Critica Sociale - Anno XXIV - n.12 - 16-30 giugno 1914

CnITICA SOCIALE 187 dei quali c1 ingegneremo di mostrare il funziona– mento e l'importanza dei resullati nel modo più breve e chiaro che ci riescirà. L' Ufficio misto di Collocamento. A Verona, nel luglio del 1912, si ave·vano s,empli– cemente quatlro Uffici di Collocamento pubblici, (senza contare gli Uffici di speculazione privata sulla mediazione), e cioè della Camera di Commercio, del– la Camera del Lavoro, della Socie·tà Umanitaria e della Unione federale e Società di M. S. fra gli Im– piegati e i Commessi nel Commercio e nell'Industria. A Lale stato di cose - che non giovava certo nè alla efficacia nè alla serietà del collocamento della mano d'opera, ma che invece conduceva allo sciupìo e alla polverizzazione di forze economiche e mo– rali, che; cosl disgiunte e perfino in antagonismo, finivano per neuti·alizzarsi ed elidersi - tentò di portar rimedio l'Assessorato del Lavoro avanzando la proposta lapalissiana della loro f1Jsione in un unico, forle ed efficace organismo misto per la me– diazi-on·e·del lavoro, sul tipo degli Uffici municipali di Collocamento che con così buon risultato funzio– nano in Germania. L' AsE,essorato del Lavoro, ciò facendo, era nel suo buon diritto e nel suo pieno dovere. Certo non poteva non preoccuparsi del problema della « disoccupazione » che - come diceva in una sua Relazione alla Giunta Municipale· - « è il più grave ed importante che oggi si presenti sul mercato del lavoro, non solo perchè recapit.ola tult.i gli altri elementi del mercato stesso - come resultante del parallelogrammo della domanda e dell'offerta e per l'intimJ:1 attinenza che ha con le perturbazioni del lavoro: scioperi, serrate, emigrazione, ecc. - ma sopratutto perchè è in diretto e immediato rapporto con la vita operaia di cui aggrava e acuisc_e le ansie e le miserie». E concludeva che, « se nell'at– tuale assetto economico della società non spetta al lavoratore un diritto « giuridico » al lavoro, è certo che la Società, ,e per essa i poteri pubblici che la regolano e la amministrano, hanno il dovere di ado– perarsi con ogni studio a sopprimere o a rendere meno dannosa e acuta la disoccupazione>>. Ma le trattative furono lunghe, penose e riusci– rono incompletamente: l'Ufficio di Collocamento presso la Camera di Commercio non intese di ade– rire alla proposta. Ciò non ostante, quasi dopo un anno perduto nei tentativi d'intesa, il Municipio di Verona inaugurava, al 1 ° luglio 1913, il suo Ufficio Misto di Colloca– mento, •sorbo dalla fusione di quelli della Camera del Lavoro, degli Impiegati privati e della Umani– taria, con un manifesto alla cittadinanza che conte– ncvu affermazioni di questo genere: « I Vecchi Comuni - che seppero le gloriose virtù dei p,a<l:r.i - ebbe1·0 e allargarono dov-erose fumioni di patronato e di assistenza· delle classi meno abbienti; il Comune Model'no - fatalmente pervaso dai sani fre– miti fecondi che agitano il campo del Lavoro - ag– giunge a que-lle, nuove e non meno utili attribuzioni intese allo studio e alla disciplina dei problemi eco– nomi,co-sociali che si impongono nell'àmbito munici– pale. All'infuori e al disopra di ogni teoria politica e di ogni spirito di parLe, ve lo costringono le neoessità impellenti dell,n nostra civiltà industriale. Per questo Verona, che già istitul rra. i pr1m1 m Italia l'Assessorato del Lavoro, fiera di mantenere tale primato di civili iniziative, inaugura oggi il suo llfficio Misto di Collocamento Municipale, compiendo un impegno che è anche una nuova promessa per l'avvenire. E aff,erma con ciò che alla mediazione in– te•r,essata dei privati· deve sostituirsi, nena vendita d,ella merce lavoro, una 'provvida funzione sociale, e che, se