Critica Sociale - XXIII - n. 9-10 - 1 -16 maggio 1913
134 CRITICA SOCIALE o signori, la quale. non pecchi di quakhe errore, di quakhe defi.cienza; è appunto per ripararvi che la .Sii integr,a sempre col pubblico dibatLimento. Il quale, quando avviene, come in qu,esto caso, ,con og,n,i possi– biJ.e amp,i,eiza, •e non già in contumacia, ma •con tutte le garanzi,e del contraddittorio, •accettato dag1i inte, ressati, ha per effetto necessario <l.isanare quelle -nul– lità, di ,eliminare quei dubbi, che potev,ano nascere· <l.a quakhe difetto formale, <l.a qualche mancata od im- · perfetta contestazione nell'istruttoria. Nè qui gli interessati ,aocamparono neoessità di n'llo- , ve indagi•ni, o .invocarono dilazioni per produrre docu– menti a difesa, o ,chieser-o suppJ.ementi .d'istrutto-ri.a; esp,licar-ono anzi la loro dif.esa in forma, definitiva, valendosi per giunta, taluni, d,el'l'arma della ritorsione, con insolita -sicurezza ~d .audaci.a. E taocio, deU'assurdo eh~ v,i•sar,ebbe, se da, q.ue -Ue-deficienze nelle _ri,sultanz•e istrutto-r.ie , che derivarono da1la dolosa di•slT.azi,onedei documenti e dall'intrigo sapi,ente, dov-essero traIT-e profitto çoloro i quali, o i -cui complici, d.i ta>limezzi, si ·v.alse-roper intrakiare il oammfo~ ,della luc-e 'e de>l-1-a ve.rità. Questo sopratutto è decisivo: non occorl'e com pul– sare tutta I.a voluminosa r,elazio,n-e; si può anche fal.'e astrazi,on-e, per questa nostna odiern.a delibera!'.l'Jion-e-, da tutti gli -ap,prezzamenti della Gommissione; .alcun-e pagine bastano·, bastano pochi documenti; bastereb– bero [.e dif:ese qui pl'Onunziate, per. formarci qu-e'lla convinzione che ,ci è necessari.a. · Aggiung.o: una in.dagine maggiore, .un supplemento d'istruttoria, potrebhe fo.rs ·e aggrav,a•l'e certe posizi,oni; io non s<;> se qualcuno lo desideri. Non potr.ebbe ,oon– •Cellal'e le responsabilità ·che già son0 luddamiente ri– sultate. Da una ·a un'altra viltà. In difesadel lavoro della Commissione. Sono. passati quattro giomi da queUo strano sbà:l,or– dimento ,che ci ,av,eva assaliti, quando abbiamo visto tanta parte della Camera, ·in p,reda ad un.a -specie di furore di -omertà, -smaniosa di •o-stentare, oo,rnpli-oe in questo anche qualche m,embro· del G'ov,er.n-o;ia sua •completa solidari-età •con i maggiori accusati, il suo profond:o dispregio per la Commiss·i,one: d'inchiesta. Di questo singolare, capovolgimento· di criterii, il tem.po , che è g.alantuomo, fece pronta giustizia. E l'onor-e·vole Daneo ha fatto ieri un gratuito· ol-ocausto, e una -superflua fatica, con quel suo tanto visibi,Je sforzo di attenuare, -di raddolòre, di raocòma,ndarsi, fino ad· invocare ainiei 'gli· imputati'( che non- so qJ,~nto gli-ene sa-iiannò riconoscenti); perchè quello, sforzo e quella abdi,èaiione, ieri, non eranò già più ,n,ec,esc sarii, ·nè giustifi.c;abili. Forse •era piuttosto da. reagire ,contro un altro ed opposto e non conforfonte fenom,eno, .al quale ha ·a.es ·cenri,ato ·,così berie ]',on. é.a,Jda. E inv,ero, quando, ·.ie•ri sera iò •àvyertii, quando. tutti avvertimmo, quell'im– p.ro, vvisa mutazione dell'atteggiàmènto di tanti coJ.J.e– ghi; qua.nclo notammo· qtièll'abbandorio di vecchi ami,c,i., che solò dÙ,e giorni :avanti erano stati l'oggetto, cjùisi di un'ov-azi,one col'J.ettivà (eppure i volumi deil'inchie– sta erano là, da variì giorni, e •non una ·riga ne àveva ·smentito la di·scussione); ebbe.ne , i•o ho sentito quasi la t_entaziÒne di canòell.arè da1 mfo ordi-rie del giorno le parole che suonavano amare per gli ·o,riorev,oliGuàr– raéino ,e A.bignente;• e soltanto un sensò sev-ero di' do– ver.e. di fròrite al paese mi impedì di obbedir-e• a