Critica Sociale - XXIII - n. 11-12 - 1-16 giugno 1913

178· CRITICA ; SOCI:A.LE sfollandoli da un mercato- ,ad un altro, parte degli ope~ _rai disoccup_ati. · E ,a che cosa è dovuta que.sta disgraziata situazione? Prima di tutto, aille ,condizioni g-ene.ra- lide.! p.a-es-e che, purtroppo, -sonb tutt'altro che normali, ,alle <frisi in vari ,e molteplici altri rami d'industria, agli stocks· ,eccezionali di costruzioni lanci,ati su . .alcuni. me-reati, a -cattive sp-ecuk1.zionine!J.a industria stessa che molti– plicò nuove costruzioni certamente non reclamate- da bisògni urgenti, a rinvii e ritardi enormi nelle prati– che burocratiche per lavori .pubblici impo.rtantissimi, e, da .ultimo, ·all'inapplicazione assoluta del La J.egge ~anitaria e di igi-ene sulle abitaz.ioni. Queste, per me, sono le oous-e. Abbiamo e vantiamo in Italia delle buone leggi; senza dubbio, una è ap– punto quella sull'igiene, sulla salubrità delle abita– zioni; ma purtroppo -~ssa non è applicata. Altri hanno obiettato che questa ,crisi, questa disoc~ · cupazione poteva trovare benessimo il suo coefficiente risolutivo nella emigrazione. Anche .a questa -obiezione io ho risposto e rispondo · qui davanti a voi, onorevoli colle.ghi, che- essa è ~era soltanto· i_n· :parte. Sfollare un m._er-catoin crisi ~ facil-e; sfollare una · crisi generale, occupare, invece di ceritinai,a o qual-. che migliaio, le decine, di migli,aia di lavoratori disoc– cup,ati, è pressochè impossibile, quando si tenga conto delle-.c.entin.aia di migliaia -che già normalmente sono r-eclutati o dalla emigrazione temporanea e oontine.n- . tale, o da quella permanente e transoceanica. Tant'è che que·st'anno le statistiche del nostro Com– missariato dell;emigraiio'ne d dànno un r"ialzo, un au– mento spav,entevole nell'-emigr.azione temporanea -di que-sti operai_. I paesi del Settentrione, che- davano il 25 per .oento di emigrànti, .quest'anno hanno d,ato il 50 per èentò; altrt, che davano il 50" per cento, quest'anno dànno 1'80; e questo in Lo~b.ardia e n~l V,eneto·. L'aumento . è pure -enorme nella emigrazione. transoceanica; i va– pori sono partiti tutti al c-o,mplet~ per l'Ame;ica, ,e mi si di-oe ,che i vapori in -partenza in questo mese sono già tutti impegnati da falangi innumerevL,li <l·i famiglie• di· lavoratori il-ali.ani. Malgrado ,ciò, la disoccupazione infierisce e va pro– gressivamente aumentando; soltanto p-er l'industria edilizia, somma a diecine <li migliaia; e non è un'esa– g-erazio,n,e .affermare ·,che, solo per l'Italia centrale e settentrionale, si arriva a ·45 od a· 46.000 l,avoratori disoccupati. Sono colpite le Marche·, J.a Romagna, la Tos-cana, l'Emilia e il Piemonte, ma le regioni che dànno il ma,ggior -conting-en.te <li disoccupati sono il Veneto· ,e la Lombardia. Nel Veneto - mi scriveva oggi stesso un amico da Padova -- si è ridotti all'oc– ,cupazione- di un terzo delle maestranze ed a f.are sal– tuari,ament,e qualche setti-I~ana di lavoro. Dai dati statistici, ricevuti non dalle Leghe operaie ma dai· Comuni, risulta •che in. Lombardia trovasi un conting-ente di oltre diecimila dìsoccupati. Si aggiun– ga che i safari sono se;esi -enormemente per effetto della spe"culazione industriale; perchè gli. operai, spinti dal– la fame, pur <li trovare una -occupazione, si s.ono me·ssi in grande concorrenza; e si avrà un quadro della si- tuazione. veramente desolante. · I mercati del -continente sono affollat_issimi. Di re– -cente, •per dovere di ufficio, dovetti presenziare ad U:n Congresso in Germania e ad un altro