Critica Sociale - Anno XXIV - n. 7 - 1-15 aprile 1914
102 CRITICA SOCIALE Per il pl3'rsonale dei ti·eni: periodo lavorati,,o mas- per soddisfare i desideri del personale il bilancio delle simo d{ dodici ore con un lavoro effettivo di durata ferrovie dovrebbe affrontare una ulteriore spesa annua consecutiva non superiore alle nove ore senza inter- di novantacinque milioni; ina le ste8Se note soggiun• vallo e alle ore dieci se interrotte da un congruo in- gonO' che qualche competente dichiara volutamente tervallo: dopo un qualsiasi periodo lavorativo, riposo esagerata la cifra impressionante. consecutivo in residenza di dieci ore se diurno, di. La crisi miJùsteriale è sopraggiunta a complicare dodici ore se notturno, fuori di residenza sempre di ancor più la situazione. · otto ore. In generale si osserva, dai fogli borgh 0 esi, che se i Tanto al personale di macchina come al personale ferrovieri hanno ragione di invocare più eque condi– dei treni: godimento di un riposo settimanale di al- zioni di lavoro e di salario, d'altra parte lo Stato si meno trentaquattro ore consecutive. trova di fronte ad una enorme difficoltà finanziaria. Per il personale delle stazioni: orario proporzionato Dove trovare tanti milioni? Ne vuole ancora - e alla natura, intensità e continuità del lavoro normale: in misura smoderata - il militarismo, ne inghiotte fino ad otto ore per i servizi più gravosi, fino a no\'.e senza posa la voragine libica, rie oc~orrono pe-r gli or– ore nei casi di lavoro intenso, dieci ore ripartibili in ganismi economici statali. Il Paese vede percosse dalla uno o due periodi in via normale; quanto al servizio crisi le fonti della ricchezza, è riluttante a sul;lire pesi notturno, non· oltre venti notti di lavoro per mese; e, ed aggravi nuovi. in caso di turni alternati diurni e notturni, non più .A.desso. sorgono gli appelli · al " patriottismo· ,, dei di quattro notti consecutive: in ogni caso trentasei ore ferrovieri. . di riposo settimanale. Bisogna attendere che il giovine Governo esamini e Per il personale di ,linea: dieci ore di serv,µio sull~-➔ "studi il problema. Non si d'eve._imporgli "una _solµzione ventiquattro, riposo giornaliero di almeno dieci ore con- a tambur b'attente ,,! La còlpa''è'tutta' di Giòvaimi G'iò- ' secutive, un giorno di riposo per settimana, applica- litti e di Ettore Sacchi, che non si sono spicciati. .A.u– zione per le guardiabarriere della legge regolatrice del gusto Ciuffelli e Antonio Salandra rion possono improv- lavoro delle donne. visare una decisione. Per tutte le categorie sono poi esposti i criteri per valutare il lavoro effettivo, i periodi lavorativi e le cir– costanze ed esigenz.e eccezionali che possono portare a prestazioni straordinarie; lavoro notturno è consi– derato quello che si effettua in tutto od in parte, per gli uomini, fra le ore 21 e le ore 4; per le donne, da m'arzo ad ottobre, fra le 20 e le 6, e da aprile a se{ tembre dalle 21 alle 5. Alcune. impressioni sul memoriale. Ho voluto indicare specificatamente le doll!ande dei ferrovieri perchè già da un rapido esame del sommario quadro qui tracciato si può bene rilevare tutta la va– stità e la imporianza del problema e si ha la materia indispensabile per un sereno giudizio. Nessuna pretesa si può dire eccessiva. Si tratta di domande misurate e studiate con cura e precisione minuziosa. Non è vero che le condizioni dei ferrovieri siano as– sai più buone di quelle dei salariati delle industrie privat~, tanto più se si tien conto dei requisiti e dei vincoli che per loro e da loro si richiedono, delle per– dite, degli svantaggi e d·egli inconvenienti ai quali sono esposti còn le loro famiglie per la maggior fre– quenza delle migrazioni dall'una all'altra località. Nè va dimenticato il più grave rischio professionale. Troppo esigue sono ancora le mercedi di troppi miseri ..... " pubblici ufficiali,,. Gravosi, estenuanti sono gli orad, mal coordinato è il servizio. Con le riforme ora invo– cate, se i ferrovieri mirano al proprio interesse, non si può · dire che con esso non combaci anche il -van– taggio collettivo, per il miglior andamento del pub– blico servizio. -Ma resta la questione della ·spesa. Che farà il Governo? La Direzione Generale delle Ferrovie dello Stato non ha finora ·data •alcuna risposta nè ai rappresentanti di categ-ori•a nè al Sindacato dei Ferrovieri. E sono pas– sati quasi due· mesi dalla presentazione del memo– riale!. ... .Alcune,. note · della · stampa ufficiosa avvértono ch'e BibliotecaGino Bianco Occorre avere " il criterio delle cose possibili ,, scrive la Pe1·seve1·anza - mettersi " sul terreno del– l'equità e della realtà., contemperare le proprie esigenze con la potenzialità del hilancio ,,.. -· Veramente!? - avrebbero diritto di commentare i ferrovieri - v'eravate. voi posti proprio " sul terreno .della realtà ,,, vi eravate ispirati proprio al " critèrio delle cose possibili 1 , quando al grido di " viva la bella guerra! ,, sperperavate un· miliardo e un quarto del denaro estorto alla miseria proletaria per la conquista delle ardenti e aride sabbie africarre? ·Comunque è sintomatico che perfino gli " ultimi con– servatori :italiani,, - amano . questa· qualifica - della Pei·severanza invochino una soluzione " la quale, pur non .soddisfacendo ogni domanda, ·appaghi quelle di carattere più imperioso ed 1,f,rgente, senza pregiudicare ulteriori miglioramenti,, .che potrebbero essere accoi:– dati " non appena il bilancio dello Stato si fosse rin– gagliardito di nuove linfe vitali,,. Ne va preso atto, nell'attesa della parolà dei Go– verno .... Che non può, nè deve tardare .... Un t_ermine perentori~ e l 'opi.ni ~n,e soçialista. Nel memoriale del 31 gennaio i ferrovieri sl)rivevano al direttore generale: " Consigliamo la S. V. Ili.ma a pronunciarsi per l'accettazione ed attuazione dei prov– vedimenti entm il 1~ di aprile, ad evitare lo scatenarsi clel malumore .pel grande malessere che tormenta il personale »· Null'altro. Ora son venute - nelle ultime settimane del marzo - le manifestazioni di imponenti adunanze di migliaia di ferrovieri. La massa si è già lanciata baldanzosa nella batta– glia; ma i dirigenti delle organizzazioni restano pru– denti, impenetrabili. Se il termine del 15 aprile è perentorio, ogni deci– sion_e è riservata. ·Intanto il_ Partito socialista non ha ancom fatta sen– tire una parola chiara e precisa ed esso deve dirla con prontezza e con chiarezza. La vaga indignazione ' I ' I
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