Critica Sociale - Anno XXIV - n. 9 - 1-16 maggio 1914

CRITICASOCIALE 137 III. LE SPESE DI Lrnu. -:- Il signor X,'{Xscrive: " Nel conto delle spese· libiche, per essere esatti. ed a posto cogli esercizi finanziari, è necessario aggiungere le· spese inerenti al 2° semestre dell'esercizio 1913-1914; poichè tanto il Tedesco quanto il Cabiati -· forse per maggior disinvoltura nelle loro conclu~ioni - l'hanno completamente dim.enticato. Infatti la basti delle spese libiche, per il calcolo fatto tanto dal Cabiati, quanto dall'on. Tedesco, è di L. 1.007.200, che poi, attraverso al Conto libico, pag. 64, sale invece a L. 1.149.757.564,09, a tutto il 31 dicembre 1913 ,,. Ringrazio per l'onore che mi si fa di venire messo assieme all'on. Tedesco: ma mi affretto ad aggiun– ge-re che l'on. Ministro ed io nion abbiamo· dimen– ticato niente. Ouando io scrissi il mio articolo sulla Critica, ruffimo· conto presentato portava le spese libiche a un- totale cli 1007,2 milioni, di cui ,05.7 1 q1ppresenta– vano spese di guerra e 00 milioni un primo c•onto• corrente aperto• al nuovo Ministero delle Colonie. :\ila io scrivevo : « però si devono aggiungere non « meno di 14.0 milioni, che si spenderanno nell'eser– « cizio- in corso, e che resteranno scoperte». Il mio calcolo era esatto, perchè nel febbraio, u. s. appunto il Ministro del Tesoro avvertiva che si do– v,evano autorizzare per la Libia altri 14.2,5 milioni, coi:ne. spese previste a l!.f,ltO i{ 30 giugno 1914. E cjumch 11 conto• oompless1vo d1 L. 1.149.757.564,09 ritorna assai esattamente con la mia previsione. Da ques_to•conto però dobbiamo dedurre L. 200 milioni, già pagate cosi : ·per 57 mi1ioni, dalla ec- ' cedenza di cassa del Tesoro, proveniente dagli avanzi accertati a tutto il 1910-11; per 101 milioni, dal– l'avanzo del 1911-12; pe·r 42 milioni', come si è vi– sto, dall'avanzo 1912-13. Io quindi es-eludo i 7 mi– lioni bilanciatì in detto esercizio, ma che - secondo i calcoli più rigorosi - rappresenterebbero il dis– avanzo di esso. Se dunque dai 1150 milioni in cifra tonda, spesi sino ad oggi per la Libia, deduciamo· i 200 mili-oni p_agati a tutto il 30 ~iugno 1913, il debito libico re– . sidua in 950 miliom. È da questa cifra che dobbiamo prendere le mosse per misurare, con quella esattezza maggiore che ci sarà possibile, il settennio avvenire dal 1914-15 al , 1920-21, tenendo presente quanto abb.iamq detto nel 1 ° paragrafo. IV. 'l..JE PRE\rrs10N1. - Il mestiere del pro.fola è sempre pericolo-so, specialmente in materia finan– ziaria. Noi quindi, seguendo i larghi calcoli ·stabi– lii.i pel settennio dal 1914-15 al 1920-21, vogliamo determinare solo le condizioni presumibili, oltre le qtrali non si potrebbe andare senza cadere nel dis– aYanzo. . ' A tale uopo divido il calcolo in due parti: fl) quello delle entrate presumibili, senza tener conto d,ei nuo- ·vi cespiti (spiriti, tabacchi, successioni, imposte di circolazione, ecc.),. e delle presumibili spese, dedotte quelle, di Libia; B) quello delle entrale derivanti dai nuovi o_neri tributari e delle spese di Libia. A) Nel settennio, le spese già vo,tate con leggi pre– cedenti sommano al nello .a 220 milioni, compresi in essi le spese straordinarie militari. Ad esse bi– sogna aggiuno-ere 200 milioni per la marina da f:\Uerra, 200 mfiioni che il Ministero, Salandra éhie·de m più per 1e fortificazioni, artiglierie, ece., e una maggiore spesa media di 60 milioni all'anno per le opere di civiltà (escluse, s'intende, le ferrqvie). ·Abbiamo: tbliotecaGino Bianco Spese straordinarie già votate Spese maggiori per la marina· Spese maggiori per l'esercito Spese di civiltà. . milioni 220 ,, " ,, 200 200 420 Totale, milioni 1040 (1) Di fronte a queste maggi.ori spese, a quanto am– monteranno presumibilmente le maggio·ri entrale nel setterinio- 1914.