Critica Sociale - Anno XXIII - n.5-6 - 1-16 marzo 1913
CRITICA SOCIALE 73 vittoria dovesse essere il corollario della pressione delle forze popolari, messe in agitazione dall'idea del suffragio universale. In realtà, on. Giolitti, voi siete stato molto forte e molto abile, e avete antiv'enuta l'agitazione popolare. E allora hà qualche ragione l'on. Aprile, quando scet– ticamente ci dice: "Ma il suffragio universale risponde ai bisogni nostri? Che cosa è questo suffragio univer– sale? Una parola. In fondo, il suffragio universale ha servito a tutti i regimi, anche a quelli nati dal sangue e dal delitto,,. - Noi abbiamo tuttavia fiducia che il suffragio universale, anche venuto preco.cemente, ri– sponderà al suo ufficio, quando i partiti (non solo noi) intenderanno di adoperarlo lealmentè, ad elevare il te– nore della vita popolare; allora risponderà pienamente ai suoi fini. Ma, per questo, converrà integrarlo. Quello, che già si disegna nella lotta elettorale imminente, ci _ammol\.isce come, oltrechè dal lato della tecnica, ·la riforma elettorale dovrà essere integrata con una forma di scrutinio molto 'più vasta. Già vediamo rinnovarsi la lotta dei campanili, ciascuno dei quali estolle .il suo grande uomo, clie è poi il faccendiere locale più autorevole; mentre gli nomini superiori, cl,e_ rappreseutano un'idea, ma che no □ hanno :coltivato nè un piccolo borgo, nè gli affari di alcuna pir.cola o grande cricca, ·non trovano un Collegio. E rivedremo così di nuovo i ·deputati, servitori di quel piccolo gruppo di persone, nelle cui mani il ·suffragio universale è ve– nuto raccogliendosi. Già, nei primordi della lotta, sen– tiamo la necessità di rompere la chiostra del- piccolo Collegio elettorale. GioUtti. - Sarebbe un suicidio per lei e pei snoi amici. (Si rid~). Treves. - Non credo; ma, se giovasse al paese, io e i miei amici saremmo anche disposti a questo suicidio. (Interruzioni a Destra e al Centro), Del resto, la logica del suffragio universale richiamà prepotentemente lo scrutinio di lista. Per portare sui grandi numeri l'efficienza' reale della sovranità popolare, conviene che la d~namica dei grandi numeri si integri con la dinamica delle grandi organizzazioni; se no, il suffragio universale rimane_ atomizzato. Giolitti. - In Italia, di organizzazioni, ce ne sono di più vaste della sua! (Commenti). Treves. - Noi non le temiamo; abbiamo la fiducia che, col suffragio universale, la nostra organizzazione deve finire per vincete, diventando sempre più forte. Per lo Stato laico. A quando i Comizi elettorali1 Basterà che noi sèguiamo tutti lealmente il concetto completo di laicità, che, partendo dalla laicità integrale della scuola, conquistando la laicità .assoluta delle or– ganizzazioni operaie, arri vi alla laicità della famiglia e del talamo. (Ooh ! ooh ! a Destra e at Centro - Ita– rilà e commenti animati). J)acchè abbiamo istituito il matrimonio civile, che chiafi!.O,forse con esagerazione di parola, matrimonio laico, dico che il corollario è il divorzio. Che se ho ùsato un'espressione che non v'è piaciuta, ma che non mi pare coridannevole, dicendo " talamo laico ,,, non ho creduto di offendere con ciò nessuna timorata coscienza. (Noi no! a Destra e al Centro). Cameroni. - Uguaglianza davanti al talamo. (Si 1·ide). Treves. - Quale sarà il momento che potremo por– tare tutte queste belle idee davanti agli elettori? Se fossimo francesi od inglesi, a quest'ora lo sapremmo già. Se fossimo francesi, ce lo direbbe la legge .... Cameroni: - E non avremmo più soldati per l'e– sercito!. .. Treves. - .... Se fossimo inglesi, a quest'ora ai sa– rebbe già levato l'oli. Salandra 'o l'on. Sonnino (vedo clie quest'ultimo non c'è, mentre l'on. Salandra è pre– sente ed attivo) e avrebbe domandato all'on. Giolitti candidamente: quando intendete_ di consigliare la Co– rona a sciogliere la Carnera e indire le elezioni?· (Si ride) . . Perchè là dove il regime parlamentare si è svi– luppato, ed è diventato natura, abito di vita di tutti i cittadini, ivi il termine elettorale è posto in condi– zione ·di uguaglianza per tutti i partiti; e, poichè una Camera è condannata e una legislatura è finita inrli– scutibilmente, tantochè il Paese, anche senza il per– messo della autorità superiore, ,si è già mèsao in aperta agitazione elettorale; ragioni esterne ed interne di attività parlamentare, ragioni di dignità di questa Ca– mera che muore, diritti di incubazione dell'altra che sta per nascere, giustificano la domanda, impongono una risposta a quello che il Paese vorrebbe sapere .... Giolitti. - Nessuno me l'lia chiesto. (Itarità). T,·eves. ~ Ve lo chiedo io: se.bbene consenta che l'ufficio di chiedervi che cosa intendete di consigliare alla Corona sarebbe più dicevole all'on. Sonnino o al– l'on. Salandra, che non a un sovversivo, che sta sulla soglia appena della costituzionalità. fo vi propongo il quesito_ come sarebbe proposto da– vanti a qualunque Parlamento, che avesse il gusto e · l'eleganza del Parlamento inglese. Imperialismo e Proletariato. La tattica -~ il programma dei socialisti. Certo è_che noi andremo alle urne da soli, sciolti da qualsiasi vincolo di alleanza, e la ragione è molto chiara: noi non possiamo, ad un tempo, davanti agli elettori, combattere e condannare la politica naziona– lista-militarista, che reca i risultati che accennai, e unirci a coloro che cotesta politica approvano, secon'... dano, applaudono, e accettano logicauj.ente, con tutte le loro forze, in tutte le sue premesse e in tutte le sue conseguenze. Però dobbiamo renderci questa giustizia: ammettere che la situazione italiana non è una situazione sola– mente italiana. Come è giustificazione per voi che la follìa imperia– lista- domina oggimai quasi tutti i Parlamenti, quasi tutte le borghesie; così voi ci dovete riconoscere che questa· malattia ha lasciato tutti i socialisti dei Parla– menti europei completamente immuni (commenti); ed è di ieri quel magnifico manifesto dei socialisti fran- - cesi e tedeschi che, di fronte ai grandi armamenti, af– fermano la loro solidarietà e chiamano insensate le_ mene d'ella borghesia e affermano che, tra i lavoratori francesi e tedeschi, non c'è che una legge, la legge di° solidarietà; legge che sorge dalle loro comuni finalità, ugualmente in antitesi con la costituzione presente della vita sociale, retta sul privilegio capitalistico, in tutti gli Stati. Noi ci spieghiamo quindi la formazione di questa vostra politica; ma spiegarla non è e non importa se– condaria. · Un !JOoialista tedesco, l'Hiferding, ha dimostrato il rapporto di connessione tra la politica dell'imperialismo e la economia della concentrazione finanziaria, nella quale si esprime storicamente la forma di concentra- *
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy