Critica Sociale XXIII - n.22-24 - 16 nov.-16 dic. 1913
CHITIC,A SOCIALE è ben capito se agissero per conto del Vaticano o per . conto· dell'on. Giolitti, il quale naturalmente non ha avuto mai seco loro il menomo contatto (Ilarità), il che non tolse per altro che quel giocattoletto com-– piacente del non expedit venisse a volta a volta, e collegio per collegio, messo e levato, a seconda che conveniva ora al deputato ministeriale, ora addirittura al ministro e al viceministro, per toglier loro dai piedi le concorrenze moleste e assicurar loro il successo dell'urna. Domeneddio messo ai servizi delle prefetture, le minaccie spirituali dei parroci, i crocefissi dati a baciare agli elettori come impegno sacrosant.o di vo– tare pel candidato liberale, per l'ebreo, pel massone, magari per Belzebù, se .candidato del Governo· (Si rie/e), e la << cartuccella >> col timbro della Curia, nelle tasche del collega Ciccotti, che smentendo le smentite di un anonimo gentilonizzato basta a far ammutolire tre quarti della Camera, come il misterioso « so Jutto! >>della celebre farsa, tutto questo è così alle– gro e ipsieme così triste ... (Interruzioni). Voci., Fuori questi nomi,· una buona volta!, TURAJ'I. Non interrompete, colleghi! Altrimenti questi bravi ragazzi che ho intorno a me comince- ranno i clamori, e chi più li tiene? ' L'on .. Orlando, è ~ 1 ero, in un punto della sua rispo– sta al discorso della Corona, osserva molto seria– mente: << il Parlamento non tollererà mai alcuna Iim.i– tazionc o diminuzione della sua indipendenza sovrana, anche ~e tentata per vie indirette)); e vogliono gli ese– geti che qui si alluda al discorso dell'arcivescovo di Udine, che i:eclamava l'intervento delle potenze cat– toliche a gunrentigia delle Guarentigie ... Può ctarsi,. sebbene il concetto" non brilli per uni– vocità. Io ignoro il galateo di Corte (domanderò in– formazioni all'amico Bissolati), ma forse, parlando a Sua Maestà; che non è obbligato ad essere, perchè numismatico, uno, scioglitore cli indovinelli, essere più chiari non nuocerebbe. Più !unge è dett.o che lo Stato « non trarrà alimento all'ntt.ività sua se non dal naturale dibattito di asp-i– razioni liberamente sentite e apertamente. professate>> - non dunque confessate e patteggiate in segreto - e qui gli esegeti leggono: patto Gentiloni. Sta bene: ma perchè, pula caso, non uriche masso– neria? (Commenti a cle:itra e al cer1/ro). Veda un po' on. Cameroni, come ora interpreto e rendo il suo più occulto pensiero! (Si 1·ide). CAMERONI. Qualche volta ne irnl;rocca una! (lla– l'iià). TURATI. Ecco, io credo, che avverrà questo: che, cioè, quella frase sarà votata dai massoni, pensando che sia direttn ai colleghi << gentilonizzati )); e sar~. votatn da questi ultimi riferendola ai riti simbolici delle vtirie logge italiane. Ma baciate che la burletta non riesca, alla One del chiasso, troppo ::irrischiata. Perchè, insomma, on. Orlando mio, se voi escludete dalla Yoslra maggioranza i << genti Ionizzati>> da una parte e i massoni clall 'alt.ra , quanti rimanete? diven– tiamo nrnggioranza noi, eYidentemente. (Si ride - Commenti). ORLANDO V. E., relatore.. Snrebbe un fausto crnnto. ·· TURATI. Ma non evidentement(l per· 1a maggio– J'am.a in nome della quale sembra che abbiate redatto l'indirizzo• cli risposta. Dalla frode alla violenza e alla corruzione elettorale. Ma, passando oltre, poichè di questo argomento al– tri hanno già detto e più altri, certo, diranno, dal burlesco veniamo al tragico; daHa frode alla vio– lenza. Ha saputo la Corona ed ebbe qualche sentore la nostra Commissione - fra gli" indizii della prova fe– lice di questo primo sperimento di suffragio univer– sale - delle violenze colossali, enormi, inaudite, che si sono consumate in forse una diecina di collegi, nutore, od auspice, o complice o favoreggiato11e il Governo di Sua Maestà, o per mezzo de' suoi agenti diretti, o cli agenti onorari e provvisori reclutati nella mala vita· e sguinzagliati e tutelati dai commissari di polizia? Ha saputo l'on. Orlando che, avendo la legge del– l'on. Giolitti, colla nuova· procedura elettorale, reso più difficili (è onesto confessarlo) le pastette elettorali dei seggi, i dip_endenti e gli agenti -dell'on. Giolitti se ne rivalsero instaurando la violenza in grande, il ,sequestro degli elettori 'in massa nei quartieri di loro abitazione, e tutto il resto di cui parla, per esem– pio, con tanta dovizia di ragguagli· circostanziati," Ugo Ojetti nel Corriere della Sera del· 6 novembre a proposito di una Domeniça di passione a Molfetta? ..'. PANSINI. È una fantasia. TURATI. L'on. Parisini non ha il dubbio <li non essere forse il testimone più autorevole in questa qu:>– stione? · Baslerebbe la lettura di quest'articolo, il cui rac– conto è confermato da una quantità di testimoni. .. i;neno interessati dell'on. Pansini, per domandarci se qui non si è veramente tentata la uccisione brigan– tesca del suffragio allargato. Avere chiamato questi infelici contadini meridionali, per secoli e secoli messi fuori della civiltà, e aver detto loro: << finalmente voi sarete ·nomini, comincierete a poter dire una parola che non sia quella del servo· che freme, nè dell'incen-– diario ribelle che si fa fucilare inutilmente» (Ap,plausi a sinistl'a - Commenti) ... . aver fatto le viste di chia- . mnrli alla Iuèe della civiltà ... lloce. Ma c'erano! (Interruzioni - Rumori). TURATI. ... e ,poi dimostrar loro che tutto. •questo non era che un inganno, una trappola ordita, una mistificazione sfacciata;... ebbene, tutto questo non è dunque la prov,ocazione voluta della guerra civile? PANSINI. Votarono tutti! (Commenti - Conver– sazioni animate a sinistra). . DRAGO. (Rivolto al deputalo Pansini). Lei farebbe meglio a stare zitto. (Rumori - Commenti). TURATI. L'on. Pansini dovrebbe esserci grato, che io riassuma e sorvol_i così, senza approfondire. (Con– versazione animata fra i cleputati Pansini e Drago). DRAGO. (Rivolto al deputato Pansini). Del resto lei è un0 pseudonimo cli Giolitti. PANSINI. Lei non ha idea dell'elezione neanche per sogno!. .. Pseudonimo! Mi faccia il piacere! (Con– tinua il diverbio Ira gli onorevoli deputati Pansini e Dl'ag6 fra le interruzioni e i commenti della Sinistra). PRESIDENTE. •Ma facciano silenzio una buona volta, onorevoli colleghi!. .. TURATI. L'on. Giolitti è dunque uomo che tutto ignora, che di nulla sospetta, di cui tutti si burlano come di un· re travicello? A palazzo Braschi sono in– tercettati i telegrammi, le denuncie, i giornali? Non
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