in !svizzera e, av-endo qualche giorno a mia disposizione, -potei vi- . . - . . . s_iLarei centri ove sono occupati .in maggior numero gli itali.ani. Dovetti constatare un affollamento enor– me, e vidi un c-ontinuo via vai da un.a stazione all'altra dei nostri· emigrati, che, ess,endo espatriati in numero superiore alle necessità,. dovevano passare da una ···città all'altr::i, dalla Germania alla Svizzera, od anche virçare altd confini -per procacciar,si una ,occup,azione qualun 1 q~e .. Gi~ si pr,~v,ede.per quest'ann<;> il ritorno anticipato · di una e·n.orme {alange· _dei nostri. emigranti e, non più al novembre •O al dircembre, ma in ,settembre, non solo con un .anticipo, ma .i\ncp.e con -scarsi guadagni o senza guadagni; donde la perdita quasi completa d,eUa campagna lavorativa. Questo ci fa prevedere un autunno burrascoso, _e sopratutto un · desolante in– verno. On-orev-01icoile,ghi, l'incremento dell'industria edi– lizia negli anni precedenti, che toc\:Ò i punti cul– minanti nel 1907 e· nel 1909, av,eva disto,lto, è vero, ti.alle campagne molte maestranze; anzi il bisogno im– peli-ente· di maestranzf aveva raccolto in questa in– dustria numerose falangi di operai, che certamente non avevano· avuto campo di perfezionarsi. Ora qualcuno direbbe: ritornino alla terra. È im– p-ossibile: quelli, che hanno potuto rito-rnarvi e tro– varvi un'-occupazione, ,sono già tornati. I progressi nella tradizione agricola, i mezzi meccanici intro– dotti, la semplificazione delle lavorazioni,· tuttociò ha diminuito il numeiro dei safari.a.ti che potevano esservi .occupati. E .J.e -condizioni sono più tristi ancora, se si considerano gli effetti della crisi dell'industria tes– sile, la crisi gravissima dei ,cotoni. Non è possibile che nelle ,campagne trovfoo posto i lavoratori della industria edilizia: nell,e- campagne do-ve i patti sono violati ,dai proprietari e sono violali .anche dagli ope– i-ai per ,effetto della -conco-rrenza. Anche qui vi è di– sagio e disagi,o preo-ccup.ante,. Abbiamo percio ·dei tristissimi effetti: miseria de– solante nei quartie-ri po,polari delle grandi città, dove, pe,r il oaro della vita, la g-ente,. -mancante delle ri– sorse più sempli-ci,- è rrdotta si può dire a merc.an– teggi,are ora per ora dove· può trovare qualcuno che J.e dia un contributo -per -~l pane; miseria oppriru,ente nei paesi rurali,· anche per il contraccoJ.po della di– soccu·p.azione ·ne,Jle grandi città e perchè gran parte deUe risors.e- -economi-che di -cotesti pa,esi era data dalla campagna lavorativa degli operai occupati. nei grandi mer-cati dell'interno• e dell'estero. Oltre al d.isagi-o ,economico, vi è l'arresto completo di tùtto quel perfezionamento tecnico delle maestran-' ze, che avevamo. avviato in questi ultìmi ,anni; arr-e– sto tanto più :doloroso, · in quanto ,che, in tutti gli altri Stati,- le maestr.an21e continuano per la loro via ascensionale di abilitazi·one medianté I-e scuole di me– sti-ere, tanto da dare prodotti che possono lanciarsi sul mercato a minor costo .. ·n· da farsi. P.er questo io di-co al Governo: urge provvedere, perchè già troppo si -è ritardato; .anzi, mi sorge il dubbio che questç> ritardo, sia dovuto a una parte dei funzjonari, che non tenne sufficientemente -in ,consi– derazione questo grave problema: non ·-lo studiar.ono a fondo, e non lo preséntarono in tempo utile al Go– verno. Non potrei trovare altra scusante per il Go– ~erno stesso. In alcuni centri, recentemente, si è dovuto assistere

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