Critica Sociale - Anno XXIV - n.16 - 16-31 agosto 1914

252 ClUtlCA SOClALE ed adeguati, sui contratti coHeUiv.i, « i quali non possono abolire gli scioperi e le serrate, come la diplomazia non può aboli1,e la guerra»; nei sistemi di compartecipazione agli utili, « i quali non impe– dir.anno mai alle parli di disputare sulla giustizi.a t.lelle quote ad ,esse assegnate»; e finalmente nell'ar– bitralo obbligatorio, -perchè, se ,esso non è osservato, non ha sanzione, in quanto uon si possono imprigio– nare migliaia e migliaia di lavoratori, nè si possono le Unioni operaie rendere responsabili della inosser– vanza d,ella decision•e arbitrai-e. Questi conservatori perciò caldeggiano il sistema Canadese di intervento d,ello Stato, nei con0iUi fra capitale ,e lavoro, come inquirente obbligatorio sune cause del conflitto, e divulgiatore in mezzo all'opinione pubblica - giudice supI'emo ,e sovrano - degli ele– menti di ,esso, dandogli anche l'autorità di ricono– scere e sanzionare la risoJ.uzione d,el contlitto che fo.ss• e•compiuta da una Commissione mista di rap– pres entanti gli industriali -e di rappresentanti le frade-U nions. Quindi: investigazione obbligatoria, .arbitralo facoltativo fra le pa'rli, e, una volta questo avv-enuto, sanzione pubbLica dello Stato. Ora, s,iocome• I.a maggior parte dei conflitti avven– gono per ragioni di salario, ne cons·egue che si debba riconoscere « il dovere dello Stato di interve– nire per aiutare i ·suoi membri più deboli e per cJ.evare la misura dei salari, al livello della sussi– stenza ». « P,er salario minimo noi intendiamo- - scrive la Commissione - un salario l: letermin .ato, come rjmu– nerazione minima per uno speci.al, e periodo o per una porzione di servizio., da qualche autorità, o co– stituita volontariamente, o creata dallo Stato, dopo le dovute considerazioni da parte dei Corpi nei quali padroni e operai sono •egualmente rappresentati». « La dete•rmi.nazione- di un salario minimo signi– fica che, ,per un certo periodo, gli imprenditori non hanno più il diritto di assumere sul mercato la ma_no d'opera al prezzo più basso, ma debbono pagarla almeno un certo pr,ezzo c\,eterminato. Con ciò non intendiamo parlare cli un salario uniforme•, imposto per tutta I.a classe lavoratrioe- dal Parlamento o da qualsiasi altra auto.rii.e\: Una tale misura uniforme non sar•ebbe· savia, e la Camera dei Comuni, per quanto savia essa sia, non è comp,etente a determi– nnrla, ,e da un tentativo siffatto uscir-ebbe demoraliz– zala. Noi prevediamo inv,ece un sistema di fissazione ciel salario da un'industria ,a un'altra, ·e il riconos•ci– mento del principio che il salario mi.nimo venga sta– bililo per diverse spee,i.e di servizi; e che in ogni industria esso lo sia eia organismi quant.o più possi– bil,e semplici ed adatti» (µ. 26). Già oggi circa due milioni di ope,rai godono di sai.ari stabiliti in base a· concordati co!J.etlivi volon– tari, .e un altro milione in base a decisioni di Comi– tati creati per J.egge - come quelli per 200.000 mi– natori - e quindi nulla impedisce che il movimento per la determinazone volontaria d-ei salari si allarghi e che lo Stato dia a quei concordati il valore cli l•egge. Gli stessi conservatori, riconoscendo, la triste con– dizione che è falla a tanti lavoratori dal lavoro occa– sionale, ammettono che « l'Ufficio ciel lavoro debba avere il diritto cli dichiarare che oert.i mesti.eri in oerte• località sono mestieri occasionai.i e che in essi l'assunzione c\,el personale deve essere fatta ob,bli– galori-0mente attraverso gli Uffici cli collocamento mu– nicipali o statali» (p. 34). Insomma, lo spjrito che muo-ve questi conservatori si è di cc dare• un pieno riconoscimento ai diritti d•ella comunità; cli esercitare, mercè la pressione d,ell'opi– nione pubblica, il_suo diritto di imprimere una certa razionalità alla mente deH'imprenditore e dell'ope– raio, cli ammettere che la determim1zione concordata di un salario cli un carattere adeguato può essere l'oggetto esplicito di un uomo cli Stato moderno, non intenclenclosi però di ricorrere alla costrizione o alla rivoluzione in questa opera di accordo degli inte– J'essi degli