Critica Sociale - XXIV - n. 22 - 16-30 novembre 1914

CtutiCA SÒCi'.I\L~ 343 ·m~,ente di una Fr-a:ncia sitibonda di « réuanche >i, si ag,gJ•I.IJilse-ro J.e altre più gr-avi, suscilaleg1i c:ontro dall:a gie.Josia iinteTn-azi.onale per uno sviluppo econo– mico• in.a:udito n,el mondo. Questa Germani.a, •ap,piena usci-la dalle nebul,ose tenebre di un me.dio evo fou– dal•e,, 1Si Lancia.va oon l'impeto a,rdùrrenitoso di u,n Sie,gfri,ed per tutti i campi del1',a-ttivi·tàuma,na - n,eJI,a scienza, nell'a.rite,, nel dii:ri.tto .,ne.Jle industri-e ne.i com– merci - e vi stamp-ava l'impronta di una -~e-rsonalità pi,e:na di sève, vi pou'ltava la novità di un metodo di organizzazione, che butti i,nvidi,ano senza giu,nge,re ad 1m1tare. E 001Sì,come in ogni altro ramo di, atltivi-tà anche in quell,o mi,litare il popolo te<lesco ha im'. pr,esso q,u~llo spiri,to sciooti,fico, quel sen,5-o d.i ade– guare i mezzi al fine, quel rig,ore d'insieme, che si ammi.r-a in tutte J,e sue grandi- opere coHettiv,e. Di qui un eserci:to,, ohe è l'ese·rcito pe,r e,ccelJ,enza, J,o s-tru-~!l'I1toaitto a ,po1rt.are,alle sue più lo•giche c·onse– guenze l'azi,one bellka, il pugno p,iù duro che mai il morÌdo abbiia s-enll.ito.Ma strumento acoessor.io, ar– me di difesa e d-i ofTesa proporzionala a.Ha g-ra.ndio– &ità degli interessi ·da. sostenere, no'll mai me-zw p,rin– cipale che dov,esse sostit.ui ,re quelli dell,a vita ordi– nari.a. Ghi'lmcrue ha pene.tra.lo la vita tede·sca, sa che la Germ,(!Jrria, è unzi uno dei paesi men,o de.sid.ero-si della, guerra, e che J.e forze ind,u:striali e commercnali vi , prepon.d,erono (1). Un eoonorrui,stà e uomo d'affari di primo ordi;n:e, il Davenport Whelpley, il qwaJ,e cono- : r;,cela German.iu non per sen:tila dire,, ma per av-ervi vi-ss-utoe operato, così sor-ive in una SUia opera :r,e-cen-, tissirp,a., « The Tracie o/ the Wo!'/cl »,(2): ' « Gli in_teressi economi-ci p,redomi,n.ano nella vita e n,eUa p,oht1ca tedesoo; .e la conoezione di una Ger– marria d~,I p·ugno armato, tesa a stirappar territo,rii con la v!o)enw._, è f~ISf!.~mpl_etarnente. Nè l'Impe– ra:Lore, ne 1 su·o1co,ns1glie·n des:ide,rano l,a guerra pe:r l'oUti:ma mg_ione che il p·opolo tedesco la ubbo;l'e ... Oggi iro,pp1 tedeschi sono molto sodd-i-sfa.tti delle propri-e cond.izio•ni! per rischiarle in una pmtita così pericolosa... Pochi mesi or sono io via,ggi-av-o,p,e,r- . correndo l'Im-p,e-roge.rmanico da sud a nord. Ne ap– profittai per ,a.ccertaT'Ilhi dei v,eri s·en,timenli delle masse circa la ·possi,biMà di. una guerra con l'Inghil: terra• ,e per questo interro.gai ,ce,nlinaia e oentinaia di •p~rsone _del_le più svariate pro.fes-sioni, d_aipiù mo– desti operai a1 capi d,e-Uegra ndi 1mp-r es•emdustri,ali e persino, ,afouni de·i p,iù intimi consig.li- eri del [(aiser·'– ,e la risp,o,sta unanime e sch ietta fu: cc Dio non lo voglia ... ». L'umanità negli ultimi decennii ha aocre– sciuto enoir_meme-rnte_ la sua potenza di assorbimento dei pr,odott1 mdustrrnh. La G-ermama ha saputo assi– curare a se ,stessa una peroontual,e crescente del traffico ,che ne d•e•rivae questo le basta per garan– tire fa -sua prospe,riità... I giornali ingJ,esi va:nno da qua1che anno fabbricando corrispondenze dei loro collaboratori daHa Germania, con le quali si descrive l'urgein~a di dis tru,gge,r,e la flo-tta Led,esc,a.Sta di fatto che l'Im-p ,era.to •re,e, i più il·lumi.n.aitip-ubblicfati tede– schi hann o fatto tutti gli sforzi per convincer,e· l'In– ghil,terra e il mondo che la Germania ha per i,scopo l'esp-ansi-one commerciai-e ,e non degli ingrandimenti milita,ri: ma questi sfo·rzi sono caduti nel vuoto». Ecco p-erchè la fav-ola del «militarismo» te.desco n·on ci commu,ov,e. Come scrissi nell'arli-oolo pr,ecc– d,e,nte, anch:e se la G,ermania uscirà schiacciata daHa guerro attuale, J,è cause di gue•rra rimarranno nel morrdo -cosi numero•s·e, da relegare sin d'ora n,el re- (1) È alquanto diverso, ma non diametralmente Qpposto nè asso– lutamente lnconclllablle con questo, Il punto di vieta evnuppato da Angelo Crespi negll. articoli su la erte! europea ohe pubblichiamo più oltre. (Nota aeua c. s.). (2) Londra, Chapmann, 1918. · ca Gino