Critica Sociale - Anno XXIV - n.10 - 16-31 maggio 1914
CRITICA SOCIALE 155 LARINASCITA PROLETARIA E SOCIALISTA IN RUSSIA Che succede nella Russia misteriosa sotto il grande manto di silenzio lugubre che ne soffoca tutti i ru– mori ai nostri orecchi occidentali? A volte un episodio tragico - come la cacciata della scorsa settimana dei deputati socialisti ed operai dalla Duma - rompe il ' silenzio, ma l'eco ci arriva fioca, e, perchè isolata, quasi incomprensibile. Eppure laggiù una nuova ger– minazione proletaria e socialista avviene, un po' lenta, un po' torpida, con forme e spiriti diversi dalla rivo– luzione del 1905, soffocata, ma pure imponente. Come ciò? Ecco quello che un compagno russo, venuto da poco tempo a risiedere in Italia, ci ha offerto di spie– garci in alcuni brevi articoli. E noi abbiamo accet– tato, lieti che la Critica versi - anch'essa - i suoi contributi alla più intima, reciproca conoscenza del– l'Internazionale. I. Dopo la sconfitta della rivoluzione russa (1905), o, almeno, dopo lo scioglimento della s,econda Duma r\ il s-u,ccessivo arresto dell'intero gruppo, d,ei deputati soci.alisti avv,emito il 3 giugno 1907, molti socialisti d'Europa sono propensi a credere che tutto il movi– mento rivoluzionario russo sia ces,sato di esistere, estinto dalla forza brutaLe, e vil:toriosa de'! G'ov,erno deUo zar. Que-sta credenza può ess,ere avvalorata dal fatto che da parecchio tempo le notizie intorno all'a\ti;v,ità del proletariato russo si .sono fatte assai scarse e man– chevoli. Passato lo slancio· rivoluzionari-o, che ca,rat– terizza .il 1905 ed anche la breve esistenza dei due prim~ Parlamenti (1906 e 1907), la storia deUa demo– crazia· rus.sa si può dire diventi oscura e ·quasi in– comprensibile. Dal 1907 in avanti si è affermata invece chiaramente la terrihik attività reaziona,ria del Go-verno russo, che, tratto tratto, ha attir,ato su d-i sè l'attenzione del mon– do inte,ro p,er le sue atrocità è vendette sanguinose. Le carceri si sono riempite di sovversivi e di rivolu– zionari; la lontana Siberia ha osp,itato tutti quanti hanno p:r-eso parte aHe lotte p,er la libertà; la pe,n.a di mo,rte ha falciato ogni gior.no nuove e numerose vittime. Mentre i veri eroi del risorgimento rus-so sono stati esiliati, incarceratf o appfocàti,' è app.arso 'sulla scena il tristo cc eroe» della repressione, P. Stolipin, il P,rimo, minjstro ucdso nel settemb,r,e 1911 nel teatro di Kie!T. I piartiti diemocratioi, comp-resi i cadetti o liberali-moderati, sono stati sopraffatti dai parti.ti, con– servatori e dai cosid-etti ottobristi (costituzionali), che, con un atto illegale e violento del giugno 1907, hanno eliminato· da!J.e liste elettorali parecchie centinaia di· migl~aia di cittadini, e sono riesciti così a comporre la stragrande maggioranza della docile s,ervile teirza Duma. Ristabilita la calma e scongiurato il pericolo rivolu– zionario, i grandi banchieri inberniazionali hanno ria– perte le loro pingui boo-se ai « salvatori >> della Russia, e la stampa europea si è per lo più limitata a dare qualche informazione intorno alle spec,ulazioni finan– zia,rie degli agenti della reazione e ai loro passi di– plomatici all'estero, lasciando nella penombra le bru– tali anghe,rie compiute contro i sudditi dell'Impero. JiotecaGino Bianco Ciò spi,e,g;ala mancanza di nozioni e,satte da parte del– l'opinione pU!bblica occidentale circa il movimento ri– v,oluzionari-o russo in questi ultimi· anni, e circa le cause del trionfo della reazione. Ora occorre dire .che la r,eazione poliziesca e mili– tare dello czarismo, è stata so,rretta e fiancheggiata da un'altra ri,mzione: quella, cioè, d-e:llaborghesia capita– listica, la quale nel 1905 aveva mo,strato segni di s'Ìm– patita pel movimento democrabco e rivo,Juz.ionario. Questa bo,rghesia, spav,enta,ta dagli esperimenti e dalle richi,este degli operai, imp,aurita dagli soiop~ri e dal fantastico pe,ri,colo dell'anarchia, si è gettata senza ri– tegno, neLl,ebraccia d,ella reazione. Anche le s.f.ere più libera,li, quelle che av,evano dato il maggior numero di cc intellettuali » f.avorevoli alle nuove rivendicazioni .sooiali, si s-ono venute mu.ta ,ndo profondamente. · In seno ad esse sono cominciate a p~,evalere le ten– d,enze, mistiche e religiose. L'attività politica, la pr,e– occup.azione p,el benessere collettivo si sono tratte in d,isparte per lasciare il campo al p·iù impudente arri– vismo, -o « carrieris,mo >''· Mentre prima molti intellet– tuali avevano p,res·o una parte attiva al !ll,O·vimento socialista, avevano lottato• fianco a fianco del prole– tariato contro lo czarismo., e, con spirito di devozione, sacri·ficato i loro ,interessi pe<rsonali al s-ervizio della rivoJ.uzione, ·in seguito cotesti gruppi borghesi si in– teressavano a tutt'altre questioni e non miravano che a, procurarsi bµoni posti nellia burocrazia governa– tiva. Queste dis,erzioni, questi cambia,menti (che si rif.e•riscono naturalmente non a tutti gli intellettuali, ma sp,ecialmente a quei simpatizza,nti, che avevano aderito, aI sòcialismo n,el 1905 perchè attratti dall'eroi– smo del prol,etariato e affascinati dal su.o ge,sto rivolu– zio,nario, non potevano rimanere senza coqs-e,g,u,enza anche per il movimento op•eraio. Co,sì le classi lavoratrici dovettero, soffrire i colpi e !,e v,endette non solo dello czarismo, ma anche del cap•italismo. Quei signo.r.i, che erano andati a gara nel palesare J.e loro simpatie per la d,emocrazia e per ],e prime vicende deHa rivoluzione, quando s'accor– s-ero del da,nno che loro veniva dalla lotta di classe proletawia e <:!alle pretese e·conomiche dei salariati, virarono, immantinenti di borrdo e assunse-ro un con– tegno ap,ertamente aggressivo v,erso i Iavorato,ri. L'u– nione dei capitalis,ti e degli agrari collo czarismo, fu ben presto un fatto comp,iuto, e gli operai perdettero molte delle conquiste e dei miglio,ramenti che av,evano otteniuti nel 1905e scontarono- amaramente, con ribassi di sa'larf, con multe, colla disoccupaziorne e cciii.a'fame, i lo,ro ten,tativi di rinnovamento civiJ.e. Lungi dall'imi– tare l'atteggiamento co,raggi,oso, della borghesia fran– cese nel periodo della Grande Rivol,uzione, J.e classi propri-etarie dell'Impero moscovita seppero perfetta– mente imitare e superare anche in codardiia e in ava– rizia la peggiore e ·più reazionaria borghesia europea. Delmso nelle proprie aspettativ,e, sbigottito dal tra– dimento dei propri alleati, esaurito di forze in una · lotta ,eroica ~ ineguale, il proletariato cadde prostrato in uno stato di apatia e di stanchezza i•ndicibili, di– s-ertò !,e proprie organizzazioni politiche ed econo– miche e anche neU,e sue fil.e per qualche tempo i meschini interessi personali prevalsero su quelli col– lettivi ,e di classe. i\1::i, questo periodo di dep•ressione e di scoramento - uno dei più J.amen'tevoli che abbia mai attraversato il proletariato di Russia - non doveva essere di lunga durata. La mission,e ri,vo]uzio·naria delle class.ì operaie
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