Critica Sociale - Anno XXIV - n.10 - 16-31 maggio 1914
CRITICA SOCIAL~ 153 per conto del creditore non può nello stesso tempo .... dividersi in due, e l_avorare da un altro a salario? Una persona alla quale aveva mosso questa domanda, mi ·rispose che di solito, quand9 un cinese ha impe– gnato se stesso,. continua ad esser schiavo finchè campa, a meno che non si procacci la somma necessaria per saldare il debito, o al giuoco o rubando. Del resto - concluse il mio interlocutore - un cinese schiavo sta meglio phe un cinese salariato, perchè il primo è sicuro, se non altro, ch·e il suo padrone gli dà da.man– giare tutti i giorni - chè ha troppo interesse che non muoia - mentre. il secondo, invece, non ha la stessa certezza .... U ~a repubblica.... di schiavi! Non c'è male davvero! Canton, ("bbraio 1914. G. BossoNJ. l'LCAPITALE,, 1 D LP~O~ET ARIAT~ I depositi nelle Oasse di 1·ispa'l'mio - La pm•te<Jipazione agli utili - Le azioni" 1'i• scattabili ,, - 1 tesm·i del qua1·to Stato. Per capitale del proletariato non vuolsi qui in- tend-ere la forza-lavoro della quale esso di-spone, unico capitale che la natura gli ha fornito, ma che non sempre _può impiegare e non mai può sfruttare con un compenso adeguato al suo rendimento e ai suoi bisogni nella presente economia capitali– stica. Si vuol parlare invece del capitale vero e proprio in denaro, che esso riesce a rispàrmiare, e per il quale esso dovrebbe f.ar conc01:renza ai capitalisti. Risparmia il proletariato? E in qual misura? In Francia è stato detto che la proporzione più forte dell'ammontare dei depositi delle Casse di Risparmio è dovuta alle classi operaie. E. Chatelain dimostra, nella Reuue d'Economie Politique (1913, pag. 626), clie, sè i libretti dei depositanti nelle Casse di Risparmio appartengono, per il 65,45 °/. alla classe operaia, il loro ammontare non supera il 15 o il 16 °/ 0 della massa dei depositi. Nel 1910, · l'ammontare totale dei depositi ne.lle Casse di Risparmio essendo di L. 6.648.276.099, il 15 -o,16 °/ 0 , che s-i può attribuire· alla clas_se operaia, forma circa L. 900.000.000; E siccome, secondo Edmond Théry, la rì,cchezza nazionale francese am– mònterebbe a 287 miliardi pel 1908, e a 300 miLiardi '•1 circa pel 1913, i depositi· della classe operaia non .rappresenterebbero che un'infima frazione, il tre per mille di quel totale_. Siamo quindi ben lungi dall'avere la prova della « potenza finanziaria colos-sale delle class-i operaie ». D'altro canto, la clientela operaia delle. Casse cli Risparmio è in diminuzione. NeHa Relazione della Cassa di Risparmio di Na,ncy del 1911 si legge in– fatti che « la magg-io•r parte degli operai, per i quali le nostre Casse sono state create•, sembrano abban– donare la strada, vers-o le Casse di Risparmio ... I giovani le conoscono appena». · - Che ciò sia, non può meravigliare, quando chi studia i bilanci delle famiglie ope,raie sotto tutte le la.titudini, in Finlandia come in Austria, negli Stati Uniti come in Germania, osserva che la grande maggi,oranza si chiudono in deficit. Non sembra adunque che, per questa via, col risparmio volontario, i proletari potranno diven– tare capitalisti. Vediamo se potranno diventarlo per ... il buon cuore, o• per l'illuminata mente de.i padroni. lioteca Gino Bianco A tutti è not.o quel movimento, che data da oltre ottant'anni, tendente a far partecipi gli operai di una parte degli utili dell'industria,. Lo Statistica/ Deparlement of the Board of Trade pubblica ora un Report on pro[il sharing ancl labour copartnership abroad che fa seguito ad uno studio analogo· precedente per il Regno Unilo, dove si clànno ampie notizie sulla ... sterili là di queslo mo– vimento. Per partecipazione agli utili si intende un con– tratto fra padrone• e operai per il quale questi deb– bono ricevere, in aggiunta ai loro salari ordinari, tìna porzione, preoedentemente stabilita, degli utili dell'aziencl.a. Quando l'operaio investe la sua quota di utili nel capitale dell'azienda, diventa un'azionisla e si ha la compartecipazione. Nel Regno Unito vi erano•, nell'agosto 1912, 133 diLLea compartecipazione (di fronte a 299 es.isl,enli nel 1829), e impiegavano 106.000 operai, ai quali dettero una quota .di utili del 5,5 "/ 0 negli ultimi çJi.ecianni. Parecchie ditte pagano la quota cli utili \rl contanti, altre facilitano agli operai l'acquisto deille azioni. In Francia il pagamento• in contanti non è mo,lt.o applicato; l'acquisto delle azioni non è generale, e il sistiema tipico adottato è quello di capitalizzare la quota di utili per formare un patrimonio ,o,pen– sione per l'operaio o per la vedova e i figli. Le ditte che praticano la partecipazione agli utili sono 1 l/1, oltre. 476 Cooperative di produzione che, dànno ai loro salariati una porzione degli utili sotto forma di un supplemento di salario variante dal 10 al 60 °/o, Aléuni esempi più cospicui di compart,ecipazione sono anch'-essi quasi delle Società cooperative, come la Maison Leclair_e (ditta per la cl-eco-razione e la pittura, che data dal 1842), la quale, nel 1911, au– mentò del 20 °/o i salari sotto forma di utili; la Maison Godin, phe nel 1910 dette dal 21 al 10 °/ 0 in più dei salari; e il Bon Marché. · La partecipazione agli utili è diffusa nelle Assi– curazi,oni e nelle Banche. In Germania essa ha fatto scarsissimi progressi, ed è adottata solo da una tr,entinà di ditte che im– piegano da 15 a 16.000 persone. In Olanda e in / svizzera le .aziende che adottano la partecipazione• sono pure scarsissime e piccole. Negli Stati Uniti non ve ne sono più di 25 a 30, e, in generale, sono ditte che impiegano un grande numero di operai, quali la United Stales Steel Com– pany che impiega 25.000 operai. Queste ditte favo– riscono l'acquisto delle azio-ni con vantaggiose con– dizioni di pagamento•, ma, finora, in nessun caso gli 6)1ierai sonò riusciti a possederne tante da poter disporre del diritto di voto, e molto meno ·c1a met– tersi ìn grado, di nomina-re i direttori. In generale, la compartecipazione agli utili non è vista favore– volmente negli Stati Uniti, nè dagli industriali e dagli uomini d'affari, nè dagli economisti. Il tracie-. unionismo è, come altrove, sfavorevole al suo dif– fondersi. E, se il buon cuore d,ei padroni non soccorre, può la k,gge interv1enire per facilitare l'access,ione dei lavo.rato,ri alla pròprietà delle aziende industriali istiLuendo La partecipazione obbligatoria o facolta– tiva degli opera-i, non solo negli utili, ma anche nella direzione? · E quanto- pensano il Governo francese e il clepu– ta~o Godart, i quali hanno presentato dei disegni· di legge, il primo sulle « Società a compartecipa– zione operaia », il secondo sulla creazione di « azioni cli godimento ». Nella Reuue polilique et parlementaire (10 aprile
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