ca.ro vive1'i alla. Camei-a, discorso . . . • . . . . . . . . . . ,, - 10 Ordinazioni e importo anticipato all'Ammini8trRzione della Critica Sociale, via S. Damiano, 16, Milano.
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