Critica Sociale - XXIII - n. 9-10 - 1 -16 maggio 1913

CRITICA SOCIALE 133 medi e• riforme d·i carattere esteriore •e, dirò così, di conto-mo; r.iforme al ·meccanismo degli •ordinamenti, che• non ne i.nvestissero l'anima. M,a io voglio qui, di passata, rammentare due sole cose a questo proposito. Consento :Col ooHega Schan– z.er, e credo con tutta la Camer,a, che non è questo il momento, "nè vi sa~ebbe fa. possibilità ·in questo scorcio de.Ila attuale di-scussione, di app,r,ofondire un argomento ,cosi arduo• e mo,Jtep 1 lice, il qual•e gi,ove,rà · sia di•scusso di pwposito e separatamente, in base a proposte speci-al•i,,che ,il Go,v,erno è formalmente invi·– tato a presentare, per assoggettarle ad un esame pa– ca·to, non· tuirbato da quelle suggestioni passion,a,Ii che si mes,colano così facilmente alle discussioni intorno a casi singoli •e ,a singole p.ersone. M,anon poss.o, an– zitutt~, non ·ricorda•re lo sforzo, che s'è fatto, specia.1- mente da questa parte della Camera, tante volte e tanto inutilmente, per un rinnovamento profondo e raziona,le dei ,nostri cong,egni amministrativi, ,nel ,sen– s·o di avvivare e di individualizzare le responsabi.Jità d·ei ,singo),j funzionarii ed agenti, di semplificare le gerar,chie, di r•ende·re sostanziali e non soltanto for– mali i contro.Jli, di cointeressare in qualche modo· il personale al bene dell(! Stato. Qui non è più· wltanto ques,tione· di forma, ma di so·stanza e veramente di anima. Non si tratta di appelli generi,ci, ma per dò appunto affatto platonici, alla pròbità individuale, allo zelo èd al buon ·volere, non di innocue giaculatori,e moirali, e nepur,e di inton-ilre l'omnia munda mundis, ottimo precetto nei rapporti deHa v•ita futura; bensì dii crear.e le ,condiz,i,oni obiettive, per cui lo 7ielo, il buori v,o,J,ère,la prob-it·à siano stimo!,ati, ri-conosciuti e compensati. M,i si,a lecito ricordare a questo pro– po,sito, fra, ie molte proposte e discussioni a cui· io stesso presi parte, una movione dell'on. Secc~i .e, mia e di altiri, svolta 1'8 giugno 1907, per la nomina di una Commissione parlamentare che inquisisse largamente ~ presentasse pr,oposte su questo tema, mozione alla quale !'on. Gi,oiitti non credette di accedere. Altra analoga proposta io feci, soprassedendo al Gov,erho !'on. 'Luzzatti,. [I quale :mi rispose ehe quello era un tasto peri<X)Joso,e altra volta, per averlo toccato, ave– va perduto il poirtafogli! Oggi i fatt,i, pur troppo, han– no imposto che l'idea venga ripresa e ries,aminata. In secondo luogo m.i piace· ramm enta.re la lotta, che abbiamo p.iù volte tentata, ,contro l'intxus,ione della politica, o piuttosto del politicantismo e delle malsane influenre parlamentari, nell'amministrazione. E anehè questa non è questione· ;;oltanto di costumi; ma insieme di criterii direttivi e di ordiinamenti. Or da questa relazione d'inchiesta (rrii sia. ,lecito fare questo irilievo) emerge, quasi ad ogrui pagina, una nota sa,11castica, a questo proposito. Il saccheggio del bilancio dello Stato, coi 40 milioni pel Pafo.zzo di Giustizia, e il saccheggio insieme, della moralità dello Stato, sarebbero in parte avvenuti pel bene de– gli oper.ai; per dar lavoro agli operai addensatisi nella ,capitale; in vi;;ta della quiete sociale, come disse testè '!',onorevole Grippo, o insomma (,come dice e ri– J)ete Ja telazi<J111e) per alte ragioni politiche. Si sva– ligia e s'i impoverisce rii paese, pe,J bene, della po– vera gente del paese! Con,se,ntite I.a protesta di un soci.alist~ contro questa, non politica, ma bassissima arte di polizia; e se, in questo scorcio della nostra vita legislativa, la Camera e il Governo