il Comune s-egui da temp-0 nelle cifre demo– grafiche e sanitarie le vicende dolorose dei cittadini, non può disinteressarsi degli inoperosi forzati, es– sendo la ma,ncanza di lavoro, nelle sue tristi conse– guenve economiche e moral-i, non meno grave della ma.Jattia fisica per la, fmniglia e per la società. Alla disoccupazione - che si allarga in tutti i pa,esi e divi,ene il probl,ema sociale più grave della nostra epoca, poichè colpisce gli uomini validi e volonterosi e li prostra nell'avvilimento dell'inerzia e della fame, rendendo p-resso che inutili per essi tutte le altre provvidenze sociali - è necessario ed urgente op– p,o•rr,etutti i possibili ripari. E ciò p,er un illuminato senso di dif.esa sociale, poiché della disoccupazione non soffrono le classi la– voratrici direttamente flagellate senza che l'economia general,e ne ris-enta il potente contraccolpo funesto. Ciò spiega perchè l'iniziativa muove sotto il gon– falone del Municipio, sospinta dall'egual concorso di volontà del Capital,e e del Lavoro; i quali, sul terreno d-el collocamento, non possono conosoer-e che tregue benefiche e propiziatl'ici. Certo lo squil.ibrio fra la domanda di lavoro e l'offerta - una volta che esista - non cesserà per qu,esto, ma talune sue, asp-rezze, e i molti danni dovuti alla ignoranza e alla disorganizzazione del mercato della mano d'opera, verranno efficaoemente mitigati d_all'Uffìcio Misto di Collocamento s,e sap-ranno avvi– cinarv.isi - s,enza, so-velJ"Chie· illus-ion.i oome senza ec– cessivi pessimismi - industriali, commercianti e ope– rai. Ed esso, oltre che il luogo neutro del loro recj– p·roco incontro, sarà l'osservatorio migliore da cui seguir si potranno, traendone norma, le fluttuazioni del mercato del Lavoro». L'Ufficio di Collocamento - che è diretto da un numero pari dì padroni e di operai (1) - fu, dob- (t) Ecco - per coloro a cui potesse lnteresRare - lo Statuto: Art. 1. - È Istituito, presso li Municipio di Verona, un Ufficio misto di Collocamento, allo scopo di Interporsi fra locatori e con– duttori d'opere, per oll'rlre gratuitamente.agli uni la mano d'opera ed agi! altri la occupazione di cui potessero abbisognare, e di raccogliere all'uopo le opportune notizie 'statistiche sul mercato del lavoro. Art. 2. - Il Comune di Verona fornisce I mezzi, I locali ed Il per– sonale - che sarà quello specialmente dell'Assessorato del Lavoro - per l'Impianto ed Il funzionamento dell'Ufficio Centrale. Art. s. - L'Ufficio misto di Collocamento estende In sue presta– zioni ad ogni specie di industrie, arti e mestieri e si occnpa anche a favore del lavoratori della terra, del giornalieri, del domestici e degli apprendisti d'ambo I sessi. Sua cura principale è quella di raccogliere tutte le Informazioni utili alle due parti: benserviti, moralità, laboriosità da un lato; mercedi e orari dall'altra. Art. 4. - Le prestazioni dell'Ufficio di Collocamento sono gratuite e debbono Ispirarsi alla più assoluta imparzialità c lndlpendenz!l d!l qualsiasi Influenza esterna di persone e di cose. Art. 5. - ·All'Ufficio di Collocamento presiede un Consiglio Dlret– tlrn composto di otto membri, che durano In car!ca due anni e sono rieleggibili, di cui : quattro In rappresentanza degli Industriali e Commercianti delln città; tre eletti dalla Camera del Lavoro In rnppresentanza del lavoratori; uno dall'Unione Ftiderale dell'Impiego Privato e dell'Assoclazlone Veronese di M. s. fra Impiegati delle Industrie e del Commerci. La Presidenza del Consiglio Direttivo spelta di diritto all'Assessore del Lavoro. Art. e. - Il Consiglio Direttivo: t O dlrlge·_l'ufficlo ; s• cura lo sviluppo della Islltuzlone, astenendosi però dall'en• !rare nel conflitti fra capitale e lavoro;

RkJQdWJsaXNoZXIy