Critica Sociale XXIII - n.22-24 - 16 nov.-16 dic. 1913

CRITICASOCIALE riempiendo il mondo di barriere ostacolano questo massimo interesse e cercano di impedire alla civiltà di fare il suo corso. Ora; tutto questo è possibile unicamente. perchè le borghesie, dato il privilegio della proprietà, possono _guadagnare anche non spen– dendo le fo1:ze ciel lavoro produttivo, speculando sul priv.ilegio. . . . . · . . Si _parla di_ libero scambio! Questa frase cont.iene Ull pleonasmo. Non è scàmbio se non sia libero; allora è non scambio. Militarismo, protezionismo, lotta di classe signjfi– cano quadruplica-te le spese del lavoro umano, ridotto nl minimo possibile il rendimento utile della civiltà. Ed ecco di fronte due mondi, due storie, due ci– viltà. Quale è destinata a vincere? Badate: le borghesie sono le nazioni; ogni bor, ghesia è contro il proprio proletariato ed è insieme contro tutte le altre borghesie. Il proletariato ha ac– eanto il proletaria.to. Non vi sono antagonismi essen– ziali. Il proletariato è sostantivo senza plurale. Il pro– let.nriatp è l'umanità. Sappla'te essere savii, onorevoli colleghi; saviezza c preveggenza che sono. adattamento sapiente e spon~ Laneo.. Forse il grande fatto storico che si prepara è alquanto più importante delle chiacchiere dei nostri corridoi!. .. (Vivissimi ap,plausi all'estrema sinistra Molle co11(]1'atulazio11i - Commenti). Al p1·ossimo nume1·0: V.nriazioni socialistiçhe, dell'avv. TULLIO COLUCCI. Dal bloc al carte} in Przinci,zi? La crisi ministeriale, che ba ahb1tttnto Bartbou nono– stante l'appoggio del Centro e della Destra, sotto l'at– tacco dei radicali ricostituitisi al Congresso di Pau 8ulla base di una più Rtretta disciplina, della quale h1m già sentito i rigori alcuni ministri e sottosegratari del ca– duto Ministero, :r:ion mancherà di far più· viva e più ampia nei campi social'i-,;ta e radicale la discussione sulla conveniènza di ricostituire il btoc, o piutto~to, in forma più industriale, un cartel"fra socialisti e radicali. Proprio mantra il cartel, stipulato in Belgio fra libe– rali e socialisti or fa un anno per cercare di abbattere nelle elezioni generali i clericali al potere, si scioglie, e ognuna delle due parti riprende la sua libertà e la sua fisonomia, in Francia gli .avvenimenti sembrano maturarne uno nuovo. A 1 bert Thomas,.il deputato socialista che ha in questi giorni contribuito a far cadere il Gabinetto Barthou con un discorso :sul prestito di un miliardo e mezzo, Hervè e Fournière /SODO i fautori nella neces~ità d11ll'alle"nza, e solo ricercano le condizioni atte a renderla possibile. _Rimangono all'opposizione, nella intransig,.nza, Com-– ·pere-Morel e Gue8de, ma <]Uestinon è più chiuso nella pregiudiziale che i partit-i avversi s"n tutti uguali e che di fronte ad essi il Partito socialista si tiene e m·antiene in uno stato di i11dilferenza egualm1>nte ostile m_a la(iustifica il RUOpunto- di vh1ta c,,lla "fuiltite ra~ d~ca'e,. che ba fatto seguito alla "dégéné, esc~nce li– berate,,. Q11111i sono i motivi che inducono i socialist.i unificati dell'ala riformista a pensare a una nuova alleanza coi radicali? Hervé, esaminando la situazione da un punto di vista precipua111e11te politico (1), osservato che lo sforzo rea– zionario contro la R11puhblica il 16 maugio 1877, nel 188?-89 col" b?ulangis1;Ilo ,,. nel 1898-99 coli'" antidre,Y– fus111mo;,, fu ·vmto ogm volta dal blocco <lelle forze re- (I} Documents du Progrès, novembre 1915. pubblicane di siniRtra che portò la prima volta alla fon– dazione dell'in,egnamanto laico, la seconda all'abhassa– mii11to del servizio militare a tre anni colla soppressione del privilegio dei ricchi di fare uu anno di servizio militare invece di cinque, e la ·terza alla soppressione dell'in~e!rnamento congregazio11ista, alla SPpara'l.ione. della Chiesa dallo Stato, e più tardi, nel 1905, ull'egua• glianza dei cittadini di fronte al servizio militare coi dne. anni per tutti, ricerca perchè fu ~pezzato il blocco vittorioso. · L'entrata nel Ministero di alcuni riformisti jaures1,is_ti, condan·nata ad Amsterdam su deuuncia dei " gul-'s,ii,iti,,, ruppe il blo,:co; l'" herveit1rno,, del quale il Partito :socialista unitlcato adottò la formula principale nel 1907 " piuttosto l'insurr~ione che la gnarra " e che gli pro– curò la taccia dt a11tipatriota, allar!