Critica Sociale - Anno XXIII - n.13 - 1-15 luglio 1913
t98 CRITICA SOCIALE E la campagna sarà condotta su questo str-etto ar– gine. Accettando, io volli -e·vita,re al veoohio Coli!,egio d'Ostiglia un nuovo strappo ·e un nuovo sbalzo,, dal clesll'ismo al ri,v,oluzionarismo. Vo.Jli evitare anche, a quei ,lav,oratori, le umilianti volgarità demagogiche delle .acc.us •e,a un Bonomi gue·rr.afondaio, complice delle stra,gi •e· d,e•ldo1ore, de.J.le madri, a un Bonomi cortigiano ,e impaziente della livrea di Ministr\} della monar,chia! Che; che! Non c'è bisogno di queste ba·nalità per formulare preciso e grave l'atld d'accusa contro il suo << Soc,ialismo ,,. E no-i dobbiamo segna-re· il orescen:te abisso ,ohe ci divi-de, senza ri.c.orrere ,a,lle esage,razio,n:i · ,che tornano· poi a suo· vantaggio, pe.rchè da quelle egli si può difendere con più iortuna. , Mantenuta la battaglia in questi limiti di verità e di decoro, intende-ra:nno i lavoratori .la differenza fra Bonomi · e Zibordi - ' la ragione, cioè della lotta? - I e/estri già apersero· la campagnà dicendo: ch'i-o son e/estro quanto Bonomi, -e più d'i lui': òh'io sono al seguito' e ,agli ordini 'dei rivoluzionari, di Làzz-airi, di Mussolini. Afformavano ciò, pur -saperido che da· tre anni non traséuro occasione· di. segna,re, ciò c,he ci divide dai e/estri, e di additare e biasimar-e J.e dev,ia– zioni a cui trass-ero · il rif.ormi•smo; e pur oonos-cendo come nessun riguari'do d'opportunità -mi trattenga dal p!'ecisare tutto quello che ci divide dai catastrofici. Sono giochetti e schermaglie e pi-coo.Jestrategìe· di villaggio, che·, se appannano un po', di riv,erhero-, la Iuc,e intellettuaJ,e• di Ivarioe Bonom-i, nori, impediranno il dibattito alto e sostanziale di pensiero e di mètodi: oome non lo impedirà I'-epÌsodio di v,ed,e,r·Bonomi rac– costato-si a: E-hrico Ferri sotto il tetto- èomune della Provincia· c/'i Man/Òva, ridiventata; ·ct;aJ,1° luglio; de~ mo-cratica'soèi.::11,e.•' Se tale 11&ccòstamento fa imp-r-es– sione per consideTazio-rri '·d'ordine mo,raJ.e, da..! lato- po– litico ha un's;lloqu-enza incoiri.,par.abilti, ,e di grande ef– ficacia per •noi. · Enrico -Ferri, compiuto' siriceranÌ.én'te i-I 'suo -ciclo biologi·co, ritorna Iii don-de si· to-l!ì'eo-r s,ono vent1anni: rito.ma alla Derriioà.azia sociale, '"armonista, ;riform;a: trice, pr.onta pe,r il potere-. 'Ivanoè ·Bo,nomi gli è ,a-c– cwnto:, supera.rido• le recentis,s,ime .e v,ive·i,~gio•rii\:li rè~ pulsione: tanto po-ssente è la iegge den'.att:raz:i,on-e -po– litioa! - . , Questa stràn,a convivenza>di Enri-co F-erri',e di-Ivanoe Bon.omi in -casa della Prbvincia di Mantova; ·se da urri lato accresce la dO'J.orosàcori'~us-i,one· delle- teste e, delle coscienze primitiv-e, che non sann'O più a chi c·!'edeTe, e finiscono per non creder,e .a nulla, nemmeno a se stesse; chiarifica invece, dal lato poJ.iti~o, I.a situa– zione-. E il destrismo che-, neH~ realtà, è Democrazi-a sociale: un:a D-emocrazia so~i.ale meno sovversiv~ d-el~ .Ì'-anti_ca, e che ai con-servat~ri fa, meno- paura. Essa è quasi .al G,o•vem·o,·e molti moderati si a,pprestano a darle il voto! Bonomi, ne-I oampo economiç.o, rappre~ sent:a una garanzia d'ordì-ne,· di conciliazione tra J.e classi. ln tutti gJì altri campi dèl.l';ttività di, u~ de-pu~ tatci, -signi·fica un ',ot'tima conquist,a per tutti i· gruppi d',eletlo-ri che, vo-tando per .lui, pongono sopl'a di lui la loro ipoteca. . _ Ai fini d-e1,1·a 'lotta, Bo~om\ fl più ,i suoi fede-Ii; han-no'. un bei dire _che io sono corri-e lui e che .il mio- sociac -Iism-qè ide·nti-coal SJlO,-con un po' di logica coraggiosa rin meno. La differenza- c_'è,e la, sente a:nche .il.popolo: Rubo a un .c,o!ll,pagno opera,.io· kl. pella _iminagif\e: ~ quel che ci divide è un burrope non