Bianco' gno dei mi.ti !,e s.pe -ram•e d,el disarmo, de-Ila limita– zione, deg,li armamenti,, deUa ch'iu&uiI'adel tempi0 di Giano·; E Io spiri.to militarista rimairrà fino•a.J.l'avvento p.robLeIJll&tico di una umanità migliol'e. 2. La qitest-ione deW Ad1·iatico. Affacciamoci ad u,n argomooto più serio. Tolgo dalla lettera di un valoroso conosd.tore delle co-se austriache !,e·oibbi•e•zfonicontro la mia te·si: cc Ho !,etto vi Suio brev,e stu:dio ,con l'interesse che dedico 1:,em,p:r,e alla l•ettura di ogni cosa Su-a. E ce-rto ho _trovato per la p,rirrua volta fra le tesi dei neutra– listi ad o.ltranza - è vel'amente Ella fra- questi? - delle_ ra-g10m buon.e e p·onde·raLe. Ma mi permette• d1 dnl:e a,p-ertamente anche il mio p-ensiero? Tutta la SUJatest sarebbe decisiva, convince.nte. s-e essa av,esse _v.e_rome_nte risolto i:n preoed,eri~a il ·.problema deilla utilità .v1Lal,ed,eHa r1s0.Juz1,one,de-I nostr.o pro– bJ,~maadinat1co. Ella nega l'importanw nazionaLe·, po– litica, econom1•ca d1 questo proMema: ed è giusto che, con questa p,r.e,mess,a,Ella giuno-a alla conclu– s10.neche e1Spones ulla Critica. Ma. io c~·e<lo, che finora s1 è giud~oato il. p ,r.ob ,lema in base ad uin « cLiché » e non lo ,si è hei:i co m,pr,e so. Ne parleremo poi. Mi duole che Ella class1fich1 tutti i partigiani di un intervento anche solo rer riso-Lv~r,eil problema adriatico, fra 1 gue,rr.afondai mechocr1. Io sono partigiano di u:n in– Le~v-en,t?,ma non_ sono, ed El-la lo sa, n,è guerrafon– d_aio,ne nauonalista, anz.i oggi più che ma i mi s ento Sl'IlDe:rarnente-so·cialista u mi,o modo: ma s •en.to i,I va– Io,r,edeilla,n-azionali,tà e penso ohe è impossi bile farne ast:ra,z1one, se non si. vu,_ole. vio\-en'ta•re, la -storia e pre– parore .nuove ra:g1om d1 d1sag1·0 ne.Ilavvenire. P,enso che 1I problema dell'Adriatico, studiuto più attenta– mente, rw,el,e1'e·bbe ·il suo gran,di,ssimo valore sotto f:ullti gli asrp•etti - e ques,ti non ·sono· gJi argomenti deUa Lib1,a, sono fatti p,rov,a,ti. Pensi solo che van– taggi deiri-v~n,oal rrostro si-ste•~a di dif-esa, e quindi al no-stro b1lanuo, per la e1Immaz1one di una grande Pot~nza. oonc,o•rrente, con una flotta corrispondente, n.e,1,1 Ad,riatico; aHa nostra marina me-rcantile e .al si– stema complessivo dei n.ostri traffici, per il possesso del po,rto che assume ,e irradia i •tre qu:arti dei com– merci adriatici ne·l vici.rno Ori,ente e che non cesse– rebbero, se a.ruche Tri-este foss-e•sotto i,! dominio ita– liano; .p-en,sial v.a,lido aiuto che v,errebbe. a-Ha n.os.tra prop,agamla ,n,e•lvi.cino Ori,ente-, quando -tutti j com– me rci ch e vi s·i dirigono dall'Ad-riatic·o veniss-ero da un ve.ro paese il,l1lian.o.Ho visto in p,rralica che cos,a s1 gn1fìca tuitto questo in Albania, n,ei Balcani in Tur– chia. Di p,iù, appunto perchè non sono ml:Ii,ta,rista guerraf.ondaio, oscuiran-tist.a, voglio si1noe·ramente la scomparsa d·eU'Austria dal nove•ro delle grandi Po– tenze, p,er,chè .è. stata s,empr,e l'Austria la prima ra- , gione di butti i dis,sidi balcanici, di tut,te l·e violen– t~zioni_ nazi•o-~a)ie di ,oultura. ~i ,grida· contro !,e in– grnst1z1-e socmh; perchè non s1 d eve agir-e, quando s1 può, con,tro J.e ingiustizie poli.ti ,che e de!La storia? Ecoo il mio punto di vista. I o cred o di essere assai meno imperi-:;i-listadi Lei., che pari.a di un'azione no– stra di gue,rra, per avere un posto neH'Atl-antico·: mi bas,t a risolver-e i probl,emi d·i casa nostra: e l'Ad,ri,a– ti.co , è casa no-stra ». 3. I.! Ad·l'iatico e l'economia balcanica. Per ess·we b.re, vi, è bene procedere con ordine. E necessa,rio quindi se.parare l,e ,aspirazioni dei nostri in:terv-enzionisU in tre qu,e•stion.i: quell,a del ·Tren– tino, qUJelladi Tri,es,te, ,ed Istria, e quella, infine, d,ella Dailmaz.ia. · D-e.Jledue prime ho g-ià di,scusso nel rni·o a.M.icolo precedente. Ad esso nulla ho da modificare, nè da aggiun.g,er-e, se non questo: .che io non cr,edo nè a.Ila po1Ssibilità, nè ::ill'opportunità della distruzione del– l'Austria. Come ri,peto poi, io non. sostengo che Trieste e l'Istria non valgono ni,ente. Bensi che non valgono

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