-1921, dedotte, ripetiamo, le nuove fonti finanziarie? L'incremento medio annuo delle entrate nel de– oennio 1904-1913 è stato cli 65 milioni, non com– prendendo in questa cifra il provento del dazio sul grano. Per il periodo· dal 1914.-15 sino al 1920-21 no-i accettiamo• le previsioni prudenziali d'egli_ono– revoli Alessio e Rubini, e cioè riduciamo questo in– cremento medio a 50 milioni annui. Sono dunque 1050 milioni cli maggiori entrate nel settennio con– si_deràto, atte comodamente a fronteggiare le mag– g1~•r1spese. B) Le spese per la Libia: Abbiamo visto che que– ste, a tutto l'esercizio in corso, salgono a 1150 mi- lioni, di cui 200 pagati. ' Di questa somma, pe,rò, la guerra rappresenta · 1050 milioni, perchè in essa sono compresi i 50 mi- 1,ioni dati al Ministero delle Colonie· (una parte dei quali gravava già sul Ministero, degli Esteri per le altre n ostre co.\onie) e i 50 milioni pagati alla Tur– alt.re nostre colonie) e i 50 milioni pagati per una vol ta tanto alla Turchia. Nei 1050 milioni poi - sarà bene tenerlo presente - sono inclusi i riforni– menti ai magazzini militari, che l'on. Salandra - riconfermando le affermazioni dell'on. Tedesco -,– ha detto essere completi. Di tale somma, circa 650 milioni furono spesi dal settembre Hlll al dicembre 1912, e gli altri 4.00 van– no• dal gen_naio- 1913 al 30 giugno ·venturo, con una spesa med-rn annua (quest'ultima) di 260 milioni al- l'anno. . . La nostra situazione militare in Libia è oggi la seguente: a) in Tripolitania ormai non c'è più nulla da fare, essendo noi giunti pacificamente agli estre– mi limiti meridionali del nostro possedimento, con la -rapida marcia di un'esigua colonna; b) nella Ci– renaica voglio• ammettere le idee più guerrafondaie, e cioè quelle che esigano l'occupazione di t.utto l'al– tipiano: evidentemente, di andare nell'oasi di KuJra a nessuno fino ad. oggi è saltato in mente. E allora basta gettare un'occhiata sulla carta geografica per ved·ere che, dopo le rapidissime ope·razioni del ge– nerale Ameglio, siamo già sulla buoffa strada. Ma voglio supporre il peggio. E cioè che occorra ancora ·tutto un anno di guerra per occupare l'alti– piano cirenaico. Sararu10 altri 260 milioni da cari– care SJUll'esercizio 1914-15. Raggiunto questo soopo, resta da determinare il fabbisogno della colonia. I turchi in tutta la ·Libia tenevano circa ottomila uomini: non vedo perchè noi dovremmo tenerne 80_000, come scrive il si– gnor XXX. Occupato l'a.Jtipianò, ai beduini non re– sta che la sottomissione o il deserto. E tutto l'inte- (I) Questo conto, naturalmente, differisce da quello da me stabilito nel numero del gennaio di questa Rivista, ma solo per la forma di– versa con out è Impiantato. Allora 10, per determinare Il fabbisogno del settennio, accettavo 11punto di partenza del ministro Tedesco, con cui si Inscriveva nella parte ordinarla del bilancio dal 1912-l~ al 1918·!9 una somma di 362 mlllon1, come restituzione degll anticipi fatti dal Tesoro per la Libia: e trovavo ohe, cosi facendo, restavano scoperte cifre maggiori per le altre spese. Qui, Invece, stralcio dal bllancl o~dlnari tutti quegli anticipi, elencandoli In conto a parte: e naturalmente allora Il bllanoio acquista una maggiore elastlc!IÌ\. \11980 milioni per fronteggiare le altre spese straordinarie, tuotl della guerra.

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