Critica Sociale XXIII - n.20-21 - 16 ott.-15 nov. 1913
t CIUTlCA SOCIALE 321 )micamente perchè :lui l'Ila voluto, lui, Giolitti,· che ;:llla·busta berholinesca aveva già sacrificato la scheda ufficiale del suo primo disegno èli legge. In sostanza Turati prevedeva: gran quaritita · di voti nulli; difficoltà di votare se ci fosse ressa di elet– tori; facile, molteplice e -difficilmente contro\labile il ]Jrog'lio, nella votazione come n~llo scrutinio; mala– gevoli le ,operazioni del seggio e la stessa sua costi- tuzione. · Ebbene,, cotesti presagi si. sçmo. tutti avverati. Lo si potrà dimostrare con· grande copia di fatti, ·tostochè la Gi·unta per le elezioni abbia esaminato le già molte pròteste pervenutele, e quelle che le perverranno •fino àl 20° giorno dalle singole proclamazioni. Ma già ora, con gli sca"rsi dati dei · giornali, s'intravvede· abba– stanza. Von NULLI.:- In. molti Collegi superarono il cen– t-inaio. Votazione 26 ottobre: Marsal"a 102, Pescia 107, Osti,glia 109,· Grosseto 134, Velletri 141, Tivoli 151, Campob.as·so 174, ..Orvieto 218, Vimercatè 313,· ecc. - · '' I,., . t • • I • 2 nove_mbre: !}irgenti 144, Gonzaga 149, Mantova, 178, Torino V °186,Torino IV 337, Carpi 780, ecc. A Ro– vigo al dott. Beghi si annullano 1097 schede, metten– dolo •in minoranza di 724, me;ntre dovrebbe averne -373 di maggioranza. Calcolando a soli 50 i vo'ti nulli, in media, per Col– legio, la busta bertolina sopprime il voto per almeno 25.000 elettori. Ancora. i' voti. che· avrebbero ·c1òvuto·annull~rsi non sarann_o molti di più? Chi ci dice che, in molte Se– zioni,. non siano state assegna'te indebitamente -.dato il sistema della legge - altre centinaia di schede, sol perchè la •piegatura o i segni, che dovevano in– validarle, -sfuggiFono all'atten.zione stanca o all'ottu– sità di un Presidente vecchio od inesperto, ma· non certo all'occhiuta e interessata vigilanza del rappre– sentante, _ incaricato di controllare la fedeltà dei cor~ rotti? DIFfÌCOLTÀ DI VOTARÉ. ~ La complicazione delle ·ope– razioni preliminari non °lascia iniziare la_ votazione prima delle IO; in 7 ore - dalle 10 alle· 17-__:_non votano_ - fu cònstatato - più di 400, anche susse– guendosi a due a du·e-senza -ìnterruzìone, e senza pi-– gliar troppo sul serici. la identificazione degli elettori, che i.n'fà.tti, per lo piii, :s_iFidusse· a chiedei:e la pàÌer– nità à chiunque si presentava col certificato. eletto- rale. · · 11 M'à'le S'eziòhi p0sso'na ·coritetilère anche 800 elettori. . Si3 si presentano tutti,' doven«;losi la votazione chiu– dere al più tardi alle 20, almeno 150 non riesciranno . a votare. ' C'è di peggio. In-.parecchie Sezioni, anche di Mi- 1 '' !ano; si riescì a stancaré gli elettori ·arrivati ad ap– pèllo finito, costringendoli a far coda per ore ed ore, e non pochi preferirono andarsene, rinunciando a votare. ·A Ostuni, per es!:Jmpi6, coloro, che avevano occupato le aule, riuscirono, con facile ostruzioni- , smo, a· fare che quanti si stipavano fuori si vedes– sèro,· aH'òra legale,, chiusà la ,pprta sul na~o., .-· _.