ci conse.ntiranno di discutere .la mozione che abbiamo presentata circa la politica governativa nei rapporti dell.a disoccupazione operaia e dei lavor.i pubblici, noi potremo•, ne ho fiducia, fissa,re tali ,e,ri– terii, per i quali un ,cosi strano modo <li. ,applicare le leggi economiche al benessere delle masse sia elimi– nato per sempre, .e non possa avvenir più che si dica che .si sono creati dei ·Lavori, che si •sono sperperati dei milioni, per il bene· deHa classe operaia. (Appro– vazioni a/l'estrema sinistra); che con p•retesto stupido ed ipocrita, si co,o~estino le più turpi speculazioni; salvo poi accusare i priviJ.egi ed i fovori· alle Coope– rative operaie di lavoro. Ma ora si è veduto a chi si concedessero realmente favori e privilegi! Le responsabilità. - Contro i tentatividi evasione. E v•engo ,al terzo punto: responsabilità morali e po– litiche.· Su!J.e maggiOTi d•elle quali fon. Calda disse già ,così bene·, ,che mi posso, come ho detto, dispen– sar.e da un lung-0 discorso. Il nostro o,rdJinedel giorno ebbe forse questo me– rito: cji .esse11e il propulsore di altr.i ordini del giorno cong~neri, · tagliati, a dir così, sullo'' stesso modello, ,che v-0rrebbero esseirne l'imitazione, non oso e non voglio dire la contraffazione. Ri.e,orderò che, iin que– sti giorni, ci11cola,vainsistente, per gli ambienti di· M.ontecitorio e nelle colonne della: stampa, la notizia che si sarebbero concordali e presentati ordini del giorno ,di varia natm·a, da servire di via di uscita a questa penosa ,dis,cussione, ma tutti, in generale, molto vaghi e generici: ordini del giorno che avrebbero « preso atto», senz'altro, della relaz.ione d'inchiesta;· ordini del giorno ,che avrebbero « rinviato», sempli– ceui,en-te,· o all'autorità giudiziaria o ·al Governo; ,or– dini del gimno che magari avrebbero anche' « deplo– ·rato »;... deplorato che cosa? deplorato i fatti gene– rk,amente, deplorato il fenomeno, senza sceverare e precisare, senza individualizzare, con un saoro quanto· reticente ris,petto: dei nomi e de·i cognomi. Noi, primi, abbiamo fatto' taluni nomi e taluni co– gnomi: perchè una, fosse pure, deplorazione, ma, de– plorazione generica, è insieme troppo e. troppo poco; dacchè una autorevole. Commissione, delegata anche da noi, ha riferito, e una discus,sione così ampia si è fatta su cose e su persone concrete, un Parlamento, che non invidii gli allori di Ponzio Piilato, è pur ne– cessario che prenda decisioni ugualmente concrete. Anche si parlò di possibili rinviti (e ognuno sa il si– gnificato parlamentare di gi\lesta parola) per migliore ponderazione, per de' supplementi d'istruttoria. Qufste idee sembrano oggi abbandonate, e me ne dovrei compiacere. Ma, ·poichè gli argomenti e gli :intenti, che animavano quelle proposte abortite, errano ancor.a negli ambulacr.i e sa·ranno addotte da coloro che intendono di accostarsi a formule di decisioni ano– di.ne, . di decisioni-scappatoia, mi permettano i colle– ghi qualche parola in proposito. L'argomento capitale sarebbe questo: fa relazione della Commissione (che dai più non si è letta., che a mO'lti mancò il tempo di legg,ere coll'attenzione vo– luta) non ci ras,sicura abbastanza, per venire ,a giu– ,dizii concreti, personali e definitivi. E .si addussero possibili lacune, errori o negligenze di procedura, che si rimproverarono alla CommisSIÌone. Ed è argomento specioso, in quanto sembra fare ap– pello a quel rispetto assoluto ai sacri diritti della difesa, di cui tutti siamo e dobbi•amo essere gelosi. Ma !'on. Calda ha già dimostrato la inanità e l'a,r– tificio di siffatti scrupoli. Non vi è quasi h,truttoria,

RkJQdWJsaXNoZXIy