Critica Sociale - XXIII - n. 11-12 - 1-16 giugno 1913

r CllITlCA · SOCIALE 179 a questo doloroso •spettacolo : pochi · giorni addietro, una Commissione di disoccupati d'i Milano, andando dal Sindaco, dal Prefetto, dfl. tutte le altre autorità, assistette a una specie di palleggiamento di respon– sabilità, -rimbalzandosi la colpa dagli uni agli altri, mentre i disoccupati attendevano tumultuanti. Si disse che le pratiche il Municipio le· av,eva avviate bene, che solo si attendeva il parere del Governo, o vi•ce– versa; e tutto ciò ci ciondùce ai ritardi .dei provve– dim,ent,i in corso e di quelli dai escogitar-e. · Eppur-e vi sono· moltissimi lavori pubblici, on. Sa,c– chi, !•avori veramente utili, non da indurl'e J.e ammi– nistrazi,oni pubbli,che o il Governo a scialacquare i quattrini del patrimonio nazionale; lavori pubblici già progettati, già prev,entivati -éd approvati, che si .po– trebbero iniziare subito; è crisi di ,cas,e àncora in mo.Jti centri (quanti sono i Comuni che· 1'eclamano oggi il credito) niente altro che il credito, per potere inizi.al 'e la -costruzione degli ,edifici scolastici e di case operaie· sani ,e salubri?), per cui il Governo, secondo me., do·vrebbe facilitare, in ogni -centro principale, gli accordi .fra le autorità· locali; e sar-ebbe bene che riu– nioni, per iniziativa dei prefetti, si teness.e•ro fra tutte ],eamministrazioni pubbliche, allo s-copo di escogitare i mezzi necessa,ri a sollecitare le pratiche in corso e · a mettere in esecuzione i progetti già pronti. E qui io ho il dovere di tediare anco,ra per .pochi minuti fa. Camera, per sodisfare ad un invito, che mi è stato fatto dai miei compagni .di laVOJ.'.O delle varie regioni d'Italia, i quali neUe loro J.etterè mi di– cevano: se il Gov,erno risponderà che non ,ci sono I.avori .preparati e •coordinati, puo-i cita-re e mettere ,sotf.occhìo al Governo questo piccolo elenco · che ti ma:ndi,amo. 8i rinc!'esce anzi che questo -elenco rion •sia completo per tutte J.e provincie, . ma basta per pare un'idea di quelJ.o che· accade. Emilia ,e Tos·càna si -dànrio la, mano·in una richi-esw unica: v-enga pl'esto l'inizio della direttissima Bolo– gna-Firen:z,e. Non domandano altro. Siccome credo che non ci siano più o,sta:coli insormontabili, e data In grande importanza dei I.avori e la grande disoccu– pazio,ne,. ·sia a Bo.Jogna e d,into,rni, s-ia a Firenze e paesi limi_tro.fi, sono sicuro che sç1rebbe questo ·un mezzo efficacissimo per diminuirJ.a. Torino, e i paesi cii,costanti, in ,cui comincÌ'.l ora la. stasi ,e la crisi, ,c;hiedono che quei lav-0ri, che òn tanto tempo sono stati promessi, i cui studi, credo, sono già stati portati a ç,ompimento, l'abbassamento de). .piano strada•le per la liµea To-rino-Milano, dalla stazione O.ora alla stazione di Porta Nuova, la co– struzion,e dell'offi,cina carte-valori, il Politecnico, .J'O– spedale, ,ecc. siano iniziati. Si dirà: -non tutto di·pende dal Govemo, ci sono di mezz-0 gli enti autonomi. Ma io ree.Jarno tl'a voi e questi enti autonomi un accordo. Così nella provincia di Novara, per la nuova linea ferroviaria Biella-Novara, che da tanto tempo si at– tende;' cosi ad Ancona, per la caserma di artiglieria, per la quale il Comune ha già pronto il progetto ed attende soltanto l'accordo col Governo. Il palazzo ~e11a posta, progettato e preventivato da temp:0;· at– tende ancora. Per H p-onte sul fiume Esino, territorio di F-alco– nara, la Provincia ha già stanzialo i propri