{Ò l'abisso; e il ~in– dacalismo-anarchico. della Confédé,·ation géné1·ale du 1'1•avait, con le sue formule incendiarie, la sua ginna– stica rivoluzionaria, e gli scioperi nei servizi pubblici, compì l'opera, at.terreudo- la democi·azia radicale, cui parve di tirare il fiato col governo di Clémenceau e di .Brifrnd. Essa applaudì ai loro colpi contro Ja classe operaia e il socialismo e, a poco a poco, sotto l'intluenza nar– cotizzante della politica della " pacificazione ,,, si trovò presa dentro nell'ondata reazionaria di Destra, verso· cni aveva piegato nella lotta contro l'Estrema Sinistra sociali •ta. Della favorevole Rituazione profittarono clericali e na– zionalisti, e si ebbe il ritorno al servizio di tre anni e l'organizzazione dei Sindacati operai " verdi ,, , e, per contraccolpo, la disalf~zione del proletariato delle granrii città,· illuso e deluso, verso la Repubblica. Soltanto col blocco delle forze di sinistra, conclude Herve, si può uscire dal marasma attuale; con un pro– gramma che comprenda la q.ifesa della laicità della scuola, Ja realizzazione del ·vecchio programma econo– mico. e sociale del radicalismo che., secondo Hervé, non è che il programma minimo socialist.a, il ritorno alla legge dei due anni, il riavvicinamento franco-tedesco, l'amnistia ai condannati politici e ai militari che pro– testarono contro la leg!!e dei, tre anni. I Hintomi del blocco paiono ad Hervé evidenti; oltre alla tendenza ..bloccarda cfol Partito s"cialista in Dani– marca, in Olanda, in Belgi", nella Germania del Sud, per le elezioni del Landtag, e· in tutta la Germania, per le elezioni generali, in Francia si osserva che gli elementi veramente radican del partito radicale hanno dato un colpo di timone a sinistra, votando in 150 contro la leg~e dei tre anni, e inttirvenendo in numero quasi uguale a Beroa ad affermare il Joro desiderio di una intesa franco-tedesca. Inoltre, le recenti riunioni della massoneria, i Coni;rressi della gioventù laica, il nuovo atteggiamento di Clémenceau che scaglia tutte le Rue furie contro il blocco di Destra,.sembrano indicare ehe " la ricostituzione del blocco di Sinistra non è che questione di g iorni ,,. Più preci.sa , più profonda e· più acuta è l'analisi del probl ema fatt o dO:Albert Tbomas (1). Ecco come egli traccia la posizione del Partito so– ciHlista di fronte al .Partito radìcale e di fronte alla Francia, nell 1 a pagina che traduco: "Se interrogate i militanti socialisti,, in tutti trove– rete questi seiltimentl ·confusi: un desiderio di auto– nomia, di indipendenza assoluta del Partito, che sembra loro conforme così alla dignità come all'interesse e che anche nelle coalizioni momentanee - dovr-à esser soddisfatto; un desid..rio non. meno certo e sempre più v1vo di ved11re il sociali-mo tradursi n11i fatti, organiz– zare, " formare " la democrazia. Il 11ocialismo non è più nell'atteggiament,o della pura· oppo;iizione, del la sola rivendici,zione. Non deve più conquistare il suo, posto al sole. Non limita più il RUOsforzo alle pure riforme operaie; ma sente che l'ora è venuta in cui, in tutti i campi, le sne soluzioni 11tanno per imporsi per di vent1tre le soluzioni necessarie. alle quali tutti dovranno. rassegnarsi, se non le approveranno sponta- neamente. , · , • _ " E allora, bisogna concludere: O il partito radicale si organizzerà, proclamerà la sua adesio11e a un pro- (1) La Politique Socialiste, N. 13°dei Document, d,u Socialis;ne (Parie, .Rivière, 1918, cent. 75).

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