Critica Sociale - XXIII - n. 19 - 1-15 ottobre 1913
302 CRITICA SOCIALE · graduazione. Ma. a che pro indugiarci in una simile discussione, che riuscirebbe bizantina nel più ampio senso della parola, daccbè oggi in Italia non abbiamo la possibilità della più. modesta riforma? Le ferrovie, il Governo le costruisce, ma in Libia; il Governo isti– tuisce scuole, ma per gli Arabi; crea il credito agri– colo, ma per i Beduini. Per i nostri contadini il piatto è vuoto. Nonostante ciò, è utile, indispensabile per noi so– cialisti, agitare un vasto e complesso programma agrario, non solo per educare le masse rurali allo st-udio dei proprii bisogni, ma per dare la prova froebeliana dell'abisso scavato dalla « bella guerra » tra, le necessità del popolo e la possibilità di soddi– sfarle. Dott. Grnr.w PUGLIESE. NEICIELI DELLA'l1EORIA CHECOS' È 'IL. SOCI.ALISMO ? 7° La d<mna; i figli; a1•te, .~<;ienza,1•eligione; politica intm·nazionale. Sono questi gli argomenti dei cinque successivi articoli dello studio pubblicato nel New State1na.n dai coniugi Webb, del quale proseguiamo il ra– pidissimo riassunto. La condizione sociale della- doima, sopratutto come madre, nell'interesse della specie; l'alleva– mento dei figlioli; lo sviluppo di quelle grandi gioie della vita che sono l'arte, la scienza e lo stesso sentimento religioso, inteso non già come superstizione e strumento . di oppressione quale lo ha fatto il capitalismo, ma come elevazione dello spirito al disopra delle grette preoccupa– zioni materialiste ed egoistiche - tutti e tre questi ordini. di fatti, essenziali ad ogni società civile, dovranno trovare nel regime socialista in– cremento e presidio ben maggiori che loro non consenta il dominio plutocratico attuale. La donna, prima ancora che moglie o madre, è cittadina; perciò non sarebbe neppur serio du- . bi tare se il diritto di voto debba spettare a tutte le donne, o se possano essere mantenuti gli osta– coli artitì,ciali, che paralizzano l'attività della donna in questa o in quella direzione, a dispetto delle sue attitudini; parimenti, il principio " a lavoro uguale, uguale salario " troverà imm·ediata, e piena applicazione; e così dovrà cessare il pa• rassitismo della donna oziosa, sia essa oggetto di ornamento e di piacere, o sia zitelìona inacidita ed indolente, peso morto sopra le famiglie. Il socialismo non implica una forma speciale e necessaria di rapporto sessuale, essendo compati– bile colle unioni più libere come coi maritaggi più rigidi; esige invece un senso di responsabi– lità ben più vigile e diffuso che oggi non sia, nei rapporti della procreii,zione e dei ·procreati, da qualunque forma di unione essi provengano. A rafforzare la responsabilità personale dei geni– tori verso i figli e verso la comunità, se non basti la pubblica OP,inione, dovrà provvedere la legge. . . . La madre di famiglia cesserà di essere, com'è oggi tanto spesso, qualcosa di mezzo tra la serva e la mantenuta ; il servizio sociale ch'essa rende esige per corrispettivo la sua piena dignità ed indipendenza economica, sia poi questa assicurata sui _redditi' del padre de' suoi .figli, o _: come sembra più consigliabile, data la renitenza ai matrimoni e la ·decrescente natalità- nelle razze superiori - guarentita direttamente dalla comu– nità. Ma dei particolari, in questa materia, deci– derà l'avvenire. La " protezione dei figli ,, diventerà, una delle massime preoccupazioni della collE;ttività. Ogg·idì ai fanciulli, che sono il domani della società e che costituiseono circa un terzo della nazione, questa non dedica neppure un decimo del. pro-, prio reddito; -la stessa Inghilterra, con oltre 50 miliardi di. reddito annuo, non spende forse– neppure 5 miliardi pei suoi ragazzi, e ·sciupa certo di più in• alcool e tabacco. Gli obblighi, poi, che la legg·e impone ai genitori per l'istruzione e la edncazione dei piccoli,. sono irrisi dalla ,realtà, stante la povertà e lll, incapacità intellettuale e moral13 della magg-ioranza. . In socialismo, le migliorate condizioni medie delle famiglie - quel minimo di reddito neces– sario a una vita civile che dovrà non mancare a· nessuno - dovrebbero bastare a togliere di mezzo la bestemmia sociale, dei fanciu,lli denutriti,' ma– lingheri, candidati all'infelicità, ed a,l vizio;· ma lo Stato - questo naturale ove1°parent, sopratutto dei deboli, il cui d0vere di tutela sui, fanciulli si è già imposto al vecchio_ dogma del tai:.'isez-fair•e e al concetto del fig1iolo proprietà, privata. dei genitori - dovrà assicurare a tutti i_fanciulli la educazione più egualitariamente _larga e completa, sia generica, sia professionale. · E anche ciò frutterebbe ben poco, se il giovane poi- dovesse ripiombare _;_,come avviene oggidì- . i·n· quegli ambientì rozzi, privi d'ogni luce ideale, che sono i villaggi dell'agricoltura capitalistica, le città dell'industrialismo moderno. Ecco perchè la diffusione. più vasta, poss~bile delle gioie della scienza, dell'arte, della letterat1,1ra non sarà còm– pito meno. importante, per lo Stato socialista, che il guarentire a· tutti l'alimentazione materiale .. Oggidì la plutocrazia, la classe dei rentiers, non aiuta affatto la produzione· intellettuale: al contrario ! Anche la selezione dei temperamenti artistici, geniali, ecc.,. è grandemente ostacolata dalla. miseria, -dall'abbrutimento, dalla disugua– glianza .economica. Quanti artisti devono prosti– tuire le loro qualità creatrici più sublimi al mal' gusto del pubblico, aUe esigenze del .ìnercanti– lismo ! Nel grande sviluppo delle scuole, dell13 istituzioni di coltura, delle borse di studio, degli incoraggiamenti d'ogni sorta prodigati all'intelli– genza, il regime socialista dovrà impiegare gran parte di quell'en_orme tritiuto - una terza parte, ·forse, d_el valore globale della ,produzione ,- che il capitalismo si ·appropria senza alcùi:i motivo nè utilità.. Il trionfo del socialismo sarà dunque anche quello della scienza, dell'arte 1 della genia– lità .. Ma il socialismo, finchè almeno vi siano razze, nazioni, comunità. non ·sottoposte' ad ltn solo e comune Governo, avrà anch'esso una sua " poli– tica estera ,,. Su che principi fondata? Il socialismo -è _internazionalista, senza essere perciò antipatriottico. Mentre promuove il mas– simo sviluppo della legislazione e degli accordi internazionali (JJ.rbitrati, ecc,), sente vivissima la necessità delle autonomie ..nazionali e locali, che del resto - sulle ·basi del consenso democratico - si concilia1;1.0 benissimo colle grandi_aggregazioni federative, che permettono dì raggiungere una organizzazione amministrativa, inconcepibile col " particolarismo locaJ.ista ,,.' · Secondo i . W eb-b, nessuna nazione potrà così
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