Critica Sociale - Anno XXIV - n.14 - 16-31 luglio 1914
220 CRITICASOCIALE costituiscono una prova di più di quanto sono venuto dicendo di sopra e indicano perchè l'organizzazione operaia che si è avuta nel campo industriale non è stata ancor.a possibile, ,nel campo del,l'agricoltura. So– no appunito quene stesse cause che impediscono la formazione del proletariato ag1•icolo in maniera com– pi-eta come quella delle altre categorie di prol,etariati, che rendono ancOII'apossibile l'esistenza della picco.Ja propri,età, ,ohe fanno concepir.e ai piccoH propri,etarii la sp,eranza di poter trarre d,aHe di,scussi.oni dei loro Congressi il modo, di conservare ciò che fatalmente è d,estinato a sparire dall'ordinamento deUa colletti– vità sociale. * ** Perchè il peri,odo di turbamento prodotto dalle pri– me appl'icazioni delle macchine passi e ad esso su– bentri quello dell'ordinamento è necessario innanzi t.utto che sparisca completamente dal!' agri-colbura quel carattere di emp,iri,;mo che, attualmente si ac– compagna a tutte le pratiche neoossari,e. alla sua espli– cazfone; è necessario che spariscano tutte q-ue'1ledis– uguaglianze costituite dalla qualità di fe•rtilità varia– bili da terreno a terreno, tutte l,e disuguaglianze co– stituite dalle circosfanze di clima variabili da terreno a terreno, disuguagili:m:z,e che portano, come conse– gu,e,nza immediata la differenza grandissima fra l,e va,ri,e,tariffe locali della mano d'opera. Po-ichè sono proprio queste d·i.s•uguaglianze, sono, queste dilTe-renze che si oppongono all'azione sociale esercitaua dalla macchina in quanto rende ug-ua.Ji dovunque le circo– stan:z,e in cui _si svolgono le re1azio,ni fra, capitale e lavoro, che la neutralizzano e che hanno finora im– p·edito che si verificasse per i'ag.ricoltura c:iò che è avvenuto per l'industria in generale. Ebbene, aittualmente si studia .attivam_ente per to– gli,e,l'e queste dilTerenve. I conoimi chimici cosHtui– scono il primo passo sulla nuova via. Essi tendono infatti, non solo a corregger,e le qualità di fertilità cl,el suolo, ma a renderle adatte· ,ai varii prodotti che se ne .vogli,ono ottenere. E inoltre si tenta non solo di miglio,rare J.a fertilità, ma anche di accelerare !,a produzione sottoponendo all'azione deHa corrente elet– trica le piante durante il loro sviluppo e durante l,o sviluppo del frutto che si vuole ottenere. E ancom si studiano i mezzi meno costosi dii correggere, in alcune regioni, le deficienze del clima, facendo svi– luppa.l'e ,alounie determinate varietà cli piante in am– bienti speciali dove vengono artificialmente curate quelle condizioni di luce •e di temperatura che di– stinguono i luoghi dove il clima è più favoDev,ole. Certo, tutti questi studii non hanno ancora dato la s, oluzio.ne che se ne aspetta, ma già si son.o ottenuti dei risultati abbastanza note•voli. Ol'ffiai i fiori, che costitui,vano la specialità di alcuni d,eterminati paesi più favoriti dalla natura, vengono coltivati con suc– cesso anche in altri paiesi che p,areva dovessero rimanere eternamente, pri,-iri di questo sorriso della na1rura pieno di poesia; e ormai non fa più mera– viglia a n,ess,uno sentire che in Inghilterra ed in Germania vengono coltivate e prodotte frutta di tutte le sp-ecie, da quelle che timicl,amente spuntano in cima alle pi.ante nei pochi mesi tiepidi che si ha,nno nelle regioni più avanzate verso il nord a que-Jl.e che fino a pochi anni ()Il', son-0 formavano la ricche2za, il vanto e la caratteristica soltanto dei pa,esi più meridi,onaili del mondo. È ancora questione di sapore, di fragiranza e so- ,BibliotecaGino t3ianco pratutto di costo. Ciò è vero. M.a 1'a soluzione è t.ro– vata, non si tratta ormai che di perfezionarla. Si trat– lerà s•emplioemente di tempo, tutto si riduçe ad at– tendere un periodo che sarà più o meno lungo a seconda delle circostanz,e. E quando questi inconve– nienti saranno eliminati, quando il maggior p•Dezzo di questi prodotti, dirò così, artificiali si ridurrà a poter essere comp·ensato se non superato dalle. spese per il trasporto dei prodotti dai paesi che ne av,evano avuta la specialità, le condi1,ioni favore– voli all'azi,one sociale della macchina saranno sta– bilite ed allora avverrà nel campo dell'agricoltura ciò che già è avvenuto ruel campo dell'industria. La necessità di usare le macchine, di sfruttare nel modo p•iù con'l'eniente J.e energie della natura, determinerà l'esplicazione della grande agricoltura, conseguente– mente l'aggruppamento del capitale da una parte e il concentramento delle grandi masse operaie dal– l'altra e cosi capitale e lavoro si troveranno anche qui di fronte senza che esista più ad impedire gli urti il cuscinetto costituito dalla picco.J,a proprietà che .verrà necessariamente assorbita da,lla imp-0ss'ibi- lità assoluta di poter far fronte con i suoi mezzi • limitati, all'uso de!J.e grandi macchine ed all'impiego de-Ile immense mas&e OJ)eraie. RAFFAELE PIRRO. Ai pr·ossimi numeri: Il regime delle Anonime nella produzione, del p1'0f. ENRICO LEONE. IGIENE C.APIT .ALISMO Preventivi teorici e constatazioni pratiche su l'alimentazione popolare. · Ogni qualvolta un biologo tenta di ricondurre il bilancio alimentare di un individuo o di un gruppo di individui a delle cifre esatte, il pro.fano alla ricerca sperimentale è preso dal dubbio che l'espressione dello sperimento abbia un valore affatto teorico. E quando sente affermare che per l'uomo normale oc– corre una certa aliquota di alimento corrispondente ad un certo numero di calorie, e che in questo apporto di calore occorre che una certa aliquota sia rappre– sentata e costituita da sostanze azotate, mentre la ri– manente porzione è costituita in parte da grassi e in parte da idrati di carbonio, il profano si domanda se ciò non è vana espressione di vedute metafisiche. È bensì vero che i dati del calcolo e dell'esperi– mento hanno avuto diretta applicazione pratica: e la razione del soldato, del ca'rcerato, di taluni convittori è diretta ·figliazione di questi calcoli e della determi– nazione di laboratorio; ma taluno può ancora dubitare che le diverse forme dei bilanci alimentari, che per così 'dire potrebbero ritenersi ufficiali, rispondano proprio all'ottimo di quanto si p,uò introdurre nel- l'organismo. _ I ricercatori, d'altra parte, hanno aggiunto, senza volerlo, nuove ragioni di dubbio. Ad esempio, intorno alla razione necessaria e fatale di cibo azotato, le discussioni sono state così vivaci, e le modificazioni dei concetti ispiratori così grandi, che deve essere nato in molti la paura che tutte le ricerche sulla ali– mentazione possano essere inquinate dalle stesse cause di debolezza e di errore.
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