Critica Sociale XXIII - n.20-21 - 16 ott.-15 nov. 1913
320 CRITICASOCIALE ' gellilo della cedola B della « income tax » nel 1875 e nel 191"0-ll, sarà bene che egli dia una riguardata alla «· income tax » nella sua essenza e nella sua evoluzione, prima cli scrivere consimili afferma- zioni (1). · Conclusione. Certamente ,noi combattiamo tutto il sistema della prolezione, non un singolo dazio. Però, dovendo procedere per gràdi e con metodo, non esitiamo ad impegnarci innanzi tutto contro il dazio sul g·rano. Che la vita delle ·classi qperaie sia più cara in Italia che in tutte le altre nazioni civili d'Europa, è verità che noi ponemmo in luce più e più volte. Oggi portiamo, per abbondanza, una riprova ulteriore. L' Alberti, il colto indàgatore dei problemi di que– sta natura a Trieste, ha con pazienza certosina e in– telligente ricercato il movimento dei prezzi e le· sta– tistiche ufficiali dei consumi nei vari Stati, dal 1875 al· 1911. Dai calcoli minuziosi e documentati, 'èhe egli espone a lungo in ~m suo recente lavoro (2); si ritrae il seguente quadretto suggestivo, in cui le oifre che r.iguardano l'lnghii'terra sono posLe ugua}-i a ~90: NUMERI-INDICI · STATI dell' del del costo del affitto viveri dellavita salari America del Nord 207 138 152 230 Inghilterra ... 100 100 100 100 Belgio 74 89 94 63 Germania. 123 118 119 83 Francia 98 J 18 · 104 75 Trieste. 160 1~4 155 76 It11,lia 105 159 148 67 Se noi mettiamo in correlazione l'e due ultime cò– lonne, riguardanti il costo della vita. e i· salari, ve~ diamo che l'Italia si trova nelle ·peggiori condizioni. Constatazione questa tanto più rilevante; in· quanto è provato che dovunque nell'Europa in quest'ultimi anni il rincaro della vita è .stato più accentuato del rialz_o dei salari (3): · sicchè le condizioni reali cleì lavoratori èuropei sono peggiorate. E neppure è nuovo i1 calcolo istituito sui bilanci cli famiglie operaie, dal quale risulta che la fami– glia cli un operaio medio italiano, con moglie e tre figli, paga 230 lire all'anno di più di una famiglia inglese composta nelle stesse proporzioni, unica– mente in causa delle impo.ste indirette sui consumi necessari. · La colonna 2• del quadretto sopraripor(ato ci of– fre pure un'altra constatazione interessante. / paesi, dove i prezzi dei viveri sono più moderati, sono quelli in cui non esistono ddzl doganali sui generi di prima necessità. · Se all'Inghilterra e a_lBelgio aggiungiam·o la Sviz– zera, abbiamo il seguente raffronto, de1.. pari •©lo- quente: , Prezzi medZ•al minulo, per kg.,· nel_ 1912 (in lirè) Ingllllterra Pane di frumento di Belgio Svizzera !talla la qualità. 0,27 0.24 0,30 0,45 Farina di la qualità 0,27 0;24 0,30 0,50 Zucchero. 0,45 0,70 ·o,'70 1,50 Lardo . 1.75 1.75 1,80 2,25 Burro 2,80 2,80 2.95 3,7f> Patate. 0,10 0.08 0,10 0,15 · Latte (al litro) 0,10 0,10 . 0,10 0,30 Bue. J,l:10 1,50 1,50 2,-;- Maiale.