I.argo-, ma, pro: f.ondi-ssimo·. In un'or.a storica· della nazione, i destri - per mille ragioni pr:ecedenti· e·già antiche - si trovarono a esser di là dal fiume; non sentirono che bisognava affret– ta,rsi a varcarJ.o, per esser di ,qua, ,col proletariato, co-1 Socialismo; perchè la guerra ingrossav,a que.J fiume, levava i ponti, rendeva impossibile il tr.aghetto, e bi– sognava deddersi:, subito, senz'esitare, salvo si avesse– •l'audacia e,·Je braccia p-er passarlo a nuoto. S-on rimasti cli là, nell'ora de.Jl.aguerra: ma perchè er.an già di -là, da ,tempo, per in.finiti elementi ed aspetti:. ne-I pensiero ,e nel fatto-, Mi di•ce•vaun c/est1·0- del mio paese, tra i più inte.J.Iigenti, e che s,egÙe an~ che, sui gi,ornali, il mo·vimento e •i dibattiti delle ide,e: - È una storiell,a per i gonzi, quell-a della vostra iden– tità -oon Bonomi, desunta. da fr.asi· -piluccate, qu.a e là, di sugli arti;coli della polemica contro, F,erri, o da qualche J,ettera! lo so e, conos-co da anni J,e ,crescenti diff.ereiiz.e tra il vos.tro Socialisui-o,,e quello di BonomL _M.aa me piace quest'ultimo: per me, il Socialismo possibile è solo lì, ed è tutto lì. * ** E qui è il cuore del dibattito. Qual'è questo Socia- lismo di destra, non (sia pùre,) corrie ,lo pensa Bo– ·n-omi, ma quale Io, interpretano, J.o appli,oano·, lo vo– gJi.ono i suoi seguaci; quale vive ,nella realtà di quel Collegio? È un sociali·smo eminentemente· positivista, nel senso più manchevo.Je del .vocabolo;. tmss•e inspir.azioni ,em– piricramente· dal fatto, s,oprravalutò -e generalizzò ,con temerità frettolosa alcune espe·rienz·e. È « il Sàcia.Jismo d-egli anni gr,assi. », dedotto '.dai fenomeni di una plaga tra le più ube-rtosie •è fortùnate, percorsa da fremiti di vita ·e fervida' di un rinno:vaìnento febbri-le, .al di fuqri_ della lotta di ,classe, messa in' di,spa·rte o sopita u,n-po' per defi,cenz:ad'uomini e di v,oleri, e assai più per Ù.n particolare e· trans-ìto,ri.o pe,rfo~o -di sviluppo e -di pro·sperità, per la abbondan:m di terre -che le bo.nifiche mettono in valor-e, per I.a ricer,ca di mano d'opera, per le indu•strie_,,ag-rioòle che -sorgono ·e fio– riscono. · .È, il Socialigmo .... della Democrazia rurale. Qua:11·do Enrico Ferri lanciavà ai popoli la formula, .e pare-va bandire una teoria, in -realtà (e a parte i moventi po– i-itici di qheH'orientamento) constatava un fatto. Ar– rivava UQ po' 4,rdi, come Ia mosca del molino; a ri– schio che, quando la gente -comincia a mettere in pra– tica Ià- s.ua predicazione, il pe.rio,d-osia già ~-orpas~\ltò. Gli è accaduto altre volte. Ma il fatto, ch'egli ipterpre– tava, è i,nnegabile. C'è, ci fu, una fase- di .abbondanza e, per •ci>nseguenza, di tregua. C'era da g,ode•re per tutti. Egli ammon.iv.a di ridÙrr,e al minimo gli urti, al massimo l'armonia. Oh, senza ch'eg!'i. ammonisse, le orga·riizz,azioni' :si appiso-lav-ano v-o)entieri -su-i,facili allori; gli individui uti singu/i cercavano la loro for– tuna. P,arecchi la. tro-vrarono: arriya,ro-no·. E ,sono cle– s_lri. Il destrismo non è il. Socialismo «arrivato-" ,sino al potere-? Generalizwndo il proprio, re ,a.so- personaJ.e, trovavano verissimo l'ottimismo di Ivanoe Bonomi. Conv-ien dire però -che·nei migliori v'è una dofo,rosa, amar-a, fo.rs -enostalgica, s.fiducia· ne.Jla ma,s,sa; la quale, . in· questÌ' decorsi anni grassi, ·avrebbe dovuto- mo– •strarsi capace· ra riuove e più ardue fo;mè di lotta, che non s-iano ;gli sci-operi e gli eroismi d:èl-le fami .lun– ghissjme e le ,esaltazioni del sacrifici~. A·vrebbe do– vuto, assai più che non: fece, assum~re affitt;mze co,1-. lettive·,. mo-ltiplicare le Cooperati-vie di l.av- 0,ro,ele,vaTsi o. funzioni e affro-ntàre res·ponsabilità superiori, e tutto ,l I
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