fondi; anche questa attende. Padova·, dove la disoccupazione prende i due terzi della maestranza, che non ha più trovato sbocco alla frontiera, avrebbe bisogno di' iniziare le case popo- lari, la fogn,atura, i lavo,ri importantissimi della siste– mazione- idraulica del Bacchiglione. Ebbene, l'Ammi– nistrazione pubbli-ca non trova i quattrini. Ma vi è qualcosa di ben più importante: per la provincia che dà maggior contingente alla disoccupazione, la pro– vincia di Milano, una quantità grande di lavori fu– rono già indicati, notate bene, dalle. stesse aut-0rità locali e dal Genio civile, come pronti pe•r l'attua– zione. In ·un ,abboccamento <lei 9 maggio alla prefettura, l'ingegnere del· Genio ,civile così suddivideva i gruppi de-i lavori che si potevano inizia:re: lavori del basso Lodigiano lungo l'Adda, costruzione di Uffici dema– niali in Milano, allacciamento- fra i due navigli grandi, principio della bonifica del basso Lodigiano, scaric·a– tor,e di Milano, nuova darsena in principio del na– viglio di Lodi, prosecuzione della bonifica del basso Lodigiano; ·palazzo della dogana (sul quale sarebbe sorta in questi ultimi tempi una questione tra il Mi– nistero -delle finanze e l'Amministrazione delle fer– rovie)~·, progetto del palazzo per gli st4di di alta cultura; palazzo di giustizia, e qui si dice ·che è da· parte del Governo che si ritardano le pratic,he ... SACCHI. E a-!Fordine, del giorno. QUAGLINO. Benis~imo. E cito- un ultimo lav-0,ro importantissimo, forse il più importante, che si po– trebbe facilmente e prontamente iniziare: 'la linea oovig,abiJ.e Milano-V,enezia, della qua,le molti ,coHeghi competenti hanno più volte parlato. Mi limito, a que– sto prop-0-sito, à riferire che par,e sia per ·esclusiva colpa del Governo se non si ,viene ad una conclu– sione per J.aformazione del Consorzio. SACCHI. N-0n è esatto. QUAGLINO. Ho <letto pare. Si dice. •che siano anche pronti i quattrini da· parte di chi anticiperebbe i cinquanta milioni rimborsabi'li dopo cinquant'anni. Dunque, facendo la ,statistica di tutti i lavori in progetto e di queILi per i quali si .sono, -iniziate le pratiche, si trova che ve ne sono migliaia; ma mi limito a p11egare il Gov,erno di por mano a quei la– vori, ,che sono già stati appro-vati per legge, e di applicare -e f,al'e applicare (e mi rincresce che n-0n sia presente !'on. PI"esidente del Consiglio, ministro dell'int-erno) con una ce·rta scrupolosa serietà la legge sanitaria sÙlle abitazioni. Ba~tel'ebbe l'applicazione di questa legge per fron– teggiare gran parte della nostra disoccupazione at– tuale; la non applicazi·one di questa legge ci porta a quésto: nei periodi di lavoro cintens-o e di sviluppo industriale, l'operaio stesso non ·ha nemmeno il tempo sufficiente per la cura igi,enica della propria casa e della propra persona, salvo una volta la settimana; allora la legge non si applica perchè è ·periodo di · gl'ande lavoro. Ora invece, in periodo di disoccup·a– zione, vedi.amo almeno di dai,e applicazione a quella legge, e di fare un po' di pulizia alle case antigie– niche, che sarebbe tanto necessari<? alla salute pub– blica. Mimcano i mezzi, si p-otrebbe dire, sebbene paia non lo si voglia mai dire. Non sono molto profondo in materia, ma ho una risposta_da dare a questa obie– zione. I mezzi. - Le responsabilità. MancariÒ i mezzi? Cercateli, provvedeteli, anche con un prestito, n-0i saremo i primi ad alzare non una,

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