·. _1,40 1,80' 1,80 2,-. ----· (1) ve.di, ad esempio, SELIGMAN: The lncome Tax (Macmlll~n; N~w York, 1911). (2) It movimento aei p,·ezzi' e· aet saia,·i 11ell'anno Ì91l a Trieste · (Trieste, 1913). · · · · · (s) Vedi Il Repo,·t of 1·e11tsa11d ,·eta!l prìce, pel 1912 (Board ·or L~bow·, London, 1913). Ouindi, allorchè noi clùediamo .una politica di consumi meno vessatrice, abbia.mo la coscienza di propugnare una vera e propria rivohizione nella vita delle classi meno abbienti del nostro paese. Già ·vedemmo come il consumatore italiano sborsa 250 milioni di lire all'anno in più del necessario per "il dazio sul grano. Si moltiplichino i dati consimili per lo zucche'ro, il petrolio, il cotone, la lana, la carta, gli utensili in ferro, ecc., ecc:, e si avrà, non più in centinaia di milioni, ma in miliardi, il conto terrificante del maggior costo ànnuo che· si è arti– ficiosamente imposto agli italiani. Ma è d'uopo pur riconoscere che, fra tutti i dazi, quello, in cm i vizi palesi e occulti del sistema odier- . no si trovano rappresentati con la . più perfetta espressione, è appunto il dazio sui .c-ereali. . · Condannato da tutti, economisti e agronomi, inu– tile agli scopi che si prefigge, dannosissimo all'agri– coltura italiana, inceppamento insormontabile nei trattati cli commercio, imposta progressiva alla ro– vescia, esso si è retto e si regge solo perchè così piace a un pugno di uomini, potenti. , . Noi, -~ostenendo l'abolizione graduale - ,ma non al, di là ~lei 'periodo di ci1~que'an,ni 1 - _d~l cl~zio_sul. · grano (sia pure fiancheggiata da larghi vantaggi of– f.erti agli agricoltori, quali mezzi cli comunicazione, tariffe a buon mercato, credito agrario perfezionato, politica forestale e delle acque), sentiamo di soste– nere· una riforma desti~ata ad avere le più. profonde e felici ripercussioni sull'ç1gricoltura italiana e sulla politìca commerciale. Certo, tal.e abolizione u_rlerl). alcuni interessi privati : è questa la soM,e di tutte le riforme fatte pèr la collettività; fu questa la conse– guenza, per portare !'es-empio più vicino, del mo– nopolio stak 1 le delle assicurazioni. Ma se. noi ponia– mo sui piatt,elli della bilancia da una parte l'inte– ress.e delle poche migliaìa cli grandi proprietari as– .senteisti (chè le migliaia· cli quelli cfae lavorano con amore e con intelligenza la terra, ·oggi sanno assai bene fare. a meno della pr:otezi0he-) e :dall'altra gli interessi diretti e indiretti della collettività, la scelta non può ,essere dttbbia. Anzi, se mai, ci si potrà stu– pire solo del fatto che una piccola. oligarchia abbia · avuto tanta forza da asservire per trent'anni cònse– cutivi ai propri portafogli tutta l'economia agraria italiana. . Ma dal suffragio unìversale, se non questa volta, fra 1:iochi anni; queste oligarchie usc'iranno infrante. . . ATT.ILIO CABIATJ. . Il fallimento della· scheda bertol iniana? N.esSl\J10, ?, butt'.Qggi, si, P,<;Cµ.pò ç)j ,_.pr_0posi1KJ del– l'esito· _che chiameremo «tecnico>> della ,[)uova pro– cedur.a elettorale. Qualche. giornale credette di poter constatare - tirando un respironc - .che il diavolo · s'era rivelato ..meno brutto di come l'avevano dipinto: perchè.; in g·enerale, l'« imbustamento>> della sçheda riescì facile a tutti, e quasi ovunque le operazioni si chiusero molto avanti la. mezz·anotte. Avrebbero dunque . peccato di ,preconcetto pessi– mismo gfi aprioristici censori, f.ra essi in capofila !'on. Turati, oei suo discorso alla Camera dei 17 _mag– ' gio de.Ilo scorso anno, riprodotto nella Critica sociale di quei giorni? .La questione, come ·i· lettori ricordap.o,. era stata posta così: -:- « Busta ufficiale o. scheda ufficiale? >> - « Macéhina! >> rispose unanime 'l'Estrema .. - « Niente macchina!>> ribattè Giolitti. - E fu act·ottata la busta, fra l_ascarsa fiducia, anzi, fra J'unanim~ sceUicismo,
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