-· Finaìm_ente: la vera dificoltà; per· gli analfabeti; consiste nell'usare una scheda che non sanno leg– gere. Come essere tranquilli che, entrati. in cabinà, piene le mani e le tasche di schede diverse, con di– versi còntrassegni e ritratti e senza contrassegni,' non n si confondano? LA SCHEDA DELBROGLIO. -· Non sempre, in questo primo sperimento, sarà stato broglio voluto e preor– dinato; ma basta che il broglio si riveli possibile, e l'immunità appaia quasi certa, perchè esso entri nel costume. Già accennammo .alla possibilità di segni e piega– ture convenzionali. Tutti sanno del ritratto di Eugenio_ Chiesa a Massa-Carrara, in alcuni gruppi di schede più piccolo di alcuni millimetri. Sarà stato un oaso fortui-to, ma· quanti altri somiglianti possono essere sfuggiti, nei quali il caso potè essere invece aiutàto dalla malizia? Àd Andria-Barletta, la scheda-tipo del– l'on. Ceci non risponde alle prescrizioni di legge. A Lecce si trovano 1596 schede con l'aggiunta di « av– vocato » al « Giuseppe Pellegrino >> della scheda-tipo. A Sora, l'on. Lollini denuncia la frode de' suoi av– versarii, che· diffusero una scheda col suo nome ma cogli angoli aguzzi, anzichè arrotondati, cer'lo 'per -~reare una nullità o per fare sospettare _:_ vero _caso di « ca.Junnia reale » - un segno' di riconoscimento. · 1A Genova,, si falsificarono 10 mila schede in danno ''Id~ Rembado, e il medesimo scherzo si tentò in danno di -Canepa, A .Na!'loli VII, dei galoppini nascosti ·con– trollano nelle cabine la votazione_ degli. elettori com– perati. A Molfetta, ·da u~a cabina si· controlla l'elet– tore nell'altra. A Roma II, Cipriani-rimane a 5176 voti contro i 5713 di Bissolati, unicamente perchè - narra il Gior-nale dei Lavori Pubblici e delle Strade Ferrate - le schede di Cipriani erano e~aurite; altrimenti vin– ceva. «Esaurire» a tempo le schede dell'avversario: ecco un magnifico colpo, che· potrà invogliare il Go– verno,· o un candidato denaroso, qualche altra volta a tentarlo ... . .. Tutti questi brogli, o sospetti magari infondati di brogli, o· possibilità e· pericolo di brogli - lasciate che si faccia un po' di esperienza e poi vedrete l'in– ventiva italiana! - iÌ Turati previde nel- maggio 1912, sostenendo l'eccellenza del sistema di votazione mec– canico, sicuro, precisò, segreto ed incorruttibile - e probabilme·nte non si volle appunto per questo! E alla intuitiva semplicità e rapidità della macchina, che agisce col semplice premere di un bottone, e sopprime schede, buste, urne, verbali, contrappose - sollevando la irrefrenabile ilarità di tutta la Ca– mera, non esc_luso il banco del Governo - la fila– s·l;rocca senza fine delle innumerevoli formalità, che la nuova legge avrebbe imposto all'Ufficio, ad ognuna delle %Ua)i_può innestarsi ·una nullità. e appiccicarsi l1J1na,, frode; Ma terniamo che la realtà abbia superato quelle pre– visioni . DIFFICOLTÀ DELLE OPERAZIO!'il E DELLA COSTITUZIONE D L SEGGIO. - Infatti, nelle· Sezioni di Milano, a4 esem– pio - di Milano, dove Ja competenza, l'abilità, la cor– rettezza sono più facili ad aversi che in un ·qualsi!lsi Collegio rurale - anche in quelle Sezioni dove tutto procedel.h' senza incagli, le operazioni preliminari . presero· circa tre ore e la votàzioi:ie per lo più non cortiinciò che verso le 11; dalle 11 alle 12, seguendo l'elenco, la media ·dei votanti fu 55. Dopo ta·nto per– ditempo, la identifiçazione degli elettori, se fatta sul ~erio, diventava un oslruziol)ismo involontario, e, per placare le impazienze degli elettori aspettanti, si dovette contentarsi che- avvenisse alla ·carkma. Chiusa la rntazione? dalle 17 1/2 alle 19, suggellamento e spe-
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