imprenditori e degli operai a ciò che può essere conveni,ente alla comunità, ma solo al libero consentimento delle parti» (p. VII). Anche il Rownst.ree, cristiano, industriale, spirito di indagatore· positivo, si studia di cercare la via che BibliotecaGino Bianco conduce alla pace inclusll'iale (1), non già perchè egli creda alla possibilità di un regime economko in cui la lotta per il diritto cessi di essere necessaria ma perchè vorrebbe che questa lotta fosse purgiat~ dall-e sue forme più arretrate, più brutali, e più basse. E siccome la vera radioe dell'inquietudine• presente sta, secondo lui, n,el fatto che la grande maggio– ranza d,ella popolazione lavoratrice non può accedere a u_n minimo di esistenza per quanto pm·co, regolato, savio oltre ogni dir•e, egli preconizza· un minimo di salario, non nazionaJ,e ma regionale, fissalo da spe– cinli Commissioni, e un minimo cli lavoro. *** Gi_àeia parecchi anni il London Counl!J Council ha stabilito un minimo dj salario di trenta lire la setti– mana, ,e tre Consigli d-ei cc Borghi » di Londra hanno deciso che nessun dipendente del Comun-è riceva meno di tr,entasette lire e cinquanta per s,ettimana. Il Go– verno cost.ring•e ora gli imprenditori privati, in ogni parte d,ella Gran Bretagna, a pagare L. 32,50 agli uo– mini adulti impi,egati in certi mestieri compresi in un eJ.enco della legge sui 1'1'acle Boal'cls. Reoentemente fu portato a ventotto lire e settantacinque il salario . minimo dei clipe-ndenti del Governo nei porti, e alla stessa cifra la retribuzione degli impiegali ,postali. Se i grandi Comuni vengono adottando il principio ciel minimo di salario per i loro dipendenti, in mol– tissimi Comuni medi e piccoli però le paghe non su– perano le 25 lire la settimana; o.nd' è che il New Sta– tesman (23 maggio 1914) propone che i sussidi, ora proposti dal Ministro Lloyd-George pei Comuni biso– gnosi, non siano loro dati se essi non provano che nessun dipendente è •pagato meno di quanto sia sta– bilito in un ·elenco approvato dal P.arl.amento. Finalmente il principio del minimo cli salario, sta– bilito ,equamente da apposite Commissioni in certi rami del lavoro domestico salariato, vi-ene invocato eia altre categorie, di lavoratori de!J.e officine e dei traffici, per esempio dai ferrovieri. l<~ dov,er-e del Gov,erno li·berale- - conclud,e il New Stai es mcm - prima di tutto di trattare il, suo p·erso– nale almeno come egli costringe alcune ditte private a trattare il proprio, inoltre di estend•er,e l'applicazio– ne del principio del salario minimo l•egale ad ogni ramo dell'industria, dei trasporti e d-ell'agricoltura, coi provvedimenti cli legge necessari. Se tanta è la -preoccupazione cli accrescere l'effi– cienz-a produttiva c\,ella nazion,e, assicuranrlo a tutt.i i lnvoratori quel minimo che è indispensabile per vi– Y-ere senza depauperarsi, in pnesi così ricc,hi e pro– grediti come. !'Australi.a e l'Inghilterra, qual•e non do– vr-eibbe ,ess-ere in un paes•e come l'Italia, dove l'alta mortalità infantile e quella giovanile per t1JJbercolosi, dove la diminuzione del peso e della lunghezza dei feti delle madri operaie, e la constatata sotto-nutri– zion,e della popolazione industriale cli un centro come Milano, sono indici ben più pnurosi, per la salute e le sorti di un oaése e di una razza, che non una chi,esa inocncliatn, o un albero cl-ellalibert:\ piantato in mezzo ad una piazro? ALESSANDRO SCIIIAVI. (l} The ,oay lo l11d11st,·1a1pene,, by B. SF.EBOHM ROWNSTRF.E, p. 184. (Flscher Unwln, London), rlassnnto da DANIEL HALF.VY nel Mo11ve- 111et1t socialiste (msggto-gtugno l9U). Novitàdella LIBRERIA EDITRICE ".A V .ANTI!,. Collana Socialista. Sono usciti i primi volumi: N. 1 - FEDERICO ENGELs. I fondamenti del Co– munismo, scritto postumo edito da , Edoardo Bernstein, traduzione italiana di Angelica Bala/Janoff . . . . . • L. l - ,, 2-3 - G. B. SHAW. Il senso comune delt'in- dusl1'ia municipq,le, traduzione, prefa- zione e note del Dott. Aless. Schiavi • ,, 2 -:- Chi vuole la spedizione raccomandata, aggiunga per ogni volume L. O,10 per l'Italia e L. 0,25 per l'Estero. I '

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