qù,e- st'impeto di sentimentale disdegno, che mi era sug– gerito dal se.ntire come troppe, ·o-r,a, e troppo tortuose e tardiv-e· ,e insincere e ingenerose solidari-età veni- vano a noi! , La Relazi.one d'•i-nchiesta è e rimarrà un grande -e de,gno d.ocumento pa,rlamentare, a dispetto d•ei difetti di forma, di distribuzione, di -sintesi. Q'.1ando lo avran– no letto co,loro, ,che tr-oppo presto ne' Tisero, s•e ne dovranno onestamente -convince-re. E .da qiuesto.elogio doveroso non escludo davvero• queUa relazione ·M,or-· tara-, che fu per varii giorni 1o zimbello (oh! strano· sovversivismo, da -cui può ,essere pi,esa un·a maggio– ranza, quando la magistratura non le sembri d,e.Jtutto asservita a suposti inter.e,ss ,i.di classe!) ,[.o .. zimbello e la testa di turco de.J,J,e, più aUegre ~ insieme .f,eroci -ironie. Ed è inv,ec,è·documento di .aUi>ssima s,api-enza giuridica ,e ·di insigne probità intellettua,l.e, due qua– lità che d'altronde m·a1 -si disgiungo-no·. E fu &critto in ossequi-o ad un preciso mandato .affidato al Morta.r,a daHa Commissione, la. q•ua]jl ugual mandato av,eva ri– cevuto dal Parlam-ento: il mandato cioè di fare la cri– tiDa ,anche di quei J.odi arbitrali, che- erano tanta parte· e co-s.ì-essenziale deHe cause di sperpero, ,che si do– veva.no ri'cercare. Il vi-oLato-rispetto alla r,es j~dicata: qua.J.e s•o·fisma, o signori! Ah! que-lla res • judicata purtroppo '1a dob– biamo risp,ettare negli -effetti -,che ha determinati fra l,e parti in ,causa; è ,a quella res judicata, che si deb– bono puir troppo molti milioni spariti, ,che all:EI'ario no•FIpotra,nno ritornar-e mai. più. Si trattava appunto di indagar.e, fra l'altro, perche CiJUeHa res judicata (ri– spondesse ,essa pu,re,~per ipotesi, date .J.e.circo~ta.nze concr.ete di ,ogni contes,a, a probità ed a giustizia), avèv.a pot1,1todo,ver es-sere guelfa che fu, avev.a dovuto ris,olv,er~-iin un disastro per •lo Stato•. E, de lege con– dencla, _per l'avvenir-e, si trattava di •tro,va..rmodo, che le ,cause ingiuste di quella rovinosa giustizi.a.non do– vesse,r,o più ri_pr0tlursi. . 1 Il pericolo! :-- A propositodi tre imputazioni. Nord .e Sud nella questionemorale . . Or dunque, tornando agli 6,r.dini del giorn·o, ,si è -avv.irtito, p.ar, e·,il pericolo che, ,c'era a vo,1er fare della troppo ,astratta filosofia, e come una formula ·generica . sare,bbe stata forse, certo .sar,ebbe .apparsa fuori di qui, ,o un salvataggio v-oluto od un.a vi1tà, anzi salva– taggi-o e v_iltàin' una v,olta sola, per,chè s.alv,atagg-iodis– simulato e insincero.; si è sentito il P:erico-lo che una l'.isoluzione troppo anodina nostra stridess·e e-on quella, che può prender,e doma,ni il Senato,· forse· men pre– muto di noi da cert_{ umahi riguardi; sopratutto si è sentito il peri,colo che do.vesse stridere oon qu~lla, che potr-ebbe uscire domani dagli ormai imminenti Comizi elettorali politici, quando, disgrazi,atamen-te, di· questa ,contesa, non voluta ris-0lvere da n:oi, diventasse; con– tro di ,noi, giudice il P.aes,e (e ho detto cc disgraziatà– ·mente )), penchè io pure vorrei che il -suffragio univer- sale fo·sse chiamato a interessarsi di altri e più .alti problemi) e toccasse agli eiettori di cercar.e; -tiella, Di– vina ·comedia della' sua s-ovranità di poche o•re·, la bolgiJa per· i SocJ.erini e i telestini ·deHa · Camera di– sci,olta. Questo pericolo.' ·10 s,i sentì veramente, e ve-ram.ente &1volle -e si vuole prevenirlo? O non piuttosto si tenta di elud,erio in apparenza, ingannando altrui e prima 'noi· ·stessi? Ecco i'l problema eh 'io mì pongo. e che debbo ri,s-0lv-ere. .
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